Title | Polemica classico romantica |
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Author | Renata Schirò |
Course | Letteratura Italiana quinto anno |
Institution | Liceo (Italia) |
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POLEMICA CLASSICO-ROMANTICA Mme de Staёl pubblica un articolo nella rivista “de l’Allemagne”, tradotto in italiano da Pietro Giordani per la rivista “Biblioteca Italiana” (1813)
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Pietro Borsieri, scrive per la rivista Il Conciliatore (1818), pubblicato per un solo anno a causa della censura austriaca.
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gli italiani “razzolano nelle ceneri” della cultura classica in cerca di “granelli d’oro” ➡ la letteratura italiana è ancora strettamente legata ad una classicità che ormai non è più attuale e attenta alle nuove istanze, staticità nella poetica dell’epoca, emulazione dei classici invito ad accogliere le nuove letterature d’oltralpe ➡ traduzioni dalle poesia tedesche e inglesi in nome del sentimento e dell’innovazione utilità sociale della letteratura ➡ ”utilità generale” di formare il buon cittadino in nome di una civiltà legata ad un’atmosfera risorgimentale, attenzione alla terza classe, non più all’élite intellettuale che il classicismo voleva come pubblico privilegiato cambiamento di epoca ➡ rivoluzione francese, Napoleone (“solenni avvenimenti”) innovazione anche nelle arti pratiche (economia, scienze, giurisprudenza) rifiuto dell’avvicinamento tedesco e inglese alla fantasia e al sentimento ➡ romanticismo italiano basato su patriottismo, cristianesimo e utilità
Giovanni Berchet scrive la “Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliuolo” nel 1816 per introdurre due ballate tedesche tradotte in italiano.
Il pensiero di Berchet si articola e sviluppa seguendo tre temi di fondo ● emulazione dei classici: la “poesia dei morti” è opposta a quella dei “vivi” poiché quest’ultima rappresenta la società e il pensiero moderno, mentre i classici non possono esprimere l’attualità; ● definizione del romanticismo: tuttavia Berchet ritiene i grandi autori classici “romantici” in relazione al proprio tempo. La poesia e la letteratura dunque devono avere carattere nezionale, che rispecchi il popolo e l’humus culturale. La poesia deve commuovere, scaturire emozioni immediate e la fantasia; ● pubblico del romanticismo: G.B. suddivide la panoramica generale delle persone moderne in a. Ottentotti: caratterizzati dall’ “inerzia della fantasia e del cuore”, persone semplici, dai bisogni primari che non si interrogano, guidati perlopiù dell’inerzia b. Parigini: classicisti e illuministi, inariditi nel sentimento a causa della razionalità (“lusso della capitale”), inemozionali c. “Individui leggenti e ascoltanti”: popolo borghese aperto alle nuove istanze, alla fantasia e capace di emozionarsi ➡ DESTINATARIO DEL ROMANTICISMO
Manzoni compone la “Lettera al Marchese Cesare d’Azeglio sul romanticismo” nel 1823, pubblicata nel 1830 durante il soggiorno a Parigi
La lettera si divide in due momenti ● Pars destruens ○ valore assoluto e universale dei precetti romantici ➡ distinzione di verità assoluta e desueto ○ mitologia “idolatrata” ○ imitazione servile dei classici ➡ manca di originalità ○ il falso è un “trastullo della mente” ● Pars construens ➡ definizione dei contenuti della letteratura rinnovata, “utile per iscopo (educazione morale), vero per oggetto (vero storico e morale), interessante per mezzo (abbandono del vecchio repertorio, nuovi episodi non tradizionali)”
Vincenzo Monti scrive il “Sermone sulla mitologia” nel 1825
La letteratura è una forma di diletto, e l’emulazione del mito e dei classici favorisce la bellezza nei componimenti. Leopardi critica l’autore in quanto “ poeta dell’orecchio… del cuore in nessun modo”
Leopardi si oppone a Mme de Staёl nel “Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica” (1818), dopo aver già composto ed inviato alla “Biblioteca Italiana” nel 1816 una risposta alla suddetta, lettera che tuttavia non venne mai pubblicata
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lo studio dei testi d’oltralpe porterebbe inevitabilmente alla loro emulazione superiorità degli antichi, più vicini ad una visione primitiva della natura che stimola la fantasia, inaridita nei contemporanei ➡ sogno dell’età dell’oro rifiuto del vero, dell’utilità sociale ➡ prospettiva parziale e limitativa, contrastata solo dall’immaginazione e dalla libertà di espressione contatto emozionale con la natura che genera la poesia, non studio scientifico e inemozionale ⟹ Leopardi, per formazione classica e illuministica, rifiuta a priori una visione del mondo molto più vicina al romanticismo di quanto egli non creda, in particolar modo per quanto riguarda l’importanza del sentimento e della natura....