La lingua spagnola - Diffusione, Storia, Struttura PDF

Title La lingua spagnola - Diffusione, Storia, Struttura
Course Lingua e traduzione - Lingua spagnola
Institution Università degli Studi di Macerata
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Summary

Riassunto della parte A del libro....


Description

LA LINGUA SPAGNOLA! Diffusione - Storia - Struttura! !

Parte A - Il mondo ispanofono! ! !

1. Lo spagnolo, lingua mondiale! !

Lo spagnolo con i suoi circa 300 milioni di parlanti è la quarta lingua più parlata nel mondo, dopo il cinese, l'inglese e l'indi.! !

1.1 La diffusione! !

L'area di diffusione dello spagnolo comprende la madrepatria europea e le sue ex colonie d'oltreoceano.! Complessivamente fanno parte del mondo ispanofono 26 stati (o entità politiche simili a stati) localizzabili in 4 continenti.! !

1.2 Profili funzionali! !

Le funzioni della lingua spagnola non sono omogenee all'interno della sua area di diffusione.! Si distinguono 4 profili funzionali a seconda del grado di ispanizzazione.! Grado di ispanizzazione: è dato dalla proporzione degli ispanofoni rispetto alla totalità della popolazione.! !

Lingua nazionale! In stati con una percentuale di ispanofoni superiore al 90% lo spagnolo è considerato lingua nazionale (la comunicazione quotidiana in ambito pubblico e privato si svolge quasi esclusivamente in spagnolo).! •

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Lingua dominante! In stati con una percentuale di ispanofoni che varia dal 50 al 90% lo spagnolo è dominante come lingua ufficiale, di prestigio e sovraregionale, ma non è considerato lingua nazionale in senso proprio (la comunicazione quotidiana di parte della popolazione si svolge esclusivamente o prevalentemente in una lingua •

diversa dallo spagnolo).! !

Lingua di minoranza! Lo spagnolo è limitato alla comunicazione all'interno di un gruppo etnico (negli USA lo spagnolo è lingua di minoranza; la lingua dominante è l'inglese).! •

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Lingua di gruppo! Lo spagnolo è un elemento distintivo di piccoli gruppi di parlanti (in Africa e Asia).! •

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2. Lo spagnolo in Africa e Asia! !

In Africa e in Asia lo spagnolo ha un ruolo spaziale e funzionale irrilevante rispetto al blocco linguistico euro-americano.! !

2.1 Guinea Equatoriale! !

Nella Guinea Equatoriale lo spagnolo è la prima lingua ufficiale.! Malgrado la sua conoscienza sia diffusa tra la popolazione, pochi guineani usano lo spagnolo come prima lingua e nessuno è monolingue.! !

Come nella maggior parte degli stati subsahariani, la situazione linguistica è di diffuso poliglottismo. Lo spagnolo è però dominante come lingua internazionale e sovraregionale rispetto alle madri lingue locali.! !

2.2 Israele: lo spagnolo sefardita! !

In determinate situazioni linguistiche, in Israele viene tuttora utilizzata una varietà dello spagnolo, lo spagnolo giudaico o sefardita, da parte di immigrati provenienti da antiche aree di diffusione.! !

Gli antenati dei sefarditi sono originari della Spagna; con l'editto dei Re Cattolici Ferdinando e Isabella dovettero lasciare la Spagna tutti gli ebrei che entro 4 mesi non si fossero convertiti alla religione cattolica.! Gli ebrei emigrati si stabilirono principalmente nell'Impero Ottomano, dove fu loro garantita la libertà di culto.!

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Lo spagnolo sefardita viene considerato oggi una lingua in estinzione (solo una piccola parte dei parlanti lo utilizza come prima lingua e non esistono più madre lingua monolingui).! !

Le differenze dello spagnolo sefardita rispetto allo spagnolo standard contemporaneo vengono spesso classificate in linguistica come arcaismi: testimoni che conservano una situazione della lingua precedente la formazione dello spagnolo moderno.! Questa ipotesi, però, vale solo in parte: lo spagnolo sefardita presenta uno sviluppo autonomo soprattutto nel lessico e le sue caratteristiche arcaiche si attestano spesso anche in altre varietà dello spagnolo odierno.! !

2.3 Filippine! !

Nelle Filippine il tagal e l'inglese sono le lingue ufficiali, mentre lo spagnolo non lo è più.! Le Filippine diventarono possedimento spagnolo dalla metà del XVI sec. e servirono soprattutto come scalo commerciale tra Cina e Messico: l'immigrazione spagnola fu scarsa e non portò ad incroci di razze; dopo la Guerra di Cuba diventarono protettorato degli USA, dopodichè ottennero l'indipendenza.! !

Il segno distintivo della colonizzazione spagnola delle Filippine è "the nonlinguistic character of hispanisation": la popolazione venne cristianizzata (tranne il sud islamico) utilizzando la lingua indigena e assunse le forme amministrative e giuridiche dei colonizzatori, ma non la lingua.! La quantità dei prestiti spagnoli presenti nel tagal è comunque considerevole.! !

3. Lo spagnolo in America! !

Nei paesi americani lo spagnolo presenta 3 profili funzionali: lingua nazionale, lingua dominante e lingua di minoranza.! In una prospettiva storica l'attuale popolazione ispano-americana discende da 4 gruppi originari:! ! •

La popolazione originaria indigena (indios);!

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I conquistatori spagnoli;! Gli schiavi neri africani;! Gli immigrati non-iberici.!

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Gli ultimi 2 gruppi si ispanizzarono completamente, mentre gli indios solo in parte; in questo caso l'ispanizzazione si limitò ai meticci, individui di sangue misto europeo e indigeno.! Permane quindi ancora oggi un'evidente relazione tra proporzione di popolazione indigena e grado di ispanizzazione: lo spagnolo è lingua nazionale solamente negli stati con una bassa percentuale di popolazione indigena (ad eccezione del Paraguay).! !

Il rilievo di tratti etnici distintivi permette un ampio margine di valutazione; infatti, dal punto di vista biologico, a causa della mescolanza delle razze, in America Latina il passaggio tra indios, meticci e bianchi è fluttuante.! Il concetto di "indio" assume una connotazione più sociale che razziale: con questo termine si intende la parte della popolazione di origine indigena il cui modus vivendi non risponde alle norme di una società improntata al modello europeo.! Gli idios sono considerati i superstiti di un gruppo non civilizzato ed è opinione comune che la questione sociale degli indios consista nell'assimilare alla nazione questo gruppo tramite l'educazione e la costrizione; la "eterogeneità culturale" non viene a tutt'oggi riconosciuta, infatti un indio acculturato viene considerato meticcio e, in relazione al suo reddito, può anche assurgere alla posizione sociale riservata ai bianchi.! !

3.1 Lo spagnolo come lingua nazionale! !

Lo spagnolo è lingua nazionale di un blocco di Paesi del Sud America extratropicale (Argentina, Cile e Uruguay) e di un gruppo di paesi confinanti nella zona settentrionale del Sud America (Colombia e Venezuela), del Centro America (Costarica, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Panama), dei Caraibi (Cuba, Repubblica Dominicana e Portorico) e del Nord America (Messico).! !

3.1.1 Argentina, Cile e Uruguay! !

Il Sud America extra-tropicale rimase lontano dalle antiche culture superiori

indigene e al margine della colonizzazione spagnola.! Questa zona fu influenzata nell'attuale struttura della popolazione e della società dallo sviluppo post-coloniale e dall'emigrazione europea di fine XIX e inizio XX sec. (agli inizi del '900 quasi il 30% degli abitanti dell'Argentina era nato all'estero, erano cioè immigrati di prima generazione; degli immigrati il 40% proveniva dall'Italia e il 35% dalla Spagna).! !

La forte immigrazione italiana nella zona de La Plata sollevò la preoccupazione di una perdita di ispanità, che tuttavia non si verificò: gli immigrati si assimilarono linguisticamente nell'arco di due generazioni.! !

La popolazione india è ridotta in Argentina e è nulla in Uruguay (le utlime tribù indigene della Pampa furono sterminate a metà dell'800). Nel Cile meridionale gli araucai o mapuche vivono per lo più in insediamenti autonomi.! !

Lungo il confine fra Uruguay e Brasile esiste un'area linguistica portoghesespagnola. Si tratta di una zona dove in origine si parlava il portoghese e che, dalla metà del XIX sec., fu colonizzata dall'Uruguay, sia dal punto di vista politico che linguistico.! !

3.1.2 Venezuela, Colombia, Centro America e Caraibi! !

La fascia di paesi a nord in cui lo spagnolo è lingua nazionale appartiene storicamente alla zona iniziale della colonizzazione spagnola, però rimane al di fuori dall'ambito di influenza delle antiche culture superiori indigene.! Gli abitanti sono oggi per lo più meticci, mentre nelle isole caraibiche e nelle pianure della zona costiera è ampiamente rappresentata la popolazione afroamericana (neri e mulatti), discendente degli schiavi neri africani.! !

Nei Caraibi si svilupparono le varietà creole del francese e dell'inglese (ad Haiti e in Giamaica sono considerate lingue autonome). Nei Caraibi spagnoli (con eccezione del papiamento) si attesta solo un accenno di creolizzazione; alcune tracce si riconoscono soprattutto nello spagnolo cubano.! Nella Repubblica Dominicana esiste una zona linguistica creola francese lungo il confine con Haiti.! !

3.1.3 Messico! !

Lo stato con il maggior numero di ispanofoni non è la Spagna, bensì il Messico. Questo fattore è dovuto all'incremento della popolazione e alla politica di ispanizzazione, che ha elevato lo spagnolo a lingua nazionale soppiantando quasi completamente le lingue indiane.! Già verso il 1900 le lingue indiane erano considerate in pericolo di estinzione.! L'ispanizzazione, persistente soprattutto nello Yucatan come problema regionale, procede oggi non tanto per assimilazione diretta, quanto piuttosto secondo un modello di integrazione, in cui la lingua e la cultura indiane, tramandate oralmente, fungono da ponte, semplificando quindi il passaggio ad una società moderna ispanofona.! !

I portatori di questo passaggio culturale guidato sono gli insegnanti bilingui, inseriti nei villaggi indiani come modelli di acculturazione.! Questo modello di integrazione rappresenta solo una forma indiretta della politica di assimilazione: la cultura e la lingua indiane, diversamente da quanto avviene in una politica di assimilazione pura, non vengono negate radicalmente bensì utilizzate come sussidio didattico. Con il crescere dell'ispanizzazione esse perdono il loro valore funzionale e si riducono ad un residuo folcloristico.! !

3.1.4 Portorico! !

All'interno del mondo ispanofono, Portorico occupa una posizione particolare: El estado libre y asociado de Puerto Rico, nome ufficiale della nazione, è un paese di lingua spagnola in uno stato anglofono (USA).! !

Portorico diventò spagnolo alla fine del 1400; alla fine dell'800 gli Stati Uniti costrinsero la Spagna a cedere il Portorico e le Filippine e a concedere l'indipendenza a Cuba. I portoricani ottennero poi la nazionalità statunitense e la libertà di stabilirsi nel territorio degli USA, ma non il diritto di voto perchè Portorico non è uno stato federale americano.! L'attuale status dell'isola, che ha autonomia propria ma è legata militarmente e per la politica estera agli USA, fu sancito con un referendum: la maggioranza della popolazione si pronunciò per costituirsi stato federale degli USA.! !

Nonostante più del 95% della popolazione sia ispanofona, in Portorico esiste una questione della lingua che riguarda la posizione dell'inglese nell'istruzione e nella società. La politica linguistica degli USA, aveva come obiettivo una rapida anglicizzazione della popolazione di lingua spagnola. L'inglese divenne obbligatorio come lingua d'insegnamento, ma non come materia d'insegnamento. La politica di anglicizzazione fallì e fece sì che la lingua spagnola divenisse caratteristica dell'identità nazionale dei portoricani. Lo spagnolo diventò lingua d'insegnamento nelle scuole pubbliche (non in quelle private) e l'inglese di nuovo materia d'insegnamento. Per i portoricani l'inglese non è una "lingua straniera": esso ha la funzione di una seconda lingua. A causa del contatto linguistico l'influsso dell'inglese sullo spagnolo portoricano è considerevole.! !

3.2 Lo spagnolo come lingua dominante! !

Lo spagnolo è lingua dominante nel Paraguay, negli stati andini della Bolivia, dell'Ecuador, del Perù, del Guatemala e, fino agli anni '60, del Messico. Tranne che nel Paraguay, in periodo precoloniale, in questi Stati esistevano grandi zone densamente popolate sotto il dominio amerindio. Dopo la Conquista queste aree costituirono il cuore dell'impero coloniale spagnolo, i cui fulcri erano Città del Messico e Lima (entrambe diventarono sede delle più alte autorità territoriali dell'impero coloniale).! !

La popolazione degli Stati in cui lo spagnolo è lingua dominante è composta per la maggior parte da indios e da meticci; la percentuale di bianchi è inferiore al 15% e (ad eccezione del Paraguay) per lo più di origine spagnola; la componente afroamericana è molto ridotta in Messico, Guatemala e Ecuador.! !

Sulla base dei dati del censimento della popolazione, essa si può suddividere in 4 gruppi linguistici:! ! 1. 2. 3. 4.

Ispanofoni monolingue;! Ispanofoni bilingui (spagnolo + lingua indigena);! Parlanti lingue indigene monolingue;! Altri.!

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Tendenze:!

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La percentuale dei monolingue parlanti una lingua indigena sta riducendosi considerevolmente. I motivi sono due: il crescente inserimento dei territori d'insediamento indigeno nella vita economica nazionale e l'emigrazione degli indios nelle regioni urbane ispanofone a causa dell'eccessivo incremento demografico e delle necessità economiche.! La diminuzione dei monolingue parlanti una lingua indigena produce in un primo tempo una crescita della popolazione bilingue. Per uno sviluppo a lungo termine è determinante capire se questo bilinguismo si stabilizzi (ossia se venga trasmesso alla generazione successiva) oppure se esso costituisca solo una fase intermedia tra il monolinguismo indigeno e quello spagnolo. Sembra che da un lato si passa dal monolinguismo al bilinguismo, dall'altro si passa da questo bilinguismo al monolinguismo ispanofono (i figli dei bilingue sono per lo più monolingue ispanofoni). Il bilinguismo costituisce dunque, nella successione di generazioni, uno stadio di passaggio fra i nonni che parlano solo la lingua indigena e i nipoti che sono ispanofoni monolingue.!

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Il problema politico-lingusitico del plurilinguismo si pone in forma diversa per gli Stati in cui lo spagnolo è lingua dominante.! !

3.2.1 Ecuador, Guatemala, Perù e Bolivia! !

In Ecuador la questione linguistica non ha una rilevanza nazionale; essa, come in Messico, si pone solo a livello regionale in aree con un'alta percentuale di popolazione indigena.! !

In Perù, in Bolivia e in Guatemala la questione della lingua costituisce un problema nazionale che interessa direttamente circa la metà della popolazione. L'appartenenza lingusitica è legata all'appartenenza ad un gruppo culturale: un cambio lingusitico implica un cambio culturale.! !

Estremamente marcato è stato il contrasto fra cultura e lingua spagnola e cultura e lingua indigena, fra ladinos e indígenos in Guatemala. A livello politico contano solo i ladinos.! La nuova Costituzione guatemalteca prevede la promozione culturale delle

"comunidades indígenas" che sono complessivamente 23, per lo più di lingua maya.! !

In Perù fu introdotta una nuova politica linguistica dal governo militare di Velasco Alvarado: essa partiva dal presupposto che entrambe le culture del paese (quella spagnola e quella indiana) fossero di pari importanza per la formazione della nazione peruviana e che pertanto dovessero essere di pari importanza anche dal punto di vista politico. Di conseguenza il quechua, la lingua indigena più diffusa, venne elevata a lingua ufficiale al pari dello spagnolo.! Questa parificazione di fatto non si poteva attuare: alla lingua indigena come lingua ufficiale venne riconosciuto solo un valore regionale e funzionale limitato.! Secondo la situazione linguistica attuale il Perù è un Paese bilingue/plurilingue, ma le due lingue principali (lo spagnolo e il quechua) non appaiono sulla stessa scala di valori: non esiste un pluralismo linguistico effettivo in quanto il dominio appartiene solo allo spagnolo (secondo il numero di parlanti, dell'area e dell'uso della lingua).! I bilingui quechua-spagnolo parlano quechua solo nel mondo rurale, nella vita privata e in occasioni folkloriste.! Molti studi si orientano verso ricerche che tentano di stabilire dei modelli possibili di educazione bilingue.! !

In Bolivia, dove quasi i due terzi della popolazione sono parlanti monolingue o bilingui di una lingua indigena, si è giunti ad una certa rivalutazione delle lingue indie.! !

3.2.2 Paraguay! !

La situazione linguistica in Paraguay presenta le seguenti caratteristiche:! ! • •



Circa la metà della popolazione è bilingue (spagnolo-guaranì) e solo una piccola parte è ispanofona monolingue;! La lingua indigena (il guaranì) non è socialmente ritenuta "bassa", ma ha un alto valore di identificazione e di appartenenza nazionale: un vero paraguaiano deve saper parlare il guaranì;! Lo spagnolo è in quasi tutto il Paese lingua ufficiale e d'insegnamento,

nonché lingua pubblica.! !

Sulla base di questa combinazione di caratteristiche il Paraguay assume una posizione linguistica particolare fra gli Stati in cui lo spagnolo è lingua dominante.! Il Paraguay, paese privo di sbocchi sul mare, ha avuto uno sviluppo autonomo rispetto al resto dell'America Latina. A causa del piccolo numero di colonizzatori spagnoli e del rapido incrocio fra le razze spagnola e guaranì, non si poté giungere (come in Perù e in Messico) all'educazione di una classe sociale dominante bianca che fosse esclusivamente ispanofona e alla corrispondente repressione della popolazione india.! !

La situazione linguistica attuale è caratterizzata da un bilinguisimo stabile, socialmente diffuso, in cui entrambe le lingue presentano campi di funzione relativamente separati (diglossia).! Il guaranì viene generalmente utilizzato nell'ambiente rurale.! Nell'ambiente urbano il guaranì viene parlato solo in situazioni linguistiche informali; in situazioni formali è invece di regola lo spagnolo.! Nella scuola il guaranì è lingua d'insegnamento (come lo spagnolo): l'istruzione è bilingue.! Lo spagnolo e il guaranì sono entrambe lingue nazionali e ufficiali (il guaranì, nella sua forma odierna non standardizzata, non è adatto all'espressione di concetti astratti, perciò viene spesso aiutato da molti ispanismi, generando una specie di lingua mista guaranì-spagnola).! !

3.3 Lo spagnolo come lingua di minoranza! !

Lo spagnolo è lingua di minoranza negli Stati Uniti d'America e nel Belize.! "Lingua di minoranza" significa da un lato che essa non è dominante all'interno di uno Stato, ma che dall'altro i suoi parlanti sono consapevoli della propria identità come gruppo linguistico e intendono conservarla.! !

3.3.1 Stati Uniti d'America! !

La popolazione ispanofona costituisce oggi di gran lunga il più forte gruppo lingusitico non anglofono degli USA. Esso è l'unico gruppo linguistico non anglofono ad essere aumentato di numero nello sviluppo storico degli Stati Uniti

d'America e nel quale è nata una coscienza di minoranza etnico-lingusitica.! Da un punto di vista statistico la minoranza ispanofona degli USA è classificata secondo 4 gruppi di origine:! ! a. b. c. d.

Messicani-americani! Cubani! Portoricani! Altri!

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Con il Bilingual Education Act (1968) è stato reso possibile il riconoscimento della validità di un'educazione bilingue e biculturale per bambini con "limited English proficiency" (LEP).! Contro il pluralismo lingusitico si è formato negli anni '80 il movimento "English Only": in alcuni Stati dell'Unione ha fatto approvare un emendamento che dichiara l'inglese lingua ufficiale.! Attualme...


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