Title | PEC appunti di ripasso pre-esame (con questi appunti sarà facile avere una limpida visione del corso!) :))) |
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Course | Pianificazione e controllo |
Institution | Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli |
Pages | 11 |
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Questi sono tutti gli appunti di Pianificazione e Controllo che ho preso nell'anno 2020/2021. Mi sono stati molto utili per il superamento dell'esame....
Pianificazione e controllo recap
Costo: è il valore monetario delle risorse impiegate per raggiungere un determinato obiettivo. Oggetto di costo: qualsiasi obiettivo per il quale si voglia calcolare una specifica misura di costo (es. un prodotto, un servizio, un’attività, un dipartimento, etc.). Prodotto-una bicicletta; Servizio-un volo aereo da Manchester a Roma; Progetto- l’assemblaggio di Airbus per un’auto; Attività-un test di qualità per un’auto; Dipartimento- le risorse impiegate dal settore marketing; La determinante di costo(driver di costo) è il fattore che più di ogni altro esprime il risultato di una data attività (misura di output), e che genera costi (ossia comporta l’impiego di risorse che hanno un costo). Il comportamento dei cost è la modalità in cui le attività di un’azienda influiscono sui suoi costi. COSTI FISSI E VARIABILI Comportamento del costo (‘’cost behaviour’’) al variare dei volumi di produzione e/o vendita.
Costi fissi in totale rimangono inalterati (costanti) al variare del volume (livello di attivita’).
Esempi di costi fissi possono essere: – Locazione di un immobile;
– Stipendio di un supervisor; – Assicurazione e leasing di un impianto; – Ammortamento di un macchinario (quote costanti).
NB: in generale se l’analisi riguarda il breve periodo, la percentuale di costi fissi sara’ alta; viceversa, nel lungo periodo la maggior parte dei costi tende ad essere variabile.
Costi fissi per unit (ECONOMIE DI SCALA) : I COSTI FISSI UNITARI, CIOÈ PER UNITÀ DI PRODUZIONE, VARIANO AL VARIARE DEL VOLUME DI ATTIVITÀ.
Costo variabile: Un costo variabile varia in modo direttamente proporzionale al variare del volume.
COSTI SEMI-VARIABILI (O SEMI-FISSI) I costi semi-variabili hanno sia una componente fissa che una variabile che si modifica in relazione alle quantità prodotte.
Esempi di tali costi sono: costi telefonici o di assistenza IT (che prevedono una componente base fissa più una componente variabile in base alle chiamate o agli interventi richiesti).
COSTI (CAPACITY) Sono costi che rimangono fissi in correlazione ad un determinato livello di capacità produttiva ma poi si modificano quando la capacità produttiva aumenta.
Analisi Costo- Volume- Profitto
Cost totali
Ricavi totali
Margine di contribuzione (totale)
Analisi del Margine di Contribuzione (MdC)
Margine di Contribuzione (per unità) = Prezzo di Vendita – costi variabili per unità
Punto di pareggio:
Cost-Volume-Profit Analysis Total Costs (TC) = Fixed (FC) + Variable (VC)
Raggiungimento risultato economico obiettivo I manager utilizzano l’analisi CVR per determinare l’ammontare delle vendite, in unità e valore, necessario per raggiungere un risultato economico obiettivo.
Oppure
Determinazione del punto di pareggio (BEP) in unità e in valore e calcolo dell’indice del margine di contribuzione BEP VALUE = BEP UNIT* PREZZO DI VENDITA
Risultato operativo (metodo dell’equazione):
o
o
Margine di sicurezza (MS) : è dato dalle vendite previste (o effettive) in eccesso rispetto al volume di vendita di pareggio ed indica l’ammontare di vendite che devono essere perdute prima che si inizino a registrare delle perdite. Il MS si calcola nel modo seguente: Margine di sicurezza = Volumi di vendita pianificat - Volumi di vendita di equilibrio Indice del margine di sicurezza = Margine di sicurezza / Volumi di vendita pianificat (può essere il n° dei prodotti). L’indice di MS sarà un risultato in percentuale.
Cost di prodotto e cost di periodo La distinzione è ispirata dal principio di competenza in base al quale i costi sostenuti per generare un dato ricavo dovrebbero essere ‘’riconosciuti’’ nello stesso periodo in cui il ricavo è conseguito.
Cost diretti e indiretti I costi devono essere di volta in volta allocati ad una varietà di oggetti di costo per scopi diversi: -verificare il prezzo di vendita di un prodotto, di un servizio o di un progetto/ commessa; -calcolare il costo di un reparto produttivo per deciderne l’esternalizzazione; -determinare la redditività di una linea di prodotto; etc… La distinzione tra costi diretti ed indiretti riguarda il modo in cui i costi vengono riferiti all’oggetto del calcolo:
Determinazione del costo di prodotto (‘’full cost’’) / oggetto di costo e calcolo del coefficiente di allocazione
Classificazione dei costi di produzione (costo primo, costo di trasformazione) I costi di produzione sono spesso classificati come segue:
Criteri di imputazione dei costi indiretti:
Coefficiente preventivo di Allocazione:
Strategie di allocazione dei costi indiretti nei CMS (differenza tra il metodo di gestione dei costi tradizionali e l’Activity Based Costing system)
Costing using ABC: key steps Step 1 – Define the activities (understand organizational processes) Step 2 - Cost the activities (from resources expenses.. to activities expenses- how much does it cost to perform an activity) Step 3 – Determine ‘ cost drivers’ – i.e. what causes the costs to be incurred (i.e., invoice costs driven by number of invoices; set-up costs driven by number of production runs; testing costs driven by number of machine hours used) Step 4 -Calculate the ‘ cost driver rate’ (e.g. set-up costs at £158 for production run) – this gives you the cost of performing a specific activity!) Step 5 - Apply the cost driver rate to cost products or services ( according to the usage/ consumption of the cost driver)...