Ordini architettonici e elementi di base PDF

Title Ordini architettonici e elementi di base
Author Giacomo Lissandron
Course Storia dell'architettura
Institution Università Iuav di Venezia
Pages 6
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Summary

LESENA: elemento di ordine architettonico addossato a parete, consistente in un fusto, a pianta rettangolare, appena sporgente dalla parete stessa, con i relativi capitello e base- FUNZIONE DECORATIVA PARASTA: elemento architettonico strutturale, costituita da una colonna inglobata in una parete dal...


Description

LESENA: elemento di ordine architettonico addossato a parete, consistente in un fusto, a pianta rettangolare, appena sporgente dalla parete stessa, con i relativi capitello e base- FUNZIONE DECORATIVA! PARASTA: elemento architettonico strutturale, costituita da una colonna inglobata in una parete dalla quale sporge solo leggermente. La parte visibile può assumere la forma di sostegno verticale di un ordine architettonico. ! La funzione portante, all'interno del muro, la distingue dalla lesena e dalla semicolonna, che sono invece elementi del rivestimento della parete, con funzione puramente decorativa.!

CROCE COMMISSA

CROCE LATINA

CROCE GRECA

Bifore

La prima codificazione è contenuta nel trattato in dieci libri De architectura di Vitruvio che dedicò buona parte del secondo, terzo e quarto libro alla descrizione dei tre ordini di origine greca (dorico, ionico, corinzio).Tali ordini sono stati infatti sviluppati nell'architettura greca: il dorico e lo ionico a partire dalle sue origini, al momento delle prime realizzazioni in pietra, diffondendosi già dal VI secolo a.C., con una prevalenza del dorico nella Grecia continentale e nelle colonie della Magna Grecia e dello ionico e eolico nelle città greche dell'Asia Minore, odierna Turchia. Il primo esempio di capitello corinzio risale invece al IV secolo a.C. nel tempio di Apollo a Bassae. Secondo Marco Vitruvio Pollione l'inventore fu l'architetto Callimaco, che passeggiando vide un cesto depositato come offerta votiva su una tomba di una giovane e coperto da una lastra quadrangolare, intorno al quale era cresciuta una pianta di acanto, dal quale prese ispirazione per lo schema decorativo del nuovo capitello. A questi tre ordini Vitruvio aggiunse, con una descrizione sommaria, l'ordine tuscanico che riteneva autoctono dell'Italia, ma che in realtà rappresenta una variante locale italica del dorico. A partire dalla fine del XV secolo, la diffusione del trattato vitruviano portò a varie riflessioni e speculazioni sugli ordini architettonici. Dal XVI secolo in poi, i teorici dell'architettura e per primo Sebastiano Serlio, riconobbero cinque ordini nell'architettura classica, aggiungendo quindi l'ordine composito che Vitruvio non cita in quanto fu una creazione romana dell'epoca di Augusto mescolando gli stili ionico e corinzio insieme. CARATTERI: Ognuno degli stili ha una propria trabeazione, consistente di architrave, fregio e cornice. Si basa su rapporti proporzionali—> si basa su un sistema di regole (canoni) che stabilisce i rapporti proporzionali tra ogni singola parte del tempio greco con ogni altra singola parte del tempio. Questi rapporti proporzionali si basano sul modulo (dal latino modus, misura) che è dato dal diametro della colonna preso all'imoscapo (punto più basso della colonna). Gli ordini architettonici, liberi (con colonne o pilastri) o addossati ad una parete (con semicolonne o lesene), sono costituiti da elementi di sostegno verticali (p.e. colonna) e da un elemento orizzontale (trabeazione).

Ordine dorico • Base mancante: colonna poggia direttamente sulla parte di pavimento chiamata stilobate. • Gli elementi di sostegno sono meno slanciati,rispetto agli altri ordini. • Il fusto della colonna è rastremato,cioè va restringendosi verso l'alto. • Il profilo colonna leggermente curvo che, no rigidità. • Fusto scanalato dorico: le scanalature si incontrano formando un angolo vivo; 20 come negli ordini ionico e corinzio. • Capitello dorico formato da abaco più echino. L'abaco ha la forma di un parallelepipedo a base quadrata. • Fregio suddiviso in metope, riquadri piani decorati a pittura/rilievo, e triglifi,

elementi più sporgenti solcati da scanalature. • Cornice con una parte superiore più sporgente, decorata sulla superficie inferiore (soffitto) con basse tavolette (mutuli). Ordine tuscanico • Base presente: il tipo propriamente tuscanico è costituito da un semplice toro, o modanatura con profilo a semicerchio convesso. • Si definì in ambiente etrusco ed italico come variante locale dell’ordine dorico. • CUsato in architettura romana • Architrave teoricamente come nell'ordine dorico. • Fregio come nell'ordine dorico. • rapporto entasi-altezza colonna 1:6(vignola 1:7) Ordine ionico • Base presente:la base può assumere forme diverse a seconda del luogo e del periodo, la più nota e comune è, comunque, quella detta "base attica", dal luogo in cui è stata utilizzata per la prima volta (Toro,Trochilo,Toro). • Fusto scanalato con le scanalature separate da listelli e non a spigolo vivo. • Vitruvio: giustifica intenzione con necessità di erigere tempio adatto ad una dea. • Architrave suddiviso in fasce, coronato superiormente da modanature. • Fregio continuo. • Cornice decorata con dentelli. Ordine corinzio • Base presente. • Fusto scanalato come nell'ordine ionico. • Capitello corinzio. • Architrave come nell'ordine ionico. • Fregio continuo come nell'ordine ionico. • Cornice come nell'ordine ionico. Ordine composito • Base presente, chiamati anche trionfale perché utilizzati negli archi di trionfo • Fusto scanalato come nell'ordine ionico. • Combinazione elementi ionici e corinzi. • Architrave come nell'ordine ionico. • Fregio continuo come nell'ordine ionico Possiamo ricordare che in massima: - il piedistallo è alto circa 1/3 della colonna - la trabeazione è alta circa 1/4 - l’altezza della colonna varia nei 5 ordini: Tuscanico: 7 diametri Dorico: 8 diametri (o 7 ó) Ionico: 9 diametri Corinzio: 10 diametri (o 9 ó) Composito: 10 diametri...


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