MAC2a NMC - nuova macroeconomia classica PDF

Title MAC2a NMC - nuova macroeconomia classica
Course Macroeconomia
Institution Università degli Studi di Trento
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nuova macroeconomia classica...


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La Nuova macroeconomia classica. Produzione e occupazione

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Studieremo il prototipo moderno della macroeconomia dei mercati perfetti, ossia la Nuova Macroeconomia Classica (NMC). Ricordiamo che essa viene sviluppata a partire dagli anni '70 (R. Lucas, T. Sargent, E. Prescott, R. Barro) riallacciandosi al Monetarismo (M. Friedman) e all'Economia liberale classica pre-keynesiana. Per iniziare, consideriamo una semplice economia del solo settore privato (solo famiglie e imprese). Vedremo come si determinano il livello di produzione (il PIL) e l'occupazione in condizioni di equilibrio generale dei mercati dei fattori e del prodotto, in un dato anno (t) con capitale dato e costante (ossia una economia stazionaria).

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1 Rappresentazione del sistema economico Lo studio del sistema economico richiede sempre due fondamenti: 1) Qual è la struttura del sistema. Studieremo un'economia caratterizzata da una data disponibilità di fattori produttivi, capitale e lavoro. La produzione consiste di un unico bene la cui grandezza totale chiamiamo prodotto interno lordo (PIL). L'economia è organizzata in tre mercati in concorrenza perfetta: lavoro, capitale e prodotto: assenza di posizioni dominanti (prezzi determinati dal mercato), libertà di entrata e uscita dai mercati prezzi dei fattori produttivi e dei prodotti "flessibili" rispetto alle forze di domanda e offerta informazione completa e liberamente disponibile sulle condizioni vigenti nei mercati 2) Qual è il comportamento degli agenti economici: per la NMC essi sono dotati di perfetta (illimitata) razionalità, ossia in grado di effettuare piani ottimali (assoluti) di produzione (le imprese max profitto) e di consumo (le famiglie max l'utilità) 3

Ricordiamo che il sistema nel suo complesso può essere rappresentato mediante il Circuito del reddito Famiglie

Fattori produttivi Acquisti

Mercati dei fattori

Mercati dei beni

Redditi dei fattori

Vendite

Imprese

Il circuito nero rappresenta la circolazione materiale dei bei e servizi; il circuito rosso la corrispettiva circolazione monetaria dei pagamenti.

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La "chiusura contabile" (equilibrio) del Circuito implica Conto delle risorse (imprese) Valore (aggiunto) della produzione (PIL) = Redditi dei fattori (Reddito nazionale) Conto degli impieghi (famiglie) Reddito nazionale = Spesa finale I due conti nazionali costituiscono un vincolo rispettivo per le imprese e le famiglie Dato l'indice generale dei prezzi (IGP), i due conti devono "chiudersi" ugualmente se espressi in valore monetario (euro) o in valore reale (valore monetario IGP). I valori reali vanno intesi come "quantità di prodotto" (e l'IGP come il valore in euro di 1 unità materiale di PIL – chilo, metro, litro …). D'ora in poi utilizzeremo valori reali (in seguito reintrodurremo i valori monetari).

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2 Le imprese e la domanda di fattori produttivi

 Le imprese Le imprese sono le unità produttive che, sulla base delle tecnologie disponibili, organizzano i fattori della produzione in nome e per conto della proprietà del capitale. La relazione tecnica tra capitale, lavoro e prodotto è rappresentata da una funzione di produzione, che incorpora la miglior tecnologia liberamente disponibile per tutte le imprese Il mandato dell'impresa è di massimizzare il profitto (il reddito del capitale) sotto il vincolo della distribuzione del reddito a entrambi i fattori produttivi.

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 La massimizzazione del profitto e la domanda dei fattori Le imprese decidono il piano di produzione con l'obiettivo del massimo profitto. Dato lo stock di capitale Kt il piano di produzione richiede di determinare la quantità di lavoro (ore lavorate) da impiegare Nt , sapendo che il prodotto finale è dato dalla funzione di produzione il valore (aggiunto) della produzione deve essere interamente distribuito ai fattori della produzione il reddito unitario del lavoro (la sua quota di prodotto) è il salario (orario) Wt il reddito unitario del capitale (la sua quota di prodotto) è il tasso d'interesse lordo Rt = + rt , − rt tasso d'interesse (netto) dovuto alla proprietà − 0 < < 1 quota di usura del capitale nel processo produttivo assumeremo che l'usura del capitale è 100% all'anno, perciò Rt = 1 + r t; inoltre la proprietà provvede al rimpiazzo del capitale usurato (ammortamento) At = Kt. 7

La funzione di produzione Esprime la relazione tecnologica tra utilizzo dei fattori e quantità di prodotto

Yt = Y(Kt (+), Nt (+)) crescente nei fattori prodotto marginale decrescente rendimenti di scala costanti

Y"(Kt) < 0, Y"(N t) < 0 Yt = Y(Z tKt , ZtNt) Y t = ZtY(Kt, N t)

Produzione con capitale costante produttività totale dei fattori

Y Zt

Nt

N 8

Il piano di massimo profitto vincoli

maxN Rt Kt = Yt Yt = Zt Y(Kt, N t) Yt = RNt

RNt = Reddito nazionale

WtNt reddito del capitale = RtKt reddito del lavoro = Wt Nt

YKt YLt

Sappiamo che la ricerca del massimo profitto determina le seguenti condizioni domanda di lavoro

saggio di salario = PML W t = Y'(Nt)  Nd t Ndt = Nd(Wt ( ); Kt(+), Zt (+))

decrescente nel saggio di salario Wt ; crescente negli altri fattori domanda di capitale tasso d'interesse reale = PMK

Rt = Y'(Kt)  Kdt Kdt = Kd(R t( ); Nt(+), Z t(+)) decrescente nel tasso d'interesse lordo reale Rt; crescente negli altri fattori 9

3 Le famiglie e l'offerta di fattori produttivi  La massimizzazione dell'utilità, consumo e lavoro Le famiglie possiedono i fattori produttivi, che possono essere impiegati nella produzione percependo il reddito corrispondente. Lo scopo ultimo delle famiglie è soddisfare la domanda di consumo in base al criterio della massima utilità.

La funzione di utilità L'obiettivo delle famiglie è realizzare il piano di domanda di consumo C t e di offerta di lavoro Nst che massimizza la loro utilità, rispettando il vincolo di bilancio.

U(Ct(+), N t( )) crescente nel consumo decrescente nel lavoro utilità marg. consumo decrescente disutilità ("sforzo") lavoro crescente

U"(Ct) < 0 U"(Nt) > 0 10

Il piano ottimale Il piano ottimale delle famiglie è vincolato dal reddito dei fattori (equivalente al reddito reddito nazionale), che va suddiviso tra consumo e ammortamento del capitale

Ct + A t = RN t = WtNt + Rt Kt Quindi il reddito disponibile per il consumo è il reddito netto dei fattori (reddito nazionale netto) YNt, cioè al netto dell' ammortamento del capitale, At = Kt Ct = YN t = Wt Nt + rtKt Pertanto il piano delle famiglie è il seguente maxC,N U(C t, Nt ) vincoli

Ct = WtN t + rtKt

La soluzione ottimale richiede U'(Nt)/U'(C t) = Wt il salario deve compensare la disutilità di maggior lavoro ponderata per l'utilità di maggior consumo 11

I valori (Ct , Nt ) che soddisfano la condizioni di ottimo e il vincolo di bilancio forniscono domanda di consumo

Ct = YNt Nst = Ns(W t(+/ ); YKt ( ))

offerta di lavoro segno indeterminato rispetto al saggio di salario; decrescente nella dotazione di capitale (effetto ricchezza)

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3 L'equilibrio generale e il PIL potenziale  L'equilibrio dei mercati dei fattori lavoro Nd(Wt; Kt, Zt) = Ns(Wt; YKt)  N*t, W*t capitale Kd(Rt; Nt, Zt) = Kt  R*t

 L'offerta aggregata (prodotto potenziale) Il prodotto ottenuto dall'impego efficiente dei fattori produttivi in equilibrio dei rispettivi mercati (piena occupazione dei fattori)

Y*t = Zt Y(K*t, N*t )  La domanda aggregata Le famiglie impiegano il reddito dei fattori per acquistare beni di consumo, e restituiscono alle imprese At per il mantenimento dello stock di capitale.

Yd t = Ct + At 13

 Condizioni di E.G. o "Legge di Say" Riassumendo (ved. circuito del reddito): equilibrio del conto delle risorse (imprese)

Y*t = RN t equilibrio del conto degli impieghi (famiglie) RN t = Ydt  Ydt = Y*t equilibrio del mercato del prodotto La chiusura del circuito del reddito (la realizzazione simultanea dei piani delle imprese e delle famiglie) comporta necessariamente anche l'equilibrio del mercato del prodotto Nota In E.G. la parte di reddito non consumata dalle famiglie deve essere uguale a rimpiazzo/acquisti di beni capitali per le imprese, così che l'intera produzione realizzata dalle imprese viene venduta.   14

 Un'applicazione Utilizziamo la funzione di produzione Cobb-Douglas produzione Yt = Zt Kt aNt b domanda di lavoro

a +b = 1

PML = Wt

bZt(Kt /Nt)a = Wt  Nd t domanda di capitale

PMK = R t aZ t(Nt/Kt )b = Rt  Kdt

Posto che l'impiego effettivo dei fattori corrisponde alla loro domanda ottimale, sostituendo questi valori nel vincolo di bilancio delle imprese Yt = Wt Nt + R tKt si ottiene la distribuzione funzionale del reddito, ossia quanta parte del prodotto va a ciascun fattore: WtN t = aYt , R tKt = bYt Ciascun fattore riceve una quota di prodotto che dipende unicamente dal proprio contributo tecnico (il coefficiente della funzione di produzione). Nota. Storicamente, nei paesi avanzati a 0.6, b un tendenziale aumento della quota del capitale.

0.4. Da circa un ventennio si registra

Un'utile semplificazione: la forma logaritmica (log-lineare) produzione

lnYt = lnZt Kt aNt b yt = zt + ak t +bn t

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domanda di lavoro

lnb + zt + a(k t nt) = w t ,

offerta di lavoro

w

nd

0

1 a wt

ndt = (z t/a + kt) ndt = ndo nst = nso

lnb

– nd w w t + nsw wt

ns

w*

n* t

n

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lna + zt + b(n t kt) = r t, kdt = (zt /b + nt) 1 rt b kdt = kd o – k d r r t k* t

domanda di capitale

offerta di capitale data

lna

0

r r*t

k* t

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L'equilibrio generale (funzione di produzione Cobb-Douglas log-lineare)

r

w

r*t

nd

ns

w*

k*t

k y

n*t

n y(nt , kt )=ytd

y*t

n*t

n

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4 Il "tasso naturale di disoccupazione"

Nella NMC di base chi non lavora sceglie di non lavorare (disoccupazione volontaria = popolazione attiva non forza di lavoro) Le statistiche in tutti i paesi rilevano la presenza di disoccupazione volontaria: persone che si dichiarano in cerca di occupazione alle condizioni contrattuali vigenti e non trovano occupazione. Come conciliare questo fatto con la macroeconomia dei mercati perfetti? Se un sistema economico di mercati perfetti porta alla piena occupazione, la disoccupazione deve nascere da ostacoli al funzionamento del mercato del lavoro. Ma è anche possibile dimostrare l'esistenza di un disoccupazione (temporanea) "compatibile con l'equilibrio" del mercato lavoro. La chiave sta nell'analisi dinamica dei flussi (non statica) del mercato del lavoro [v. MAC1a, sez.5]

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 Una disoccupazione compatibile con l'equilibrio Un'applicazione della visione "dinamica" POP. TOT. POP- ATT FORZA LAV.

OCCUPATI

I disoccupati rilevati in un dato momento sono il saldo (in quel momento) tra entrate e uscite dalla FL ed entrate e uscite dalla disoccupazione. Se i flussi non sono perfettamente equivalenti e sincronizzati, il saldo dei disoccupati non sarà mai esattamente zero. 21

 La coda per il cinema Spettatori potenziali

 

Vanno allo spettacolo delle 20

 

Posti disponibili

 

 

 





Spettatori in uscita

  Fanno altro

 Se i posti disponibili sono sufficienti per accomodare tutti gli spettatori che regolarmente desiderano andare al cinema, allora: c'è sempre una coda di attesa, ma la coda è di lunghezza approx. costante, comporta un tempo di attesa approx. costante, e non è formata sempre dalle stesse persone. 22

Il tasso naturale di disoccupazione, o disoccupazione frizionale, non costituisce un vero e proprio squilibrio fondamentale del mercato del lavoro, ma un fenomeno dovuto ai meccanismi che regolano i flussi in entrata e in uscita nel mercato. Viene ritenuto compatibile con le condizioni di equilibrio generale del sistema economico. Le stime della disoccupazione frizionale variano da paese a paese (3-5% in USA, 4-6% in Europa), ma ci si attende che essa sia relativamente stabile. E' possibile (raccomandabile) cercare di minimizzare il fenomeno intervenendo per ridurre i tempi di attesa, ad es. agendo sui sistemi di collocamento, sulle informazioni in possesso di imprese e lavoratori, sui tempi e costi di ricerca, ecc. Se la disoccupazione osservata in un paese non ha queste caratteristiche (es. è sistematicamente più alta, con tempi di attesa molto lunghi, disoccupati permanenti) allora si tratta di disoccupazione strutturale, dovuta a fattori che impediscono il libero funzionamento del mercato del lavoro, che devono essere rimossi.

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In sintesi

Se i mercati sono in concorrenza perfetta la produzione e l'occupazione di EEG sono determinati dalla domanda e dall'offerta di lavoro, in base alla tecnologia, alla dotazione di capitale e alle preferenze dei lavoratori il PIL potenziale è il massimo ottenibile nelle date condizioni tecniche e con la piena occupazione dei fattori − soddisfa il criterio dell' efficienza paretiana − è sempre uguale alla domanda aggregata, (Legge di Say: "l'offerta crea la propria domanda") posto che la quota di reddito non impiegata in beni di consumo è esattamente compensata da quella in beni capitali

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