Parole alte del libro di Habiba PDF

Title Parole alte del libro di Habiba
Author Niccolò Chiaverini
Course Letteratura italiana e letterature europee
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

Lessico alto del libro habiba...


Description

Parole alte del libro di Habiba È l’ora della PENNICHELLA, come dice il signore di sotto ( pag. 122) La pioggia mi fa venire i REUMATISMI, e Habiba ascoltava INQUIETA, senza capire. (pag. 9) È ALOKÒ lo sai benissimo. Mostrava orgogliosa la polpa rosata delle banane oblunghe, scelte con cura al mercato di piazza Vittorio. (pag. 23) I CONGIURATI si danno la mano ed ecco che avanzano in mezzo all’erba. (pag. 123) Ma allora F-Filomena – balbettò Habiba – insomma cioè quella vecchia … la GATTARA … era davvero una strega? – una delle più nobili cara mia. Non crederai mica che io abbia trascorso quasi mille anni al servizio di una FATTUCCHIERA da STRAPAZZO? Pag. 18 La scopa PLANAVA su e giù, dolcemente. Dondolava LIEVE , scivolando silenziosa da un angolo all’altro. Pag. 19 Accarezzando la SAGGINA inzuppata di lacrime (pag.27) RABBRIVIDÌ, al pensiero dell’alcool bruciante sulla ferita di quello che avrebbe detto alla mamma. (pag. 3) Cosa vuol dire “CAMORRA”, maestra? ….TRAFFICARE droga, ammazzare, rapire i bambini………. (pag.89) Ci scrivono sopra le PASQUINATE (pag.67) Un luogo di tortura, quando la zia le divideva i capelli in tanti ciuffetti, e li tirava fino a far uscire le lacrime; ma anche un luogo di beatitudine, quando alla fine si guardava allo specchio con una cascata di treccine a INCORONARLE la testa. (pag.22) Un papà che non sembrava nemmeno un papà, pensava Habiba di nascosto, guardando la foto sul comodino: Un papà monello, giovave giovane, con la testa crespa e i denti bianchissimi in un sorriso IMPERTINENTE . (pag. 7) Nooo, stupida! Non quella formula! L’altra! Magico filtro RIBOLLI. ( pag. 78) E lo capivano tutte: le maestre, le bidelle, le INSERVIENTI. (pag.52) C’ era un’ombra scura, accovacciata su un divano zoppo abbandonato sull’angolo. Fece un passo indietro e si aggrappò alla bicicletta, tremante. < perché scappi?> era una voce ROCA, ma niente affatto minacciosa. Habiba sorrise RINCUORATA. L’ombra si era mossa aveva alzato la testa. Era una Gattara. ( pag. 8 )

Non è giusto, pensava Habiba, non è giusto. Silvia di calcio non ne capisce niente, è laziale! Come è possibile, che è una tifosa BIANCAZZURRA che non sa distinguere un terzino da un centravanti, alla partita c’è già stata chissà quante volte, e tu non ci lasci tua figlia che ha la stanza piena di poster della Magica, e allo stadio ce la può pure accompagnare il tuo caro Nagib, che l’unica cosa buona che ha, è che è romanista SFEGATATO … Il mondo è proprio fatto alla rovescia, pensava Habiba. (pag 4) Nella radura era scoppiato un PANDEMONIO: le streghe si erano accorte del loro arrivo. (pag.78) Saltellava su e giù, agitando la bottiglia sotto due nasi allibiti. Il liquido c’era tutto davvero: la boccetta era di nuovo piena, fino all’ ORLO. (Pag. 112)

Come è possibile, che una tifosa biancazzurra non sa distinguere un un terzino da un CENTRAVANTI, alla parti c'è già stata chissà quante volte , e tu non lasci andare tua figlia, che ha la stanza piena di poster della magica, e allo stadio c'è la può portare il tuo caro Nagib, che l’unica cosa buona che ha è che è romanista SFEGATO...(pag. 4) Eppure lo aveva visto fare da tanti PISCHELLETTI di 5-6 anni: sfrecciavano come razzi e poi non sembravano spaventati per niente. (pag. 6) - i gatti?! i gatti?!- la vecchia aveva uno sguardo STRALUNATO, come se non capisse. (pag. 9) E le femmine più strane di tutti, con i loro discorsi e i loro misteri, e le loro torture per trasformare i capelli da ricci a lisci, da neri a rossi, dada lunghi a corti o da corti a lunghi, con le ESTESCION... (pag. 23) Silvia sarebbe stata benissimo, una sciarpa giallorossa al collo. E invece no: Silvia era nata in una famiglia laziale, e la sciarpa della magica la portava Nagib, il vicino IMPICCIONE. (pag. 5) C’è troppa brutta gente, allo stadio. Ma tu che ne sai? Pensava Habiba INDIGNATA. (pag. 4) Quello che passava la vita a fare i complimenti alla mamma e il resto del tempo faceva trasporti e SGOMBRAVA cantine, e mezzo ai mobili vecchi e alle sedie sfondate aveva trovato una bicicletta, e aveva pensato bene di regalarla ad Habiba. (pag. 5) Quando era piccola Habiba FANTASICAVA per ore, davanti a quella foto. (pag. 7)

Jessica ha lo sguardo beato, sgranocchiato un muro "INTARSIATO" di nocciole. (pag. 123) Habiba si girò, fece un salto di gioia. BUZZICONA! Ma non eri morta? Mamma diceva che eri finita sotto una macchina! (pag. 57)...


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