Lezione 8 e 9 PDF

Title Lezione 8 e 9
Author Francesca Caporali
Course Letteratura inglese 1
Institution Università di Pisa
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Lezione 8 e 9 William Wordsworth “I wandered lonely as a cloud” 1. I wandered lonely as a Cloud 2. That floats on high o'er vales and hills, 3. When all at once I saw a crowd, 4. A host, of golden daffodils; 5. Beside the lake, beneath the trees, 6. Fluttering and dancing in the breeze. 7. Continuous as the stars that shine 8. And twinkle on the milky way, 9. They stretched in never-ending line 10. Along the margin of a bay: 11. Ten thousand saw I at a glance, 12. Tossing their heads in sprightly dance. 13. The waves beside them danced; but they 14. Outdid the sparkling waves in glee; 15. A poet could not but be gay, 16. In such a jocund company; 17. I gazed—and gazed—but little thought 18. What wealth the show to me had brought: 19. For oft when on my couch I lie 20. In vacant or in pensive mood, 21. They flash upon that inward eye 22. Which is the bliss of solitude; 23. And then my heart with pleasure fills, 24. And dances with the daffodils

Wordsworth I wandered lonely as a

Introduzione Poesia nota anche come Daffodils. Componimento che e’ stato scritto nel 1804 (albori del periodo romantico inglese). E’ stata pubblicata nel 1807 in una raccolta poetica “Poems in two volumes”. Questa poesia e’ la piu’ antologizzata, perche’ corrisponde al manifesto della “Lyrical Ballads”: rappresenta i principi guida, che riguardano l’idea dei componimenti della prima generazione romantica. Alcuni di questi principi sono imporanti per questa poesia, come “che cos’e’ la poesia?” Viene definita come “ as continous overflow of powerfull feelings”, quindi un fuoriuscire spontaneo di sentimenti ed emozioni potenti. Questo erompere spontaneo, viene espresso dal poeta stesso, come una registrazione di un momento particolare in cui si trova la sua psiche, ovvero ci sono dei momenti in cui si puo’ fare, ovvero momenti in cui l’io e’ in uno “state of vivid sensation”- sensazione si intende come condizione particolare, in cui ci sono i sensi attivi e sentimenti forti. Psicosomatico: corpo e psiche insieme. Condizioni pragmatiche della composizione poetica e della creatività. Va fatto in impresa diretta (sennò si interverrebbe il pensiero conscio). Altro presupposto fondamentale e’ che tutto questo deve essere espresso con un certo tipo di linguaggio, cio’ che si chiama “poetic diction”- linguaggio poetico che riguarda

le regole codificate, che si concentra su cio’ che si puo’ dire e non dire, una selezione di metrica e una scelta di contenuti. Fissa un linguaggio, che viene riassunto dall’autore con “una selezione del linguaggio che viene realmente usato dalle persone”. Differenza tra neoclassicismo e romanticismo, dato che i neoclassici usano un linguaggio non usato dalle persone in generale. Quindi, i romantici usano un linguaggio semplice, che modificano il lessico, non ci saranno piu’ latinismi, con una struttura delle frasi piu’ lineari. Molto simile al linguaggio parlato. Perche’ vogliono arrivare al cuore delle persone in maniera immediata, e vuole coinvolgere tutti. Quindi c’e’ la scelta dell’audience, cioe’ del tipo di pubblico, che e’ molto democratico. Secondo motivo e’ che il linguaggio che vuole mediare e creare dialogo con le parti piu’ profonde della psiche, legate all’emotivita’. Il linguaggio dell’inconscio non puo’ che essere diretto e semplice (non mediato dal ragionamento conscio). Quindi viene scelto anche l’argomento , che e’ la nostra parte profonda. Questa poesia viene anche definita Poesia del’Io, quindi poesia lirica, in cui , tra le funzioni della comunicazione, la funzione emotiva e’ importante- termine coniato da Jacobson, grande linguista che ha studiato i principi della comunicazione e ha scoperto che ci sono delle funzioni della comunicazione in base all’orientamento del messaggio e in base alle relazioni che si creano tra l’emittente e il ricevente, rispetto al messaggio stesso. Una di queste funzioni e’ quella emotiva- che e’ “che colore e’ questa maglietta?”, cioe’ esprime uno stato emotivo dell’emittente. Quindi orienta il messaggio verso chi parla, quindi verso l’Io, esprimendo in quel momento come noi ci sentiamo, attraverso la conversazione che abbiamo e il punto di vista. Complementare e’ la funzione conativa: che e’ orientata verso il tu. Nel testo si vede, grazie ai pronomi personali. I testi lirici romantici, sono orientati verso le due funzioni. Funzione emotiva: poesia dell’io che si analizza e fa un’autoanalisi della sua stessa psiche. Non e’ un io comune, ma e’ un io particolare (cioe’ lo stesso poeta). C’e’ l’illusione del biografismo (cosa che non c’e’). Io creativo che non e’ mai fisso o dato per scontato dal’inizio alla fine del testo, che si trasforma momento dopo momento che si va avanti con il testo. Si trasforma perche’ fa esperienza di se stesso, seguendo un percorso che e’ simile al percorso di individuazione (Jung). Analisi Forma metrica: dei versi con 4 accenti ritmici forti (4 bits) tetrametro giambico. Metro quaternario, regolare, semplice, molto vicino ad una prosodia di una nanna e con l’aggiunta dell’ enjabement, che accelerano il ritmo. Rime: ABABCC per ogni stanza da 6 versi ciascuna, 4 stanze, ognuna da 6 versi e ognuna chiude con un couplet (cioe’ due versi a rima baciata). Citazione ai sonetti sheakspiriani- pochi autori che viene riproposto nel codice romantico. Traduzione e Commento 1. Io vagavo solitario come una nuvola 2. Che fluttua in alto sulle valli e sulle colline 3. Quando d’improvviso vidi una folla 4. Una moltitudine, di narcisi dorati 5. In riva al lago, sotto gli alberi 6. Oscillanti e danzanti nella brezza La particolarita’ di questo testo, ovvero lirico, e’ la parola “I”, che e’ la simbiosi del testo stesso.

Vagabondare e’ una parola chiave, dato che e’ l’attivita’ primaria dell’individuo creativo e ce ne sono di due tipi: esteriore- cioe’ coincide con le azioni che l’individuo compie nel mondo esterno, quindi vagare senza una meta precisa, senza sapere dove arrivera’. Senza il filtro della razionalita’, senza un programma definito, pronti all’ignoto. Quello interiore invece: e’ il vagare della coscienza dell’io creativo, che vaga senza un programma predefinito. Apertura totale all’esperienza. Nel wandering c’e’ la vera e propria analisi del se profondo, mentre invece il wandering esterno, si fa un’esperienza con il mondo esterno, con gli altri elementi esterni. Nel primo verso sta facendo l’esperienza del wandering (che e’ esterna ed interna), dato che si paragona ad una nuvola- come una nuvola, abbandonati al vento, un movimento che non ha scopo ed non e’ impostato. Nel secondo verso c’e’ un secondo elemento del wandering- che e’ anche esperienza che si mette sull’asse verticale, che vede dall’alto verso l’alto, che lo domina dall’alto. E’ anche una forma di distanziamento. Lui sta su, dato che non e’ ma immerso nella realtà. Ha sempre bisogno di stare a distanza, forse perché ne aveva paura. Lui ha il controllo (wandering controllato, quindi pseudo razionale). Verso tre: questa posizione alta ha dei vantaggi, dato che scorge un gruppo di narcisiche sono piccoli- quindi non solo la capacità di ergersi, ma c’e’ anche la capacità di scorgere con un colpo d’occhio un particolare quasi insignificante nello spazio sottostante. Verso cinque e sei: descrizione dello spazio- c’e’ dell’acqua e degli alberi- uno spazio piacevole- e si accorge di cio’ che i narcisi fanno, cioè si muovo grazie al vento. Mutua corrispondenza tra chi vede e chi viene visto- chi vede e’ il movimento, che viene mosso dallo stesso vento che muove i narcisi. Crea una corrispondenza tra cio’ che sta giu’ e su, tra cio’ che e’ umano e vegetale. Chi sta in alto e’ in una posizione sovra ordinata, conscia, dato che da’ il nome alle cose che lo circondano- chi invece sta sotto ed emerge da sotto, vicino alla posizione inconscia. Altra prova di questa teoria e’ il fatto che i narcisi vengano notati d’improvviso dall’io poetico (cosa improvvisa). [W. ha una concezione religiosa dell’esperienza (non c’e’ mai una corrispondenza con Dio).] Il collegamento tra cio’ che sta giu e cio’ che sta su e’ il wandering, che permette questo dialogo tra sopra e sotto, dato che hanno le stesse caratteristiche. Nuova corrispondenza tra io e l’oggetto dell’osservazione e sono entrambe personificate (Cloud, che si ricordiamo e’ l’Io del poeta che si personifica con la nuvola) e i daffodils (che si comportano come dei personaggi ex. Sono una folla (ovvero una folla di persone). Perche’ i narcisi gialli? Per sottolinearne l’importanza, dato che il giallo e’ un colore prezioso. 7. Continui senza interruzioni come le stelle che brillano 8. Scintillano nella via Lattea 9. I narcisi si estendevano in una linea senza fine 10. Lungo la riva di una baia Verso 10: come se stesse affinando la vista, e si stia accorgendo che cio’ che prima era in riva al lago, ora e’ in un’insenatura del lago 7. Seconda similitudine (la prima era la nuvola). Una similitudine per l’io poetico e uno per i daffodils (il testo procede in parallelo. I daffodils cono paragonati alle stelle.

Sortisce l’effetto che i daffodils vengono elevati in lato, per via della similitudine. Viene paragonata alla moltitudine delle stelle, che brillano nella via Lattea, e sono persino superiori al rango dell’io poetico. Da semplici fiori di campo, sono diventati superiori al rango dell’io poetico. Subiscono una moltiplicazione quantitativa e qualitativa esponenziale, dato che il numero dei corpi celesti sono enormi nella via Lattea e poi al verso nove, cio’ che era un gruppo di narcisi numerosi, sono diventati una linea infinita, simile alle stelle. Quello che e’ il singolo io poetico, trova corrispondenza con le stelle. Al verso 10 torna con i piedi per terra. Questa perdita ad infinitum della visione, che non e’ piu’ una visione oculare, ma una visione interna, visione immaginifica, che vede i narcisi trasformati in stelle, ricade nella finitezza della natura. Corrispondenza tra la “never ending line” e “ margin f the bay”. Diventa livello terrestre - tipica reazione dell’io W. Rispetto alla visione creativa dell’immaginazione romantica, che cerca di perdersi nella visione, ma poi si ritrae e mantiene la distanza. Parallelamente l”io poetico si perde nel’cosmo, ma poi deve tornare subito con i piedi per terra, perche’ ha bisogno di un radicamento. Ha paura dello smembramento psicologico che questo potrebbe causare -perdersi nella sua stessa visione. Ha paura di perdersi nel wandering, che lui stesso ha innescato11. Diecimila le vidi con un solo sguardo (rapido) Lui con un solo sguardo, riesce a vederne diecimila, che e’ una prerogativa del genio romantico. Non vede solo a distanze siderali, ma anche un numero spropositato di oggetti con un solo sguardo. Non e’ lo sguardo della ragione, che ha bisogno di tempo e va passo passo, ma e’ lo sguardo dell’immaginazione che si colloca fuori dal tempo 12. Scagliare le loro teste in una danza vivace Scagliare: con forza. E’ un riferimento alle imbarcazioni in balia delle onde che vengono scagliati da una parte all’altro E’ un oggetto passivo, che viene mosso da qualcos’altro. Le loro teste: le teste dei narcisi- teste, quindi un avvicinamento alla sfera dell’umano. Differenze tra il verso 6 e il 12: incremento a livello quantitativo del dinamismo. Prima l’incremento qualitativo -ovvero quello dei narcisi, che da semplici fiori di campo, sono diventati stelle- e ora del movimento. Non e’ uno spettacolo oggettivo, ma e’ filtrata dalla mente che sta guardando. I narcisi non stanno solo prendendo vita, ma iniziano ad avere una volonta’ propria. Dancing: era gia’ apparso, ma era un movimento piacevole da guardare(verso 6), mentre ora e’ una danza vivace, quasi sciamanica, vitalistica. 13. Le onde accanto a loro danzavano, ma loro (i narcisi) Focalizza l’attenzione sullo spazio circostante, che e’ l’acqua. Sta focalizzando la visione in maniera piu’ particolareggiata. Si concentra sul tipo di acqua e come si manifesta. Danzare: come se il movimento sempre piu’ oscillatorio dei narcisi, facesse muovere l’acqua stessa o forse per effetto della brezza o per l’effetto di tutto questo (tutto e’ un forse, e’ voluto dal testo). Corrispondenza tra l’io poetico, i narcisi e l’acqua. C’e’ un incremento di emozioni, che diventano sempre piu’ forti. L’acqua e’ un simbolo archetipico dell’inconscio.

14. Superavano le onde scintillanti in soddisfazione Si passa dal movimento meccanico della natura e delle onde ad un movimento interiore, ovvero quello delle emozioni, facendo una corrispondenza tra lo spazio naturale e gli elementi che lo abitano e sono collegati dallo stesso tipo di movimento di azione del corpo e psichico deduttivo. Al verso 13 le onde danzano intonro ai narcisi, come se partecipassero a questa danza, ma i narcisi superano i movimenti delle onde in gaiezza. Movimento riclassificato come movimento emotivo ed euforico. Emozioni positive. Stiamo passando dal wandering esteriore a quello interiore. Piu’ va avanti piu’ la visione diventa precisa e particolareggiata. 15. Un poeta e’ contento di stare con una compagnia cosi’ gioiose e giocose I: non compare piu’ nel testo e si rivolge ad un terzo elemento che e’ il poeta, che e’ il ruolo sociale di I, che non puo’ che non essere contento. L’Io poetico e’ contagiato dalla danza. L’Io poetico si riveste del ruolo di poeta, diventando quindi artista- passando da un ruolo ordinario, ad un artista che e’ in grado di tramandare la sua arte. 16. Io scrutavo- e osservavo- e mi resi poco I trattini sono i dash che aprono e chiudono le incidentali, che vengono usati per creare dei momenti di silenzio. Questo effetto di silenzia mento della aprola, coincidono con grandi emozioni che non ha parole per descrivere la sua emozione. Scrutare: con attenzione. Sta scrutando per capire (pensiero conscio- allontanarsi dalla visione stessa) e quando c’e’ il silenzio, vuol dire che non trova risposta (pensiero inconscio) e piomba nel silenzio per due volte 17. Quale ricchezza questo spettacolo mi aveva portato, ma mi resi poco conto Lui scruta e in quel momento non si rende conto di quanto sia importante cio’ che sta guardando. 18. Questa visione mi aveva portato. L’io poetico ai versi 17 e 18 inizia ad interrogarsi sul valore dello spettacolo meraviglioso al quale egli e’ assistito. Gaze: lo scrutare con attenzione e porre l’attenzione su un oggetto, non e’ solo l’esperienza visiva, ma anche un’esperienza di tipo cognitivo, che riguarda l’attivazione del conscio- quando scelgo di mantenere l’attenzione su una determinata cosa, e’ una scelta fatta dal conscio, fatta grazie all’attivazione della ragione. Funzione che scruta, valuta ed analizza i dati provenienti dall’esperienza sensoriale con il rapporto con l’esterno. Questo viene attivato per due volte al verso 17. Nella prima meta’ dell’emisticchio, c’e’ il dash, dove c’e’ un mommento di pausa, dove non ci sono parole stampate (quindi non ci sono parole nella mente dell’io poetico). Stare senza parole, stare senza l’attiivazione della ragione e sospenderla. Quindi abbiamo attivi sia la ragione che il pensiero inconscio. Dal punto di vista sintattico al verso 17 troviamo una coordinata (c’e’ and), che descrive una sintassi paratattica e per via della presenza del dash, l’andamento paratattico del discorso corrisponde all’inconscio. In questa parte del discorso (la prima parte) va piu’ verso il pensiero inconscio. La parte inconscio e’ piu’ attiva rispetto alla conscia. Le sospensioni rappresentano l’incapacita’ del poeta di descrivere la situazione. Verso 18. Non mi resi conto di qunata ricchezza lo spettacolo mi aveva arrecato Quando facciamo delle esperienze cosi’ belle, non ci rendiamo conto in quel momento di quanto ci stia formando. Verso 19. Perche’ spesso quando giaccio sul mio giaciglio Verso 20. Con un atteggiamento distratto pensieroso

Verso 21. I narcisi mi appaiono improvvisamente davanti all’occhio interiore (terzo occhio) Per quale motivo il poeta si sta ritraendo come qualcuno che sta oziando ed ha la mente in totale divagazione? Il fatto che il pensiero vaghi libero e’ la precondizione per cio’ che sta accadendo adesso. 1. E’ possibile che lui sia solo qua- solitudine. E’ il wandering interiore- dopo il wandering esteriore (rappresentato dalla nuvola, che parte senza sapere dove va), c’e’ il wandering interiore, che avviene all’interno dell’Io poetico. La chiave e’ la distrazione e la disperisione, che e’ il contrario della concentrazione. “Vacant” e’ la dispersione, ma e’ anche liberta’, cioe’ la mente e’ libera. E’ una mente dispersa nel presente. Solitario l’Io poetico, non esplicitata. Ma perche’ e’ disteso sul divano? Il rilassamento fisico che viene da una stasi. L’opposto del movimento iniziale che stava avvenendo. Adesso sta vagando interiormente ma e’ fisicamente fermo. Meditazione non vocalizzata- meditazione: W. inizia a parlare della meditazione- meditazione e’ divagazione interna. Verso 21: c’e’ un momento di esplosione- momento in cui le immagini di fronte a noi o dentro di noi esplodono davanti gli occhi. Immagini di narcisi che gli ritornano davanti, che gli esplodono davanti al terzo occhio. Usa la memoria- ci sono due tipi di memoria, volontaria ed involontaria- Volontaria e’ quella in cui applichiamo il pensiero conscio, dato che ci concentriamo su un evento del passato e lo ricordiamo volontariamente. La memoria involontaria invece supera i meccanismi della ragione e si installa nei meccanismi dell’emozione dell’intuizioni (altre due funzioni psichiche yungiane)- che si basa sull’inconscio. Flash e’ il verbo che descrive perfettamente la natura dei contenuti dell’inconscio- valenza eidolica (valenza di un’immagine sorprendente anche fuori contesto, ed improvvisa). L’io poetico ha preparato questa esperienza dei narcisi, perche’ si e’ predisposto attraverso la stasi fisica ed il wanering interiore. Stade of vivid sensation- e’ presente sia nella prima parte, nella parte fisica (con le onde) e si ripresenta anche qui. Tutta l’intensita’ dell’emozione al ricordo dei narcisi viene trasmessa con la parola flash. “Inward eye”: organo privilegiato della mente creativa romantica, dato che e’ il mezzo con cui l’Io romantico porta al termine la meta piu’ importante, ovvero l’autoanalisi del se’ (quello che Yung chiama individuazione del se’). Verso 22. L’occhio intenterno e’ la benedizione della solitudine Emerge il fatto che l’Io poetico sia isolato, per l’introspezione. Verso 23. E per tanto il mio cuore si riempie di piacere Verso 24. E danza con i narcisi “My heart”: sentimenti- espressione spontanea dei “powerful feelings”- sono sentimenti di piacere, di euforia- sono emozioni positive e la parola “plasure” rappresenta queste emozioni positive, dell’euforia dato che il cuore e’ pieno. Danza: parola importante che si ripete per tutto il testo- chiude il testo. Alla fine quello che tsava fuori (la danza delle nuvole e dell’acqua) corrispondeal movimento interiore (cuore che danza di piacere). Versi 23 e 24: sintassi paratattica (and), mentre ai versi 19 e 22 la sintassi tende ad essere ipotattica (which is- presenza dei connettivi logici): versi 19 e 22 sta consapevolmente partire il wandering interiore, pero’ e’ attivo il pensiero conscio (si vede dal tipo di linguaggio usato) e parallelamente tende il contenuto di cio’ che sta dicendo tende verso l’inconscio. Due elemneti paralleli che ci fanno capire che le due

cose sono equilibrate, quindi si tratta di una mente sana. Per effetto di ritorno improvviso dell’immagine dei narcisi, ai versi 23 e 24 prevale l’inconscio e l’emozione. Per cui anche la forma del testo corrisponde al suo contenuto. Verso 4: i narcisi sono gialli- golden e’ qualcosa di piu’. Cosa simboleggia? L’importanza di questa esperienza- che si ricollega al verso 18 con “wealth”: ha guadagnato qualcosa di prezioso. Perche’ ci sono questi due piani temporali? C’e’ un piano del passato, che va dal verso 1 al 18 e poi c’e’ il piano del presente che procede dal verso 19 al 24. Nel manifesto della letteratura Romantica, la poesia non dovrebbe essere espressa subito, appena si sente quell’emozione? Non avrebbe dovuto scrivere tutto al presente? Questa e’ un’anomalia, che pero’ un senso ha. Si collega ad un altro concetto scritto nel suo manifesto, ovvero “Recollection in tranquillity”- prima fase dell’esperienza: faccio un’esperienza, ex. I narcisi e tutte le emozioni che ...


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