Mito caverna - Riassunto Politico. Testo greco a fronte PDF

Title Mito caverna - Riassunto Politico. Testo greco a fronte
Author Damiana Franzo
Course Filosofia Teoretica
Institution Università degli Studi di Trieste
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Summary

breve riassunto del mito della caverna di carlo sini ...


Description

L MITO DELLA CAVERNA Quando si parla di anima si sta parlando di Platone anche se possiamo essere critici in alcuni aspetti. Il significato dell'anima platonica ha attraversato tutta la nostra cultura legandosi soprattutto alla tradizione ebraico-cristiana costruendo una totalità.Cosa vuol dire allora parlare di anima e cosa è diventata per noi? la risposta è difficile. il concetto platonico di anima che fare con l'eternità della vita. Platone è in seguito delle influenze che provenivano dai pitagorici ma anche da molto più in là in tutta la civiltà indiana in quanto l'eredità della teologia e Filosofia indiana è il punto di partenza della nostra cultura occidentale. per Platone l'anima è da sempre ciò che anima e ciò che dà vita. per Platone l'anima e la vita eterna dove tutti ci troviamo d'accordo.Noi abbiamo e siamo questa tradizione cioè Comprendiamo l'esistenza di un cibo che è tipicamente umano il cui effetto è per l'eternità. la lettura di Platone attraversato millenni Infatti ritroviamo spunti nel dolce stil novo italiano in francese perché gli stilnovisti sono considerati dei platonici in quanto vogliono garantirsi la vita eterna attraverso l'amore. la concezione dell'anima platonica è vista come un cammino che eternizza la vita umana. le tappe di questo cammino si possono leggere nei libri Repubblica nel fedone e nel Timeo con diverse sfaccettature Ma che hanno in comune il percorso di elevazione dell'anima. questo percorso è il cibo della vita eterna.Qui ritroviamo un insegnamento che ci ha dato platoniche noi non abbiamo mai dimenticato. insegnamento è che non possiamo cogliere il cammino dell'anima se non stabiliamo il suo rapporto con il corpo. ciò che viene espresso in maniera superficiale come un dualismo da correggere invece per Carlo Sini deve essere un dualismo da comprendere nella sua profonda verità ed efficacia. Il cammino dell'anima e un accadere come cibo del corpo attraverso il corpo al di là del corpo. Platone lo ha descritto in in tanti modi ma uno tra i più famosi e il mito della caverna che è incentrato su alcuni uomini che sono da sempre incatenati dentro una caverna posti di fronte a una specie di televisione: il fondo della caverna sulla quale si proiettano delle ombre. queste ombre Sono prodotte alle spalle dei prigionieri da delle statuette che passano davanti all'apertura della caverna Ma i prigionieri che sono incatenati non lo sanno e non hanno mai visto queste statuette loro vedono le ombre e credono che siano tutta la realtà. Sino aquando uno di questi schiavi che era incatenato riesce a liberarsi e intraprende il suo cammino appunto Il cammino verso l'eternità.Gli uomini che sono nella caverna, incatenati dalle ombre, non sono ancora degli esseri umani ma sono degli ominidi persi in una natura ignara di sé. non sono né vivi ne morti e non hanno né anima ne corpo: non hanno il corpo perché sono schiacciati su queste immagini. questi ominidi sono incatenati a una visione che non è nemmeno tale in quanto a luogo quando uno si gira e realizza la realtà dei fatti. Allora comincia un cammino nel corso del quale comprende che le ombre non sono vere ma che la loro verità risiede altrove cioè nelle statuette che un Dio muove per ingannare questi ominidi. Ora gli uomini riescono a capire che quelli sono solamente dei corpi dove sono imprigionati e che bisogna uscire da una prigione che non è nemmeno corpo ma lo diviene nel momento in cui si muove il primo passo fuori dalla caverna e questo primo passo è il passo nella luce della verità e della Sapienza Ma ancor prima nell’avvicinamento alla luce. Comincia una dialettica che non ci lascerà mai più tra verità e luce, Sapienza e illuminazione che viene da Dio può da una profezia o da una tradizione. la luce qui è intesa come oggetto metafisico Infatti si può vedere che anche la luce è un concetto fondamentale in tutto il Paradiso di Dante. si può quindi dire che Dante è una ripetizione senza saperlo di Platone. in Platone c'è una consapevolezza originaria secondo cui uscire dalla caverna significa uscire quindi da una vita animale una vita priva di sapienza, per esporsi alla luce. l'alluce

implica una cosa meravigliosa che è il desiderio di conoscenza. il desiderio è un amore verso la cosa se Io posseggo la cosa posseggo la luce e quindi anche la vita. allora mi trovo nella vita eterna e non più nella caverna e quindi nel buio e adesso vedo con certezza la morte e so la differenza rispetto a quelli che sono rimasti all'interno della caverna e non sanno nulla neanche di essere vivi. Platone definisce L'amore come un copula Mundi Infatti l'amore viene visto come un mediatore Perché tutto il cammino è il cibo dell'anima quindi quel cibo che rende anima l'anima è l'amore. dapprima questo amore viene rivolto verso gli oggetti che sono quindi dei paradigmi delle ombre che vengono proiettate sulla parete. colui che fugge non riesce subito a guardarle perché sono troppo luminose e lo accecano allora cerca di guardarle rispecchiate nell'acqua in quanto Attraverso l'acqua c'è la possibilità della mediazione quindi si innamora dell'acqua. Noi ci siamo costituiti attraverso figure drammatiche e mitologiche che hanno caratterizzato il nostro amore per gli oggetti in cui lo concentravamo. qui nascono i nostri passi sulla sessualità la Costituzione Il nutrimento dell'anima e quindi l'immagine dei corpi. una volta che si è rinforzata la vista si va più in là quindi il nostro amore cresce il nostro sapere Se intende Infatti si cominciano a notare le corrispondenze tra i corpi e le loro figure geometriche la ritmica, e man mano si sale attraverso quella che Platone definisce dialettica quindi attraversare la verità del verbum. fare esperienza significa nutrirsi del verbum che a sua volta significa nutrirsi del Fiat cioè della vita eterna che sta dentro tutte le cose: andare al di là, ma attraverso i corpi. Sempre attraverso i corpi nei quali risiede la grandezza del nostro cammino risiede anche la necessità di questo cibo. Io devo mangiare dei corpi per essere un corpo vivente quindi per avere un'anima e quindi animare il mio corpo alla Sapienza che governerà il mio desiderio .Ma fino a che cammino per questa via che quindi il nutrimento ha la sua mediazione nei corpi non arriva ancora la vita eterna. Platone racconta nella Repubblica che manca qualcosa per arrivare alla vita eterna .Colui che si è liberato e quindi è uscito dalla caverna ha visto la luce di conseguenza ha visto il sole che nella metafora platonica è rappresentato da l'idea del bene però allo stesso tempo sente una grande pietà per i suoi fratelli: non ce la fa a rimanere da fuori da solo nella luce eterna e lasciare credere ai suoi fratelli che la vita sia all'interno della caverna E quindi che sia le ombre. quindi torna nella caverna per liberarli e spiegare loro che sono incatenati e che sono ignoranti perché ignorano la loro natura Quindi il loro potenziale. Questa è la metafora della politica che è sotto alcuni punti di vista drammatica perché Coloro che stanno dentro la caverna non sono subito persuasi anzi si scontrano e cercano di resistere.La politica quindi si scontra con gli uomini delle ombre che non vogliono la vita eterna Ma vogliono solamente che si dividano e non uniscano. però coloro che ignorano la persona che è uscita dalla caverna sono perduti. non possono salvarsi perché non sanno neppure di dover essere salvati Anzi si oppongono con tutte le forze che hanno. in un altro passo della Repubblica Platone parla della questione del come i corpi raggiungono il cibo eterno dell'anima. queste affermazioni hanno avuto degli infiniti sviluppi e trasformazioni ma il punto centrale è che fino a che noi non comprendiamo la situazione ambigua del corpo non comprendiamo che da un lato il nostro corpo è indispensabile e di conseguenza non possiamo toglierlo perché attraverso di esso quindi attraverso la bellezza è il senso della Bellezza si crea un ponte verso il bene quindi verso la verità. quindi noi abbiamo bisogno dei corpi belli armonici. la bellezza ora diventa Il Mediatore. chi non è sensibile alla bellezza non è entrato in contatto con la civiltà e la cultura. Dobbiamo necessariamente innamorarci dei corpi belli perché è la nostra salvezza.La bellezza è un ponte ma da solo non è sufficiente ci vuole qualcos'altro che Platone descrive nella Repubblica come una sorta di saetta, di luce che colpisce l'anima dell'uomo.

Platone ci sta dicendo che fino a quando il cibo dell'anima crede di potersi sostenere come vita eterna attraverso la bellezza dei corpi, non ha ancora raggiunto il suo culmine, il suo destino ultimo. in un'elaborazione fatta da Giordano Bruno afferma che per capire Questo ragionamento bisogna trascendere i corpi cioè entrare in tutti i corpi e accogliere nel proprio la vita eterna. questo passaggio è il nutrimento dell'anima cioè quello che ci rende umani È l'abbandono della pretesa del possesso l'abbandono della pretesa della vita eterna che possa essere ottenuta impadronendosi dei corpi a partire dai figli e così a seguire fino ad arrivare al possesso dei beni materiali che viene visto come un amore deviato ma non da disprezzare. Molte persone pensano che la loro vita non avrebbe senso se non avessero figli ma il superamento non è me la rinuncia al corpo né alla bellezza ma piuttosto la rinuncia a questo corpo ea questa bellezza per il corpo e la bellezza. quando noi capiamo questa sottile differenza veniamo toccati da un'illuminazione cioè l'idea del bene che ci dona il cibo definitivo per la vita eterna. questo passaggio definitivo risulta essere il dono del proprio corpo però questo è un modo di pensare illusorio.C'è una tradizione alle nostre spalle quando si parla di anima di cibo dell'anima ossia del cammino verso l'eternità che non può essere in questo corpo ma ne ha bisogno perché questo la ricevuta e la deve trasmettere sia in senso materiale che spirituale Infatti il suo unico compito è promuovere la vita eterna ma non la mia vita. tutti hanno il desiderio di avere una vita eterna e quindi tutti frequentano la bellezza. Questa è un attrazione ineliminabile negli esseri umani Infatti anche Goethe dice che c'è un grande negatore ed è colui che dice di no. è una forza che non è praticabile e afferma che l'anima non è nulla senza il corpo e viceversa. Allora nello stesso tempo è vero anche che il desiderio di vita eterna, il superamento dell'egoismo E l'istinto del processo virgola l'istinto che combatte questo aspetto C'è in tutti. è compito della società, politica e della cultura favorirlo ma non saremo noi a salvare il mondo, il mondo si salva da solo....


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