Title | Leopardi Schopenhauer Nietzsche |
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Author | Carmen Bernardis |
Course | Italiano 5anno- Liceo scientifico |
Institution | Liceo (Italia) |
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Schopenhauer Già nella metà dell'800 Il critico italiano FrancescoDeSantis ha collegato il pensiero di Leopardi con quello di un altro filosofo tedesco, al poeta contemporaneo, Arthur Schopenhauer1. I due pensieri sono molto simili ma fino a un certo punto, infatti Schopenhauer porterò avanti la sua ricerca dando organicità di pensiero, in quanto filosofo,cosacheLeopardi non farà. Schopenhauer conosceva l'opera di Leopardi e avevo anche ho scrittoun saggio sul pensiero di Leopardi affermando che era debitoredelpensiero di Leopardi. Mentre sappiamo che Leopardi non conosceva il pensiero di Schopenhauer, ciò probabilmente dovuto alla chiusura mentale di Leopardi nei confronti della contemporaneità, lui era infattimoltolegato alla classicità, al passato e agli studi filologici, non si apre molto alla modernità nonostante abbia conosciuto il pensiero romantico. ➢ Le influenze culturali di Schopenhauer sono sostanzialmente Platone, Kant, il romanticismo, lo spiritualismo orientale.
➢ Schopenhauer sostiene, mostrandosi molto vicino a Leopardi, che l'uomo è schiavo del desiderio, quello che Schopenhauer chiama “la volontà di vivere”. Questo desiderio assoluto l'uomo però non può soddisfarlo, e quindi la vita dell'uomo è un pendolo, per Schopenhauer, che oscilla tra il dolore è la noia. Si trova quindi così il primo punto di contatto con Leopardi, in in particolare, conil piacere leopardiano. ➢ Schopenhauer come Leopardi, afferma inoltre, che l'uomo si illude di essere libero, come se la visione dell'uomo fosse coperta da un velo, 1
Filosofo
che Schopenhauer chiama il ”Velo di Maya”, il velo
del romanticismo 28
dell'illusione;
Leopardi aveva detto nella fase del pessimismo
storico che la natura ha creato le illusioni e per far sì che l'uomo non vede non soffra di fronte alla dura e cruda realtà. C'è quindi molta consonanza tra il pensiero leopardiano e quello di Schopenhauer. ➢ Come Leopardi, Schopenhauer vede il piacere comelacessazione del dolore, tanto che egli in uno scritto cita Leopardi, manifestando grande apprezzamento “per l'italiano che aveva saputo e rappresentare in maniera profonda il dolore”. ○ Poiché la Volontà di vivere si manifesta in tutte le cose, il dolore non riguarda solo l’uomo ma investe ogni creatura. Tutto soffre: dal fiore che appassisce all’animale ferito, dal bimbo che nasce al vecchio che muore. L’uomo, tuttavia, soffre più d’ogni altra creatura perché è dotato di maggiore consapevolezza ed è destinato a sentire in maniera più vivace e distinta il pungolo della Volontà. Fratuttigliuomini, poi,ilgeniosperimenta la più acutasofferenza: “chiaumenta il sapere moltiplica la sofferenza” (Ecclesiaste I, 18). - s. - ○ Anche a questo proposito è evidente l’analogia con il pensiero leopardiano. Il poeta italiano, infatti, scriveva nel suo Zibaldone di pensieri: “Non gli uomini solamente, ma il genere umano fu e sarà sempre infelice di necessità. Non il genere umano solamente ma tutti gli animali. Non gli animali soltanto ma tutti gli esseri al loro modo. Non gli individui, ma le specie, i generi, i regni, i globi, i sistemi, i mondi”. - leopardi - ➢ Se finora si è rintracciata una sostanziale analogia fra la filosofia leopardiana e quella schopenhaueriana, le due linee di pensiero divergono a proposito della concezione della noia. Per Leopardi, infatti, la noia è prova della grandezza e dellanobiltà dell’uomo, in quanto segno di sproporzione tra la nullità e l’insufficienza delle cose
terrene e la grandezza del nostro
desiderio. ○ “La noia è in qualche modo il più sublime dei sentimenti umani2: considerare l’ampiezza inestimabile dello spazio, il numero e la mole meravigliosa dei mondi, etrovarechetutto è poco e piccino alla capacità dell’animo proprio…” ■ La noia Leopardiana è la consapevolezza della propria condizione che porta dell'annichilimento, ovvero il non agire nella vita, il lasciarsi andare, senza vivere 2
Questo perché solo gli uomini e per altro quelli particolarmente intelligenti, per leopardi, provano la noia.
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veramente. (tipica delle persone intelligenti). Schopenhauer invece, filosofo, sistematico,predisponeunpercorso 3 di salvezza in 3 tappe: 1. L’arte Sia nella produzione che nella contemplazione dell’arteper un momento l’uomo riesce a dimenticare lasua corporeità e quindi a svincolarsi dalla realtà, e si dimentica così dei suoi desideri; ma solo temporaneamente: subito dopo, infatti, l’uomo ricade vittima della Volontà. 2. L’etica della pietà Questo secondo momento dell’iter salvifico S. lo divideindue momenti: 1. Giustizia, che per S. coincide con il riconoscere negli altri uomini i nostri simili, e che quindi non è giusto lottare tra uomini 4 2. Compassione, ovvero riconoscere che tutti gli uomini sono soggetti al dolore. Ma anche l’etica della pietà permette una liberazione solo parziale dalla Volontà: sarà con l’ascesichel’uomosiriscatterà definitivamente dalla condizione di vittima della Volontà di vivere. 3. L’ascesi5 L’ascesi è l’esperienza attraverso cui l’uomo si propone di espiare il proprio desiderio di esistere, godere, volere. Questa tappa si divide a sua volta in tre: 1) Castità perfetta 2) Digiuno 3) Povertà Attraverso questi tre momenti l’uomo rinuncia alla propria materialità, alla fine del percorso riuscirà a superare il desiderio leopardi-la ginestra-utopia solidarista5 ssa è preparatoria allo stato di Nirvana, in cui i legami E
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con il mondo
sono completamente azzerati. 30
al proprio corpo e diventa un soggetto contemplante. L’uomo raggiunge così lo stato di Nirvana. stato di Nirvana All’ interno del pensiero buddhista la parola Nirvana ha in realtà due significati: 1. CESSAZIONE DEL SOFFIO VITALE: ovvero l’estinzione 2.
LIBERTÀ DAL DESIDERIO: questo è probabilmente il senso cheda alla parola S.
La cosa interessante, inoltre, è scoprire che il buddhismo non dice cosa il nirvana è ma bensi quello che non è, in quanto ritengono che sia impossibile affermare ciò che è, in quanto inimmaginabile. Schopenhauer rifiuta il suicidio come soluzione perchè: ➔ Il suicidio non è negazione della Volontà ma, al contrario, la sua stessa forte affermazione: “il suicida vuole la vita ed è solo malcontento delle condizioni che gli sono toccate” Suicidarsi significa di fatto sottostare alla volontà di vivere, colui che si suicida afferma la volontà di vivere, perché comunica che la vita che sta vivendo non gli piace e che ne vorrebbe un’altra. ➔ il suicidio è negazione di una sola manifestazionedellaVolontà,la quale, pur morendo in un individuo, rinasce in mille altri.
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Nietzsche6 Leopardi inoltre è stato paragonato in età un po’ più moderna anche ad un altro filosofo, Nietzsche. Nietzsche stesso aveva affermato che Leopardi era un grande pensatore e che egli era il più grande prosatore dell’800. Quindi anche Nietzsche, come Schopenhauer, aveva conosciuto e apprezzato il pensiero leopardiano. Per articolare il suo pensiero Nietzsche parte dal pensiero di Schopenhauer per poi articolarlo. Affermazioni di Nietzsche su di sé e sul proprio pensiero…. “La mia è una filosofia a colpi di martello” “Io non sono un uomo, sono una dynamite… “ “uomo del destino” “Vengo troppo presto. Non è ancora il mio tempo” “Io contraddico come nessuno ha contraddetto la menzogna7 che si ripete da millenni” ● Io sono di gran lunga l’uomo più terribile che sia mai esistito, ciò non esclude che io debba essere il più benefico. -Nietzsche. Ecce homo- ● Chi sa respirarel’aria dei mieiscrittisache questaèun’ariadelle alture, un’aria forte.-Nietzsche. Ecce homo- ● E’ mio buon lettore colui che di volta in volta viene profondamente ferito-Nietzsche. Ecce homo- ● ● ● ● ●
Nietzsche è stato tra i più letti, studiati, tradotti filosofi, tuttavia, vi sono ancora diversi problemi di interpretazione; viene etichettato come: antipositivista, democratico, irrazionalista, vitalista, esistenzialistaeanche profeta del nazismo(la sua descrizione del superuomovenneinterpretata assolutamente in maniera errata) Il suo modo di scrivere è AFORISTICO, ovvero, molto spezzato, usa le massime quindi non ha una scrittura particolarmente sequenziale. L’interpretazione del suo pensiero continua quindi a risultare difficile. 6 7
Filosofo del decadentismo Cultura occidentale, valori occidentali
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Vita Nasce in Germania e studia filologia classica 8 a Bonn e di Lipsia dove legge “Il mondo come volontà e rappresentazione” di Schopenhauer. A soli 24 anni ottiene la cattedra di filologia classica all’università di Basilea. Nel 1876, a causa di frequenti crisi nervose abbandona l’insegnamento. Inizia allora a viaggiare molto in giro per l’Europa, viene spesso in Italia. Diventa amico di Richard Wagner,emblema del decadentismo, ma questa amicizia è caratterizzata da frequenti crisi e si interrompe nel 1878. Nel 1889 cade in una grave forma di pazzia, a Torino, che lo accompagna fino alla morte avvenuta il 25 agosto 1900. Opere Più Importanti 1882 La gaia scienza 1885 Così parlò Zarathustra 1886 Al di là del bene e del male Nelle sue opere parte dalla critica dei valori morali e religiosi;èunospirito libero,
Emanciparsi
dalle
tenebre
del
passato
grazie a
una
“gaia”(liberante) scienza. La cosa interessante è che nello sviluppo del suo pensiero Nietzsche parte da Schopenhauer, ma ad un certopuntose ne distacca, arrivando ad un nichilismo attivo che non appartiene al pensiero di S. Il Punto Di Contatto Con Leopardi La c oncezione nichilistica, dove nichil in latino significa “nulla”, e che quindi riguarda l’idea di questa vita che è in sé nulla, è ilpunto di arrivo del pensiero leopardiano, e faparte anchedel pensierodiS chopenhauer, anche se poi egli lo supera. Per Nietzsche è invece il punto di partenza. Nietzsche demitizzazione e desacralizzazione la cultura del mondo occidentale, critica la società occidentale nel suo complesso, egli critica la società che nasce dal pensiero cristiano e che crea dei disvalori , che necessitano di essere cambiati.
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Come Leopardi
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Nietzsche sostiene che esistono, nell’ambito della cultura universale due impulsi fondamentali: 1. Apollineo, dal Dio Apollo, significa bellezza come armonia, come equilibrio, ordine. 2. Dionisiaco, dal Dio Dioniso, significa l ibertà, ebrezza, irrazionalità Nietzsche spiega la nascita di questi due impulsi attraverso la tragedia nell'antica grecia. Ci sono due impulsi che determinano la vita, lo spirito apollineo e quello dionisiaco, questi due spiriti secondo il filosofo si esprimono molto bene nella tragedia greca. Nietzsche sostiene che p rima della nascita della tragedia, il periodo presocratico, i d ue spiriti convivono separati, successivamente però, nella seconda fase che corrisponde allanascitadellatragediadiEschiloe di Sofocle, i due spiriti si uniscono; nella terza fase invece, che corrisponde alla tragedia di Euripide e la filosofia di Socrate, lo spirito apollineo prevale su quello dionisiaco, lo avvolge e lo soffoca, quindi l’ordine, la razionalità, l’equilibrio, soffoca la gioia di vivere,ilcaos,ilcanto, la libertà, l'ebbrezza esistenziale. Nietzsche a questo punto afferma che visto che la vita èfatta dicorsiedi ricorsi, di cicli che si ripropongono, lo spirito apollineo nato nell’ultima fase della tragedia e che poi si è espresso attraverso il pensiero occidentale ma soprattutto attraverso quello cristiano, cesserà di esistere nel’ 900 9 e si imporrà lo spirito dionisiaco. Lo spirito si imporrà attraverso una nuova figura che nascerà, quella del “superuomo”, ovvero l’uomo che nella vita rappresenterà lo spirito dionisiaco; figura che si imporrà all’interno della società perché esprimerà una volontà di potenza. 10 La storia della liberazione, della rinascita, della costruzionee,indefinitiva, della giustificazione del “superuomo”, si svolge nella descrizione dei seguenti temi. Il vissuto del superuomo li contiene consapevolmente
tutti. Dio è simbolo delle credenze metafisico-religiose che vogliono dare un ordine, rassicura, dare equilibrio; è l’uomo che crea Dio per darsi delle risposte, delle rassicurazioni, ma DIO È MORTO, siamo in una civiltà che deve andare oltre e rinnovarsi attraverso questo spirito libero. Nice ha sostenuto di venire troppo presto rispetto alle consapevolezze che l’uomo può avere. Il Superuomo- ”il fanciullo 11 è innocenza, è oblio, un ricominciare, un gioco, una ruota che gira da sé, un primo movimento, una santa affermazione. Sì, per il gioco della creazione è necessaria una santa affermazione, o fratelli: lo spirito ora vuole la sua propria volontà; chi ha perduto il mondo vuole conquistare il suo proprio mondo”- Il superuomo è caratterizzato da un istintività tipica dei bambini, dei fanciulli. LA GENEALOGIA DELLA MORALE
Dal punto di vista psicologico il conflitto è visibile nella impossibile mediazione tra due modi assolutamente contrappostidi concepirelavita, tra scelte ideali e di valori alternativi. ● forza, fierezza, salute, gioia, lealtà, coraggio ● umiltà, sacrificio di sé, abnegazione, ipocrisia L’impossibile mediazione si risolve nel RISENTIMENTO e nella vittoria dei valori anti-vitali
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Figura molto usata nell’ambito del decadentismo perchè è spirito, irrazionalita, intuizione, forma di conoscenza prelogica se non alogica. - concetto ripreso in pascoli -
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L’OLTREUOMO È l’uomo nuovo -profetizzato dal persiano Zarathustra- ● si emancipa dalla morale cristiana -Anticristo- ● propugna valori vitali ; rivalutazione del corpo contro lo spirito. ● dice dionisiacamente di sì alla vita, nonostante la sua tragicità e insensatezza -gioia-dolore, felicità-infelicità- ● fa propria l’idea dell’eterno ritorno dell’identico ● si pone come volontàdipotenza,cheinterpretaprospetticamenteil mondo ● crea nuovi valori -trasvalutazione- al posto degli antichi TRASVALUTAZIONE DEI VALORI E’ la vera e propria presa di coscienza che la morale è un prodotto dell’uomo, una proiezione dei suoi bisogni. IL NICHILISMO ● Crisi delle certezze etiche-religiose-metafisiche ● Nichilismo incompleto ○ sostituisce i vecchi valori con nuovi valori (nazionalismo, chauvinismo, socialismo, anarchismo, storicismo, positivismo) ● Nichilismo completo ○ nichilismo passivo (buddismo, Schopenhauer): senso di vuoto ○ nichilismo attivo (oltreuomo) ■distruzione dei vecchi valori ■costruzione di nuovi valori (trasvalutazione)
LA VOLONTÀ DI POTENZA ● L’intima essenza del reale ● La vita è forza espansiva, che mira ad auto potenziarsi (non solo ad autoconservarsi, come in Schopenhauer) ● L’individuo, in quanto volontà di potenza, produce valori e verità funzionali al proprio autopotenziamento ○ ogni verità/valore è una bugia utile all’individuo, che questi cerca di imporre agli altri “Volontà di potenza” non significa “desiderio di potere”, ma equivale piuttosto all’espressione “virtù che dona”. Come il sole risplende non per volontà, ma per suo potere, così ogni essere vivente ha “volontà di potenza” nel senso che ha il potere di estrinsecare il potere che possiede. Dalla guarigione dal nichilismo il superuomo esprime tutta la sua virtù più peculiare: la “volontà di potenza” in un progetto di autoaffermazione in ogni forma di esistenza e di attività L’ETERNO RITORNO DELL’IDENTICO ● Concezione ciclica della storia ○ Vivere e amare l’attimo presente ■come se fosse l’ultimo ■come se dovesse eternamente ritornare ● Contro la concezione lineare della storia (cristianesimo, socialismo) ○ Ogni momento ha senso solo in funzione dei momenti successivi ○ C’è una fine della storia (regno dei cieli, società senzaclassi)che dà senso alla storia precedente E’ l’ultima tappa, il traguardo: solo chi vi giunge è davvero ilsuperuomo, l’uomo, cioè, che non solo ha oltrepassato il passato, non solo ha oltrepassato continuamente sé stesso nel presente, ma che riesce a reggere “il peso più grande”: l’eterno ritorno.
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