Riassunto DINO Campana PDF

Title Riassunto DINO Campana
Course Letteratura italiana moderna e contemporanea
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Riassunto dell'autore contemporaneo Dino campana. Appunti presi da vari testi...


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DINO CAMPANA CENNI BIOGRAFICI: Dino Campana nacque a Marradi in provincia di Firenze, il 20 agosto 1885. Frequentò il ginnasio a Faenza e concluse a Torino gli studi liceali. Si iscrisse poi a Chimica, ma senza mai conseguire la laurea. Affetto da gravi disturbi psichici, che spesso gli provocavano scoppi d’ira, visse da nomade. Leggendari, il suo viaggio in America Latina nel 1908, dove visse facendo il bracciante, e due anni dopo, il pellegrinaggio al santuario francescano della Verna. Girovagò anche per mezza Europa, tra Svizzera, Francia, Belgio e Olanda, trovando lavori di fortuna. Nel 1915 chiese invano di partire volontario per il fronte: venne respinto per manifesti segni di squilibrio mentale. Egli conobbe anche l’esperienza del carcere: a Parma, a Bruxelles, a Novara. Ossessionato da manie di persecuzione, fu più volte ricoverato presso ospedali psichiatrici, prima a Imola, quindi a Tornai, in Belgio, poi a Firenze. Fu internato anche nel manicomio di Castel Pulci, dove soggiornò dal 1918 al 1932, anno della sua morte. Nel 1916 visse una breve e travagliata storia d’amore con la scrittrice Sibilla Aleramo, sulla quale finì di scaricare tutta l’aggressività che si portava dentro. Complice anche la delirante gelosia da cui il poeta era pervaso, non riuscendo a perdonare Sibilla di aver avuto altri uomini prima di lui. Il poeta visse come una colpa il suo amore per Sibilla poiché si convisse che le donne erano state la causa della prima guerra mondiale.

I CANTI ORFICI: Campana lascia un solo e singolo libro: i Canti orfici, stampato nel 1914. La pubblicazione dell’opera venne compiuta a seguito di un episodio che ebbe ripercussioni pesanti sulla già compromessa salute mentale del poeta. Nel dicembre 1913 Campana aveva consegnato brevi manu il manoscritto del suo libro, il cui titolo originario era Il più lungo giorno, a due dei maggiori protagonisti della cultura militare fiorentina, Giovanni Papini e Ardengo Soffici, sperando che accettassero di pubblicarlo nelle Edizioni di “Lacerba”, la rivista d’avanguardia di cui erano direttori. Questi gli avevano fatto qualche vaga promessa a parole, ma il manoscritto fu trattato con noncuranza e Soffici riuscì a smarrirlo. L’originale del Più lungo giorno sarebbe stato ritrovato tra le carte di Soffici solo molti anni più tardi. Per Campana fu un colpo tremendo, sia perché aveva redatto la l’opera in un'unica copia, sia perché attribuiva ad essa un’importanza enorme, confidando in una lettera a Prezzolini che aveva “bisogno di essere stampato” per dimostrare a sé stesso e al mondo “che esisteva”. Egli infatti, aveva un grande bisogno di approvazione: quel libro era diventato lo scopo della sua vita, pubblicarlo equivaleva per lui al compimento di un destino. L’autore reagì alla superficialità dei fiorentini riscrivendo l’opera. Da questo lavoro uscirono i Canti orfici, i quali fecero registrare un notevole progresso qualitativo rispetto al manoscritto perduto. Nacque una leggenda alimentata dal poeta stesso: quella di una riscrittura a memoria. In realtà, Campana aveva l’abitudine di conservare gli abbozzi, quindi nel riscrivere il libro, aveva a disposizione gran quantità di materiali. Il titolo si rifà al mitico poeta Orfeo, che per primo aveva varcato le porte dell’Ade, per sottrarre al regno dei morti Euridice: impresa proibitiva replicata con successo dal Faust di Goethe, nel suo memorabile “viaggio alle Madri”, per prendersi Elena, icona dell’“eterno femminino”. Questi canti vogliono suggerire un percorso iniziatico, come succedeva negli antichi misteri orfici. Il primo testo è un poemetto intitolato La notte, seguito da sette Notturni in versi: la notte è il tempo delle tenebre che attendono di essere illuminate. Quello di Campana è il mondo visionario, allucinato e degli enigmi, dove ogni oggetto perde il suo valore per entrare nell’ordine degli eventi mitici....


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