Condizionamento classico e operante PDF

Title Condizionamento classico e operante
Author Florina Barbos
Course Psicologia dei processi cognitivi
Institution Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
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APPRENDIMENTO

L’apprendimento è un cambiamento relativamente permanente del comportamento e si verifica in risposta all’esperienza. Esistono due tipi principali di apprendimento: non associativo e associativo. L’apprendimento non associativo è quello relativo a un singolo stimolo e include abituazione e sensibilizzazione. L’abituazione è un tipo di apprendimento non associativo caratterizzato dalla riduzione di una risposta comportamentale a uno stimolo innocuo. La sensibilizzazione è un tipo di apprendimento non associativo caratterizzato dall’aumento della risposta comportamentale a uno stimolo intenso. L’apprendimento associativo implica l’apprendimento delle relazioni tra gli eventi e include il condizionamento classico e il condizionamento operante. Nel condizionamento classico l’organismo apprende che ad un evento ne segue un altro, nel condizionamento operante, invece, l’organismo apprende che la sua risposta avrà una particolare conseguenza.

CONDIZIONAMENTO CLASSICO

Il condizionamento classico fa parte delle fondamenta del comportamentismo e nacque come risultato degli studi di Pavlov, fisiologo russo che si era interessato alla digestione e, nello specifico, ai riflessi della salivazione nei cani. Nella sua ricerca iniziale, Pavlov osservò che i cani iniziavano a salivare semplicemente alla vista del piatto di cibo, pertanto, gli sembrò che i cani avessero imparato ad associare la vista del piatto al gusto del cibo e decise di vedere se fosse possibile insegnare ad un cane ad associare il cibo ad altri stimoli. Proprio per questo, il condizionamento classico è considerato un processo appreso in cui uno stimolo precedentemente neutro si associa con un altro stimolo, a seguito di ripetute presentazioni abbinate.

Gli esperimenti di Pavlov Nell’esperimento di Pavlov, un tubicino viene applicato alla ghiandola salivare del cane. Il cane è posizionato di fronte a un recipiente in cui può essere versata della carne; quando il cane è affamato e la carne viene rilasciata, la salivazione viene registrata. La salivazione è una risposta incondizionata (RI), ovvero, una risposta non appresa elicitata dal sapore del cibo. Di conseguenza, il cibo da solo è chiamato stimolo incondizionata (SI), uno stimolo che elicita una risposta senza precedente condizionamento. Successivamente, il ricercatore accende una luce di fronte al cane, tale evento è chiamato stimolo neutro (SN) poiché non causa salivazione. In seguito, il cibo verrà associato alla luce e, dopo un certo numero di tale presentazione, il cane saliverà in risposta alla luce. Il cane ha imparato che i due eventi sono associati: la luce è diventata uno stimolo condizionato (SC) che causa una risposta condizionata (RC).

Acquisizione I ripetuti abbinamenti di SC (luce) e SI (cibo) rafforzano l’associazione tra i due e rappresentano lo stadio di acquisizione del condizionamento. Estinzione Se lo SI è ripetutamente omesso, la RC diminuirà gradualmente. L’estinzione corrisponde all’apprendimento che lo SC non è più predittivo dello SI. Recupero spontaneo Quando lo sperimentatore lascia che il cane si riposi e poi presenta ancora solo la luce, l’estinta risposta di salivazione riappare: recupero spontaneo. Generalizzazione degli stimoli Pavlov notò che i cani addestrati ad avere una risposta condizionata verso un certo suono, mostravano la stessa risposta ad un suono di tonalità leggermente più alta o più bassa. Tale risposta viene definita risposta di generalizzazione. Tanto più simili sono i nuovi stimoli all’originale SC, quanto più probabile è che essi evochino la medesima risposta.

CONDIZIONAMENTO DI SECONDO LIVELLO

Nel momento in cui un cane è stato condizionato a salivare in risposta ad una luce, è possibile condizionare il cane a salivare in risposta ad altri stimoli, ad esempio, abbinando ripetutamente luce e tono. In altre parole, una volta che la luce ha assunto il ruolo di stimolo condizionato, acquisisce il potere di uno stimolo incondizionato. Pertanto, se il cane è messo in una situazione nella quale è esposto ad un tono seguito da un luce, il tono da solo finirà per sollecitare una risposta condizionata nonostante non sia mai stato abbinato al cibo.

CONDIZIONAMENTO OPERANTE

Il comportamento operante riguarda l’apprendimento di una relazione tra delle risposte comportamentali e le loro conseguenze. Il primo a dedicarsi allo studio del condizionamento operante fu Thorndike. Dagli esiti dei suoi esperimenti, concluse che gli animali apprendono attraverso prove ad errori e che il comportamento seguito da rinforzo viene potenziato. Thorndike chiamò questo rafforzamento legge dell’effetto.

Gli esperimenti di Skinner In un tipico esperimento di Skinner, un animale affamato è posto in una gabbia. L’interno della gabbia presenta soltanto una barra sporgente sotto la quale si trova un piatto per il cibo. Una volta lasciato solo nella gabbia, il ratto esplora in giro e di quando in quando spinge la barra. La forza con cui spinge la barra rappresenta il livello base di pressione.

Acquisizione ed estinzione Successivamente, lo sperimentatore mette in funzione un contenitore di cibo fuori dalla gabbia. Ogni volta che il ratto spinge la barra, nel piatto cade una pallina ci cibo. Quest’ultimo rinforza la pressione sulla barra e la frequenza della pressione aumenta. Quando il contenitore di cibo viene disinserito e la pressione della barra non provoca più la caduta di cibo, la frequenza della pressione diminuisce. Pertanto, una risposta condizionata è soggetta ad estinzione se non vi è rinforzo. Rinforzo e punizione Per rinforzo si intende il processo tramite il quale l’offerta di uno stimolo aumenta la probabilità di un comportamento. La punizione è il contrario del rinforzo: diminuisce la probabilità di un comportamento. Modellaggio Il modellaggio è la tecnica di rinforzare soltanto le variazioni di risposta che vanno nella direzione desiderata dallo sperimentatore. Programmi di rinforzo Una volta che un comportamento è stato acquisito, può essere mantenuto anche rinforzandolo di tanto in tanto. Tale fenomeno è definito rinforzo parziale. Esistono quattro programmi di rinforzo: programmi a rapporto: il rinforzo difende del numero di risposte fornite dall’organismo; programma a rapporto fisso: il numero di risposte che deve essere dato è fissato ad un valore particolare; • programma a rapporto variabile: si riceve il rinforzo solo dopo aver dato un certo numero di risposte, ma quel numero varia. Altri programmi di rinforzo sono detti programmi ad intervallo poiché il rinforzo si presenta soltanto dopo che è trascorso un certo intervallo di tempo. Il programma può essere fisso o variabile: • •

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programma ad intervallo fisso: l’organismo è rinforzato per la prima risposta effettuata dopo che è trascorso un certo periodo di tempo dall’ultimo rinforzo; programma ad intervallo variabile: il rinforzo dipende dal fatto che sia trascorso un certo intervallo di tempo, ma la durata dell’intervallo varia.

APPRENDIMENTO OSSERVATIVO

L’apprendimento attraverso l’imitazione e l’osservazione è il risultato di rinforzi vicari: osservando il comportamento altrui, colui che imita si aspetta di essere rinforzato proprio come il modello stesso. Albert Bandura è il ricercatore che più si è occupato di studiare l’apprendimento osservativo. Uno dei primi studi di Bandura riguardava l’apprendimento osservativo del comportamento aggressivo nei bambini piccoli, lo “studio del pupazzo Bobo”. Il pupazzo Bobo è un gioco gonfiabile con una base pesante che assicura che il pupazzo torni su una volta colpito. In questo studio, un gruppo di bambini doveva osservare dei modelli adulti che si comportavano in modo aggressivo nei confronti del pupazzo, mentre un altro gruppo di bambini era esposto a comportamenti non aggressivi. In seguito i bambini venivano lasciati in una stanza: i bambini del primo gruppo manifestavano più comportamenti aggressivi nei confronti del pupazzo Bobo rispetto ai bambini del secondo gruppo.

APPRENDIMENTO E CERVELLO

Il ricercatore Donald Hebb ha contribuito alle prime teorie su apprendimento e cervello. Egli riteneva che i processi mentali dovessero essere considerati come processi riguardanti il sistema nervoso e il cervello e che l’apprendimento fosse un processo che riguarda modificazioni nell’attività neurale. Hebb contribuì principalmente a questi cambiamenti neurali ed ipotizzò che se un input del neurone A aumenta ripetutamente la scarica di un neurone B, allora la connessione tra i neuroni A e B diventerà più forte. Quest’idea è conosciuta come la regola dell’apprendimento di Hebb.

Plasticità neurale: abilità del sistema nervoso di cambiare in risposta all’esperienza.

CONDIZIONAMENTO CLASSICO (MODELLO NEURALE)

I ricercatori hanno proposto un modello neurale di condizionamento classico e per la comprensione di quest’ultimo sono stati utilizzati due modelli sperimentali: il condizionamento del riflesso di ammiccamento è quello della paura.

Condizionamento del riflesso di ammiccamento Quando si dirige a un occhio uno stimolo, come un soffio d’aria (SI), si produce un riflesso di ammiccamento. Questa risposta incondizionata di ammiccamento può essere condizionata se il soffio d’aria è preceduto da uno SC, come un suono. Il condizionamento del riflesso di ammiccamento si associa a modificazioni della trasmissione sinaptica, a livello del cervelletto. Si tratta della cosiddetta depressione a lungo termine, cioè della riduzione a lungo termine della trasmissione sinaptica. Quest’ultima si traduce in una risposta condizionata comportamentale.

Condizionamento della paura L’amigdala, è un’area cerebrale specifica ed essenziale all’apprendimento delle esperienze che inducono timore. Nello specifico, si tratta di una struttura del sistema limbico situata nella profondità dei lobi temporali e gioca un ruolo importante nelle emozioni, compresa la paura. L’amigdala riceve informazioni sensoriali dalle aree cerebrali talamiche e corticali, associa gli stimoli e traduce tali associazioni in risposte di paura mediate da ipotalamo, mesencefalo e bulbo. L’apprendimento, a livello dell’amigdala, è basato sul potenziamento a lungo termine che consiste nell’incremento della trasmissione sinaptica. Quindi, sia nel condizionamento del riflesso di ammiccamento sia in quello della paura, le modificazioni della trasmissione sinaptica sono responsabili dei cambiamenti comportamentali....


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