Modulo B - Parte 4 - Settore quaternario e quinario PDF

Title Modulo B - Parte 4 - Settore quaternario e quinario
Author Sara Mennea
Course Geografia urbana e regionale
Institution Università degli Studi di Milano
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Summary

Secondo Modulo
Parte competa degli appunti lezioni sul settore quaternario e quinario + foto e grafici slides...


Description

4 novembre 2020 GLI SPAZI DEL QUATERNAZRIO E QUINARIO: Il mondo si trasforma tanto rapidamente sotto la spinta di questa rivoluzione tecnologica pervasiva, e ciascuno di noi viene travolto da un mondo che è sempre più complesso e che all’improvviso ha fatto venire meno certi punti di riferimento concreti e che consideravamo stabili nel tempo. Cioè vi è l’capacità spesso di capire il cambiamento e le trasformazioni dei diversi paesi e dei diversi paesaggi. Questi segnali ci fanno capire che, da un mondo che era basato sui settori tradizionali del primario e del secondario, è subentrato un nuovo mondo legato a dei nuovi settori e dalle nuove esperienze che arrivano soprattutto da altre dimensioni, che non sono tanto quelle della percezione abituali quali allevamento e agricoltura, o in generale dei servizi che noi percepiamo bene, quanto a un massiccio bombardamento (da stampa, televisione, social, ecc.) con forme di comunicazione spesso confuse. Bisogna imparare a distingue le informazioni false (fake news1) da quelle reali. A fianco all’informazione valida vi è sempre un qual cosa che ci fa capire che la selezione critica è resa difficile da diversi fattori e che questi rumori sono spesso costruiti ad arte dalla pubblicità e dagli interessi, che si affermano con la manipolazione dei dati. Questo è un esempio di quello che è il settore quaternario, ovvero la curiosità di capire che ci spinge ad un’attenzione per questi settori che sono importanti soprattutto nei paesi sviluppati e sono anche un elemento di discrimine per lo sviluppo e il sottosviluppo a livello mondiale dei diversi stati. Le statistiche economiche, sostanzialmente, formano un insieme coerente, come visto fin ora, per determinati elementi dei vari settori, ma tuttavia questo è stato un sistema pensato lentamente nelle storie, e organizzato molto bene nella storia in modo sistemico nella a partire dalla Seconda guerra mondiale. Nel mentre è successo che la situazione è divenuta più complessa e articolata, se noi oggi leggessimo il ondo solo con queste categorie avremmo delle gravi lacune. Oggi, infatti, si parla con attenzione anche di elementi come lo stato dell’ambiente, di sviluppo sostenibile, di capacità organizzativa e imprenditoriale, si valuta il capitale umano delle aziende (inteso come conoscenza e sapere), si parla di nuovi concetti economici e imprenditoriali come l’e-commerce, ecc. Vi è una rete degli scambi, un’informazione passa, di soggetto in soggetto, mutandosi in idee sempre diverse. Di conseguenza vi è un’informazione che continuamente ha un punto di vista e un ricevimento che può essere considerato informazione, informazione distorta ecc. A differenza di prodotti, di beni di consumo, ecc. una risorsa informativa non obbedisce a delle regole che sono quelle della logica economica classica. Non esiste quindi una teoria capace di spiegare queste nuove dimensioni e la governace, ad esempio, pubblica dove lo stato a fianco delle tradizionali competenze legate al controllo di spazi si deve occupare di emergenze, intervenire nei mercati e quindi possiede anche un nuovo ruolo normativo.

Fake news: neologismo con un’applicazione anche geografica, poiché tra la realtà geografica vera e la narrazione della realtà geografica, i cambiamenti possono essere anche molto forti. Oggi molte persone parlano di dimensioni geografiche ma sens aavere una conoscenza, raccontanto aspetti non soempre validi.

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Tutto questo mondo di rivoluzioni tecnologiche e di informazioni, l’epoca telematica e la rimessa in discussione delle nuove dimensioni ambientali e di sviluppo, la presenza delle imprese transnazionali e quindi discorsi legati tra l’economia reale e quella informale, ci fanno vedere che oggi esiste un nuovo settore, chiamato genericamente quaternario. Questo settore, quindi, raggruppa tutte queste funzioni ad alto valore aggiunto, ovvero funzioni che fanno guadagnare molto, anche vantaggio politico, se le si controllano, poiché paesi che hanno un quaternario molto sviluppato sono al vertice della gerarchia degli stati controllando fasi decisionali importanti e occupano posizioni di comando, anche per gli altri settori economici. Settore che quindi ha delle funzioni di coordinamento, ma anche delle funzioni scientifiche. Oggi, infatti, si parla di rivoluzione dei saperi, dopo una rivoluzione che è stata quella agricola, dopo le rivoluzioni industriali e dopo la rivoluzione informatica con l’arrivo del Computer, oggi saremmo in presenza di un settore del cambiamento del modo di pensare. Essere potenti, quindi, significa essere in contatto con questi settori, con reti vaste ed efficaci di circolazione delle informazioni. Questo sarebbe il settore quaternario Un settore quindi che è spazialmente concentrato in alcune aree del pianeta. Il quaternario ama, infatti, le città medio-grandi dei paesi più avanzati, paesi in cui le strutture economiche sono abbastanza articolate. Si concentra in alcune parti dello spazio, che noi chiamiamo appunto spazi urbani, particolari chiamate anche tecnopoli, dove la tecnica e l’economia dominano la gestione di questi spazi urbani. Quindi mentre il primario è diffuso nello spazio e ha una continuità nel tempo, derivando da attività del passato, e mentre l’industria comincia a concentrarsi in alcuni spazi, spazi della produzione come officine e imprese, e il terziario circola in qualche modo per il mondo, attraverso i trasporti, ecco che invece il quaternario ha una gestione non tanto areale quanto puntuale, sta in alcuni punti precisi del pianeta (le città grandi). Non a caso sono le città più conosciute: New York, Londra, Tokyo, Parigi, Shang Hai, città che conosciamo proprio perché sedi del quaternario. L’influenza del quaternario, quindi, si manifesta in modo selettivo e settoriale, con una logica autoreferenziale, ovvero che il quaternario genera informazione e sapere, condiviso all’interno di un piccolo cerchio di saperi e ha influenza immediata sugli altri settori produttivi poiché li domina. Quindi oggi il quaternario modifica comportamenti, culture, stili di vitae i consumi di milioni di persone. Trasmette l’idea di modernità ovvero di servizi avanzati, che non sono solo digestione tradizionale ma sono di conoscenza e di sapere. L’INFLUENZA ETEROGENEA DEL QUATERNARIO: Il paesaggio dietro a questo settore è molto eterogeneo. Il quaternario lo troviamo nei cerchi di formazione intellettuale, ovvero nelle università, scuole, facoltà, ecc. ma anche nei laboratori scientifici impegnati in più settori nelle scoperte (scoperte poi applicabili all’agricoltura, all’industria, al commercio, agli scambi, con smaterializzazione di certi servizi2). Sono questi spazi del potere, come il Parlamento europeo dove si prendono le decisioni direttive, che uniformano gli stati europei a seguire standard o ad aggiornarsi 2

Elementi come lo smart working sono legati al quaternario, che si riflette nello spazio

per un input che deriva da una governance, in un modello top-down (dall’alto verso il basso). Quindi è una dimensione molto importante che oggi arriva ace a identificarsi con un paesaggio evidente che è quello delle borse mondiali, che ci dice chiaramente come alcune città sono scelte come sede del settore quaternario. Il quaternario, dunque, presenta paesaggi di questo tipo: università, laboratori, grandi palazzi della politica, i grandi palazzi dell’economia e le grandi sedi transnazionali.

I SETTORI “AVANZATI”: In questo mondo che cambia rinanimente servizi come quelli del quaternario sono definiti servizi avanzati. - Quaternario direttivo e di coordinamento; - Quaternario delle tecnologie: fondamentale, oggi il quaternario è una battaglia politica della telecomunicazione, con banda larga, 5G, guerre commerciali (come quello tra USA e Cina); - Quaternario bancario, finanziario e assicurativo: dove è presente la caratteristica di rendere prospero un territorio nel caso dei G20, G7e G8 dove questo sistema è ancora più sviluppato; - Quaternario scientifico, della ricerca e della salute: importante soprattutto in periodi come quello attuale con grandi problematiche sanitarie; - Quaternario della formazione e della conoscenza: un quaternario che ha le grandi sfide nelle università, in situazioni gerarchiche in cui si fanno ranching su parametri di saperi (università con alti ranching possono preparare meglio e creare un capitale umano spesso impiegato come ad alta formazione). Solitamente quaternario e gli altri settori coesistono, non solo perché, ad esempio, una popolazione con una formazione elevata tende a essere ben remunerata e a generare terziario, ma anche perché in stessi spazi coesistono quaternario e terziario, ad esempio, nelle università con servizi di segreteria. Mentre gli elementi come lezioni e laboratorio sono legati al servizio specifico del quaternario. Lo stesso vale in luoghi come ospedali (servizi base + servizi specializzati). Questo è il quaternario, molto importante poiché oggi il quaternario e il settore del quaternario ancora più avanzato (il quinario) sono i settori che oggi interessano di più. IL QUATERNARIO DIRETTIVO DELL’ECONIMIA-MONDO:

Il quaternario direttivo dell’economia-mondo è sicuramente più importante come servizi avanzati. La parola economia-mondo è stata introdotta da uno storico importante quale Braudel per designare questo spazio planetario nella sua articolazione di pesi e di ruoli economici e polittici coordinati da questi servizi avanzati, che hanno un carattere prettamente dirigenziale. Sostanzialmente si tratta di vedere tutte le imprese multinazionali e internazionali, con una delocalizzazione della produzione e con gestione centralizzata nel paese d’origine. Oppure le imprese transnazionali, che hanno attività produttive diversificate all’estero e centro direzionale e proprietà nazionali nell’economia-mondo, che hanno affiancato sostanzialmente gli stati e che forniscono dei servizi di comando dei servizi di controllo. Cioè nell’idea dell’economia-mondo e del sistema

mondo ci sarebbero tutta una serie di servizi avanzati di comando, di direzione, di coordinamento che sarebbero appannaggio o degli stati (tradizionalmente) che hanno questo potere di controllo direttivo, e adesso si sarebbero affiancate due tipologie di grandi imprese: le multinazionali oppure le imprese transnazionali. Quindi questo settore produttivo e direttivo coordinerebbe e farebbe parte dell’economiamondo, che quindi ha una pluralità di voci molto importanti. L’economia-mondo ha una matrice fortemente capitalistica, è erede dei grandi imperi coloniali europei dell’età moderna (in particolare dell’impero britannico) e poi hanno dato un contributo anche le rivoluzioni industriali e oggi il quaternario direttivo sarebbe anche legato alla quarta rivoluzione industriale. Questo settore si è diffuso in modo capillare e questo boom di sviluppo ha trasformato il capitalismo in una serie di sistemi di eccezionale dinamismo e potere. All’interno di questo, sono i poteri più forti a fornire dei servizi ma allo stesso tempo controllano il sistema. Questa economia-mondo ha un rapporto complesso con le eredità storico culturali europee. Possiede, infatti, un legame molto complesso con le confessioni religiose, le culture nazionali, con gli spazi politici e il risultato è una combinazione di queste diverse dimensioni. Quindi il quaternario direttivo è funzionale anche al percorso che le diverse regioni del mondo hanno compiuto, perché sono portatrici di eredità culturali tra loro molto diverse. Questo vale anche se consideriamo, che il sistema mondo e il quaternario che lo dirige sono nati da due grandi rivoluzioni occidentali che sono la Rivoluzione americana e Rivoluzione francese. Queste hanno gettato le basi ideologiche e istituzionali del moderno stato capitalistico, che l’hanno orientato verso una dinamica evolutiva liberaldemocratico e che spesso, però, si combina la presenza delle grandi imprese multinazionali e transnazionali. Questo è il motivo per cui i vari aspetti del quaternario sono tra loro in qualche modo legati. Quindi all’interno di questo vasto mondo, commercio, finanza, cultura, dialogano, oltre che con informazione, spettacolo, transporti e telecomunicazioni, a creare un’economia-mondo più larghe dove gli stati tradizionali fanno fatica a coprire ed esercitare a pieno il loro ruolo di potere. Ecco, quindi, che qui si inseriscono le imprese multinazionali e le transnazionali. Ovviamente nel mosaico dei oltre 200 stati sovrani in cui è ripartito l’ecumene, lo spazio presenta una forte asimmetria, essendovi degli stati più forti di altri. Paesi come gli USA, primi in questo, riescono a combinare tra loro tutti questi elementi in un insieme coerente. Avendo così la capacità di affrontare la competitività di questa economiamondo, perché hanno un territorio vasto, una popolazione numerosa con un grande potere d’acquisto e un’elevata dotazione di capitali in termini di produttività e infrastrutture, oltre che a una società

tendenzialmente aperta all’informazione e all’imprenditoria. Quindi hanno una forte capacità di proiezione internazionale. Il quaternario direttivo da quindi un ruolo agli USA che oggi è discusso. Accanto al quaternario direttivo e degli stati si affianca anche il quaternario delle comunicazioni e i potenti strumenti che sono soprattutto nelle mani delle imprese multinazionali e transnazionali, dove si ha un ruolo significativo giocato dalle telecomunicazioni e dall’informatica. Il mondo diviene quindi molto più complesso e interconnesso, ma allo stesso tempo si impone una logica relazionale, continuamente messa in discussione e che rimette in discussione le frontiere degli spazi giuridici, quindi la logica del mondo relazionale legato a queste telecomunicazioni porta a una connessione sempre più efficace di noduli relazionali sparsi per il pianeta. Si crea quindi un mondo in cui le comunicazioni sono importantissime, infatti, un paese che si isola credendo di proteggere la propria l’industria dalle incursioni straniere ne infligge invece un colpo fatale. Questo perché si va creare un mercato troppo ristretto. Sostanzialmente questo settore telematico è un campo di forza in cui la volontà di accrescere il numero delle connessioni si bilancia con il timore di perdere il controllo. Le istituzioni politiche sono ancora ispirate all’idea dello stato sovrano, non sapendo gestire bene questo fenomeno delle comunicazioni che tendono ad aprire ma anche ad esporre a problemi di privacy, attacchi informatici, ecc. Quindi a volte tendono più verso una chiusura, con lo scopo di proteggere e difendere gli equilibri esistenti. Il quaternario delle comunicazioni ci delinea oggi uno spazio telematico dove le frontiere sono fluide, sono temporanee e l’impresa transnazionale è per eccellenza il simbolo di questo mondo. L’impresa diventa una specie di sismografo che continuamente sta attenta agli impulsi, attraverso capacità acquisite con l’esperienza, e l’informazione viaggia e serve ad acquisirne altre. Cambiano situazioni perché l’efficienza richiede comunicazione. Quindi la società telematica si allarga e oggi somnia tutte le economie le società, nonostante questo richieda un’integrazione sempre più spinta.

Questo tipo di comunicazione crea anche degli squilibri, ovvero che i territori e i paesi più avanzati tendono a non condividere tecnologie delle comunicazioni, facendo si che il digital divide aumenti, poiché, appunto, le differenze tra le varie parti del mondo sono evidenti. Se vediamo dove hanno sede gli host internet si vede come la globalizzazione sia decisamente meno spinta, poiché più della metà degli host mondiali hanno sede nel Nordamerica, conferendo a paesi come gli USA un enorme potere di controllo. Non esiste una vera e propria forma di democratizzazione di internet, perché questo è fortemente Nordamericano.

ALTRI DATI:

In generale si vede come il digitale divide sia molto forte: i paesi ricchi comandano le comunicazioni mentre meno paesi poveri. E-government: esempio di quaternario politico unito alle comunicazioni. È un insieme di servizi avanzati e diritti per controllare e gestire meglio la politica e il sistema amministrativo. Questo tipo si sistema, come già visto per le tecnologie è più avanzato in alcuni paesi piuttosto che in altri. 5 novembre 2020 LO SVILUPPO: Anche solo dando uno sguardo al mondo contemporaneo si può notare chiaramente che vi sono degli enormi contrasti riguardanti i livelli di sviluppo economico e di benessere prodotti dal diverso accesso alla richiesta e alle risorse. In linea generale, a scala globale, si possono distinguere stati a economia avanzata, ovvero i paesi ricchi, e stati a economia meno avanzata, ovvero gli stati poveri. Questi differente livello di sviluppo non è visibile unicamente confrontando i diversi stati che costituiscono il sistema mondo, ma è visibile anche all’interno di uno stesso paese. Per esempio, basti pensare al Brasile, nello specifico all’area del nord-est che presenta un grande contrasto, in termini di ricchezza, rispetto all’area più moderna della regione di San Paolo. Se analizziamo un contesto come quello degli Stati Uniti, in particolare i contadini delle pendici dei monti Appalachi, notiamo come questi vivano una realtà economica e culturale diversa da quella degli agricoltori delle regioni centro-orientali. Quindi parliamo di due scale: scala globale, ma anche scala locale. Lo sviluppo si misura, nel monumento in cui si fa una generica distinzione tra economia avanzata e meno avanzata, in base ad alcuni parametri precisi: la crescita economica, il livello di modernizzazione del territorio e il diverso livello di produzione e consumo di materie prime. Tenendo conto di questi elementi, nel tempo sono state coniate delle espressioni per indicare questi differenti livelli

di sviluppo. Di queste, le più importanti, maggiormente utilizzati nel coro della storia, sono sviluppo e sottosviluppo. I termini sviluppo e sottosviluppo hanno messo in evidenza il contrasto tra gli stati economicamente avanzati e quelli meno sviluppati, anche detti in via di sviluppo. L’espressione in via di sviluppo è stata introdotta nel 1949, dal presidente degli USA Truman. Questo termine doveva sostituire il termine, all’ora in uso, arretrato, termine che veniva visto poco lusinghiero e nient’affatto corretto da un punto di vista politico. Le espressioni sviluppo e sottosviluppo risultarono nel tempo monto generiche, poiché, per esempio, la categoria del sottosviluppo non era in grado di dire in quali stati venivano fatti degli sforzi per il progresso stesso dello stato. Quindi nel tempo, la categoria generica del sottosviluppo viene modificata con atre espressioni come moderatamente sviluppato oppure ancora meno o molto poco sviluppato. Quindi la categoria sviluppo e sottosviluppo non erano, e non sono, in grado di comunicare elementi come, ad esempio, il livello di industrializzazione piuttosto del livello di diversificazione economica all’interno di un paese. Dunque, l’espressione sottosviluppo, poco alla volta, viene sostituita da espressioni come di recente industrializzazione, creando una dicotomia tra paesi sviluppati e paesi di recente industrializzazione. Si riteneva che l’espressione di recente industrializzazione potesse essere più indicativa per evidenziare il livello di industrializzazione raggiunto dal paese. In seguito, anche la categoria di recente industrializzazione è stata sostituita, da paesi a economia emergente, termine che fornisce un’immagine decisamente più positiva di quello che è il paese sottosviluppato. Per altro, queste espressioni sono servite anche per superare quella suddivisione del mondo, in voga negli anni ’80, che vedeva il sistema mondo diviso in quattro parti: -

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Primo Mondo: costituito formalmente dai paesi industrializzati, in cui vigeva il libero mercato. Paesi che perseguivano un’idea capitalistica Secondo Mondo: che includeva le economie controllate, ovvero il blocco comunista, facendo rientrare in questa fetta gli stati a economie di piano. Terzo Mondo: costituito da quei paesi che avevano avviato un loro sviluppo economico, ma la loro economica non era comparabile a quella dei paesi del primo e del second mondo. Quarto Mondo: raccoglieva quegli stati meno sviluppat...


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