Title | Iperbole e litote - appunti su figure retoriche |
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Author | Elena Privitera |
Course | Sociologia |
Institution | Università degli Studi di Catania |
Pages | 2 |
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appunti su figure retoriche ...
Iperbole e litote: dire troppo, dire poco Iperbole: dal greco upèr, sopra, e ballo, gettare. Consiste nell’esprimere un concetto in forma esagerata, per difetto o per eccesso: “E’ un secolo che ti aspetto!”, “era più grande di un armadio”, “ha avuto tre aziende ed è fallito quattro volte”. In pubblicità viene spesso usata con intenti umoristici. Sono iperboli anche certe riprese fatte con lenti deformanti, come il grandangolare. Litote: dal greco litotes, semplicità. Consiste in un’attenuazione di ciò che si vuole dire. Anziché esprimere crudamente un giudizio, un’affermazione, si attenua il dire, risolvendo l’espressione nel suo contrario. E’ il contrario dell’iperbole : “Non è certamente un leone”. In pubblicità spesso per esaltare un prodotto lo si esclude dalla scena, al suo posto c’è un vuoto.
Dire più del necessario a volte è utile a sottolineare il necessario, farlo presente all’interlocutore e ritagliarsi uno spazio differente da quello che la figura dice: è talmente ricco che non sa dove mettere i soldi, l’esagerazione è funzionale all’enunciazione ma anche al sottinteso che chi parla non sia ricco. Un altro modo per sottolineare sentimenti e un certo protagonismo senza ricorrere all’iperbole è la litote, che sminuisce oltre misura il dato reale proprio per metterlo in primo piano: sono un poveraccio, ho solo due barche e una Ferrari. Dietro la falsa modestia si nasconde quello che si
vuole evidenziare.La litote ricorre spesso ai modi educati per esprimere giudizi spesso gravi: suo figlio non è un genio....