LEZIONE LUCIANI SU ESIODO PDF

Title LEZIONE LUCIANI SU ESIODO
Course Diritto costituzionale
Institution Sapienza - Università di Roma
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Lezione di diritto costituzionale del Prof. Luciani su Esiodo e concetti di dike, nomos e kratos...


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ESIODO - OPERE E GIORNI -

USIGNOLO E SPARVIERO : Ecco quello che lo sparviero disse all'usignolo dal collo screziato su in alto, fra le nubi portandolo serrato nell'unghie; quello pietosamente, dagli artigli adunchi trafitto, piangeva; ma l'altro, violento, gli fece questo discorso: "Sciagurato, perché ti lamenti? ora sei preda di chi è molto più forte; andrai là dove io ti porterò, pur essendo tu bravo cantore; farò pasto di te, se voglio, oppure ti lascerò. Stolto è chi vuole opporsi ai più forti: resta senza vittoria e alla vergogna aggiunge dolori". Così disse il veloce sparviero, l'uccello che vola con le ali distese.

- Il problema è il diritto del più forte : ❖ devi obbedire al più forte perché se non lo fai è peggio per te -

Potrebbe però avere più risposte :

❖ utilitaristica - mi sottometto al potere perché mi conviene (risposta che troviamo nel Discorso sulla servitù volontaria che fu scritto nel ‘500 da Étienne de La Boétie -- è un discorso che parte dall’idea che il forte è forte e lo sparviero è forte ma se gli usignoli fossero più di uno? lo sparviero soccomberebbe-- Étienne de La Boétie è critico ) ❖ incrocio fra dovere giuridico e dovere morale ( il Giambattista Vico che si pone il problema della nascita della convivenza degli esseri umani ) - il principe che secondo l’impostazione di Vico è l’eroe del periodo arcaico che eroga una prestazione di sicurezza nei confronti degli esseri umani comuni e consente a costoro di difendersi dai pericoli , questa prestazione è legata da un sinallagma alla controprestazione . Il suddito come controprestazione deve dare obbedienza

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Queste sono tre strade percorribili ma ce ne sono anche altre. Ora però torniamo ad Esiodo Le nostre categorie politiche nascono qui (in Esiodo) Esiodo è una cerniera fra periodo arcaico e periodo classico : realtà molto diversa da quella di Omero ma non siamo ancora nella classicità -- TRA ETà DEGLI EROI E LA CLASSICITà Da cosa nasce Le opere e i giorni? Nasce da una lite giudiziaria, dal fatto che da una questione ereditaria Esiodo era in lite con il fratello Perse al quale “dedica” Le opere e i giorni come una sorta di ammonimento morale per Perse. Perse avrebbe vinto con inganno e corruzione la lite giudiziaria. Esiodo ci dice che Perse aveva corrotto i giudici. Prende atto del fatto che il più forte (in questo caso colui che corrompe) prevale sul più debole , cioè Esiodo Qui l’usignolo è Esiodo e lo sparviero o il giudice corrotto o il fratello

Ritorniamo all’usignolo e allo sparviero - Lo sparviero è epikrateos (colui che ha un potere superiore, che è particolarmente più forte ) -- qui troviamo il riferimento al kratos - Sei stolto se ti opponi a coloro che sono kreisonas (uso di κρεισσων molto

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interessante perché nell’Iliade il termine κρεισσων ricorre per Menelao del quale non c’è un’immagine del buon principe 23 canto, verso 578 dell’Iliade -- Menelao è κρεισσων αρετη βιη (più forte per arete e bie) -- cosa è βιη? VIOLENZA Questi due termini non sono kratos. Ci sta dicendo che nel kratos c’è sia αρετη sia βια Le traduzioni ordinarie ci dicono che αρετη è virtù, valore (qualche volta soprattutto nella letteratura arcaica significa valore nel combattimento,capacità di essere un grande guerriero -- nel mondo greco l’eroe non è quello che vince e neanche quello più forte ma è quello che non indietreggia come Ettore ) non è la virtus romana, βια è violenza (qualche volta βια è anche forza come stenos senza connotazione negativa) è singolare che si mettano insieme αρετη e βια quando parliamo di kratos non è pura violenza e non è pura αρετη Continuando a leggere: O Perse, tu ascolta Dike e la violenza non favorire. La violenza è un male per la povera gente. Nemmeno il potente la può sopportare facilmente e resta schiacciato da quella quando nella Sventura s'imbatte. Violenza è υβρις -Cosa è υβρις ? è un termine centrale nel pensiero greco e nella letteratura greca non politica. Uno dei problemi del potere è di non essere affetto da ubris. Uno dei problemi di diritto costituzionale è fare sì che il titolare del potere non sia ubristes cioè pecchi di υβρις. Qui υβρις è stato tradotto con violenza . υβρις si può tradurre in molti modi ma forse quello più giusto è ASSENZA DI MISURA e ubristes è colui che non ha misura Questa assenza di misura ha radice di carattere religioso, ubristes è colui che va contro il vincolo del rispetto degli dei, colui che si erge al livello degli dei , che pensa di essere un dio Quindi υβρις sta per violenza se ci riferiamo al fratello, e assenza di misura se ci riferiamo al giudice corrotto Continuando a leggere : Perse stai attento la giustizia ha la meglio sulla violenza e la dike prevale sulla ubris e dike prevarrà prima o poi in ragione della volontà di Zeus nonostante tutte le sfigurazioni che la cattiva volontà degli esseri umani avrà nel frattempo determinato Che cosa è accaduto ? Dike è stata violentata da uomini dorofagoi (mangiatori di doni) -- questi sono gli uomini che hanno ricevuto i doni di Perse e che hanno dato torto a Esiodo Ci sono tesi opposte fra i grecisti : la maggior parte dei grecisti dice che Esiodo sta denunciando un caso di corruzione , chi invece dice che i giudici venivano sempre pagati come risulta anche il caso dello scudo di Achille Questi giudici dorofagoi che fanno? continuando a leggere : adottano sentenze di giustizia contorta (skoliè : contorta , curva, ricurva -- la giustizia invece è diritta) Verso 230 dice che una polis fiorisce quando si giudica rettamente (la giustizia è una linea retta ) Ma chi sono questi giudici ? Non sono giudici nel senso proprio e infatti usa termine basileis sono re (siamo in una fase arcaica, il re di cui stiamo parlando non è il despota orientale, è un re che ha necessità di trovare consenso per le sue decisioni) Continuando a leggere - verso 274: ascolta Dike tale è la norma che agli uomini impone il figlio di cronos

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Il termine per norma è νομος -- per noi è norma o legge qui -- per Esiodo ancora non è questo

Qual è il momento del concepimento di questi termini ( dike, kratos e nomos)? -

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Esiodo ce lo spiega nella TEOGONIA che è la ricostruzione della discendenza degli dei Che cosa c’era in principio? Il caos . L’idea che in principio c’era il caos e che poi c’è stato qualcosa che ci ha tirato fuori dal caos è un’idea che pesa sul pensiero politico occidentale. Il rifiuto del caos! l’idea che il diritto serva ad uscire dal caos (per esempio lo stato di natura) Nasce la nera Gaia, la notte dalla quale viene tutto il male. Gaia genera Urano stellato che si stende su Gaia e si accoppia e genera i suoi figli Per ultimo nasce Kronos che è il tremendo dei figli ed ha un epiteto anculometes (colui che ha un pensiero contorto) -- Kronos a causa della malvagità di Urano viene sollecitato dalla madre Gaia a prendere una falce e castrare il padre Urano. Dal sangue che viene sparso in giro dai genitali castrati di Urano nascono altri. Kronos non vuole fare la stessa fine del padre ma potrebbe farla se non stesse attento alla sua discendenza Tra la sua discendenza c’è Zeus che sarà colui che metterà ordine nel regno dei dei Zeus dopo essersi liberato del padre, si sposa con Metis anche zeus dovrà guardarsi da un suo successore perché sa che potrà fare la stessa fine del padre e del nonno e allora sposa Metis Metis: astuzia -- Metis gli sta generando una prole con il pericolo per Zeus di fare la brutta fine di Urano e Kronos Zeus inghiotte tutta intera Metis (lei e la sua prole) e Zeus diventa egli stesso il più astuto Come arriva l’ordine nel mondo ? con il secondo matrimonio di Zeus -- con Themis Themis sarà madre delle Ore cioè EUNOMIA, DIKE ed EIRENE -- finalmente abbiamo ordine nel mondo Eirene : pace Dike : giustizia Eunomia : normalmente le buone leggi , equilibrio delle leggi ma qui NO non è ancora questo, qui eunomia è l’equilibrio del mondo, di un mondo che è uscito dal caos ≠ Disnomia è il contrario di eunomia : non c’è un buon ordine, è il disordine (non sono le cattive leggi) Esigenza è uscire dal caos, obiettivo fondamentale è l’ordine e gli strumenti fondamentali sono eunomia, dike ed eirene

DIKE - è anche una divinità (kratos e nomos no) -- perché se il problema era quello di uscita dal caos giustizia stava al centro - Possiamo tradurre con giustizia anche se alcune volte viene tradotto con diritto (diritto giustizia sono sovrapponibili fino ad un certo punto perché il diritto può non essere giusto ) - Bisogna distinguere la

➔ dike di Esiodo -- una dike ancora arcaica cioè l’ordine fra i rapporti tra le stirpi ( ancora giustizia fondata su rapporti fra stirpi) ➔ dike di Platone e Aristotele -- giustizia somma o giustizia degli esseri umani all’interno della polis NOMOS - è in questa fase più antica non tanto la legge come la immaginiamo noi - è una legge oggettiva che costituisce l’ordine del mondo e poi è una legge che non è prodotto artificiale della volontà dell’uomo ma il frutto della sedimentazione di tradizioni, di costumi -- distinzione fra nomos ed esos non è ancora netto (ciò avverrà solo nella classicità nella polis quando ci saranno le riforme democratiche con solone, clistene ) - Sovente viene sostituito dai νόμιμα -- non sono i nomoi come leggi positive della polis ma sono le antiche tradizioni nei rapporti fra le stirpi - non è un caso che nell’ Antigone, Sofocle faccia invocare ad Antigone gli ἄγραπτα νόμιμα che noi traduciamo come leggi non scritte ma che sono in realtà tradizioni non scritte che fanno riferimento ad un mondo aristocratico ( siamo con esiodo ancora in pieno mondo aristocratico) - Sofocle nostalgico dell’aristocrazia scriverà in una direzione tutta pro aristocratica KRATOS - Kratos non è forza bruta, non è bia ma non è nemmeno il potere come lo intendiamo ora - Andiamo un po’ più in là con Solone ( siamo a metà del VII secolo e Solone dà leggi ad Atene e sono leggi già molto più democratiche delle precedenti -- è famoso per la Seisàchtheia cioè la scuotimento dei pesi cioè libera dai debiti i debitori e rimette al loro posto i creditori) - FRAMMENTO 36 DI SOLONE : Solone racconta quello che ha fatto-- Quanti riportai alla nostra patria Atene, fondata dagli dei, chi legalmente chi illegalmente venduto ( chi non pagava il debito veniva venduto come schiavo ) e gli esuli per miseria che per il lungo vagare non sapevano più la lingua attica ( erano diventati barbaroi) e feci liberi quelli che subivano qui in patria ignobile schiavitù e tremavano per i capricci dei padrone (-- ci sta raccontando la Seisàchtheia : ha liberato i miseri e ha ricondotto la ricchezza a limiti accettabili ). Quante cose ho compiuto armonizzando al potere la forza e la giustizia assieme - Il testo greco dice ταυτα μεν κρατει ομου βιην τε και δικην ξυναρμοσας - ταυτα μεν κρατει -- le ho fatte con il kratos e questo kratos di cosa si compone? - ομου βιην τε και δικην ξυναρμοσας -- ho messo insieme bia e dike - Dike: giustizia o diritto? e Bia : violenza o forza? - Nel kratos quindi c’è la forza fisica, la violenza, la giustizia e il diritto . Il problema è in che misura sono state messe insieme bia e dike e in che misura arete e bia ?...


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