Pedagogia, Dewey PDF

Title Pedagogia, Dewey
Author Noemi De Pietri
Course Pedagogia
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Summary

Riassunto Dewey e scuola americana dell'epoca...


Description

JOHN DEWEY(1859/1952) E L’ATTIVISMO AMERICANO • il suo percorso formativo è un intreccio di pedagogia, filosofia e psicologia • apre una scuola elementare sperimentale, la Scuola di Chicago: essa prevede l’applicazione dei principi dell’attivismo pedagogico, a partire dal concetto di esperienza, da cui ha origine lo sviluppo del pensiero; l’educazione deve porsi come obiettivo realizzazione di nuove esperienze, potenziando le opportunità di interazione con l’ambiente e contribuendo allo sviluppo delle facoltà intellettive. • scrive importanti opere come “Il mio credo pedagogico”(1897) e “Scuola e società”(1897), “Come pensiamo”(1910), “Democrazia ed educazione” (1917) e “Intelligenza creativa” (1917). • si impegna anche in ambito politico e sociale, collaborando alla fondazione di una Lega per un’azione politica indipendente con lo scopo di creare un partito di stampo progressista • pur avendo un pensiero simile a quello del pragmatismo, Dewey definisce il suo pensiero con il termine “strumentalismo”: corrente di pensiero filosofico elaborata da Pierce e W. James, attuata appunto da Dewey. La logica è considerata uno strumento critico, che serve a fornire spiegazioni e formulare previsioni su ciò che accade, per migliorare il processo di adattamento degli individui. La logica si usa nel presente, tenendo conto delle esperienze del passato, per capire cosa avverrà in futuro. • L’ “esperienza” è quindi un punto di congiunzione del futuro con il presente e col passato: è il rapporto uomo/ambiente, ha un valore soggettivo ma chiama in causa anche la memoria collettiva di tipo organico. È il tentativo di fornire una risposta alle provocazioni ambientali. • Il ruolo dell’educazione è quindi quello di sollecitare il pensiero critico • Dewey stabilisce un collegamento tra adattamento vitale e intelligenza, fondato sul fatto che ogni esperienza possiede un valore universale che riguarda ciascun essere vivente • la differenza dall’empirismo classico è che in esso il processo adattativo si manifestava in forma passiva, mentre con Dewey l’uomo assume un ruolo attivo. • La capacità di agire in modo creativo (intelligenza creativa) conferisce all’esperienza un nuovo modo di operare • “logica”: “teoria dell’indagine”, che guida l’espletamento delle funzioni fisiche e soddisfa le esigenze del senso comune, al centro della vita normale, e le indagini intellettuali, che riguardano la soluzione di problemi astratti e in generale il campo dei saperi. È definita anche “disciplina sociale” poiché ogni indagine si sviluppa in un contesto cultuale dal quale è condizionata. È anche riflessione sull’azione (turbamento/congettura/investigazione/simbolizzazione/verifica) • L’educazione deve sapersi adattare alle esigenze esperienziali tipiche di ogni età e saper incontrare gli interessi di ogni allievo. L’intervento educativo deve porre attenzione alle attitudini e alle disposizioni mentali di ogni allievo, consentendo di apprezzare le diverse forme di intelligenza. • Critica all’educazione tradizionale: essa ha preferito il tipo d’intelligenza astratta a quella pratica, producendo metodi di insegnamento intellettualistici. • Esperienza nuova→ provoca shock, è vista come un “problema”→ inizia la ricerca (partecipazione diretta) di una soluzione negli schemi esperienziali passati → la soluzione si proietta nel futuro per individuarne le conseguenze. • L’esperienza deriva dalle interazioni fra attività innate e ambiente, e possiede un valore “transazionale”: quello che consente l’interazione tra soggetto e ambiente, è possibile grazie alla partecipazione attiva del soggetto agli eventi • L’educazione è una guida metodologica che rende l’allievo capace di farsi autore della sua opera, aiutandolo ad assumere progressivamente una maggiore consapevolezza rispetto alle conseguenze delle transazioni che egli produce con la realtà. • Analisi del rapporto tra educazione e democrazia: mentre una società in cui il potere è in mano alla classe dominante essa tende ad annullare lo spirito creativo, in una democrazia la diversificazione degli stimoli produce novità, ovvero sfida al pensiero. Essa deve porsi nelle







condizioni d apprezzare ogni contributo, allargando la base del protagonismo individuale. Tutti i membri vengono educati all’iniziativa individuale e partecipano in modo costruttivo alla produzione del bene comune “scopo”: prevede una serie di alternative da cui dipende la scelta delle azioni da compiere per valutare in modo completo la portata del problema preso in esame. È fondamentale per comprendere il valore dell’azione educativa, che valorizza la molteplicità dei metodi e dei tentativi messi in campo per risolvere un problema. Lo strumento che garantisce un confronto tra posizioni differenti è il linguaggio: grazie alla comunicazione s’intrecciano fili che possono unire eventi distanti nel tempo e nello spazio, facendone degli “oggetti”, ossia cose provviste di significato. A questo proposito secondo Dewey l’educazione svolge una funzione insostituibile: sollecita i processi d’indagine che si basano su comunicazioni linguistiche. Scuola di Chicago: Bruner ritiene Dewey una tappa fondamentale per l’evoluzione dei metodi educativi,e sottolinea due aspetti dell’educazione evidenziato da Dewey: 1) essa trasmette trasmette all’individuo cultura, valori e costumi accumulati nel tempo da un popolo 2) contribuisce allo sviluppo dei processi intellettivi in modo che l’individuo sia i grado di crearsi una ulteriore cultura personale....


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