Manierismo PDF

Title Manierismo
Course Storia della città e del territorio
Institution Università Telematica Pegaso
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Introduzione al Manierismo. Baldassarre Peruzzi: opere. Giulio Romano: opere. Jacopo Sansovino: opere. Andrea Palladio: opere. ...


Description

Manierismo Tardo rinascimento. Il termine deriva da maniera, per indicare le caratteristiche fondamentali di un artista, e viene coniato a metà del 500 dal trattista Vesari, allievo di Michelangelo, che tra il 1554 e il 1556 scrive “Le vite dei più eccellenti pittori, scultori ed architetti”. Il manierismo si caratterizza per un eccezionale ricchezza decorativa e una totale mancanza di rispetto per le norme consolidate dalla tradizione. In questo periodo l’eccezionale diviene la norma. Anche l’architettura delle chiese deve rispondere a nuove norme, volute dal vescovo milanese Carlo Borromeo: - essa deve essere a croce latina, inscrivibile in un rettangolo, con una sola navata lunga ed ampia; - deve possedere un portico antecedente alla basilica; - la cupola deve ricoprire una funzione fondamentale nello skyline, e quindi deve indicare la presenza del luogo sacro ed avere dimensioni possenti. Baldassarre Peruzzi (allievo di Raffaello) Villa Farnesina (Roma) Su committenza di Agostino Chigi. Residenza suburbana sul Tevere. Su due piani, con forma a C, che si apre verso il giardino all’italiana, il quale sarà poi alterato nel tempo. Al piano terra troviamo una loggia composta da 5 archi, attualmente chiusa da vetrate per la salvaguardia degli affreschi, la quale serviva da palcoscenico per le feste e le rappresentazioni teatrali. In facciata non sono presenti né il bugnato, né archi alle finestre, né colonne o rivestimenti in marmo. Al’interno le decorazioni coprono completamente le superfici, come le grottesche e l’horror vacui. Palazzo Massimo alle colonne (Roma) Su corso Vittorio Emanuele. L’edificio presenta due sostanziali particolarità: - la prima particolarità riguarda la facciata, essa è curva, convessa nello specifico, e questo fa apparire il palazzo più maestoso ed imponente di quanto non sia in realtà; - la seconda riguarda sempre la facciata in cui troviamo l’ordine al piano inferiore e il bugnato a quello superiore. Il palazzo ha 4 livelli: livello terreno, piano nobile e due ammezzati. Giulio Romano (allievo di Raffaello) Palazzo Tè (Mantova) Il palazzo è un edificio a pianta quadrata, con al centro un grande cortile quadrato anch’esso, un tempo decorato con un labirinto, con 4 entrate sui 4 lati. Il corpo principale ha fronti tutti diversi tra loro. L’entrata principale verso la città è una loggia, la cossi detta loggia grande, con all’esterno tre grandi arcate su colonne binate. Sul lato ovest l’apertura è un vestibolo quadrato, con 4 colonne che lo dividono in 3 navate. La volta della navata centrale è a botte e le due laterali mostrano un soffitto piano. Tutta la superficie esterna è trattata a bugnato rustico e presenta un ordine gigante di paraste. Le pietre della trabeazione, in particolare i triglifi, scendono rispetto alla cornice simulando un dissesto

della struttura. All’interno gli affreschi coprono completamente la superficie. Casa di Giulio Romano (Mantova) L’edificio presenta aspetti fortemente rivoluzionari, come la finestra con il timpano triangolare all’interno di un arco, una cornice intermedia che si spezza e allude ad un timpano sul portale d’ingresso, e le aperture a livello della strada che simulano una continuazione dell’edificio sottoterra. Palazzo Ducale (Mantova) Su committenza dei Gonzaga, ristruttura il palazzo ducale. Realizza un nuovo cortile, il cortile della cavallerizza, con uso abbondante del bugnato grezzo. Le colonne applicate sono a spirale. Inoltre vi è la travata ritmica, cioè l’alternanza di parti architravate e parti arcuate. Il Manierismo Veneto La residenza veneziana di età tarto gotica viene reinterpretata secondo il linguaggio manierista, seguendo di schemi del trattato di Serlio. Le residenze mostrano tutte un fronte alto, sviluppato su più livelli, con le sale principali centrali rivolte verso il gran canale. I due architetti e trattisti manieristi in ambito veneto furono Jacopo Sansovino e Andrea Palladio. Jacopo Sansovino Palazzo Corner (Venezia) Fu costruito dopo che un incendio aveva distrutto la precedente abitazione dei Corner. In questo edificio si riprende lo schema della sovrapposizione degli ordini su tre livelli. I livelli sono separati da due fasce orizzontali. Lasciò la zona inferiore decorata a bugnato e ritmò il piano superiore con una serie di archi. Piazza San Marco (Venezia) Il sito era caratterizzato da importanti preesistenze: la basilica, il palazzo ducale (sede del doge), la piazza col campanile (piazza religiosa). Di fronte al palazzo ducale vi era un'altra piazza, civile, direttamente collegata al canale. Il suo intervento consiste nella realizzazione della biblioteca Marciana (biblioteca del doge, di fronte al palazzo ducale) e della risistemazione dei due fronti gemelli, in realtà uno esisteva già. Questi edifici sono caratterizzati dal ritmo incessante di porticati a più livelli che avvolgono interamente la piazza. Libreria Marciana (Venezia) Di fronte al palazzo ducale in piazza San Marco. Propone forme classicistiche con porticato a piano terra e finestre balconi per le sale di lettura. Sotto inserisce l’ordine gotico con fregio rigoroso con meteope e triglifi, mentre sopra troviamo semicolonne ioniche con il modulo alla serliana (con colonne corinzie). La zecca di Venezia Accanto alla libreria Marciana è visibile la zecca, edificio progettato come luogo in cui veniva coniata la moneta della serenissima. L’edifico è realizzato in pietra d’istria, senza legno, poiché durante la lavorazione della moneta si raggiungevano temperature molto elevate e così, visto che la pietra conteneva meglio il calore, non si

correva il rischio di incendio. L’edificio ha forme severe e si sviluppa su pianta quadrata affacciandosi su di un cortile interno sotto le cui 40 arcate avvenivano le attività di conio della moneta. L’edificio presenta l’ordine rustico con possente bugnato, perfettamente adatto a dare l’idea della forza dello stato contro l’offesa esterna. Il campanile e la loggetta in piazza San Marco (Venezia) Il campanile è una preesistenza medievale, che nel 1906 crolla a causa di un terremoto e viene ricostruito com’era e dov’era. Ai piedi del campanile vi è la loggetta di Sansovino, edificio pubblico destinato alle riunioni della venezia repubblicana. Questa viene concepita in forma di arco trionfale, doveva raccordare i dislivelli degli altri edifici. Andrea Palladio Padova, 1508. A 15 anni inizia a lavorare presso uno scalpellino, dopo si trasferisce a Vicenza dove lavora come assistente di un tagliapietre per la realizzazione di monumenti sepolcrali. Dopo l’incontro con l’umanista Mecenate, si appassiona all’architettura romana di età imperiale, e solo in parte viene influenzato dal manierismo. Si può dire che egli faccia scienza dell’architettura, toccando ogni campo: l’architettura pubblica, privata e religiosa. Dopo la realizzazione di due guide archeologiche sull’antichità di Roma, pubblica, nel 1570, un trattato dal titolo “I 4 libri dell’architettura”. Nel primo libro affronta la questione degli ordini architettonici e quindi del linguaggio dell’architettura. Il secondo tratta dell’architettura pubblica. Il terzo dell’architettura privata e religiosa. Il quarto espone questioni inerenti all’urbanistica. Nelle ville di Palladio il Leitmotiv è il sistema produttivo basato sull’agricoltura: la parte centrale era riservato all’aristocratico e le parti laterali allo sviluppo della coltivazione. Basilica Palladiana (Vicenza) Si tratta di una basilica con funzioni amministrative. Realizza un involucro che avvolge il palazzo preesistente. Le finestre del palazzo vecchio vengono in porte di passaggio dalle sale interne al portico esterno, su doppio livello, con ricorso al tema della serliana. La copertura è una volta a carena (volta a padiglione), la quale, sebbene inaccessibile, è realizzata dall’interno, come se fosse la carena di una nave. Palazzo Chiericati (Vicenza) Dal progetto originario sarebbe dovuto essere un luogo pubblico, ma in realtà diviene un palazzo privato. Gli elementi del portico superiore si interrompono al centro, dove la struttura è chiusa, ospitando le sale principali. Questo non fa parte del progetto originario. Una particolare eccezione alla norma è l’affollamento delle colonne all’estremità del corpo centrale. Loggia del Capitaniato (Vicenza) Il fronte verso la piazza ripropone un linguaggio Michelangiolesco con l’ordine gigante, non tramite lesene ma tramite semicolonne addossate alle pareti.

Nel fronte laterale di riconosce una sorta di arco trionfale, il quale celebra la vittoria dei cristiani sui turchi nella battaglia di Lepanto. Le ville Palladiane Ha dato inizio alle costruzioni delle ville. Le ville Palladiane mostrano una pianta fissa e rigidamente simmetrica. Egli è un convinto sostenitore dell’armonia e dei rapporti fondati su numeri razionali. I diversi ambienti non hanno mai la stessa altezza, ma questa varia a seconda della loro destinazione d’uso. Nelle ville c’è quasi una totale assenza di decorazioni, sono quindi molto moderne. In molte ville ricorrono elementi classici: come il tema del tempio, del pronao e della cupola, elementi del tutto innovativi per edifici privati e non religiosi. - Villa Barbaro a Maser (Treviso) Costruita per Daniele e Marcantonio Barbaro. Ha trasformato il vecchio palazzo medievale di proprietà della famiglia in una splendida abitazione di campagna, consona allo studio delle arti e alla contemplazione intellettuale, decorata con un ciclo di affreschi che rappresentano uno dei capolavori di Paolo Veronese. -Villa Capra (Vicenza) A pianta quadrata, perfettamente inscrivibile in un cerchio. È detta “la rotonda”. Su ogni facciata c’è un avancorpo con una loggia che si poteva raggiungere salendo una gradinata, ciascuno dei 4 ingressi principali conduceva alla sala centrale sormontata da una cupola. A Venezia Palladio realizza due chiese: la basilica di San Giorgio maggiore e la basilica del Redentore. In queste opere applica lo schema del tempio con la facciata a doppio livello. Basilica di San Giorgio Maggiore (Venezia) Perfezionò lo schema, trattando la navata centrale come il fronte di un tempio classico, mentre le navate laterali presentano un ordine minore a sostegno di due settori di timpano, simulando un tempio basso e largo. Presenta un impianto tripartito a croce latina di cui prolunga il prebistero aggiungendo un coro all’estremità dell’asse centrale. L’interno è particolarmente luminoso grazie alle volte, archi e semicolonne che lasciano fluire la luce. Basilica del Redentore (Venezia) Il Redentore è caratterizzato da un'unica navata affiancata da cappelle laterali. Il prebistero è formato da 3 absidi e da una copertura a cupola, ed è separato dal coro mediante uno schermo di colonne. All’interno prevale il ruolo della luce che fluisce lungo le colonne verso il centro a sembrare un “calidarium”,cioè la parte delle antiche terme romane destinate ai bagni in acqua calda e ai bagni di vapore. Palazzo Porto Calleoni (Vicenza) In pianta ripropone le tipiche strutture romane dell’atrio e del cortile, con ambienti organizzati intorno. Palazzo Valmarana (Vicenza) Importante è il prospetto in cui è presente l’ordine gigante con ordine minore iscritto. All’estremità laterali si denota una caduta di ritmo, non essendo ripetuta la lesena gigante, ma troviamo colonnine minori sormontate da statue. Questo elemento è introdotto per evitare la chiusura del palazzo rispetto agli altri palazzi.

Teatro Olimpico (Vicenza) Nasce dall’interesse di Palladio per il mondo classico e soprattutto dallo studio dell’opera di Virtuvio. La struttura è coperta (ricorda l’odeon). Costruito plasticamente si apre in 3 passaggi frontali, il maggiore arcuato al centro e i minori architravati ai lati, dai quali partono 3 strade in prospettiva. La profondità della scena è allusiva, attraverso un pavimento che sale, creando un cono ottico prospettico che ci allude sulla lunghezza della strada. Questi sono tutti accorgimenti scenografici che preludono al Barocco....


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