Il Novellino, racconto di novelle toscane. Le cento novelle antiche PDF

Title Il Novellino, racconto di novelle toscane. Le cento novelle antiche
Author Carolina Catapano
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
Pages 5
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Summary

Appunti del Novellino, conosciuto anche come Le Cento Novelle. Una raccolta di racconti risalenti all’ultimo ventennio del Duecento....


Description

Il Novellino I prologo L’autore comincia evocando il Cristo e citando il vangelo di Luca. Spiega che qui saranno raggruppati detti selezionati per la loro eleganza e avverte il lettore sul disordine che caratterizza questa raccolta.

VI- Come re David venne in pensiero di volere sapere quanti fossero i sudditi suoi Un giorno il re David volle sapere quanti erano i sudditi suoi. Ciò dispiacque Dio che gli mandò un angelo per chiedergli se come punizione preferiva 3 anni di malattia, 3 mesi nelle mani dei suoi nemici o mettersi nelle mani di Dio che scelga cosa fare con lui. Il re sceglie l’ultima proposizione. Allora Dio scelse di far morire una parte del popolo di Davide, affinché quest’ultimo non possa più vantarsi del numero dei suoi sudditi. E un giorno che David stava proprio per assistere alla morte di un giovane innocente del popolo, chiese di morire al posto suo. Allora Dio, sentendo queste parole buone, perdonò il re ed il popolo.

XIV- Come un re fece nodrire un suo figliuolo diece anni in luogo tenebroso, e poi li mostrò tutte cose, e più gli piacque le femine Un re ha educato suo figlio nel buio per 10 anni, lo fa uscire, e gli presenta tante cose belle, tra cui alcune donne, dicendogli che queste ultime sono demoni. Gli chiede poi quali sono le cose che preferisce, ed il figlio risponde che sono le donne.

XVIII- Della vendetta che fece Iddio d’uno barone di Carlo Magno Prima di morire, Carlo Magno chiese al suo barone di dare il suo cavallo e le sue armi ai poveri. Ma il barone non lo fece. Dopo la sua morte, Carlo Magno tornò e gli spiegò che per colpa sua aveva dovuto trascorrere 8 generazioni in purgatorio, ma che adesso se ne andava per il paradiso, mentre lui (il barone) fu portato nell’abisso.

XXI- Come tre maestri di nigromanzia vennero alla corte dello ‘mperadore Federigo Tre maestri vanno a trovare l’imperatore Federico, al quale piace ricevere in casa sua gente con facoltà particolari. I tre maestri provocano una pioggia violente davanti all’imperatore, e chiedono poi una ricompensa. Vogliono che il conte di San Bonifazio faccia fuggire i nemici sulle loro terre. Allora il conte se ne va coi tre maestri e libera le terre. Rimane poi di là, si sposa ed ha un figlio. Molti anni dopo, tutti tornano a vedere l’imperatore, che fa una grande festa per loro.

XXVIII- Qui conta della della costuma ch’era nello reame di Francia In Francia, l’usanza era che un uomo disonorato andava su con un carro, e che non trovava più nessuno per parlare. Ma da quando Lancialotto si mise nel carro per essere punito dell’amore per Ginevra, andare in carro diventò una cosa nobile.

XXXIX- Qui conta del vescovo Aldobrandino, come fu schermito da un forte Il vescovo Aldobrandino visse (vide) uno che mangiava con molto gusto. Disse al servitore di andare a dire a l’uomo che cambierebbe volentieri il suo stomaco con il suo. L’uomo disse che voleva ben credere che Aldobrandino avrebbe cambiato il suo stomaco, ma non il suo statuto di vescovo.

XLVI- Qui conta come Narcìs innamorò de l’ombra sua Narcìs stava presso una fontana e visse (vide) la sua ombra nell’acqua. Non capì che quast’ombra era la sua, perciò la guardò con attenzione fino a cadere nella fontana ed affogare. Le donne lo trovarono nell’acqua, e la notizia andò a finire alle orecchie del Dio Amore, il quale trasformò il cadavere di Narcìs in un albero che risveglia l’amore.

LI- Qui conta d’una guasca come si richiamò a Io re di Cipri C’era una donna di Cipro alla quale fu fatta una grande offesa che non sopportò. Perciò andò a trovare il re di Cipro, al quale chiese come facesse a sopportare tutte le offese che gli erano state fatte. Il re si vergognò e si vendicò di tutte le offese.

LVI- Come uno della Marca andò a studiare a Bologna Uno andò a studiare legge a Bologna, ma non ebbe abbastanza soldi. Allora un altro propone di pagargli gli studi, a condizione che lo scolaio gli dia mille livre dopo aver ricevuto il suo primo stipendio. Ma per paura di dare questi soldi lo scolaio non esercitò la sua professione una volta compiuti gli studi. Allora l’altro lo minacciò di lanciare un processo di 2000 livre contro di lui. Perciò, lo scolaio pagò le mille livre iniziali.

LXI- Qui conta di Socrate filosofo, come rispose a’ Greci I Greci inviarono alcuni uomini per convincere Roma a non dover più pagare il loro tributo. Il consiglio di Roma rispose loro che avrebbe seguito la decisione di Socrate. Allora i Greci andarono a trovare Socrate, gli spiegarono l’accaduto e gli diedero del denaro. Ma Socrate disse loro di tornare nelle loro terre, siccome lui non avrebbe mai accettato quei soldi e che avrebbero dovuto continuare a pagare il tributo.

LXV- Qui conta della reina Isotta e di messere Tristano di Leonìs Messere Tristano e la moglie del re Marco erano amanti. Avevano fissato tra di loro un luogo dove si potevano incontrare senza che nessuno li potesse vedere, ma un giorno un giardiniere del re li vide e riportò tutto al re, il quale decide di sorprenderli. Nascosto dietro un albero, stava aspettando che loro arrivassero. La regina però si accorse che c’era un’ombra dietro l’albero, perciò finse di litigare con Tristano e di dargli l’ordine di dover lasciare la città. Molto contento di quanto aveva visto, il re disse a Tristano che non aveva bisogno di partire, tutto tornò a posto e Marco non dubitò di nulla.

LXIX- Qui conta della gran giustizia di Traiano imperadore L’imperatore Traiano incontrò una donna vedova che aveva perso suo figlio. Ella chiese all’imperatore di farle giustizia, così l’imperatore uccise coloro che avevano ucciso il figlio della donna. Molto tempo dopo la morte dell’imperatore, il papa Gregorio I si rese sulla sua sepoltura e fece aprire la tomba. Notò che tutto il corpo era diventato cenere, tranne la lingua, e ciò era la prova che aveva parlato molto giusto. Allora il papà pregò Dio di portare l’imperatore in paradiso.

LXX- Qui conta d’Ercules come n’andò alla foresta Ercules aveva una donna che gli causava molti tormenti. Un giorno andò in foresta e uccise tutte le belle bestie che incontrò, tornando a casa disse che l’unica bestia che non era riuscito a vincere era proprio lei.

LXXI- Qui conta come Seneca consolò una donna a cui era morto un suo figliuolo Seneca stava consolando una donna che aveva perso suo figlio. Gli disse che lei non doveva piangere, perché la morte era una cosa naturale, e che avrebbe dovuto piangere quando il figlio era ancora vivo consapevole del fatto che un giorno sarebbe morto. Seneca poi fu condannato a morte da Nerone, che gli chiese come preferiva morire. Lui disse che voleva morire nel suo sangue con le vene aperte, e che era felice di morire senza colpa, perché così quello che lo uccideva non poteva essere scusato.

LXXXII- Qui conta come la damigella di Scalot morì per amore di Lancialotto del Lac Una ragazza era innamoratissima di Lancialotto, ma lui amava Ginevra. Perciò, la ragazza scrisse una lettera d’amore prima di morire, spiegando il motivo della sua morte. Il suo corpo fu mandato su un lago fino a Cammelot dove c’era la corte di Artù, e tutti i cavalieri seppero com’era morta questa ragazza.

XC- Qui conta come lo ‘mperadore Federigo uccise un suo falcone Federico andò a caccia col suo falcone, e pensando di avere una grua, mandò il suo falcone ad ucciderla, ma in realtà uccide un’aquila. Perciò chiese al giustiziere di uccidere il falcone siccome aveva ucciso la regina degli uccelli.

XCIII- Qui conta d’uno villano che s’andò a confessare Un villano andò a confessarsi e pigliò dell’acqua benedetta. Si volle confessare ma il prete gli disse di mettere un danaro nel salvadanaio delle elemosine.

XCIX- Qui conta una bella novella d’amore Un giovane di Firenze amava molto una bella ragazza, ma lei era innamorata di un altro che ricambiava l’amore, ma non così come il primo. Un giorno la ragazza litigò con la madre e disse al ragazzo che amava che voleva partire con lui. Fu prevista la fuga la stessa notte, ma quando il ragazzo andò a prenderla , lei non poteva ancora uscire , siccome era sorvegliata dalla madre. Il ragazzo se ne andò. Allo stesso tempo il primo ragazzo era talmente triste di non essere amato da lei che prese il cavallo e andò a trovarla . Avendo finalmente potuto uscire, la ragazza non riconobbe il ragazzo perché era troppo buio, perciò si mise sul cavallo e tutti e 2 partirono. Ad un certo punto la ragazza riconobbe il ragazzo e vedendolo piangere se ne innamorò. L’altro capì ciò che era successo e si mise a cercarli e trovandoli addormentati decise di aspettare. Nel frattempo di addormentò anche lui, gli altri 2 si svegliarono e partirono.-...


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