Pluralismo e Neocorporativismo PDF

Title Pluralismo e Neocorporativismo
Course Sociologia Economica
Institution Università degli Studi di Salerno
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Pluralismo e neocorporativismo Partendo dalla teorie contenute nell’approccio di political economy della sociologia economica, durante gli anni ’70 si sono sviluppati diversi studi comparati che avevano l’obiettivo di confrontare le performance economiche dei diversi paesi in riferimento alle diverse scelte politiche attuate e alle caratteristiche dei sistemi di rappresentanza degli interessi. La domanda alla base di questi studi è: perché durante gli anni ’70 paesi come Italia, USA e Gran Bretagna registrano un grado molto elevato di conflittualità sociale, disoccupazione e inflazione, mentre altri paesi come quelli scandinavi, l’Austria e la Germania riescono a tenere sotto controllo questi problemi? La risposta è che questi paesi si differenziano tra loro per quanto riguarda due dimensioni:•Il sistema di organizzazione degli interessi• Il processo di decisione politica Le caratteristiche assunte da queste due dimensioni danno vita a due modelli di regolazione sociale differenti: il modello pluralista ed il modello neocorporativo

Il modello Pluralista Il modello di regolazione politica dell’economia di tipo pluralista è caratterizzato: Per quanto riguarda la dimensione dell’organizzazione degli interessi da un numero elevato di associazioni volontarie di piccole dimensioni che esprimono una rappresentanza degli interessi specifica e settoriale. Il sistema di rappresentanza degli interessi è, quindi, poco centralizzato e con scarse capacità di coordinamento Per quanto riguarda il processo di decisione politica su un’elevata concorrenza tra le organizzazioni degli interessi che influenzano le decisioni politiche con attività di lobbying (politica della pressione) sui settori e gli ambiti di proprio interesse. I soggetti politici sono, a loro volta, in concorrenza tra di loro per accaparrarsi il sostegno da parte dei gruppi di interesse organizzati. Questo modello rappresenta la forma di regolazione prevalente nei paesi anglosassoni e soprattutto negli USA

Il modello Neocorporativo Il modello di regolazione politica dell’economia di tipo neocorporativo è caratterizzato: Per quanto riguarda la dimensione dell’organizzazione degli interessi da ristretto numero di grandi associazioni che raccolgono gli appartenenti ad ampi settori economico-produttivi (es. l’industria o l’agricoltura).Si tratta in pratica di un modello caratterizzato da monopolio/oligopolio del sistema di rappresentanza in cui le organizzazioni sono più centralizzate e coordinate al proprio interno e all’esterno con le altre associazioni. Per quanto riguarda il processo di decisione politica questo modello si basa sulla concertazione: le rappresentanze sindacali delle imprese ed il governo interagiscono nella definizione e spesso nella implementazione delle politiche economiche, sociali e del lavoro. Questo modello

rappresenta la forma di regolazione prevalente, seppur con molte differenze, nei paesi Europei

Il successo del modello neocorporativo negli anni ‘70 Le evidenze empiriche emerse dagli studi di political economy durante gli anni ’70 mostrano una maggiore capacità del modello neocorporativo nel tenere sotto controllo la “stagflazione” Questo vuol dire che all’interno di questa logica regolativa si riesce a controllare meglio gli effetti imprevisti della piena occupazione favorita dalla politiche economiche keynesiane. Ciò avviene in ultima istanza, perché le organizzazioni dei lavoratori riescono, più che in altri contesti, a tenere sotto controllo la crescita salariale. Tale situazione è favorita da:•Una elevata centralizzazione del potere di rappresentanza che vuol dire autonomia decisionale dei rappresentanti rispetto ai rappresentati •Scarsa concorrenza tra le organizzazioni di rappresentanza degli interessi. In queste condizioni i sindacati possono operare meglio secondo un programma di lungo corso in cui sacrificando nell’immediato i benefici economici della crescita salariale, riescono ad ottenere un maggiore impegno redistributivo dello Stato attraverso le politiche pubbliche. E’ per questo motivo che la concertazione in questi paesi si focalizza intorno ad un “pacchetto” di interventi (sociali, lavorativi, sanitari etc.) e non soltanto sulle questioni salariali...


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