Title | Ibridazione degli acidi nucleici - informazioni generali e preliminari |
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Author | Martina Forcina |
Course | Metodologie Diagnostiche |
Institution | Università degli Studi del Molise |
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Breve riassunto generale sull'ibridazione degli acidi nucleici - informazioni generali e preliminari...
Ibridazione degli acidi nucleici: nozioni preliminari
Le tecniche di ibridazione degli AN su fase solida (membrana di nitrocellulosa o nylon), sono delle procedure di biologia molecolare che sfruttano la complementarità tra le basi azotate. Utilizzando delle sonde (dei frammenti di AN marcati, di lunghezza tra 100-1000 basi note), si esamina un campione biologico al fine di rilevarne la presenza di acidi nucleici
Dapprima all’acido nucleico viene somministrato calore (94/95°C ci.), o immenso in una soluzione alcalina, al fine di denaturarlo rompendo momentaneamente i ponti H delle basi. Dopodiché la temperatura viene fatta scendere gradualmente affinché avvenga, appunto, l’ibridazione tra il singolo filamento di acido nucleico denaturato, e la sonda
L’intero processo è soggetto all’azione dei seguenti fattori: a) Tm (Temperatura di Melting) b) Interazioni tra basi di filamenti diversi c) Reattività dei gruppi fosfato (carichi negativamente)
1. Temperatura di melting (Tm)
Il valore della Tm indica la temperatura alla quale il 50% dell’acido nucleico si trova nella forma a doppia elica (dsDNA), e la metà restante è invece denaturato (ssDNA)
In ambiente acquoso e in condizioni fisiologiche ha un valore che si aggira tra 85°C e 95°C ci.; tuttavia, è necessario considerare: a) La composizione dell’acido nucleico: 1. Concentrazione di CG: la maggiore forza di legame della coppia CG rispetto alla AT, agisce in maniera direttamente proporzionale sul valore della Tm 2. Stacking: la stabilità dell’appaiamento dei nucleotidi è funzione anche delle interazioni idrofobiche tra basi adiacenti, la cui forza complessiva è proporzionale alla Tm
2. Interazioni tra basi di filamenti diversi
l’acido nucleico denaturato è particolarmente instabile, e in ambiente acquoso l’estrema reattività comprometterebbe il legame con la sonda; motivo per cui, al fine di aumentare l’affinità di legame tra la sonda e il filamento bersaglio, si possono utilizzare agenti denaturanti che riducono le interazioni idrofobiche (es: formammide)
3. Reattività dei gruppi fosfato
Regolando la contrazione di sali nella soluzione, è possibile bilanciare le forze di repulsione tra i gruppi fosfato, e aumentare la specificità dell’ibridazione, andando a favorire i ponti H tra le basi complementari
4. Condizioni di stringenza dell’ibridazione
Stringenza: grado di specificità con cui la sonda si ibrida con la sequenza bersaglio. Possono esserci condizioni di ibridazione ad: a) Alta stringenza: la sonda è obbligata a legare solo unicamente la sequenza fortemente complementare. 1. Altissima omologia e complementarità componenti 2. Maggiore temperatura 3. Minore concentrazione salina 4. Presenza di denaturanti chimici
tra
i
ed due
b) Bassa stringenza: la sonda è in grado di ibridare anche sequenze non totalmente complementari. 1. 2. 3. 4.
Minore omologia e complementarità tra le parti Minore temperatura Maggiore concentrazione salina Assenza di denaturanti chimici...