Guido Cavalcanti PDF

Title Guido Cavalcanti
Author Giulia Ratuis
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Genova
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Summary

biografia e analisi di 3 componimenti...


Description

GUIDO CAVALCANTI Nato a Firenze nel 1250 ca da una famiglia tra le più potenti. Guelfo bianco, partecipa alla vita politica. Ha un carattere deciso (tentò di uccidere Corso Donati) 1284 + 1290 → eletto rappresentante del consiglio del Comune 1300: esilio a Sarzana, poi richiamato a Firenze il 19\08 ma morì poco dopo. Sono pervenuti 52 componimenti: 36 sonetti, 11 ballate, 2 canzoni La canzone “manifesto” è “Donna me prega” -> arduo e oscuro, al centro: effetti prodotti dall’amore; dalla vista della bellezza della donna nasce una figura ideale e intellettuale che esercita un influsso sull’anima dell’uomo. L’amore perde le sue qualità (genera sofferenza), è una forza oscura senza dominio razionale. Da qui i temi della poesia cavalcantiana: • • • •

Sbigottimento Tremore Lacrime Sospiri

Distruzione fisica e spirituale dell’amante + l’immagine della donna rimane lontana. Il dramma resta nell’animo dell’amante e si oggettiva in una serie di personificazioni che agiscono come personaggi, su cui piomba la violenza dell’amore che aggredisce e disperde, causando la scissione interiore fino alla morte. Sapiente costruzione tecnica -> apice dello Stil Novo (prima di Dante!) Fluidità melodica: ritmo accenti, tratti fonici, assenza di spezzature.

“Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira” ANALISI DEL TESTO Sonetto; rime ABBA – ABBA – CDE – EDC I MOTIVI Aggiunte alla definizione di “amore stilnovistico” (si rifà a Guinizzelli ma qui cadono i paragoni naturali, è un discorso più astratto e metafisico) + immagine della donna. Il poeta è più radicale nella sublimazione della donna, vista come essere sovrumano, irraggiungibile. INTERROGAZIONE INIZIALE (rimando al linguaggio biblico) → atmosfera di stupore per questa creatura miracolosa: la donna è assimilata alla Vergine (anche per l’alone di luce). Stupefazione che coglie i mortali davanti al divino. ELEMENTO PROFANO: Dio Amore

Motivo centrale dell’esperienza mistica (che culmina nell’ultima terzina): l’INEFFABILITÀ → è la struttura portante della poesia! La realtà sovrannaturale supera ogni possibilità di linguaggio e l’uomo confessa la sua impotenza. Discorso che si estende alla CONOSCENZA teologica e filosofica. La mente umana non può raggiungere vertici così alti per conoscere la donna, assimilata a Dio. Aspetti formali -> serie di riprese interne

“Voi che per li occhi mi passaste ‘l core” Sonetto, ABBA – ABBA – CDE -CDE • •

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GLI EFFETTI DISTRUTTIVI DELL’AMORE: il poeta esamina gli effetti devastanti dell’amore sul soggetto amante. LA FORZA CIECA E VIOLENTA DELL’AMORE: l’amore è una forza cieca, irrazionale che genera angoscia e dolore. Struttura portante -> immagini di violenza e sofferenza. STRUTTURA CIRCOLARE: testo su doppio movimento: QUARTINE: sequenza narrativa. TERZINE: sequenza ripresa con variazioni. OGGETTIVAZIONE DEI MOTI INTERIORI: assumono la forma oggettivata (caratteristica tipica). I sentimenti non hanno un’espressione soggettiva ma si traducono in esperienza con significato universale fissate da codici. ANNULLAMENTO DELLA PERSONALITÀ: concezione propria di Cavalcanti: l’amore irrazionale fa soffrire e distrugge. Ricorda l’amore mistico ma qui non conduce ad una rinascita, solo disperazione.

“Perch’i’ no spero di tornar giammai” Ballata; schema delle rime: fronte di due piedi di endecasillabi (ABAB), sirima Bccddx (le strofe terminano tutte con la stessa rima in -ore) ANALISI DEL TESTO: il poeta è lontano dalla Patria e della donna amata e consegna alla ballata l’estremo saluto dialogando con la poesia, alla quale affida la propria anima per condurla in Toscana dalla propria donna. •





OGGETTIVAZIONE DEI PROCESSI INTERIORI: propensione all’autoanalisi, obiettivare i processi interiori in entità astratte personificate, che diventano veri e propri personaggi. Cavalcanti mette in azione la sua vita interiore. IL DELLA DONNA: modello ripreso dall’amor cortese, ma qui il rapporto tra uomo e donna non rimanda più a quello tra vassallo e signore, perché la vera nobiltà è data solo dalle elevate qualità intellettuali (nello scrivere versi d’amore). L’INTELLETTUALISMO DI CAVALCANTI: intellettuale esperto dei meccanismi dell’anima e della poesia, che sa fondere i temi della poesia cortese con la propria visione del mondo (dolore)....


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