Riassunto libro collezione di sabbia di Italo Calvino PDF

Title Riassunto libro collezione di sabbia di Italo Calvino
Course Letterature e culture visive
Institution Università degli Studi di Bergamo
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Riassunto del libro collezioni di sabbia di Italo Calvino...


Description

COLLEZIONE DI SABBIA! 1. ESPOSIZIONI ESPLORAZIONI! Collezione di sabbia! Com’era il nuovo mondo! Il viandante nella mappa! Il museo dei mostri di cera! Prima dell’alfabeto! Un romanzo dentro un quadro! Ditelo coi nodi! Scrittori che disegnano! 2. IL RAGGIO DELLO SGUARDO! In memoria di Roland Barthes! La luce negli occhi! 3. RESOCONTI DEL FANTASTICO! I francobolli degli stati d’animo! 4. LA FORMA DEL TEMPO! Giappone: La vecchia signora in chimono viola! Il rovescio del sublime! Il tempio di legno! I mille giardini! La luna corre dietro alla luna! Il novantesimo albero! Messico: La forma dell’albero! Il tempo e i rami!

INTRODUZIONE Da Parigi (dove vive in quel periodo) Calvino ogni tanto manda al quotidiano a cui collabora un articolo su un’esposizione insolita, che gli permette di raccontare una storia attraverso una sfilata d’oggetti, es: mappamondi, manichini di cera, stampe popolari ecc.! Collezione di sabbia raccoglie altre pagine di cose viste o che, se nate da letture di libri, hanno come oggetto il VISIBILE o ATTO STESSO DEL VEDERE (compresa l’immaginazione).! Il libro è caratterizzato dall’attrazione verso l’insolito e il mondo degli oggetti, ma è anche un libro di contemplazioni, di registrazioni ossessive, di cose viste.! Collezione di sabbia è dedicato al visibile, all’atto di vedere.! 1

È diviso in quattro sezioni, e segue il movimento di un vedere che dagli oggetti (Esposizioni-Esplorazioni), si sposta sulle immagini e i libri (Il raggio dello sguardo e Resoconti del fantastico), con un’attenzione particolare al tema dell’immaginazione e del fantastico, fino ad arrivare al vedere i luoghi (Giappone, Messico e Iran), si tratta di un’esplorazione della mente che si applica al mondo visibile, agli oggetti e alle cose: è una cartografia del molteplice, una riflessione sul margine dello spazio mentale della nostra cultura con il fine di evincerne nuovamente una mappa.! Collezione Lo spirito che orienta l’esplorazione calviniana è quello del collezionista.! Essenzialmente ha la funzione di offrirsi allo sguardo, la collezione manifesta l’ossessione del tempo, il tentativo di salvare un flusso inesorabile di qualche oggetto, è il tentativo di sottrarre qualcosa al mondo - quella che Calvino definisce “la redenzione degli oggetti”, è sostanzialmente un meccanismo di possesso (desiderio di possesso).! Il collezionismo comporta il dominio sul tempo, e si alimenta mediante lo sguardo.! L’oggetto da collezionare è sottratto al suo valore di scambio, scambio che avviene attraverso lo sguardo.! La collezione è disposizione: significa disseminare un ambiente di oggetti in modo che collezione e spazio coincidano perfettamente.! Lo spirito collezionista evocato in Collezione di sabbia è quello della visione del mondo.! La collezione è un oggetto effimero, deperibile - fragilità del collezionismo (Leon Battista Alberti). ! Il collezionismo calviniano, è un collezionismo caratterizzato da immagini, oggetti, cose, segni, parole, elenchi “la mia vita funziona in base a elenchi” (La luce negli occhi).! Il Calvino enciclopedista di Collezione di sabbia, cerca di mappare il mondo, di ricondurlo a un’immagine comprensibile, per fare questo cerca di spostarsi sui bordi del mondo e delle norme e delle istanze di razionalità, e a inseguire le raccolte di mappe e meraviglie.! La mappa di Collezione di sabbia assomiglia alla struttura silicea dell’esistenza, strutturaemblema a cui Calvino sostiene di tendere quale ultima ed estrema realtà.! Sabbia come fondamento del mondo eroso.!

COLLEZIONE DI SABBIA C’è una persona che fa collezione di sabbia, viaggia per il mondo.! La vetrina di questa collezione era la meno appariscente tra tutte quante, ma nonostante ciò era la più misteriosa, quella che sembrava avere più cose da dire.! - Il campionario della Waste Land sta per rivelare qualcosa di importante, un diario segreto del collezionista ?! Questa collezione è un diario - qual’è il significato del diario ?! 2

La collezionista è una donna (si legge nel catalogo dell’esposizione), ma a Calvino non importa darle un volto, la vede come una persona astratta, un io che potrei esserlo io (Calvino) - infatti si identica con la collezionista - paragone vasetti/libri, sabbia/parole.! Chi ha avuto la costanza di portare avanti per anni questa raccolta sapeva quel che faceva, sapeva dove voleva arrivare: forse allentare da sé il frastuono delle sensazioni deformanti e aggressive ed avere finalmente per sé la sostanza sabbiosa di tutte le cose, toccare la struttura silicea dell’esistenza.! Così decimando il diario della melanconica (o felice ?) collezionista di sabbia, Calvino si interroga su cosa c’è scritto in quella sabbia di parole scritte che ha messo in fila durante la sua vita (libri).!

COM’ERA IL NUOVO MONDO Scoprire il Nuovo Mondo era un’impresa ben difficile. Ma ancora più difficile, una volta scoperto il Nuovo Mondo, era VEDERLO, capire che era nuovo, diverso da tutto ciò che ci si era sempre aspettati di trovare come nuovo.! Calvino si pone delle domande sulla diversità: sapremmo scartare dalla nostra mente tutte le immagini che siamo abituati ad associare all’aspettativa di un mondo diverso per cogliere la diversità vera che si presenterebbe ai nostri occhi ?

- Scoperta America = cambia il rapporto con il nuovo nella conoscenza umana, inizio dell’era moderna!

- Forse il nuovo mondo ci si apre tutti i giorni e noi non lo vediamo (constatazione che fa -

Calvino) - perché i nostri occhi sono abituati a scegliere e a catalogare solo ciò che entra nelle classificazioni collaudate.! Appartengono al genere umano ? È la prima domanda che l’Europa si pone davanti alla scoperta di nuove terre.!

- Nome di America, compare per la prima volta in una carta tedesca. America = terra -

d’Amerigo, perché era stato grazie alle relazioni di viaggio di Vespucci che l’Europa aveva preso coscienza dell’importanza geografica delle scoperte.! Conquista dell’Europa da parte delle piante americane!

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Riferimento al Cinquecento sul nuovo e il diverso vs classico! Settecento, l’America incarna per l’Europa idee e miti politici e intellettuali! Ala fine quadro che rappresa la storia della statua della Libertà (Parigi-Ny)! Conclusione: l’Europa porta con sé tanto di America!

IL VIANDANTE NELLA MAPPA Il primo bisogno di fissare sulla carta i luoghi è legato al viaggio: è il promemoria della successione delle tappe, il tracciato di un percorso.! 3

- Viaggio come struttura narrativa! - La carta geografica presuppone un’idea narrativa, concepita in funzione di un itinerario!

IL MUSEO DEI MOSTRI DI CERA Grand musée anatomique-ethnologique du Dr. P. Spitzner, è il museo di cere anatomiche. È stato un’attrazione delle fiere specialmente nelle città del Belgio, poi installato a Parigi, in una sede stabile.!

- La data di fondazione del museo ci porta in piena epoca di positivismo e pedagogia -

divulgativa! Pedagogia del raccapriccio: unita la documentazione etnologica! Motivo comune a tutto il museo: la nudità “diversa”!

Non solo erano sposti modelli di cera, ma anche reperti naturali, es: pelle umana completamente conciata di un uomo di 35 anni (pezzo unico). “Questo tappeto umano, schiacciato come un fiore nelle pagine di un libro, mi è apparso là in mezzo come l’immagine più fraterna e riposante. Devo ammettere che non ho mai sentito l’attrattiva delle viscere; da ciò forse la mia preferenza per quest’uomo tutto in estensione, spiegato in tutta la sua superficie, escludente ogni spessore e ogni intenzione riposta”.! PRIMA DELL’ALFABETO La scrittura nasce nella Bassa Mesopotamia, nel paese dei Sumeri!

- Scrivere = scrivere in fretta, la vera storia della scrittura è quella del corsivo, è a questa -

utilizzazione corsiva che il cuneiforme deve la sua precoce fortuna.! Inconveniente pratico e ricchezza poetica della scrittura geroglifica: in un papiro funerario il nome del Dio Amon è scritto in cinque modi differenti, a ognuno die quali corrisponde un diverso contenuto filosofico o religioso.!

- Alfabeto: serie di segni che corrispondono ognuno a un suono e che variante raggruppati possono rappresentare tutti i fenomeni di una lingua, nasce con 22 segni sulla costa della Fenicia (Libano) verso il 1100 a.C.!

UN ROMANZO DENTRO UN QUADRO Mostre dossier organizzate dal Louvre - quest’anno la mostra ospita l’esposizione dossier dedicata al più famoso dell’Ottocento “La libertà guida il popolo”, e permette di studiare figura per figura. Un quadro con tanti personaggi è un po’ come un romanzo in cui si intessono molte vicende.!

- Calvino racconta semplicemente quello che viene spiegato alla mostra, e cerca di leggere il quadro come si legge un libro!

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- Delacroix dipinse il quadro a celebrazione della rivoluzione di luglio, e ancora oggi -

quando si ha bisogno di un’immagine che celebri con enfasi il tema che richiede, la forza liberatrice di una lotta popolare, si ricorre, in tutto il mondo a quel quadro.! Quest’opera fu rivoluzionaria soprattutto nella storia della pittura, poiché a quell’epoca era vista come la prima espressione di un realismo inaudito e scandaloso.!

- L’impianto formale del quadro viene dall’impostazione del 1830: la bandiera fa da culmine alla composizione determinandone le strutture triangolari e i tre colori nel resto del quadro.!

DITELO COI NODI I messaggi di pace e di guerra un tempo consistevano in una rudimentale corda annodata. Queste fibre annodate sono esposte in una mostra insolita: “Nodi e legature”, alla Fondazione Nazionale d’Arti Grafiche che invita a riflettere sul linguaggio dei nodi come su una primordiale forma di scrittura.!

- L’arte di fare i nodi, culmine insieme dell’astrazione mentale e della manualità, potrebbe -

essere vista come la caratteristica umana per eccellenza, forse ancora più del linguaggio.! Nodo = prima forma di scrittura! Metodo per contare - abaco!

SCRITTORI CHE DISEGNANO Con il Romanticismo in Francia gli scrittori cominciarono a disegnare.! - Pittori che scrivono ci sono sempre stati, raramente scrittori che disegnano! - Fine ‘700 l’educazione dl giovane che diventerà uomo di lettere non è sentita completa se non include un tirocinio di disegno o di pittura! - Talento poliedrico! - Victor Ugo, Balzac, Stendhal, Musset! “Che felice mestiere quello del pittore, paragonato a quello dell’uomo di lettere” si legge nel diario dei fratelli Goncourt in data 1° maggio 1869.! All’attività felice della mano e dell’occhio nell’uno corrisponde il supplizio del cervello nel secondo; e il lavoro che per uno è un godimento per l’altro è una pena.!

IL RAGGIO DELLO SGUARDO - IN MEMORIA DI ROLAND BARTHES Tra i primi dettagli pervenuti dall’investimento del 25 febbraio all’incrocio, ci fu quello che Roland Barthes era rimasto sfigurato, tanto che nessuno era riuscito a riconoscerlo, l’ambulanza lo aveva portato in ospedale come un ferito senza nome.!

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- Riferimento al suo libro “La camera chiara”, che Calvino aveva letto poche settimane -

prima, lo avevano colpito soprattutto le pagine sull’esperienza di essere fotografo, sul disagio di vedere il proprio volto diventato oggetto, sul rapporto tra l’immagine e l’io.! Storicità dell’immagine (tema del libro) si estende all’immagine che ognuno di noi dà di sé nella vita! Paragone tra fotografia e morte!

Barthes distingue nell’interesse che una foto suscita in noi un livello che è:! - Studium: partecipazione culturale all’informazione/emozione che l’immagine convoglia!

- Punctum: elemento sorprendente, involontario che certe immagini comunicano! Barthes privilegia il fondamento chimico dell’operazione: essere traccia di raggi luminosi emanati da qualcosa che c’è, che è lì = è questa la fondamentale differenza tra linguaggio e fotografia.!

- Il tempo passato della fotografia! - Singualris e Universalis!

LA LUCE NEGLI OCCHI Newton: scopritore della rifrazione dello spettro, stabilì che i colori fondamentali sono 7, perché il sette era il numero chiave dell’armonia del cosmo (sette note musicali).! Calvino fa riferimento a Ruggero Pierantoni, il suo libro “L’occhio e l’idea, Fisiologia e storia della visione”. Si tratta di una storia con cui si è cercato di capire come funzionano:! - Gli occhi! - Cos’è in realtà la vista! - Qual’è la natura della luce a cominciare da Greci, Arabi fino all’età moderna! Calvino si sofferma sui tre capitoli che si intonano:! - I miti della visone! - Lo spazio, dentro e fuori! - La luce, dentro e fuori!

- Pitagora e Euclide: credevano che l’occhio emettesse un fascio di raggi che urtavano -

negli oggetti. L’occhio che vede si rende conto della realtà toccandola con i suoi raggi, che poi tornando dentro l’occhio lo informano! Democrito: credeva che dalle cose si staccassero immagini immateriali che entravano nella pupilla!

- Lucrezio: per lui erano piccolissimi frammenti di materia, che chiamava atomi (fotoni)! - Platone: c’erano raggi in partenza dall’occhio e raggi in partenza dal sole, si incontravano riflettendo sugli oggetti e tornavano nell’occhio! 6

- Galeno: spirito visivo che aveva origine nel cervello e scorreva dentro l’occhio, catturava nella lente la luce e le immagini trasportate da essa, e le faceva risalire al cervello.!

- Leonardo: la luce non è mai stata un raggio astratto movente nella mente e nell’occhio -

dell’uomo, ma un mare radiante che interagisce comunque e incessantemente con la materia! Cartesio: ghiandola pineale è sepolta in fondo al cervello, e garantisce l’unità della visone e del soggetto !

- Vesalio: pubblica le tavole su anatomia, ma occhio continua ad essere disegnato secondo gli schemi tradizionali arabo-greci! Nei pittori italiani del Rinascimento “la luce è onnipresente da sembrare assente, e non appare provenire da nessun altro punto nell’universo.! Al Nord invece l’idea della luce è differente: i fiamminghi e gli olandesi imparano ad amare le materie in cui la luce si intrattiene, e si imprigiona in una serie di riflessi, da cui riemerge trasformata in arcobaleni (Van Eyck, Veremer).!

- Pathos della distanza: fondamentale componente della nostra cultura! Calvino infine si pone delle domande: dove si forma la visione ? Nell’occhio o nel cervello ? E se nel cervello, in quale delle sue zone ? Il filo conduttore del libro di Pierantoni è il disvelamento dei miti di cui la nostra conoscenza si nutre, che impediscono di comprendere la realtà dei processi naturali anche quando già si dispone di tutti i dati necessari.! Calvino afferma che l’approccio mitologico alla storia della scienza e della cultura va bene ed è necessario, ma non capisce l’atteggiamento polemico entro i miti.!

- La conoscenza procede per modelli, analogie! Usando “miticamente” l’immagine della struttura biofisica della retina, la mente umana mi appare come un tessuto di “mito-ricettori” (ricettori del mito) che si tramettono l’un l’altro le loro inibizioni ed eccitazioni, a somiglianza dei fotorecettori che condizionano la nostra vita e fanno si che gradando le stelle le vediamo raggiate, mentre in realtà dovrebbero apparirci puntiformi.!

LA VECCHIA SIGNORA IN CHIMONO VIOLA Calvino sta aspettando il treno da Tokyo per Kyoto. Nota una signora anziana in un ricco chimono viola pallido, circondata da famigliari giovani, uomini e donne, in atteggiamento rispettoso e premuroso. Al termine del suo viaggio in treno, Calvino si interroga su ciò che sta guardano e come sta guardando. Si tratta di una scena domestica, che dal chiuso dell’interno di una casa giapponese, si è trasferita nello scompartimento ferroviario: l’occhio è il luogo della scena.! 7

- Nuovo nel paese Calvino è ancora nella fase in cui tutto quello che vede ha un valore

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proprio perché non sa quale valore dargli. “Quando tutto troverà un ordine e un poso nella mia mente, comincerò a non trovare più nulla degno di nota, a non vedere più quello che vedo”. ! Vedere vuol dire percepire le differenze: “appena le differenze si uniformano nel prevedibile quotidiano lo sguardo scorre su una superficie liscia e senza appigli”.! Viaggiare non serve moto a capire, ma serve a riattivare per un momento l’uso degli occhi, la lettura visiva del mondo.! Distanza tra due civiltà: non saper definire quel che si vede, i gesti e i comportamenti, non sapere cosa c’è in essi di usuale e cosa di individuale, cosa è normale e cosa è insolito.!

Se Calvino dovesse porre delle domande riguardanti ciò che ha visto, troverebbe comunque delle difficoltà a far comprendere la sua curiosità, e comunque ogni definizione di un ruolo ricederebbe la spiegazione del contesto in quel ruolo si inserisce, aprirebbe nuovi interrogativi, e così via.!

- Nei primi giorni in un paese nuovo ci si sforza di stabilire legami tra tutte le cose che capitano sotto gli occhi.!

IL ROVESCIO DEL SUBLIME C’è un cosa che mi sembra di capire qui a Kyoto: attraverso i giardini, più che attraverso i templi e i palazzi. La costruzione di una natura padroneggiabile dalla mente perché la mente possa ricevere a sua volta ritmo e proporzione dalla natura. Così potrebbe definirsi l’intento che ha portato a comporre questi giardini: tutto qui deve sembrare spontaneo e calcolato.!

- Ogni aspetto de giardino è inteso a provare ammirazione, ma con i mezzi più semplici: -

tutte piante familiari, nessuna ricerca di effetti sensazionali.! Nella visita è accompagno da uno studente giapponese appassionato di poesia e poeta egli stesso!

Penso: ecco che il paesaggio mi ha dettato il tema per una poesia; se sapessi il giapponese mi basterebbe descrivere questa scena in tre versi di 17 sillabe in tutto, e avrei fatto un haiku (forma breve letteratura giapponese). Prova a comunicare l’idea al giovane poeta, ma non pare convinto. Non ha senso aspettarsi che il paesaggio ti detti delle poesie, perché una poesia è fatta di idee, parole, sillabe, mentre ius paesaggio è fatto di foglie, colori e luce. !

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IL TEMPIO DI LEGNO In Giappone ciò che è prodotto dall’arte non nasconde né corregge l’aspetto naturale degli elementi di cui è formato.!

- Esempio alla cucina giapponese: composizione di elementi naturali, cucina che ha come intento la realizzazione di una forma visuale, questi elementi giugno in tavola conservando in gran parte il loro aspetto originario, senza aver subito la metamorfosi della cucina occidentale.! Nel giardino i vari elementi sono messi insieme secondo criteri di armonia e di significato, come le parole in una poesia (giardino = poesia).! - Giappone = universo del legno! - Antico: è ciò che perpetua il suo disegno attraverso il continuo distruggersi e rinnovarsi degli elementi perituri! Cosa ci insegna il tempio di legno ? Per entrare nella dimensione del tempo continuo, unico e infinito la sola via è passare attraverso il suo contrario: la perpetuità del vegetale, il tempo frammentato e plurimo di ciò che si avvicenda, si dissemina, germoglia, si dissecca o marcisce.! Il tempio di legno toccala sua perfezione quanto più è disadorno e spoglio lo spazio in cui ti accoglie.!

- Idea del tempo: perché basta la materia in cui è costruito e la facilità con cui lo si può disfare e rifare uguale a prima a dimostrare che tutti i pezzi dell’universo possono cadere a uno a uno ma che c’è qualcosa che resta.!

I MILLE GIARDINI Giardini di Kyoto, fatti per la contemplazione immobile, qui l’armonia interiore si raggiunge seguendo passo a paso il sentiero e passando in rassegna le immagini che si presentano alla vista.!

- Calvino si pone delle domande! - Ogni pietra conduce a una visione! Ogni pietra corrisponde a un passo, e a ogni passo corrisponde un paesaggio studiato in tutti i dettagli, come un quadro. Il giardino è stato predisposto in modo che di passo in passo lo sguardo incontri prospettive diverse, un’armonia diversa nelle distanze che sperano.!

- Il giardino si ...


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