Giovanna d\'Arco (Gerd Krumeich) PDF

Title Giovanna d\'Arco (Gerd Krumeich)
Author Valentina Damiani
Course Storia medievale
Institution Università di Bologna
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Summary

Riassunto del libro di Krumeich per il corso di storia medievale....


Description

GIOVANNA D’ARCO

Prefazione La letteratura su Giovanna d’Arco è molto vasta e presenta degli argomenti comuni, dal fatto che in realtà fosse un uomo alla veridicità delle voci che sentiva (in questo libro si presuppone che la ragazza venisse ispirata da voci e visioni, non soffermandosi sull’aspetto religioso, ma sul fatto che lei e i contemporanei lo ritenessero vero).

Introduzione La narrazione francese relativa a Giovanna d’Arco inizia ricordando l’abisso di fronte al quale si trovava la Francia. La scienza storica ha rivisto questo topos ed ha evidenziato come la coscienza nazionale si fosse sviluppata da prima della Pulzella (la devozione e la sicurezza in sé stessa erano caratteristiche di quel tempo, così come lo sviluppo della religiosità popolare, il nuovo accento posto sulla fede individuale e l’attesa di un miracolo divino che salvasse il re di Francia). Tre principali ambiti di problemi in cui si inquadrarono gli avvenimenti fra 1429 e 1431: evoluzione del regno della dinastia dei Valois; guerra della monarchia contro l’Inghilterra; politica del principato di Borgogna. Il regno di Francia sotto la dinastia dei Valois (iniziata nel 1328) si era sviluppata a partire dal XIV secolo come monarchia ereditaria. All’epoca del popolare re Carlo IV (1368-1422) il rapporto della monarchia con i grandi principati territoriali era definito in base alla subordinazione politica > la monarchia si fondava sul potere

territoriale, rivendicazione sul piano religioso della legittimità e l’ammirazione per Carlo IV. IL potere della dinastia non era indiscusso: nel XIV secolo il principato di Borgogna si trasformò in una potente signoria territoriale e la concorrenza era aggravata dagli stretti rapporti di parentela creati da una politica di matrimoni (anche i sovrani del ducato di Borgogna avevano sangue reale) > nel 1392 Carlo IV fu colpito da una malattia mentale e fino alle sua morte nel 1422 ondeggiò fra momenti di lucidità e follia (amato molto dal popolo, perché imitatio Christi) > tale disturbo accrebbe la libertà di movimento dei grandi principi territoriali in particolare di Filippo l’Ardito e Luigi d’Orleans (fratello minore del re ne faceva le veci; suo figlio illegittimo Jean Dunois fu nominato comandante della città di Orleans) > altro evento importante fu che il conte Bernardo VII di Armagnac si schierò affianco del casato degli Orleans e mise a disposizione del re i suoi temuti mercenari, gli armagnacchi. Alla morte di Filippo (1404) suo figlio Giovanni Senza Paura si trovò in difficoltà con Luigi d’Orleans e i suoi sicari uccisero il fratello del re il 23 Novembre 1407 > tale fatto fu la causa di una scatenante guerra civile > dopo l’omicidio gli Orleans consolidarono il proprio potere con matrimoni e la monarchia Valois rimase un complesso di forze centripete > intorno al casato si costituì la Lega di Gien, con caratteristica il rafforzamento dello Stato centralizzato > viceversa il ducato di Borgogna divenne il partito della libertà e delle tradizioni. Il conflitto Borgogna-Orleans cambiò a partire dal 1413, quando il re d’Inghilterra Enrico V rivendicò la corona di Francia > un esercito inglese giunse alla foce della Senna e il 25 Ottobre 1415

si svolse a Azincourt una battaglia che vide la disfatta totale dell’esercito francese > negli anni successivi gli inglesi estesero i loro successi militari e occuparono la Normandia (facilitata dal conflitto fra borgognoni e armagnacchi). Lo scontro tra i due casati si accentuò tra il 1419 e il 1420, quando i borgognoni occuparono Parigi > il delfino Carlo IV fuggì in modo disonorevole dalla città > poco tempo dopo, il 10 Settembre 1419, durante un incontro riconciliatorio, il principe di Borgogna Giovanni fu ucciso dagli accompagnatori del Delfino > la Borgogna si alleò con gli inglesi > 21 Maggio 1420 trattato di Troyes: diseredò il Delfino Carlo IV e il re d’Inghilterra venne nominato reggente e aveva la corona di Normandia; inoltre Carlo concedeva la mano di sua figlia Caterina al principe di Lancaster (erede al trono inglese) > doppia monarchia. Dopo il trattato la Francia si trovò divisa in tre aree di sovranità > Francia meridionale e centrale alla dinastia degli Orleans; Normandia agli inglesi; regioni fra Somme e Loira al dominio congiunto anglo-borgognone, con il controllo di Parigi. Nel 1422 alla morte di Carlo IV e Enrico V d’Inghilterra, il fratello di quest’ultimo, Bedford, assunse la reggenza della Francia inglese > nel 1428 iniziò ad espandersi per togliere il regno di Bourges > oltrepassare la Loira + intensificare azioni militari lungo i confini del regno > il 12 Febbraio 1429 un esercito dei Valois subì una drammatica sconfitta contro gli inglesi che assediavano Orleans, tentando di far entrare in città un carro di derrate alimentari.

Capitolo primo: Domrémy

Al processo del 1431 Giovanna d’Arco dichiarò di avere 19 anni: nacque nel 1412 nel villaggio di Domremy, in Lorena. Il villaggio dipendeva dalla castellania di Vaucouleurs, capoluogo fortificato della regione, uno dei pochi centri a nord della Loira ad essere ancora fedeli agli Orleans (la stessa Giovanna dice nel processo di essere dalla parte della dinastia regia). Disse che all’età di tredici anni Dio le aveva detto di comportarsi bene e Giovanna disse che la voce proveniva dalla chiesa e che era accompagnata da una forte luce. In seguito, la voce le disse che sarebbe dovuta andare da Robert de Baudricourt, capitano della città di Vancouleurs, che le avrebbe dato uomini per porre fine all’assedio di Orleans. Nel corso delle successive udienze dichiarò che la voce fosse quella delle sante Caterina e Margherita e di aver visto anche San Michele > le domande dei giudici la spinsero ad aggiungere sempre più particolari, perché cercavano di capire se avesse sentito voci di santi o di Satana (al tempo si riteneva che entrambi potessero rivolgersi agli esseri umani). A differenza di altri visionari, trasformava le sue visioni in azione politica > era sempre stata una ragazza molto religiosa e ubbidiva rigidamente ai genitori, che però erano turbati da queste sue visioni > ubbidiva alle voci di sua spontanea volontà e quando andò dal capitano di nascosto portata dallo zio, lo fece solo perché aveva paura che i suoi genitori non l’avrebbero fatta andare (spiega così che le voci non provengano dal demonio) > questo suo rimarcare sul libero arbitrio proviene dai suoi contatti con i frati francescani.

Si ipotizzò che Giovanna d’Arco fosse invischiata in pratiche magiche, perché vicini al suo villaggio c’era un faggio collegato a culti pagani > lei negò il suo coinvolgimento in alcuna pratica. Profezia di Merlino > c’era una profezia che prese a circolare durante la guerra, secondo la quale una vergine delle querce sarebbe venuta a salvare la Francia > per Christine de Pizan è lei e plausibilmente anche Giovanna ci credeva.

Capitolo secondo: Da Vancouleurs a Chinon e Poitiers Nel 1428 le voci che Giovanna udiva si fecero più insistenti, il che dipendeva dal fatto che molte roccaforti monarchiche erano cadute; la stessa Vancouleurs fu sottoposta ad un assedio a fine luglio del 1428dal maresciallo francese di Enrico VI d’Inghilterra. Quando giunse Giovanna a Vancouleurs? Gli studiosi ancora non concordano, ma è plausibile che vi sia recata più volte, alla Pentecoste del 1428, quando la situazione non era così critica e le fu negata l’udienza e durante l’Avvento del 1428 > fu inviata a Chinon attorno al 13 febbraio del 1429, vestita con abiti maschili voluti da lei (viene ripreso durante il processo). Giovanna partì per Chinon con una spada e sei uomini > il viaggio era rischioso, perché dovevano attraversare territori controllati dagli inglesi > una tappa fondamentale su quella al santuario di Santa Caterina di Fierbois > andò tre volte a messa e seppe dalle sue voci dell’esistenza di una spada nascosta accanto all’altare della chiesa. Il 24 febbraio del 1429 giunse dal Delfino > secondo delle fonti, il re cercò di confondersi fra i suoi cortigiani, ma la ragazza lo

riconobbe e per legittimarsi gli disse un segreto > nel palazzo del re le venne controllata due volte la verginità (si ripeté al processo del 1431 ed era un segno, perché per i teologi le vergini non potevano essere in combutta con il demonio) > a Poitiers fu sottoposta ad esami teologi, per tre settimane > durante l’udienza lei previde 4 avvenimenti (sconfitta degli inglesi e liberazione di Orleans; consacrazione del re a Reims; la città di Parigi di nuovo in mano al re e ritorno dall’Inghilterra del duca di Orleans). Sempre a Poitiers dettò la sua famosa “Lettera agli inglesi” > durante il suo processo venne usata per accusarla di presunzione ed arroganza > sostiene di essere stata inviata da Dio e che vuole che gli inglesi se ne vadano; in caso lo facessero spontaneamente sarà clemente, altrimenti li ucciderà tutti.

Capitolo terzo: La liberazione di Orleans La liberazione della città da parte della Pulzella viene ricordata con una festa l’8 Maggio, che si basa sul consenso riguardo al fatto che la liberazione sia avvenuta soprattutto grazie al suo carisma. Le fonti più ricche riguardo questo evento le abbiamo grazie alle testimonianze dei presenti. Dopo la giornata delle aringhe (12 febbraio 1429) la situazione era diventata opprimente e la popolazione sperava nell’aiuto divino, motivo per il quale Giovanna venne accolta calorosamente. Tuttavia, la ragazza voleva attaccare direttamente gli inglesi, mentre i militari preferivano aspettare (durante tutti i

giorni precedenti la liberazione viene detto che Giovanna minacciò tutti coloro che non seguivano i suoi ordini e che in generale era spesso arrabbiata). Giovanna entrò nella città sotto lo stendardo di Gesù e Maria con il seguito > nei giorni successivi non accadde nulla, perché si stavano aspettando delle altre truppe da Blois > occupò quel tempo andando in armatura completa ad osservare le roccaforti degli assedianti > il 4 Maggio arrivarono le truppe > il giorno successivo era una festa religiosa e quindi non vi furono combattimenti > il 6 vi furono degli scontri e gli inglesi si rifugiarono tutti nella loro principale roccaforte, Les Tourelles > il 7 Giovanna sapeva che sarebbe rimasta gravemente ferita, ma voleva comunque combattere ; fu sferrato l’attacco decisivo alla roccaforte, che non si fermò neppure la notte (il comandante inglese morì cadendo nel fiume Loira) e venne usata un’imbarcazione carica di esplosivo che venne data alle fiamme, danneggiando il ponte e impedendo agli inglesi di uscire > l’8 Maggio avrebbe dovuto esserci la battaglia decisiva, ma Giovanna ordinò ai soldati di non attaccare per primi, perché era domenica; gli inglesi si ritirarono > prima premonizione avverata.

Capitolo quarto: La campagna della Loira La liberazione di Orleans era stata una svolta politica e aveva rafforzato la monarchia Valois > a metà Maggio 1429 l’esercito divenne molto più numeroso > la nuova devozione era rivolta a Giovanna, grazie al suo carisma ed entusiasmo. Per i successi militari si trasformò sempre di più in un capo guerriero che dava ordini e non tollerava essere contraddetta

(durante il processo fu interpretata come superbia) > in una lettera di giugno del 1429 si legge che ogni suo atto sembrasse divino. Non tutti erano dello stesso avviso > dopo la vittoria voleva marciare su Reims e far coronare Carlo re nella cattedrale> la corte non voleva per mancanza di denaro per mantenere l’esercito e perché il tragitto era tutto nel territorio controllato dagli inglesi. Scontro tra 11 e 12 giugno a Jargeau > difesa da settecento uomini sotto il comando di Suffolk > Giovanna si unì all’assedio in un secondo momento e impose la decisione di attaccare > i difensori chiesero una tregua che non venne considerata > la maggioranza degli inglesi venne messo a morte > lo scontro era diventato una guerra popolare. La battaglia decisiva si svolse il 18 giugno a Patay > vinsero gli armagnacchi perché impedirono ai contigenti inglesi di riunirsi > dopo la vittoria Giovanna andò dal Delfino per scongiurarlo di non fermare l’avanzata e riprendere le trattative con la Borgogna > voleva arrivare a Reis per far incoronare il re (era convinta che ciò avrebbe rafforzato il mito del re). Il 3 luglio si arrese Auxerre e il giorno dopo le truppe del re giunsero a Troyes > la città resistette, ma Giovanna voleva attaccarla e preparò l’attacco in modo accurato > il 10 luglio la popolazione era così spaventata che si arrese, anche perché mandarono un frate a verificare con l’acqua santa che lei non fosse una strega > i cittadini di Reims inviarono una delegazione fuori dalle mura con le chiavi della città per il sovrano.

Capitolo quinto: L’incoronazione del re a Reims Con l’ingresso regio nella città di Reims Giovanna aveva superato tutte le difficoltà militari e politiche > la Pulzella era arrivata nel luogo dove fin dal 1179 si svolgeva il Sacre, l’incoronazione e l’unzione dei sovrani > la cerimonia si svolgeva alla presenza dei principali dignitari, sette laici e cinque ecclesiastici > tre duchi (Borgogna, Aquitania e Normandia) e tre conti (Fiandre, Tolosa e Champagne) e il re > un arcivescovo (Reims) e quattro vescovi > il rito conferiva al re il potere di guarire miracolosamente. Il 16 luglio 1429 il re entrò a Reims salutato festosamente > la consacrazione avvenne il giorno successivo > Giovanna scrisse al duca di Borgogna, invitandolo a sottomettersi e recarsi ai Reims > pe il duca Carlo era un interlocutore negoziale, ma non il legittimo sovrano di Francia > vito che anche altri dignitari non si presentarono, furono inventati dei supplenti > durante l’incoronazione, Giovanna era presso l’altare principale e teneva in mano il proprio stendardo (al processo di Ruen venne accusata di superbia). Secondo le cronache dell’epoca alla fine dei riti Giovanna si gettò ai piedi del re dicendo che con la liberazione di Orleans e con il Sacre si era fatta la volontà di Diop > Giovanna non parlò mai di fine dell’incarico, ma per alcuni autori lei venne tradita dal re e arsa viva dalla Chiesa; per altri lei proseguendo la guerra sarebbe andata oltre la volontà di Dio > tuttavia, anche il re continuò a puntare sulla conquista militare del territorio fra Reims e Parigi (per completare il Sacre si sarebbe dovuto recare alla cattedrale di Saint-Denis).

Capitolo sesto: Il declino da Reims a Parigi Il Sacre fu il momento culminante della missione di Giovanna d’Arco > dopo la consacrazione del re si moltiplicarono le città che aprivano le porte. Giovanna fu tradita o divenne troppo superba? > non si possono accentrare su di lei tutte le attività militari e politiche di quel momento (esempio, i borgognoni avevano ritirato le proprie truppe dall’assedio prima della liberazione di Orleans, con la disapprovazione degli inglesi) > già dal giorno dell’incoronazione c’erano state tensioni fra lei e la corte, perché i secondi volevano giungere ad una soluzione pacifica, mentre Giovanna voleva cacciare tutti i francesi traditori dal regno e si sentiva tradita dai negoziati > voleva giungere a Parigi, dove nel frattempo il reggente inglese Bedford raccoglieva soldati (ad inizio agosto scrisse una lettera a Carlo VII, dove respingeva la pretesa di Carlo di essere legittimo re di Francia, perché aveva violato i patti e assassinato Giovanni Senza Paura nel 1419 e accusava Giovanna > la lettera esprimeva l’apprensione inglese per un’uscita dei borgognoni dall’alleanza con l’Inghilterra, anche perché le città che passavano dalla parte del re erano sempre più numerose). La Pulzella davanti all’esitazione del re decise di assediare da sola Parigi, con i suoi uomini, a fine agosto 1429 > decise di sferrare l’attacco l’8 settembre, giorno della natività della vergine, sfruttando il fatto che tutta la popolazione sarebbe stata in chiesa > i parigini avevano invece avuto tutto il tempo di organizzare la difesa > la popolazione comune andò nel panico, ma i borghesi che tenevano la guardia dalle mura rimasero al proprio posto > lo scontrò provocò ingenti perdite alla Pulzella e lei stessa venne ferita.

Capitolo settimo: Parigi-Compiegne: sconfitta e cattura L’assedio di Parigi fu la prima grande scofitta per Giovanna (l’deologia delle guerre di liberazione nazionale per incarico divino era appena agli inizi). A fine settembre il re proclamò un armistizio che sarebbe dovuto durare finoa Natale > a ottobre vi furono nuovi negoziati, stavolta anche con gli inglesi > dalla Pulzella venne formato un nuovo esercito, con il compito di togliere agli inglesi le città di La Chritesur-Loire (posta sotto assedio dalla metà di novembre, giunsero anche altri aiuti da altre città, ma poco prima di Natale gli assedianti si ritirarono) e Saint-Pierre-le-Moutier (cadde agli inizi di novembre). Era evidente che Filippo di Borgogna non volesse rispettare la tregua e verso febbraio 1430 i rapporti con l’Inghilterra vennero risanati e il duca aveva iniziato a muovere delle truppe, cosa che metteva in allarme i Valois > Giovanna davanti all’esitazione del re, che non sapeva se continuare ad aspettare o riprendere la guerra contro gli anglo-borgognoni, partì con un piccolo gruppo di uomini tra fine marzo e inizio aprile e giunse attorno della settimana di Pasuqa a Lagny (episodio del bambino resuscitato e morto poco dopo il battesimo) > segue un periodo di scorribande militari, che aveva lo scopo di infondere coraggio o liberare le buone città > si concluse il 23 maggio 1430 , quando venne catturata a Compiegne > la Pulzella era giunta lì il 14 maggio e usava la città come punto strategico per liberare alcune città vicine > il 23 le milizie di Giovanni di Lussemburgo el tagliarono la vita del ritorno e lei venne fatta prigioniera > la sconfitta venne

interpretata come un segno divino e né le città né la corona cercarono di riscattarla (l’insuccesso di Giovanna fu visto come un fallimento personale). Era tenuta prigioniera nei pressi di Nangis, in una roccaforte del principe di lussemburgo > i negoziati con il reggente inglese Bedford furono lunghi ed ebbero come tramite il vescovo Cauchon, uno dei principali prelati del partito anglo-borbone, che intervenne per la consegna della prigioniera > quandò gli offrì 10.000 franchi per la consegna(metà luglio) Giovanna tentò di fuggire gettandosi dalla torre, ma sopravvisse ferendosi gravemente (al processo disse che i suoi santi l’avevano rimproverata, ma che lei avrebbe preferito morire piuttosto che cadere in mano inglese) > ad ottobre del 1430 venne trasferita a Rouen e il 3 gennaio 1431 venne consegnata alla giustizia ecclesiastica.

Capitolo ottavo: Il processo dell’Inquisizione a Rouen La parte più nota della storia della Pulzella di Orleans è il processo dell’Inquisizione a cui fu sottoposta dal febbraio 1431 fino al maggio dello stesso anno e che si concluse con la sua morte sul rogo. Il processo di Rouen fu politico e al tempo stesso religioso e i due aspetti non possono essere esaminati separatamente > fu politico perché gli inglesi e i chierici francesi che collaboravano con loro (il vescovo di Beauvais, Pierre Cauchon, e l’università di Parigi) intendevano dimostrare che i successi della Pulzella erano il frutto di diavolerie e smentire il fatto che Dio sostenesse la politica di Carlo VII e screditare le vittorie degli armagnacchi sugli anglo-

borboni, ,ma proprio per queste premesse assunse un aspetto teologico (i giurati avevano paura di Giovanna). La direzione del processo fu affidata al vescovo Cauchon (dalla parte degli inglesi, che comunque non si comportava diversamente da tutti gli altri sostenitori), affiancato dall’inquisitore vicario Jean Le Maistre e un numero variabile di altre persone ammesse all’interrogatorio dell’imputata (gli odierni periti, che venivano assoldati in caso di processi particolarmente rilevanti). I principali aspetti riguardo la questione della corretteza procedurale del processo sono i seguenti: c’era bisogno che fosse l’inquisizione a gestire il processo?; poteva svolgersi senza che Giovanna sapesse in anticipo i capi d’accusa a suo carico?; era possibile che l’imputata non avesse un legale?. Per gli storici Cauchon seguì le regole, perché il processo poteva svolgersi anche senza documentar...


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