Linguistica lezione morfologia e sintassi PDF

Title Linguistica lezione morfologia e sintassi
Course Linguistica generale  
Institution Università degli Studi di Verona
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Appunti dale slide integrati con le spiegazioni del professore ...


Description

MORFOLOGIA La morfologia ha come oggetto di studio la struttura delle parole; si occupa del primo livello di articolazione della lingua, delle unità minime dotate di significato – i morfemi. La parola è definita come minima combinazione di morfemi costituita spesso attorno a una base lessicale. Il morfema è l’unità minima di prima articolazione; il più piccolo segmento portatore di significato proprio (valore semantico) o di una funzione individuabile all’interno della lingua. - All’interno della parola l’ordine dei morfemi è rigido e non può essere invertito. - I confini di una parola rappresentano i punti di pausa potenziale del discorso. - La parola è separata/separabile nella scrittura. La prova di commutazione consente di individuare i morfemi all’interno di una parola e di classificarli rispetto alla modifica che operano. Morfologia: Flessiva (flessione di nomi, aggettivi, verbi) Derivativa (formazione di parole mediante affissi) Lessicale (analisi dei morfemi dotati di pregnanza semantica) La derivazione consente di creare le parole attraverso processi di aggiunta di morfemi, mentre la flessione dà luogo alle forme di una parola rispetto alla lingua. cas a - cas e → a/e morfema grammaticale che forma il plurale della parola cas egg iat o → egg/iat morfemi che hanno cambiato la parola Si definisce allomorfo la variante formale di un morfema: {veng} {ven} {vien} {venn} {verr}→allomorfi del verbo venire con {ven} come morfema principale La morfologia verbale presenta come categorie flessionali principali: -m  odo modalità attraverso la quale si verifica l’azione rispetto al testo e all’indicazione dell’azione e la funzione che ha quel preciso verbo all’interno del più ampio testo - aspetto si riferisce alla continuità rispetto all’evento/all’azione o alla finitezza di un’azione - diatesi (forma) attiva, passiva, riflessiva - tempo collocazione temporale di un verbo (presente, passato, futuro, ecc…) - persona si riferisce al soggetto che compie l’azione

Morfemi

 Lessicali

Grammaticali

Classe aperta

Derivazionali

Flessionali

Classe chiusa Derivano parole da altre parole

Classe chiusa Danno luogo alle diverse forme di una parola

(bicchier-

-in-

-o)

Morfologia del verbo CRED E R  A  NNO Morfema radicale/lessicale o radice Vocale tematica o tema Morfema modale, temporale, aspettuale Morfema di accordo (3° plurale)

La formazione delle parole è data dalla prefissazione, dalla suffissazione e dalla composizione. formati delle parole possono essere vivi/trasparenti o fossili/opachi al parlante.

I

Attraverso prefissi o suffissi e parole composte posso avere dei morfemi che capisco e riesco a ricostruirlo (trasparenti) oppure no (opachi). -

Un affisso è ogni morfema che si combini con una radice; i prefissi stanno prima della radice, i suffissi dopo, gli infissi all’interno della radice (lat. rumpere, rupi, ruptum) I c irconfissi sono divisi in due: precedono e seguono la radice (ted. Gesagt < sagen –dire). I transfissi alterano sia la radice sia altri affissi (arabo). I morfemi cumulativi tendono a rappresentare più funzioni attraversoun’unica marca morfemica (latino): tipici delle lingue fusive. Un tipo particolare di morfema cumulativo è l’amalgama, dato dall’unione morfemica (fr. au...


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