Norvegia Paesaggio, Inquinamento, Industrie, Turismo PDF

Title Norvegia Paesaggio, Inquinamento, Industrie, Turismo
Author Francesca Maricchiolo
Course Geografia della cultura e dello sviluppo
Institution Università degli Studi di Catania
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NORVEGIA 1. PAESAGGIO: 

Geografia Stato dell’Europa Settentrionale che occupa la sezione occidentale della Penisola Scandinava. È bagnata a nord dal Mar Glaciale Artico e dal Mare di Barents, a ovest dal Mar di Norvegia e a sud dal Mare del Nord. Confina a Est con la Svezia, la Finlandia, e per un esiguo tratto, con la Russia.  Morfologia, Idrografia e Clima MORFOLOGIATERRITORIOIl territorio norvegese corrisponde a una lunga striscia ininterrottamente montuosa (esigue pianure si hanno solo nella sezione sud-orientale del Paese, che si sviluppa da nord a sud lungo il bordo occidentale della Penisola Scandinava, e precisamente da Capo Nord, l’estremità settentrionale del continente europeo, alle coste dello Skagerrak. Essa termina al mare con una costa frastagliatissima, intagliata da innumerevoli fiordi e fonteggiata da una miriade di isole e scogli: montuosità e continua prenetazione marittima rappresentano le peculiarità morfologiche del Paese, conferendogli un’organica unitarietà. Tali elementi traggono la loro origine dalle vicende geologiche che in varia epoca, hanno interessato, oltre alla Norvegia, tutta la Scandinavia. Estrema porzione occidentale dello Scudo Baltico, cioè l’ossatura precambriana dell’Europa, la Norvegia è sottoposta nel Paleozoico all’orogenesi caledoniana, cui deve la nascita delle sue montagne, poi in più riprese sommerse dalle acque. Tali rilievi, con vasti altipiani e cime tondeggianti furono però “ringiovaniti” dall’ orogenesi cenozoica, assumendo spesso quell’aspetto alpestre tipico dei sistemi cenozoici. Tale sollevamento ne ha in ogni caso accentuato la montuosità; tra le maggiori cime sono il Glittertind, lo Snøhetta, il Rondane. Il Ringiovanimento diede inoltre una nuova forza agli agenti erosivi, tra cui soprattutto i ghiacciai. Questi infatti hanno contribuito ampiamente a modellare il Paese, che fu lungamente soggetto alle glaciazioni pleistoceniche. In tali periodi si ebbero vaste calotte glaciali con formaizoni di lunghe lingue nei solchi vallivi che scendono al mare. Oggi i ghiacciai coprono complessivamente una superficie di circa 5000 km², di cui 800 km² spettano allo Jostedalsbre, il più vasto dell’Europa continentale. Allo stesso tempo il livello del mare subì notevoli oscillazioni, legate all’espansione e alla riduzione delle masse glaciali. Antiche valli glaciali occupate dal mare sono appunto i fiordi, allungati, profondi, ramificati: dall'ampio Trondheimsfjord all'Oslofjord, sulla cui diramazione settentrionale si affaccia la capitale, al Sognefjord, lungo oltre 200 km e profondo 1244 m, all'Hardangerfjord ai piedi dell'omonimo ghiacciaio ecc. (spesso sulle carte geografiche sono però indicati al plurale, cioè Trondheimsfjorden, Oslofjorden ecc., in considerazione del fatto che il più delle volte si tratta non di un'insenatura singola ma di un complesso di rientranze, quindi di più fiordi). Elemento non meno caratteristico dei fiordi sono le innumerevoli isole rocciose (il cosiddetto skjargård, o giardino degli scogli) che fronteggiano le coste norvegesi: si tratta per lo più delle aguzze sommità emerse di un'esigua piattaforma costiera frantumata dalle erosioni marine e glaciali. Vere e proprie isole si hanno solo al largo della costa nord-occidentale, dove affiorano le Lofoten e le Vesterålen. IDROGRAFIA(AMBIENTE) Per la vicinanza dello spartiacque alla costa, i fiumi della Norvegia sono brevi, impetuosi, interrotti frequentemente da rapide e cascate che ne limitano la navigabilità; sono però abbondantemente alimentati da ghiacciai e assai adatti allo sfruttamento idroelettrico. Il più importante è il Glomma, che per 600 km attraversa da N a S la Norvegia orientale e che sfocia nel fiordo

di Oslo. I laghi sono numerosissimi (Mjøsa, Røssvatnet, Femund) ma di modesta superficie; sono tutti di origine glaciale, profondi e allungati, simili spesso a fiordi interni. CLIMA(AMBIENTE)Il paese è subpolare quanto a latitudine sicchè buona parte del territorio è posta a Nord del Circolo Polare Artico; La Norvegia deve a ciò la lunghezza dei periodi diurni estivi (famoso è il fenomeno del “sole di mezzanotte”) e per contro il persistere, durante il lungo inverno, dell’oscurità notturna. Quanto invece alle temperature, queste sono particolarmente miti: e ciò per effetto dell’azione della Calda Corrente del Golfo, un cui ramo costeggia internamente il litorale norvegese e fa sì che le acque superficiali non gelino mai. Ne deriva che il clima non è molto aspro, almeno sulle coste, dove assume caratteri oceanici (estati fresche, inverni non rigidi, abbondanti precipitazioni) con frequenti nebbie, indotte dalla Corrente del Golfo; dato però che nella sua sezione settentrionale e centrale la Norvegia è poco più di una striscia di terra lungo il mare, le condizioni di un clima continentale (forti sbalzi termici, rigore invernale ecc.) sono significative solo nella porzione meridionale, dove il territorio si interna sino a una larghezza di 430 km. La disposizione nel senso dei meridiani delle catene montuose, il cui crinale corre in genere prossimo alla costa, influisce sull'andamento delle isoterme e delle isoiete: temperature e piogge cioè più che variare secondo la latitudine, da N a S, variano da W(ovest) a E. Frequenti sono le precipitazioni nevose. VEGETAZIONE (AMBIENTE)La vegetazione è largamente di tipo subartico. Si hanno soprattutto a Sud, dense foreste di conifere (pini e abeti), cui succedono boschi di betulle e salici, quindi, alle alte quote e nella Norvegia settentrionale, la tundra con arbusti nani e licheni.

 Mare e montagna costituiscono i due elementi unificanti di questo territorio così vasto, caratterizzato da differenti ecosistemi. Partendo da Nord, nella contea di Finnmark, e percorrendo tutto l'asse montuoso del Paese fino alla regione amministrativa meridionale di Telemark, si incontra la tundra, priva di alberi a causa del permafrost (stato di congelamento perenne del sottosuolo delle regioni polari e periglaciali) che impedisce alle radici di penetrare profondamente nel terreno ghiacciato. Negli avvallamenti vivono contorti salici polari nani e qualche betulla nana mentre nelle aree pianeggianti prevale la bassa e coloratissima vegetazione erbacea di corimbi, licheni, muschi, rododendri rossoruggine, erica polare, campanule azzurre, arniche gialle, androsacee bianche. La renna, il cervo, la volpe bianca, le lepri delle nevi e le pernici bianche abitano queste zone. Lungo le coste, dove prevale un clima oceanico atlantico mitigato dalla Corrente del Golfo, l'ecosistema è quello della foresta di caducifolgie, dove betulle e salici dominano l'ambiente fino a 600 m di altitudine e dove si incontrano cervi, orsi, alci, volpi polari, lepri, ermellini. Verso l'interno e a Ovest del Paese ecco comparire la taiga, bosco di conifere con diversi tipi di abete (bianco, rosso, nero), larici e pini, questi ultimi soprattutto al di sotto dei 300 m di altitudine. NB: Territorio: è una porzione abbastanza estesa di terreno che può avere caratteri e delimitazioni convenzionali, soggettivi, mobili, elastici; oppure assumere la connotazione di una regione delimitata da precisi confini anche in senso giurisdizionale e amministrativo.  Ambiente: lo spazio fisico e naturale che ci circonda (flora, fauna, suolo, acqua, aria, clima); in senso figurato è l’insieme di condizioni sociali e culturali in cui si trova una persona o una comunità; lo spazio fisico diventa quindi spazio storico;  Paesaggio: in termini geografici è il complesso di elementi caratteristici di una zona determinata.





INQUINAMENTO: https://scienze.fanpage.it/la-norvegia-dice-addio-alle-emissioni-di-gas-serrainquinanti-entro-il-2030/ http://www.voyagesphotosmanu.com/problemi_ambienti_norvegia.html https://www.informazioneambiente.it/norvegia/

Le politiche ambientali della Norvegia sono tra le migliori di tutta Europa: l'attenzione verso il controllo dei fenomeni di inquinamento, l'istituzione di aree protette (12,2%) per impedire la scomparsa di molti habitat naturali (le leggi di conservazione della natura risalgono addirittura al 1910), le limitazioni all'attività estrattiva del sottosuolo, al disboscamento agricolo e allo sfruttamento intensivo del legname, così come delle riserve ittiche e marine (la pesca incontrollata ha impoverito notevolmente l'Atlantico del Nord, tanto da richiedere l'istituzione di rigide quote del pescato, in accordo con altri Paesi dell'UE) sono obbiettivi prioritari della nazione. Ma in Norvegia la questione ambientale più controversa, che ha richiamato l'attenzione e l'indignazione internazionali, è quella della caccia alle balene (proibita completamente fino al 1993 dall'International Whaling Commission), risolta in misura minima dopo l'intervento appassionato di Greenpeace, con regole fortemente restrittive sia sulle specie e sulla quantità dei cetacei, sia sui metodi di pesca. Sempre Greenpeace è impegnata in Norvegia in un'altra battaglia ambientale: quella che cerca di impedire la realizzazione a scopi estrattivi nel Mare di Barents, importante sistema ecomarino, vulnerabile e prezioso dal punto di vista della biodiversità. Il paesaggio dei fiordi occidentali (West Norwegian Fjords - Geirangerfjord e Nærøyfjord) a nordest di Bergen, considerato l'archetipo di questo tipo di formazioni, è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità nel 2005 per la sua eccezionale bellezza naturale. -

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GAS SERRA: La Norvegia fa sapere che entro il 2030 raggiungerà la neutralità climatica che implica l’azzeramento delle emissioni di gas serra responsabili dell’inquinamento atmosferico e del conseguente riscaldamento globale. Questo piano implica progetti il cui scopo è la riduzione delle quantità di gas serra nell’atmosfera, quindi rimboschimento (quando una zona un tempo florida viene ricoperta da alberi adatti a quell’habitat), imboschimento (quando gli alberi vengono piantati in terreni mai boscati), efficienza energetica e reinvestimenti in fonti di energia pulita.

NB:  Inquinamento: il termine inquinamento indica l’introduzione in un ambiente naturale, in conseguenza delle attività umane, di sostanze chimiche o di elementi fisici che ne modificano le caratteristiche naturali, creando un danno all’ambiente stesso.  - Inquinamento industriale: mercurio-sistema nervoso; cromo-anemia; piombo-fegato e reni  - Inquinamento da idrocarburi: forma una pellicola oleosa che galleggia sulla superficie impedendo l’ossigenazione delle acque e quindi la morte dei pesci. Si accumula nei pesci e attraverso la catena alimentare può arrivare all’uomo. (PETROLIO)  - Inquinamento agricolo: fertilizzanti, insetticidi, diserbanti, anticrittogamici  - Inquinamento radioattivo: scorie radioattive nonché centrali nucleari  - Inquinamento dell’aria: quando la composizione chimica di una certa zona risulta diversa l’area è inquinata CONSEGUENZE: Pioggie acide, Aumento dell’effetto serra, Buco dell’ozono



TURISMO Un'annata atipica: Il 2015 è stato un anno atipico per il turismo in Norvegia. Nonostante il declino del settore petrolifero abbia generato meno viaggi d'affari, grazie al cambio favorevole verso la Corona norvegese ci sono stati più turisti. Per la prima volta dal 2010, c'è stato un notevole incremento di pernottamenti di turisti sia nel periodo estivo che in quello invernale. Anche il tasso di soddisfazione dei turisti è incrementato rispetto agli anni precedenti. I numeri del 2015: Ci sono stati pernottamenti per un totale di 31,6 milioni in strutture commerciali nel 2015, con un incremento del 4% rispetto all'anno precedente. Il numero di turisti stranieri ospitati negli alberghi norvegesi* è cresciuto del 12% raggiungendo i 3,6 milioni, 382.000 in più rispetto al 2014. I pernottamenti in hotel per le vacanze sono cresciuti del 13%. Sono in molti ad associare la Norvegia alla natura, ai fiordi, alle montagne, al freddo e all'aurora boreale. Ma nel 2015, il 5% in più degli intervistati rispetto al 2014 hanno affermato di aver trovato in Norvegia cultura e storia interessanti. C'è stato anche un 5% degli intervistati che ha detto di aver trovato una vita urbana molto attiva.

Le 10 destinazioni più popolari della Norvegia: OSLO: Oslo è la capitale della Norvegia e la principale città del Paese. Diversi sono i monumenti in città da visitare. Su tutti, l’imponente Fortezza di Akershus, il castello del XIII secolo affacciato sul porto a difesa della città. Nel corso della sua storia nessun assedio è riuscito ad espugnare la fortezza, solo nel 1940 ci fu la resa ai tedeschi, con l’invasione della Norvegia durante la Seconda guerra mondiale. Un edificio moderno e spettacolare è il Teatro dell’Opera di Oslo che si trova sulla punta del fiordo di Oslo, nel quartiere Bjørvika. La Galleria Nazionale di Oslo è un importante museo che conserva opere dell’arte moderna, tra cui i capolavori L’urlo di Edvard Munch, pittore norvegese, e uno degli autoritratti di Van Gogh. Da non perdere poi il Museo Munch, dedicato al celebre artista e il Museo delle navi vichinghe di Oslo. Un altro edificio di interesse è il Municipio di Oslo, un palazzo moderno, costruito tra gli Anni ’30 e ’50, sede del Comune di Oslo e luogo dove avviene la consegna del Nobel per la Pace. Da visitare anche il Parco di Vigeland, chiamato anche Parco delle sculture, si trova all’interno del Frognerparken, il principale parco pubblico della città, ed è una esposizione permanente delle sculture dell’artista norvegese Gustav Vigeland. BERGEN: La porta di accesso ai fiordi. Situata sull’omonima penisola, affacciata sul Byfjord, sula costa occidentale norvegese, e circondata dalle montagne, Bergen è la seconda città più popolosa della Norvegia. Qui sorgono ancora le antiche banchine e le case in legno colorate, edificate in linea e affacciate sull’acqua, che erano la sede dei commercianti. Bryggen è la parte più pittoresca della città ed è Patrimonio dell’Umanità Unesco. Bergen è anche la sede di una importante Università. FIORDO DI GEIRANGER: Una favola sulle rive del fiordo. Il Geirangerfjord, nella regione del Sunnmøre, è un ramo del più grande Storfjorden ed è uno dei fiordi più belli della Norvegia. Così bello che è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’umanità naturale. Lungo il suo percorso scendono dalle montagne spettacolari cascate: quella delle Sette Sorelle e quella del Pretendente, poste una di fronte all’altra; c’è anche la Bride Veil, il velo da sposa, chiamata così perché appare come un velo sottile. In fondo al fiordo si trova il villaggio di Geiranger.

ISOLE LOFOTEN: Il territorio norvegese è formato da una miriade di isole e isolotti e arcipelaghi meravigliosi. Tra questi ricordiamo quello delle Isole Lofoten a nord, tra le contee di Nordland e Troms, oltre il Circolo Polare Artico. Qui il paesaggio è a dir

poco spettacolare, tra montagne sull’acqua e casette su palafitte in legno. Uno scenario bellissimo in tutte le stagioni. (Le Lofoten hanno un forte legame con l'era vichinga, e al Museo Lofotr puoi provare a vivere come un vichingo. A Borg, gli archeologi hanno rinvenuto la più grande casa risalente a questo periodo. L'edificio è lungo 83 metri ed è stato ricostruito come museo vivente). Alle Lofoten si può ammirare il Sole di Mezzanotte, come nella restante parte nord della Norvegia, e sono anche un ottimo punto di osservazione per le aurore boreali. TROMSØ: Tromsø si trova a 350 kilometri a nord del Circolo Polare Artico ed è la più grande città della Norvegia del nord. La città è una destinazione popolare per quelli che vogliono vedere l'aurora boreale, con una stagione che va da settembre a marzo. Dal 20 maggio al 20 luglio invece, grazie al sole di mezzanotte che splende nei cieli, puoi partecipare a varie attività tutto il giorno. Tromsø ospita il Festival Internazionale del Cinema e il Festival Northern Light, due manifestazioni che attirano visitatori da tutto il mondo. ISOLE SVALBARD (La parola «Svalbard», che significa «fredde coste», è stata rinvenuta per la prima volta in alcuni testi islandesi del XII secolo ): Il regno dell'orso polare. Le isole Svalbard si trovano nell'Oceano Artico, a metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord. Qui l'incontaminata natura e la fauna artica sono racchiuse in un ambiente duro ma al tempo stesso estremamente fragile. Le Svalbard hanno ottenuto la certificazione di Destinazione Sostenibile, un marchio di qualità dato alle località che lavorano in modo sistematico per ridurre l'impatto negativo del turismo. FLAM: Nella parte più interna dell'Aurlandsfjord, circondata da ripide montagne, cascate impetuose e strette vallate, giace il piccolo villaggio di Flåm. La Flåmsbana è stata nominata il più bel viaggio in treno al mondo dalla Lonely Planet nel 2014. Il treno ti porta da Flåm alle vette delle montagne costeggiando il fiordo, lungo i 20 kilometri del suo tragitto puoi ammirare fiumi che scavano col loro corso le profonde gole, cascate gettarsi da ripide ripide montagne innevate e fattorie montane aggrappati ai costoni di roccia. STAVANGER: Nella regione di Stavanger si trovano molte famose attrazioni paesaggistiche, tra le quali la spiaggia Sola, il Lysefjord e il famoso Preikestolen (il "Pulpito"). Il Preikestolen si trova 604 metri sopra il livello del mare ed è l'attrazione più visitata della contea di Rogaland. Lonely Planet lo ha definito la terrazza panoramica più incredibile al mondo.

TRONDHEIM: Trondheim ospita diverse attrazioni che risultano ogni anno tra le più visitate nella regione di Trøndelag. La cattedrale Nidarosdomen è uno spettacolo imponente. È il santuario nazionale della Norvegia, costruito sulla tomba di Sant’Olav. I lavori iniziarono nel 1070, ma la parte più antica tuttora conservata risale alla metà del XII secolo. Musei apprezzati con mostre interessanti sono il Museo Nazionale di Arti Decorative, il Museo di Arte di Trondheim e il Palazzo dell’Arcivescovo. Un museo che offre un forte contrasto rispetto ai precedenti è Rockheim, il museo nazionale norvegese di musica popolare.

ALESUND E SUNNMøRE: Dove montagne e fiordi incontrano l'oceano. La città di Ålesund gode di una posizione unica che si estende tra diverse isole nell'Oceano Atlantico, ed è nota per essere stata ricostruita in stile art nouveau nel 1904, dopo un incendio che la rase al suolo. Oggi la città è il centro culturale della regione, e vanta numerosi festival, tra cui quello del teatro, quello sulla nuova letteratura norvegese, il Norwegian Food Festival e festival musicali e artistici come lo Jugendfest e il Trandal Country Festival. La circostante regione di Sunnmøre prosegue in un paesaggio di fiordi, isole e ripide montagne. NB: 

Turismo culturale: è interessato a tutto ciò che riguarda l’identità dei singoli luoghi, le testimonianze di ciò che ha formato tale identità, lo stile di vita, la cucina e il folclore.

Non molte sono le feste di antica tradizione, tuttavia esse continuano a essere celebrate con gli antichi riti. Nei giorni dell'Avvento, per esempio, è consuetudine piantare nei cortili pali e rami carichi di avena, che la leggenda vuole destinata al cavallo e al corvo di Odino. A Natale è uso scambiarsi come augurio di prosperità la maschera di una testa di caprone con le corna intrecciate di paglia. Il 21 gennaio viene celebrato il “giorno del sole”, cioè la fine della lunga notte polare. Il solstizio d'estate è rallegrato da fuochi notturni e da balli: famosi lo springar e il gangar accompagnati dal tele (una specie di violino) con corde in parte di metallo e in parte di budello e dalla langleik, una specie di cetra. Il giorno della Costituzione (17 maggio) coincide con la sfilata degli studenti che conclude la settimana delle “notti bianche” celebranti la conquistata licenza liceale. Ancora il 17 maggio, nel corso dei festeggiamenti per la Costituzione a Oslo giungono da ogni parte del Paese uomini e donne che indossano il costume tradizionale, il bunad, elaborato e diverso a seconda della contea di origine, ma sempre preziosamente ricamato. Indossato quotidianamente fin dopo la seconda guerra mondiale, oggi la gente lo usa soprattutto per partecipare ai matrimoni. Nel periodo della mietitura i contadini festeggiano la legatura dello “spirito del grano” e confezionano con a...


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