Italo Calvino riassunto autore PDF

Title Italo Calvino riassunto autore
Author jessica pico
Course Letteratura Italiana Contemporanea
Institution Sapienza - Università di Roma
Pages 2
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Summary

Nato a Cuba nel 1923, Calvino cresce a Sanremo e studia presso la facoltà di Lettere a Torino. Molto impegnato politicamente, vive direttamente l'esperienza della Resistenza e nel 1943 entra a far parte delle brigate Garibaldi, partecipando alla lotta partigiana; nel 1957 abbandona il Pci (partito p...


Description

Italo Calvino Nato a Cuba nel 1923, Calvino cresce a Sanremo e studia presso la facoltà di Lettere a Torino. Molto impegnato politicamente, vive direttamente l'esperienza della Resistenza e nel 1943 entra a far parte delle brigate Garibaldi, partecipando alla lotta partigiana; nel 1957 abbandona il Pci (partito politico) e termina così il suo impegno politico. Il periodo dell'impegno politico si conclude definitivamente nel 1963 con il romanzo 鏑a giornata di uno scrutatore� , in cui Calvino racconta la giornata di Amerigo Ormea, un intellettuale laico e di sinistra, all'interno del Cottolengo, istituto che ospita minorati fisici e mentali. Il protagonista, a contatto con i casi umani pi� disparati, vede crollare le proprie certezze e la propria fiducia nella storia e nel progresso. Il primo Calvino é in grado di rileggere in chiave “romanzesca” gli eventi della Resistenza; il suo primo romanzo, “Il sentiero dei nidi di ragno” è un libro neorealista, sia per la tematica trattata, sia per l'ambientazione scelta (la lotta partigiana nelle colline intorno a Genova). Tuttavia, è un romanzo che va al di là del Neorealismo (Pavese: “La vita partigiana come una favola di bosco, clamorosa, variopinta, diversa). Si tratta, dunque, di un Neorealismo “fantastico”, che troviamo anche nei racconti dell'autore, in cui egli pone l'attenzione per la societ� italiana del dopoguerra ed il ricordo della guerra e della Resistenza. 的l sentiero dei nidi di ragno� � il primo romanzo di Calvino, e viene pubblicato nel 1947 da Einaudi; ambientato in Liguria all'epoca della seconda guerra mondiale e dellaResistenza partigiana. Il romanzo, nonostante si possa collocare nel clima neorealista del dopoguerra, evoca gi� dal titolo una dimensione fiabesca; la vita partigiana viene filtrata dallo sguardo infantile del protagonista Pin, un bambino che, nonostante sia cresciuto nell'ambiente cinico degli adulti, mantiene una visione meravigliata della vita e della natura, che percepisce come misteriosa ed incantata. Questo primo romanzo di Italo Calvino, scritto subito dopo la fine della guerra, � molto scorrevole: i dialoghi, scritti con un linguaggio quotidiano spesso scurrile, si alternano a descrizioni minuziose dell'animo dei personaggi principali. Il narratore � esterno ed il romanzo � narrato in terza persona. Calvino sceglie di raccontare e descrivere i fatti attraverso un personaggio in particolare: l'ottica � quella di un bambino, Pin. Dietro lo sguardo un po' spaesato di Pin c'� la vicenda biografica di Italo Calvino che, giovane universitario di estrazione borghese, lascia gli studi ed entra nella Resistenza, in clandestinità vive a contatto di operai, gente semplice, condividendo la vita partigiana ma facendo parte inesorabilmente di un altro mondo. Tutto il racconto sottende una dimensione fiabesca, come notò per primo Cesare Pavese, anticipando uno dei grandi temi della riflessione e della successiva produzione di Italo Calvino. Nel 1958 Calvino pubblica l'edizione definitiva dei “Racconti”, di cui fanno parte anche le due raccolte precedenti (“Ultimo viene il corvo” e “L'entrata in guerra”. Si tratta di una sorta di bilancio del periodo neorealista, e le tappe di questo processo corrispondono alle 4 sezioni in cui è suddiviso il libro, legate fra loro dalla presenza dell'aggettivo “difficile” nei titoli: “Gli idilli difficili”, “Le memorie difficili”, “Gli amori difficili” e “La vita difficile”. Nel 1959 intanto a Torino era nata la rivista “Menabò”, fondata da Elio Vittorini e Calvino stesso. Nel primo numero i due autori si interrogano sul ruolo dell'intellettuale nella moderna società indistriale e sul rapporto tra industria e letteratura nel periodo del boom economico italiano. Calvino scrive un articolo intitolato “La sfida al labirinto”, dove esprime il proprio pensiero al riguardo: lo scrittore, nonostante la crisi della civiltà moderna, non deve perdersi nel labirinto, ma deve indicare all'uomo le vie per salvarsi dal caos e dall'alienazione. L'opera che meglio incarna questa riflessione sul rapporto fra letteratura e industria é la raccolta di racconti “Marcovaldo ovvero le stagioni in città” del 1963. Marcovaldo è il protagonista, un manovale che ha lasciato la campagna per cercare lavoro in città, insieme alla moglie ed ai figli. I racconti hanno sia elementi fiabeschi, sia elementi umoristici, ma si tratta di una risata malinconica, poiché i tentativi del protagonista di ritrovare la sua dimensione rurale sono vani. Marcovaldo, nonostante tutto, non si eprde d'animo e continua ad essere fiducioso. Tra il 1952 ed il 1959 Calvino pubblica la trilogia “ Inostri antenati”, in cui la dimensione avventurosa e

fantastica del “Sentiero dei nidi di ragno” trova la sua più alta applicazione. Nel “Visconte dimezzato”, primo romanzo del ciclo, sono già visibili le caratteristiche della trilogia: capacità di usare il livello fantastico per parlare d'altro, per suggerire una possibile pluralità di “secondi sensi allegorici”. La situazione fantastica del visconte Medardo di Terralba, diviso da una palla di cannone in due personaggi opposti (il Buono ed il Gramo, in conflitto fra loro), rappresenta, secondo Calvino - “Il dimezzamento dell'uomo contemporaneo, mutilato, incompleto e nemico a se stesso”. Si tratta di una rappresentazione comico-fantastica e persino comico-romantica, scelte da Calvino per ridere e simpatizzare con il lettore. Anche “Il barone rampante” ed “Il cavaliere inesistente” si muovono sulla stessa logica narrativa. Il primo è ambientato nel '700 e racconta la storia del barone Cosimo Piovasco di Rondò che a 12 anni, a causa di un litigio con il padre, salì su un albero e decise di non scendere più sulla terra; tuttavia, egli riesce comunque a partecipare alla vita culturale e politica della sua epoca, attraverso la corrispondenza con famosi illuministi. Alla fine, stanco e disilluso, si attacca ad una mongolfiera di passaggio e svanisce per sempre. “Il cavaliere inesistente”, invece, si svolge in pieno Medioevo e racconta la storia di uno dei paladini di Carlo Magno, l'invisibile Agilulfo. Questo personaggio, un cavaliere ridotto a vuota armatura che vive solo grazie alla forza di volontà, è un'allusione all'alienazione dell'individuo nella società industriale, che lo porta ad identificarsi nel suo ruolo sociale e a vivere la sua esistenza in maniera meccanica. Dietro il travestimento fiabesco, il visconte dimezzato ed il cavaliere inesistente rappresentano il tentativo dell'uomo moderno di riacquistare la consapevolezza della propria personalità. Calvino, dunque, viaggia tra narrazione fantastica e la riflessione sull'uomo contemporaneo. Nel “Visconte dimezzato”, il protagonista recupera la propria identità ricongiungendo le sue due metà. Nel “Cavaliere inesistente” ad Agilulfo si contrappone il folle Gurdulù, che possiede mille personalità diverse e crede di essere tutto ciò che vede. Si tratta di due personaggi che possono esistere solo in coppia, infatti uno “C'è ma non sa d'esserci” e l'altro “sa d'esserci e invece non c'è”. La produzione letteraria successiva al 1963 è imperniata sul piacere di comunicare e di offrire al lettore la partecipazione alle emozioni. Calvino vuole dare vita ad un'arte della narrazione “positiva”, capace di divertire il lettore, ed al tempo stesso educandolo alla civiltà ed alla ragione. Nel 1965 pubblica “Le cosmicomiche”, racconti fantastici che partono da ipotesi scientifiche riguardanti l'origine del cosmo e l'evoluzione della vita. Il titolo, naturalmente, combina i termini “cosmico” e “comico”, e rappresentano la volontà dello scrittore di rimettersi in rapporto con qualcosa di antico, alludendo anche al cinema muto. Nel 1967 Calvino va a vivere a Parigi, dove il contatto con altri teorici lo porta a studiare e scrivere una “letteratura per se stessa”, consapevole cioè delle proprie tecniche e capace di rivelarle al lettore. Questa nuova letteratura si materializza nelle “Città invisibili”, ne “Il castello dei destini incrociati” (1969) e ne “La taverna dei destini incrociati”. Nel 1979, con la pubblicazione del romanzo “Se una notte d'inverno un viaggiatore”, si ha l'identificazione del lettore la figura centrale della nuova letteratura postmoderna. Con le “Le lezioni americane. Sei proposte per il nuovo millennio”, testi di conferenze per un'università americana, Calvino consegna al lettore una sorta di testamento spirituale: attraverso sei temi, di cui solo 5 effettivamente scritti ( Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità, cui avrebbe dovuto far seguito Coerenza), egli vuole offrire una sorta di storia della letteratura occidentale, salvando le qualità che egli ritiene importanti....


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