Intervalli Musicali E Scale PDF

Title Intervalli Musicali E Scale
Author Francesco Saponaro
Course Scienze Della Formazione 
Institution Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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INTERVALLI MUSICALI

1. Cos’è l’intervallo melodico e che tipo di scale conosci? In musica, un intervallo è la distanza tra due suoni. L’intervallo può essere melodico o armonico. L’intervallo melodico si distingue anche per la direzione, che può essere ascendente o discendente, a seconda che il suono sia più acuto rispetto al primo e in quel caso la direzione è ascendente, oppure più grave e quindi la direzione è discendente. Per esempio, l’intervallo RE-FA è un intervallo ascendente. Un intervallo armonico è caratterizzato anche da consonanza e dissonanza, in cui con il termine consonanza si indica in genere un insieme di suoni eseguiti simultaneamente e tali che l’effetto complessivo risulti all’ascoltatore morbido e gradevole, mentre con il termine dissonanza si vuole indicare esattamente l’opposto, infatti è l’insieme di suoni tali che l’effetto complessivo risulti all’ascoltatore aspro e stridente. La distanza tra le note si calcola in base ai gradi della scala, cioè se si vuole calcolare la distanza tra DO e RE si deve contare quanti gradi ci sono da Do a Re, compresi Do e Re, in questo caso sono 2 e quindi diciamo che la distanza tra Do e Re è un intervallo di seconda. Quindi tra Do e Sol ci sono 5 gradi e quindi è un intervallo di quinta, perché abbiamo Do-Re-MiFa- Sol. Gli intervalli musicali si chiamano con un aggettivo numerale al femminile, quindi seconda, terza, quarta, quinta… L’unica eccezione è quando due note sono proprio uguali, in quel caso si dice unisono. Gli intervallo possono essere messi in sequenza o sovrapposti. Se li metti in sequenza, vuol dire che si sta suonando una melodia, perciò si parla di intervalli melodici. Se si sovrappongono, vuol dire che si sta suonando degli accordi, perciò si parla di intervalli armonici. Un’altra cosa da dire è che gli intervalli musicali possono essere semplici o composti. Si chiamano semplici gli intervalli compresi all’interno dell’ottava, mentre se l’intervallo è più grande di un’ottava si chiama composto. Quindi gli intervalli composti sono formati da un’ottava + un altro intervallo semplice, per esempio ottava + quarta = undicesima, questo perché nel calcolo degli intervalli composti bisogna sempre considerare l’ottava come un 7. In pratica, per sapere qual è l’intervallo semplice corrispondente, basta sottrarre 7. Purtroppo, non basta dire che un intervallo è di seconda o di settima, perché le seconde non sono tutte uguali e neanche le settime e nemmeno le terze, per esempio Si - Do è un intervallo di seconda e anche Do – Re è un intervallo di seconda, ma non sono uguali, perché tra Si e Do c’è un semitono, invece tra Do e Re ci sono 2 semitoni: Do – Do diesis (un semitono) e Do diesis- Re (un altro semitono. Perciò si dice che Si – Do è una seconda minore, mentre Do – Re è una seconda maggiore. Un intervallo maggiore è più grande di un intervallo minore di 1 semitono e così via. Tutti gli intervalli musicali possono essere alterati, infatti se vengono abbassati di un semitono, si dice che sono diminuiti, mentre se vengono alzati di un semitono, si dice che sono aumentati. Esistono diversi tipi di scale, abbiamo la scala Pentatonica, formata da 5 toniche (do, re, mi, sol, la). Questa scala è tipica delle melodie orientali e si presta bene all’improvvisazione vocale, infatti Orff la acquisisce nella sua didattica, in quanto i suoi strumentini si basano proprio su questo tipo di scala;

la scala Diatonica, che si ottiene aggiungendo ai 5 suoni della scala pentatonica il FA che corrisponde alla quarta nota della scala e il SI che corrisponde al settimo grado della scala, quindi la scala Diatonica è una scala formata da 7 note e ad essa appartengono 2 grandi tipi di scale: 1. La scala Maggiore, costituita da 5 toni e 2 semitoni, quindi abbiamo TONO TONO SEMITONO TONO TONO TONO SEMITONO. La scala prende il nome dalla prima nota, per esempio DO maggiore. 2. Abbiamo 3 tipi di scala minore: - Minore Naturale, costituita da 5 toni e 2 semitoni, quindi abbiamo TONO SEMITONO TONO TONO SEMITONO TONO TONO - Minore Armonica, che equivale alla scala minore naturale con la settima nota alzata di un semitono; - Minore Melodica, che equivale alla scala minore naturale con la sesta e la settima nota alzate di un semitono; la scala cromatica o dodecafonica, formata da 12 semitoni. Si trascrive con le 7 note della scala diatonica, più le alterazioni in diesis e bemolle; la scala Debussy, formata da 6 note, ognuna delle quali può avere una funzione di tonica. Questa scala viene inventata da Debussy e conferisce il carattere impressionistico alle sue composizioni....


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