IL DADAISMO - STORIA DELL\'ARTE CONTEMPORANEA PDF

Title IL DADAISMO - STORIA DELL\'ARTE CONTEMPORANEA
Author G. P.
Course Storia Dell'Arte Contemporanea 
Institution Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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Riassunto del movimento d'Avanguardia Dada ...


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LA VICENDA DADAISTA  LA NASCITA DI DADA

Negli anni del PRIMO CONFLITTO MONDIALE convergono a ZURIGO Artisti e Intellettuali di diverse nazionalità, per lo più esuli o disertori.  questo perché la SVIZZERA = era uno STATO DA SEMPRE NEUTRALE È proprio in questo contesto che nel FEBBRAIO 1916 apre il CABARET VOLTAIRE = i cabaret erano locali In cui si tenevano spettacoli di gusto anticonformista e di provocazione politica Fondato dal POETA RUMENO TRISTAN TZARA e dallo SCRITTORE e REGISTA TEATRALE HUGO BALL. Tra i frequentatori del CABARET VOLTAIRE figurano : - L’ARCHITTETTO RUMENO MARCEL JANCO - Il POETA TEDESCO RICHARD HUELSENBECK - L’ARTISTA ALSAZIANO HANS ARP - E la moglie SOPHIE TAÜBER ARP Nelle sale del CABARET VOLTAIRE nasce ufficialmente il MOVIMENTO DADA, con l’unico programma di opporsi alla cultura che si era resa responsabile della guerra. Molti artisti, infatti, trovano nel CABARET VOLTAIRE il luogo ideale in cui dare espressione al disgusto per il proprio tempo e all’ostilità per la società borghese complice della tragedia in corso. Ciò che avviene nel CABARET VOLTAIRE non è nuovo, in quanto già i FUTURISTI ci avevano provato con le loro SERATE FUTURISTE. Le MANIFESTAZIONI al CABARET VOLTAIRE sono scandite da proteste contro la GUERRA e da dichiarazioni di SFIDUCIA NEL FUTURO; sono questi atteggiamenti a segnare la differenza tra le serate di ZURIGO e quelle organizzate in ITALIA dai FUTURISTI. Il CLIMA nel locale è vivace e goliardico; DADA si esprime nei modi più strampalati e anticonformisti: - Sperimentazioni musicali, canzonette ironiche; - Improvvisazioni teatrali su argomenti di attualità; - Letture di poesie basate su sequenze di parole prive di senso. L’ambizioso obiettivo d DADA è riscattare l’umanità dalla follia che l’ha portata alla GUERRA. Per fare ciò occorre azzerare tutte le IDEOLOGIE e i VALORI ESISTENTI. DADA dichiara la propria adesione alla LEGGE DEL CAOS = riconoscendo in essa l’unico fattore in grado di guidare le diverse FORME di ESPRESSIONE ARTISTICA; 1

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DADA si ribella all’arte che l’ha preceduta, ne rifiuta tecniche – linguaggi – contenuti; DADA dichiara di voler dar vita ad una NUOVA CONCEZIONE DEL FARE ARTISTICO. - La CARTA - Il CARTONE - La JUTA - Il CARTONE - Il GESSO e altri MATERIALI DI RECUPERO diventano i nuovi mezzi di espressione, mentre la tradizionale pittura su tela, la scultura in marmo – bronzo – legno vengono sostituite da oggetti direttamente prelevati dalla realtà.  Lo stesso NOME DADA, come è stato affermato dai protagonisti della corrente, sarebbe stato dettato dal CASO = grazie ad un taglierino scivolato tra le pagine di un vocabolario francese-tedesco Oltre ad essere una PAROLA, è anche un SUONO ONOMATOPEICO = una delle prime parole che pronunciano i bambini Inoltre, ha diversi significati : - in RUSSO significa 2 volte SI - in TEDESCO 2 volte QUESTO 

Nel MANIFESTO DADA del 1918 il POETA RUMENO TRISTAN TZARA (autore di quasi tutti i testi teorici di DADA) puntualizzò che DADA è una parola che non significa nulla e che è solo un suono di rivolta e negazione.

Come le altre AVANGUARDIE STORICHE, anche DADA affida la trasmissione e la divulgazione del movimento ai MANIFESTI e alle RIVISTE. Di essi DADA si serve per dialogare con il pubblico in modo diretto e provocatorio, invitando ad accettare la mancanza di precise REGOLE ESTETICHE; l’uso di TECNICHE SPERIMENTALI; i TONI GROTTESCHI e spesso ASSURDI della opere. Inizialmente DADA si afferma soprattutto come una corrente di pensiero, come uno stile di vita che professa l’assoluta libertà dell’individuo. Sono principalmente i POETI e gli SCRITTORI a portarne avanti la causa attraverso la creazione di riviste a diffusione internazionale prima tra tutte DADA – COLLEZIONE LETTERARIA E ARTISTICA fondata da TRISTAN TZARA nel 1917 e distribuita fino al 1921. DADA si presenta ufficialmente nel 1916, ma le ISTANZE che danno vita al movimento come : - La RIVOLTA CONTRO LA CULTURA ACCADEMICA - Il GUSTO DEL GIOCO e dell’ASSURDO - La LIBERTÀ da ogni costrizione estetica e morale 2

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avevano iniziato a diffondersi tra alcuni intellettuali europei sul finire dell’800 , per poi manifestarsi in modo dirompente negli anni precedenti la GUERRA.  ciò spiega perché alcune opere DADA siano anteriori al 1916 = Ad esempio, già nel 1915 MARCEL DUCHAMP, giunto a NEW YORK da PARIGI, realizza i suoi READY-MADE = composizioni realizzate assemblando oggetti di uso quotidiano DADA si esaurisce nel giro di pochi anni. Subito dopo la GUERRA, i vari artisti e intellettuali che vi avevano aderito ritornano ai rispettivi paesi di origine o si trasferiscono negli STATI UNITI. In EUROPA DADA tende ad espandersi soprattutto in GERMANIA  dopo ZURIGO, nelle città di BERLINO – COLONIA – HANNOVER dove assume fisonomie diverse a seconda dei contesti sociali e culturali con cui entra in contatto; e in FRANCIA a PARIGI dove trova terreno fertile principalmente nel campo letterario. Nella CAPITALE FRANCESE forti saranno le tensioni e i disaccordi ideologici fra gli stessi componenti del gruppo. DADA muore intorno al 1922-23. Molti degli artisti che vissero la stagione DADA passeranno poi all’ESPERIENZA SURREALISTA, altri all’ASTRATTISMO, altri ancora cesseranno ogni loro attività artistica.

HANS ARP e la politica del gesto Tra i protagonisti di DADA ZURIGO vi è il FRANCO-TEDESCO HANS ARP 1887-1966 Nato a STRASBURGO il 16 SETTEMBRE 1887 e morto a BASILEA il 17 GIUGNO 1966; è un convinto fautore del CASO = secondo HANS la LEGGE DEL CASO comprende tutte le altre leggi ed è insondabile come la causa prima da cui deriva ogni forma di vita; e del recupero di MATERIALI DI SCARTO = i suoi COLLAGES del 1916-17 sono realizzati lasciando cadere sul supporto PEZZI DI CARTA precedentemente ritagliati e poi bloccati nella posizione che assumono. Esempio è  QUADRATI COMPOSTI SECONDO LE LEGGI DEL CASO   1916-17 – collage di fogli colorati – NEW YORK M.O.M.A. 

Allo stesso modo i suoi RILIEVI nascono dall’accostamento casuale e ludico di PEZZI DI LEGNO dalle FORME IRREGOLARI e SINUOSE, fissati gli uni sugli altri e dipinti con COLORI VIVACI Come nel celebre  DEPOSIZIONE NEL SEPOLCRO DELL’UCCELLO E DELLA FARFALLA. RITRATTO DI TRISTAN TZARA  3

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 1916-17 – assemblaggio policromo di legno – ZURIGO  nel quale ARP rompe qualsiasi precedente SCHEMA COMPOSITIVO e FIGURATIVO. Solo dal TITOLO possiamo riconoscere il SOGGETTO dell’OPERA, in quanto gli ELEMENTI che compongono il RILIEVO IN LEGNO POLICROMO sono FORME ASTRATTE, cioè senza alcun tipo di riferimento alla realtà naturale. Gli ELEMENTI si muovono in libertà, espandendosi e componendosi secondo la LEGGE DEL CASO.  così come le foglie che cadono da un albero non si allineano con simmetria ma si sovrappongono in piena libertà, allo stesso modo fanno gli ELEMENTI di questo ritratto: essi creano una FORMA nella quale ciascuno può leggere qualsiasi cosa secondo la propria sensibilità e i propri stati d’animo. ARP concepisce i RILIEVI come occasione per superare ogni tentazione di copiare la NATURA e per restituire, come lui stesso spiega, il senso della metamorfosi e del costante divenire dei corpi.

IL DADAISMO IN GERMANIA  DADA E IMPEGNO POLITICO A BERLINO Dopo l’esperienza al CABARET VOLTAIRE il POETA RICHARD HUELSENBECK è attivo nella diffusione del DADAISMO in GERMANIA: nel 1917 giunge a BERLINO, dove riceve l’appoggio di ARTISTI come - RAOUL HAUSMANN e la moglie HANNAH HÖCH - GEORGE GROSZ - HELMUT HERZFELD conosciuto anche come JOHN HEARTFIELD Tutti loro trovano nel movimento DADA lo spunto per far convivere arte e impegno politico.  I protagonisti di DADA BERLINO fanno largo uso del COLLAGE e del FOTOMONTAGGIO  in cui riconoscono, come afferma HAUSMANN, gli strumenti più adatti per riprodurre un immagine visivamente e concettualmente fedele di quel caotico periodo di GUERRA e RIVOLUZIONE.  IL FOTOMONTAGGIO = è la composizione di elementi ricavati da più fotografie o negativi fotografici, che si afferma come espediente tecnico già nel corso dell’800. Solo nel SECONDO DECENNIO del XX SECOLO si impone anche in CAMPO ARTISTICO; la storia vuole che siano stati proprio i DADAISTI BERLINESI RAOUL HAUSMANN e HANNAH HÖCH ad accorgersi delle potenzialità espressive e comunicative di questa tecnica : scoprendo nel 1918 che un amico aveva applicato il proprio ritratto fotografico sull’immagine del corpo di un granatiere. Pare tuttavia che già intorno al 1916 2 altri protagonisti di DADA BERLINO GEORGE GROSZ e JOHN HEARTFIELD fossero soliti scambiarsi dal fronte FOTOMONTAGGI eseguiti su cartoline postali. È comunque la FIERA INTERNAZIONALE DADA di BERLINO del 1920 ha segnare il definitivo uso del FOTOMONTAGGIO come nuovo linguaggio artistico. Il FOTOMONTAGGIO a differenza del COLLAGE non attinge direttamente dalla realtà, 4

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ma ad una realtà mediata dalla fotografia: i frammenti prelevati e riposizionati assumono una forte valenza simbolica e allusiva. Maestro di questa tecnica è JOHM HEARTFIELD, il quale si dedica alla realizzazione di FOTOMONTAGGI dal forte contenuto politico e satirico; soprattutto negli ANNI 30, egli si impegna a perfezionare la tecnica scattando o facendo scattare apposite fotografie da aggiungere a quelle trovate sui giornali o nei libri, componendo i frammenti scelti e poi intervenendo con l’AEROGRAFO e altri strumenti pittorici per mascherare i punti di congiunzione e rendere ancora più incisivo il risultato finale. Un esempio dei suoi lavori è  ADOLFO IL SUPERUOMO, INGOIA ORO E DICE SCIOCCHEZZE   1917 – fotomontaggio  HEARTFIELD nei tragici anni del NAZZISMO, per la precisione 1 anno prima della salita al potere di HITLER, realizza questo FOTOMONTAGGIO: in cui ci fa vedere SOTTO LA CAMICIA del FUTURO DITTATORE, come in una radiografia, dove si nasconde un apparato digerente per nulla umano, in grado di fagocitare oro.  questo per indicare che la colonna portante del NAZISMO è il CAPITALISMO. Altro esempio è  QUESTA È LA SALVEZZA CHE PORTANO   1938 – fotomontaggio  Dove fa campeggiare nel cielo, sopra uno scenario di morte e distruzione, la MANO di uno SCHELETRO disegnata dalle scie di 5 AEREI DA GUERRA.

 HANNAH HÖCH (unica donna incusa nel GRUPPO DADA) fa uso di COLLAGE e FOTOMONTAGGI : monta ritagli di giornale e frammenti fotografici per stigmatizzare con ironia la società tedesca e denunciarne il degrado, come nel grande collage  TAGLIO DEL COLTELLO DA CUCINA DADA   1919-20 – collage – BERLINO  Esposto per la prima volta alla FIERA INTERNAZIONALE DADA, ospitata nella GALLERIA di OTTO BURCHARD. Il FOTOMONTAGGIO è un insieme delle caotiche contraddizioni che attraversano la GERMANIA in quel momento : - divisa tra sviluppo e arretratezza - Movimenti di massa e culto dell’individuo - Impegno politico e superficialità Molto evidenti sono le DICHIARAZIONI POLITICHE presenti nell’opera : IN BASSO A SINISTRA  insieme a FOTOGRAFIE DI FOLLE, si trovano le teste di alcuni DADAISTI – di MARX e LENIN IN ALTO A DESTRA SOPRA LE PAROLE = il movimento anti-dadaista  ci sono i ritratti del KAISER GUGLIELMO II e di altri capi militari 5

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I MATERIALI utilizzati da HÖCH, sia pittorici che testuali, provenivano in parte da OPUSCOLI TECNICI e FOTOGRAFIE PRIVATE, ma soprattutto da RIVISTE ILLUSTRATE.  Anche RAOUL HAUSMANN fa uso di COLLAGE e FOTOMONTAGGI : egli preleva – scompone – ricompone TESTI e IMMAGINI per invitare a leggere in MODO CRITICO l’ATTUALITÀ. Esempio è il FOTOMONTAGGIO  TATLIN A CASA   1920 – fotomontaggio – STOCCOLMA  Realizzato attraverso una TECNICA MISTA = fusione di PITTURA e COLLAGE In questo FOTOMONTAGGIO HAUSMANN celebra l’impegno del grande COSTRUTTIVISTA RUSSO La cui TESTA è immaginata come un MOTORE che lavora incessantemente al servizio del progresso; ma al tempo stesso vuole trasmettere il pericolo che l’eccessiva fiducia nella MACCHINA possa trasformare l’INDIVIDUO in un AUTOMA. Lo stesso messaggio è affidato all’ASSEMBLAGGIO  LO SPIRITO DEL NOSTRO TEMPO. TESTA DI MACCHINA   1919 – legno, cuoio, alluminio – PARIGI  HAUSMANN realizza questo ASSEMBLAGGIO partendo dalla TESTA DI UN MANICHINO, cui applica diversi OGGETTI TECNOLOGICI : - Un REGOLO - MECCANISMI D’OROLOGIO - Un METRO PER SARTO - Un NUMERO STAMPATO - Una CUSTODIA CONTENENTE UN CILINDRO DA STAMPA e SULLA TESTA DEL MANICHINO  un BICCHIERE TELESCOPICO simile a quelli in dotazione delle truppe al fronte  questa opera sta ad indicare come il SISTEMA SOCIALE controllando la scienza = rappresentata dai vari congegni e l’ARTE = rappresentata dal manichino tradizionalmente in uso nelle accademie minacci la libertà d’azione dell’individuo.

 Anche GEORGE GROSZ partecipa a DADA BERLINO con una ricca produzione di COLLAGE e CARICATURE, attraverso cui denuncia le AMBIZIONI MILITARI e CAPITALISTE della SOCIETÀ TEDESCA. TEMATICHE che egli continuerà ad affrontare nell’ambito della NUOVA OGGETTIVITÀ

 LA NUOVA OGGETTIVITÀ – IL RITORNO ALL’ORDINE Nei PRIMI ANNI 20 GROSZ assieme ad OTTO DIX 6

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maturano una concezione della PITTURA come STRUMENTO DI DENUNCIA della drammatica e contraddittoria REALTÀ POLITICA e SOCIALE della GERMANIA; a tal fine mettono a punto uno STILE FIGURATIVO INCISIVO e DIRETTO, che si serve di TRATTI CARICATURALI e GROTTESCHI, per restituire un ritratto crudo e spietato del loro tempo. Dalla volontà di offrire uno sguardo oggettivo sul mondo – sulle brutture e ingiustizie nasce la definizione di NUOVA OGGETTIVITÀ coniata da GUSTAV FRIEDRICH HARTLAUB, in occasione della MOSTRA allestita nel 1925 nel MUSEO MANNHEIM da lui diretto, e intitolata appunto NUOVA OGGETTIVITÀ. PITTURA TEDESCA DOPO L’ESPRESSIONISMO. GEORGE GROSZ si orienta inizialmente verso uno STILE PITTORICO in cui convivono – DEFORMAZIONE ESPRESSIVA e - DINAMISMO FUTURISTA Come è evidente nel quadro  METROPOLIS   1916-17 – olio su tela – MADRID  Opera che anticipava l’omonimo FILM del 1926. Nell’opera è rappresentata una CITTÀ CAOTICA, dominata da incombenti GRATTACIELI = inquietante metafora di una MODERNITÀ INDUSTRIALE non più percepita come PROGRESSO  La CITTÀ nella sua evoluzione storica, è uno dei TEMI più dibattuti del XX-XI SECOLO. La pittura ne ha rappresentato lo sviluppo e le trasformazioni. - I FUTURISTI celebrarono la città come luogo di trasformazione e di fascino; - Gli ESPRESSIONISTI, invece, consideravano la città nei suoi aspetti peggiori = - la SOLITUDINE – L’ALIENAZIONE – e lo SFRUTTAMENTO LEGATO ALL’INDUSTRALIZZAZIONE -GROSZ in questo dipinto immagina una CITTÀ CAOTICA – SOFFOCANTE – INFERNALE In cui gli UOMINI si muovono come dentro un inferno metropolitano. -Il COLORE preponderante è il ROSSO = che accentua l’idea di luogo di sofferenza e caos dove gli altri colori vengono divorati, come le PERSONE, dal cemento e dal traffico di una città moderna. -Le PERSONE che sembrano fuggire da una catastrofe Hanno il VOLTO coperto da MASCHERE, come se i personaggi appartenessero ad uno spettacolo tragico. È una visione apocalittica e disperata. -L’IMMOBILITÀ DEGLI EDIFICI contrasta con la FUGA DELLE PERSONE, che scappano in direzioni diverse, creando una sorta di marcia caotica; mentre l’EDIFICIO PRINCIPALE divide in 2 il quadro, appoggiandosi idealmente alla LINEA TRACCIATA dal PALO DELLA LUCE  posto AL CENTRO del dipinto. Nell’immediato DOPO GUERRA GROSZ partecipa al DADA BERLINESE realizzando COLLAGE – FOTOMONTAGGI – INCISIONI – DISEGNI pervasi da una pungente satira sociale e politica. Di questo periodo, esemplare è la SERIE intitolata  DIO È CON NOI  In cui l’artista denuncia gli abusi continui dei potenti.  DIO È CON NOI è il MOTTO comparso sulle FIBBIE DEI CINTURONI appartenute ai SOLDATI TEDESCHI durante la PRIMA GUERRA MONDIALE. 7

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Nel FOGLIO  I COMUNISTI CADONO, I TITOLI SALGONO   1920 – disegno  Vengono rappresentati : IN PRIMO PIANO  un MILITARE e un CAPITALISTA che banchettano di fronte a diversi boccali di birra e vino mentre SUL FONDO  alcuni SOLDATI ARMATI di FUCILI – COLTELLI – PISTOLE – MANGANELLI – SPADE che massacrano dei lavoratori affinché questi desistano dal rivendicare i loro diritti e non intralcino l’ascesa dei NUOVI CAPITALISTI. Uno dei dipinti più noti di GROSZ è  LE COLONNE DELLA SOCIETÀ   1926 – olio su tela – BERLINO  Quest’opera è particolarmente emblematica perché svolge sin dal TITOLO Una FEROCE CRITICA della CLASSE DIRIGENTE TEDESCA. Nelle COLONNE DELLA SOCIETÀ GROSZ coglie le FIGURE che meglio rappresentano il potere nella SOCIETÀ TEDESCA, deformandole grottescamente : IN PRIMO PIANO  il NAZISTA Con un boccale di birra in mano e il simbolo della svastica sulla cravatta, agguanta la SPADA e dal suo cranio scoperchiato fuoriesce un CAVALIERE = SIMBOLO DEL DESIDERIO DI GUERRA  in quest’opera compare il SIMBOLO della SVASTICA pur essendo stata realizzata nel 1926, ben 9 anni prima della salita al poter di HITLER AL FIANCO DEL NAZISTA  il GIORNALISTA al servizio del potere che scrive ancora con una PENNA con la PIUMA = SIMBOLO DEL SUO CONSERVATORISMO ALLE SPALLE DEL NAZISTA  il FINTO SOCIALISTA che al posto del cervello ha un CUMULO di ESCREMENTI FUMANTI ANCORA DIETRO  il GIUDICE che brancola nel buio ad OCCHI CHIUSI, ha NASO e ORECCHIE ROSSE da ubriacone SULLO SFONDO  un MILITARE con spada sguainata e insanguinata, il cui VOLTO è già divenuto un TESCHIO e ALTRI SOLDATI che portano morte e distruzione GROSZ usa l’arma della PITTURA per criticare la situazione politico-sociale della GERMANIA : una pittura brutale come i tempi che stava vivendo. La sua ARTE POLEMICA e DISSACRANTE costerà a GROSZ la perdita della cittadinanza e l’esilio  nel 1933, con l’avvento del NAZISMO, sarà infatti costretto a lasciare la GERMANIA e a trovare rifugio negli STATI UNITI

 LA VIVACE ESPERIENZA DI DADA COLONIA Intorno al 1919 la rivoluzione dadaista raggiunge COLONIA, 8

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dove si è trasferito HANS ARP che coinvolge MARX ERNST = futuro protagonista del SURREALISMO e JOHANNES THEODOR BAARGELD nella creazione di ASSEMBLAGGI – COLLAGES – FOTOMONTAGGI Più FANTASIOSI e MENO POLITICI di quelli BERLINESI. L’esperienza di DADA COLONIA è soprattutto legata agli EVENTI organizzati dai 3 artisti Come la celebre MOSTRA COLLETTIVA  DADA ANNUNCIO DI PRIMAVERA, allestita nell’APRILE 1920 alla BIRRERIA WINTER, alla quale si poteva accedere solo attraverso le latrine del locale; tra le opere esposte, tutte molto violente e trasgressive, una in particolare viene accusata di pornografia. Le autorità chiudono la mostra, ma quando i DADAISTI dimostrano che l’autore dell’opera incriminata è l’artista rinascimentale ALBRECHT DÜRER, la mostra riapre: sule MANIFESTO che annuncia la riapertura dell’esposizione campeggia il MOTTO = DADA VINCE  UN DADAISTA AD HANNOVER : KURT SCHWITTERS Ad HANNOVER il MOVIMENTO DADA è rappresentato da KURT SCHWITTERS, che porta avanti in solitudine una ricerca sull’OGGETTO DI RECUPERO e sulle possibilità del suo RIUTILIZZO. Partendo dal presupposto, sempre politico e critico nei confronti della società del tempo, che un popolo sprofondato nella miseria deve fare economia SCHWITTERS crea ASSEMBLAGGI servendosi di OGGETTI USATI e CONSUMATI come : - BIGLIETTI TRANVIARI - NASTRI - PEZZI DI STOFFA - RICAMI - ETICHETTI - TAPPI - APPUNTI - RITAGLI DI GIORNALE - FRAMMENTI DI STOVIGLIE Che vengono disposti su SUPPORTI di LEGNO DIPINTO, dando vita a composizioni che egli decide di chiamare ironicamente MERZBILDER = una parola d’invenzione, composta dal termine BILD = che in TEDESCO significa sia IMMAGINE che QUADRO e dal suffisso MERZ = una sillaba casualmente ricavata lavorando ad un COLLAGE dalla scritta KOMMERZ = COMMERCIO Entrati a far parte del MERZBILD, gli OGGETTI perdono il loro SIGNIFICATO ORIGINARIO E diventano semplici ELEMENTI PLASTICI  questa operazione, spiega SCHWITTERS, serve a togliere ai materiali il loro proprio veleno, ossia quello di essere stati al servizio del sistema capitalistico. Esempio è  MERZBILD ROSSFETT  9

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 1918-19 – assemblaggio e olio su legno – collezione privata  A partire dal 1923 SCHWITTERS estende questa POETICA alla realizzazione di una SCULTURA-AMBIENTE, creata nella propria casa; è un OPERA TRIDIMENSIONALE che fa dello SPAZ...


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