Riassunto seo of google PDF

Title Riassunto seo of google
Author Miriana Scala
Course Scienze della comunicazione
Institution Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
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Summary

è un riassunto del libro seo of google molto utile...


Description

Riassunto di “SEO GOOGLE” esame di web marketing

CAPITOLO 1: Comunicazione e marketing online 1.1 Il manifesto Cluetrain Per capire a fondo tutte le potenzialità offerte dalla comunicazione online, e di conseguenza dal web marketing, è obbligatorio parlare del “ Cluetrain Manifesto”: un insieme di 95 tesi, elaborate nel 1999, organizzato e presentato come un invito all'azione per tutte le imprese che operano all'interno di ciò che si propone di essere un nuovo mercato interconnesso. Gli autori si sono posti l’obiettivo di analizzare l’influenza che Internet ha sui mercati e su tutti i soggetti che ruotano intorno ad essi. Sostengono che Internet sia diverso dai media tradizionali, dal momento che permette alle persone di avere delle vere conversazioni “faccia a faccia”, che possono trasformare in modo radicale le pratiche commerciali tradizionali. Insomma, Internet ha rivoluzionato il mercato, e il Cluetrain Manifesto suggerisce i cambiamenti che dovrebbero metter in atto le aziende per rispondere a queste dinamiche. Vediamo alcune delle tesi: “Gli iperlink sovvertono le gerarchie” Grazie ai motori di ricerca non si è obbligati a seguire il percorso pensato da chi ha organizzato i contenuti di un sito. Questa capacità di Internet di collegare un grande numero di informazioni ad altre informazioni agisce come mezzo per sovvertire le gerarchie formali. Appare dunque evidente la necessità di curare testi e architettura di un sito in funzione di questa cosa, oltre a comunicare al visitatore la sua posizione all’interno del sito stesso (attraverso le “briciole di pane”). 

Nota. Briciole di pane (breadcrumb) = indicano la gerarchia di navigazione del sito all’interno di una pagina. Esempio: Home > ricette > primi piatti

 “I mercati sono fatti di essere umani” La caratteristica del Web è che nascono interazioni e condivisioni direttamente da persone reali, non va da variabili. Ciò significa che per promuovere o costruire la propria reputazione online è necessario saper ascoltare e comunicare direttamente con i nostri utenti.  “La voce umana è naturale, non artificiosa” Attraverso il Web è possibile essere realmente presenti nelle conversazioni che si svolgono tra le persone. Diventa fondamentale dunque esserci nel modo giusto, mettendo al centro della comunicazione sempre la persona, cercando il più possibile di evitare di creare contenuti come se ci rivolgessimo ad un motore di ricerca.

Il Cluetrain Manifesto 20 anni fa era un’idea, oggi è una realtà alla quale non si può rinunciare per incrementare un’attività online. Tutto ruota intorno ad una cosa: la promozione online. Oggi la principale tecnica di promozione si chiama SEO (Search Engine Optimization), e si rivolge al motore di ricerca più utilizzato al mondo: GOOGLE. 1.2 I motori di ricerca: funzionamento generale Innanzitutto i motori di ricerca, chiamati anche “search engine”, sono dei sistemi software progettati per cercare informazioni sul World Wide Web. I risultati della ricerca sono generalmente rappresentati sotto forma di elenco ordinato denominato “SERP” (search engine results page). Qualsiasi motore di ricerca funziona, sostanzialmente, in tre fasi: 1. nella prima fase il motore scansiona il Web tramite dei particolari software chiamati crawler; Un crawler (detto anche web crawler, spider o robot), è un software che analizza i contenuti di una rete (o di un database) in un modo metodico e automatizzato, in genere per conto di un motore di ricerca. Nello specifico, un crawler è un tipo di bot (programma o script che automatizza delle operazioni), che solitamente acquisisce una copia testuale di tutti i documenti presenti in una o più pagine web creando un indice che ne permetta, successivamente, la ricerca e la visualizzazione.

2. nella seconda fase esegue una catalogazione del materiale ottenuto, aggiungendo o meno le pagine di interesse in uno speciale database tramite una procedura di indicizzazione; 3. nella terza fase risponde alle query degli utenti, elencando i risultati in ordine di rilevanza rispetto alla richiesta ricevuta. Nella pratica queste tre fasi vengono svolte quasi in tempo reale, restituendo i risultati pertinenti al browser dell’utente in una frazione di secondo. 1.3 Il motore di ricerca GOOGLE e il suo funzionamento specifico Google si è affermato tra i vari motori di ricerca per la qualità dei suoi strumenti. Il successo ottenuto sin da subito ha portato all’espansione dei servizi offerti dal portale, che inizialmente ospitava il solo campo per la ricerca. In seguito, sino ad arrivare ad oggi, è stato realizzato un vero e proprio ecosistema di servizi studiati per facilitare tutte le attività di storage e comunicazione in rete: è il caso di Google Drive, di Gmail, dell'advertising di Adwords e di Youtube (acquisito nel 2006). Ma Google resta essenzialmente un motore di ricerca, e lo dice lo slogan aziendale piuttosto noto all'interno del settore: "Google organizza le informazioni di tutto il mondo e le rende universalmente accessibili e utili a tutti". Una réclame che rende noto da subito qual è il biglietto da visita di questo prodotto. Nel momento in cui si ricorre a Google Search è difficile rendersi conto di quanto sia complesso il suo funzionamento e di quanto altamente elaborati siano i processi di ricerca: analizzare i siti web, catalogarli ed infine dare risposta immediata al lettore, offrendogli una miriade di risultati sulla base delle Keywords inserite nel campo ricerca. Come tutti i motori di ricerca passa per le fasi di scansione, indicizzazione e posizionamento.

Google usa il suo spider (GoogleBot) per cercare sul Web pagine nuove o aggiornate. Una volta visitate le pagine, Google ne analizza il contenuto (immagini, file, tutto), e tutte le informazioni prese vengono archiviate in un enorme database. Una volta indicizzato il sito (quindi una volta che è stato inserito nel database di Google), resta il problema del suo posizionamento (collocazione all’interno della SERP in base alle parole chiave). È qui che entra in gioco un’altra componente fondamentale del motore di ricerca: l’algoritmo. Quando gli utenti fanno delle ricerche, Google restituisce milioni di pagine di risultati, a seconda del numero di contenuti indicizzati che rispondono alle interrogazioni digitate degli utenti (query). Questa risposta di Google viene fornita in modo algoritmico. L’algoritmo di Google è un sistema complesso utilizzato per recuperare i dati dall’indice del motore di ricerca e fornire istantaneamente i migliori risultati possibili alle ricerche degli utenti. Questi algoritmi sono delle formule matematiche segrete molto complesse che valutano la rispondenza di un contenuto web a una serie di criteri, stabiliti per stimarne la qualità. Gli aggiornamenti degli algoritmi non sono avvenuti in maniera automatica, bensì dietro appositi sforzi da parte del team di sviluppatori di Google. Molti di questi cambiamenti impattano minimamente sulla generazione dei risultati, mentre pochi altri possono incidere in modo significativo. Gli algoritmi di Google si aggiornano costantemente e per tale motivo è sempre necessario il supporto di un consulente SEO esperto in grado di rendere un sito ottimale rispetto a tali meccanismi. L’obiettivo della SEO (search engine optimization) è far sì che il proprio sito sia tra le prime 5 risposte che Google offre all’utente quando egli fa una ricerca. 1.4 Introduzione alla SEO onpage e offpage La SEO è la branca del Digital Marketing che si occupa di migliorare la posizione delle pagine web nei risultati organici (non sponsorizzati) dei motori di ricerca. Poiché Google è il motore di ricerca di gran lunga più utilizzato al mondo, la maggior parte delle attività SEO riguardano lo studio dell'algoritmo di Google e dei suoi periodici aggiornamenti, e le relative azioni per rendere i siti più "graditi" a tale algoritmo.  Ranking: è la classifica dei risultati rispetto ad una determinata query. Quando

inseriamo una keyword, il motore di ricerca restituisce una SERP di risultati ordinati in base alla pertinenza dei documenti indicizzati rispetto a tale parola chiave. In ambito SEO si dice "fattore di ranking" un qualunque elemento, interno o esterno al sito, che influenza la posizione in classifica.

Introduciamo dunque i fattori di ranking, che sono diversi e divisi in 2 macro aree:  Fattori Onpage (Onsite) → sono inerenti alla struttura del codice con cui il sito è costruito e al contenuto; concorrono principalmente a definire il modo in cui vogliamo dare le informazioni allo spider.  Fattori Offpage (Offsite) → sono inerenti a fattori esterni al sito, tipicamente backlinks e social signals; agiscono principalmente sull'autorevolezza del sito: ogni backlink viene letto come una citazione da parte di altri siti e concorre a far considerare il sito più rilevante per gli utenti.

Questi fattori sono gli elementi sui quali andremo ad operare nell’ambito della strategia SEO per associare le pagine del nostro sito alle parole chiave comprese nel keyword set e per aumentarne il capitale di importanza e popolarità agli occhi dei motori.

CAPITOLO 2: SEO onpage Avere un sito web al giorno d’oggi è un passo fondamentale per costruire la presenza online di un’azienda o di un libero professionista. Il sito rappresenta una vetrina digitale dei servizi e prodotti offerti, che se ben gestito permette di aumentare il bacino di clienti e ottenere un numero maggiore di conversioni. Affinché i potenziali clienti del brand possano facilmente trovare il sito, questo dovrà essere ottimizzato lato SEO per consentire un miglior posizionamento nei risultati di Google. In aiuto viene la SEO On Page, che tiene conto di tutti gli elementi presenti nelle pagine web e nella scrittura dei contenuti affinché il sito scali la pagina dei risultati di ricerca. La SEO On Page si riferisce in particolare all’ottimizzazione di una lunga serie di componenti come titoli, meta, URL, ma anche parametri dell’architettura, della leggibilità e dell’usabilità della pagina, fino ad arrivare al contenuto, alle keyword e ai link interni. 2.1 Il punto di partenza: il dominio Il nome di dominio è il biglietto da visita del sito web, il primo punto di contatto tra l’azienda e i suoi clienti. Occorre prestare particolare attenzione alla scelta del nome, trattandosi di un elemento che può avere notevole influenza sulla strategia di marchio e sul successo del sito sul Web. Tra gli aspetti da considerare vi è sicuramente quello della lunghezza. A parità di altre condizioni, un nome di dominio breve è da preferire, in quanto più semplice da ricordare e riscrivere, meno confondibile con altri; deve essere inoltre chiaro e facile da pronunciare. Un altro parametro da tenere in considerazione è quello relativo all’attinenza con i contenuti offerti dal sito: è auspicabile che il nome permetta una rapida identificazione dei temi e degli argomenti trattati all’interno del sito. Infine, un dominio comprensivo delle parole chiave per cui si intende ottimizzare il sito (pur nel rispetto del requisito di brevità) può condurre ad un miglior posizionamento dello stesso per le corrispondenti ricerche sui motori. 2.2 I tag HTML Alla base di ogni sito web c’è il codice sorgente HTML. Google e gli altri motori di ricerca "leggono" questo codice per determinare dove devono apparire le pagine web nei loro indici per una determinata query di ricerca. Così, una buona parte di ottimizzazione si riferisce a ciò che c'è scritto nel codice sorgente, ai suoi tag. I tag sono etichette che servono a classificare contenuti, vediamo i principali:  TAG TITLE → Il tag Title è uno dei tag maggiormente in grado di influire sul posizionamento di una pagina. Come suggerito dallo stesso nome, esso costituisce il “titolo” della pagina web. Viene visualizzato nelle pagine dei risultati di ricerca in qualità di principale elemento identificativo della pagina, nonché “link cliccabile” per accedere ad essa. Nel codice sorgente il tag Title è compreso all’interno della sezione , la cui funzione è quella di fornire informazioni di carattere generale sul documento.

A)

B)

C)

D)

E)

Questo tag ha una funzione ben precisa, che è quella di indicare agli utenti e ai motori di ricerca lo specifico tema trattato all’interno della pagina. Ottimizzare il tag Title significa avere cura di inserirvi le parole chiave maggiormente identificative del tema in essa trattato e per le quali si desidera che la pagina sia visibile sui motori di ricerca. Nel compilare il tag Title è bene osservare alcune linee guida importanti. Univocità → ogni pagina web del sito da ottimizzare deve presentare un tag Title unico, che descriva lo specifico tema trattato all’interno della pagina e contenga le parole chiave per cui essa deve essere ottimizzata. Prominenza → le parole chiave per cui si desidera ottimizzare la pagina devono essere preferibilmente poste in apertura, essendo riservata maggiore attenzione e rilevanza a questa porzione del tag Title dall’algoritmo del motore. Lunghezza → il tag Title dovrebbe essere preferibilmente compreso tra i 65 ed i 70 caratteri di lunghezza (e non superare il limite massimo di 12 parole). Si consideri che i caratteri posti oltre questa soglia sono “troncati” e non vengono visualizzati nella pagina dei risultati di ricerca. Densità → maggiore è il numero di termini inseriti all’interno del tag Title, minore è l’importanza relativa assegnata a ciascuno di essi. Ciò non deve necessariamente indurre a creare tag Title composti unicamente dalla parola chiave di interesse, ma è opportuno evitare titoli eccessivamente carichi e parole di scarsa rilevanza ai fini del posizionamento. Branding → laddove vi sia la necessità di fare branding, si può valutare l’inserimento del nome del sito o del dominio (privo del “www”) alla fine del tag Title, eventualmente distinto dal resto del testo attraverso un separatore (trattino, “pipe”, ecc.).



META TAG DESCRIPTION → Il Meta Tag Description non viene visualizzato all’interno della pagina ma nello snippett. [Snippet significa, letteralmente, ritaglio. Si tratta del box che ci appare nella SERP quando effettuiamo una ricerca. Contiene il titolo, il link e una breve descrizione (metadescription)]. La funzione del Meta Tag Description è quella di fornire agli utenti ed ai motori di ricerca un’esauriente descrizione dei temi contenuti all’interno della pagina web, in misura più completa e articolata di quanto avviene con il titolo. Per ottimizzare il Meta Tag Description di una pagina web è bene avere cura di inserirvi una breve descrizione dei contenuti, ricorrendo se possibile alle parole chiave per le quali si desidera ottimizzare la pagina e alle possibili varianti.



TAG HEADING → I Tag Heading, o Tag di Intestazione, hanno la funzione di identificare le intestazioni di una pagina web e di strutturarne quindi i contenuti in livelli. Per intestazione si intende, letteralmente, “ciò che sta in testa a qualcosa”. Nel caso delle pagine web questo “qualcosa” può coincidere con la sezione principale della pagina oppure con uno o più paragrafi di testo o ancora con un generico riquadro o sezione di pagina contenente testi, immagini o altre tipologie di elementi.

Il linguaggio HTML mette a disposizione un totale di sei tag di intestazione, dal Tag H1 al Tag H6, che vanno usati per definire l’importanza relativa delle intestazioni all’interno della pagina. Il Tag H1 è il più importante, trattandosi dell’intestazione che introduce l’argomento principale della pagina. Il Tag H2 potrà essere utilizzato per creare intestazioni di contenuti meno importanti e così via. 2.3 L’URL URL (Uniform Resource Locator) è l’elemento che identifica univocamente l’indirizzo di una risorsa sul Web (documento, immagine, video, ecc.), rendendone possibile l’accesso. Al fine di facilitare l’accesso degli spider dei motori alle pagine del sito è bene assicurarsi che gli URL rispondano ad alcuni requisiti essenziali: A) Chiarezza → URL semplici, brevi e “parlanti” sono sempre da preferire a URL lunghi e difficili, pieni di parametri o session ID non necessari e con poche parole riconoscibili. La creazione di categorie e nomi di file descrittivi per i documenti presenti nel sito permette, nel contempo, di mantenere una buona organizzazione del sito e di supportare i motori di ricerca nella loro attività di indicizzazione dei contenuti. B) Utilizzo di parole pertinenti → è buona norma includere all’interno dell’URL termini pertinenti al contenuto ed alla struttura del sito. C) Corrispondenza univoca URL/Pagina → per evitare che subentri un problema di contenuti duplicati, è bene assicurarsi che ogni pagina del sito sia raggiungibile esclusivamente da un solo URL. Approfondimento: differenza tra URL e link  Link → è un riferimento che rimanda ad ulteriori unità informative, quali documenti, immagini, video ed altre cose del genere. Una volta cliccato o toccato tale collegamento ipertestuale, il lettore verrà dunque immediatamente reindirizzato al contenuto designato. Per quanto riguarda l’aspetto, un collegamento ipertestuale può essere normalmente riconosciuto attraverso la diversa colorazione; la comparsa di una piccola mano, insieme ad una eventuale sottolineatura, quando ci si passa sopra col puntatore del mouse prima di cliccarci; e la comparsa dell’indirizzo di destinazione, solitamente in basso a sinistra all’interno della pagina visualizzata in quel momento.  URL → è una particolare sequenza di caratteri alfanumerici che identifica univocamente l’indirizzo di una determinata risorsa presente su Internet. Praticamente è l’indirizzo di destinazione che appare quando clicchiamo su un link. Per quanto riguarda la struttura, un URL è generalmente composto da due parti fondamentali: il protocollo, tipicamente HTTP o HTTPS; e il nome host, che rappresenta invece l’indirizzo fisico del server sul quale risiede la risorsa cercata. Approfondimento: i protocolli Http e https sono due varianti dello stesso protocollo di telecomunicazione, ovvero quell’insieme di regole che definisce i metodi comunicativi tra due o più entità. La principale differenza tra http (l’acronimo di HyperText Transfer Protocol) ed https (la cui s finale sta per Secure) risiede appunto nella maggiore sicurezza che quest’ultima

variante di protocollo offre rispetto alla prima. Infatti, se nell’http lo scambio di risorse tra client e server avviene “in chiaro” (ovvero l’informazione che viene diffusa può essere letta da chi decide di intromettersi senza diritto nello scambio dei dati), nell’https la comunicazione è protetta grazie all’impiego di determinati certificati che garantiscono l’identità dei dati e la loro riservatezza, la cifratura del traffico e la verifica di integrità del traffico. 2.4 Le risorse multimediali L’URL è legato a tutte le risorse multimediali collegate alla pagina, per cui è fondamentale ottimizzare dal punto di vista della SEO anche queste risorse e i loro attributi. Parliamo di:  File PDF → significa inserire titolo, autore e descrizione per ogni file PDF da ottimizzare.  Immagini → la presenza di immagini all’interno di una pagina web contribuisce ad agevolare la fruizione dei contenuti presentati, a rendere più piacevole la lettura ed a migliorare, in ultima analisi, l’usabilità del sito. Nell’ambito di un processo di ottimizzazione risulta ancora necessario fornire al motore di ricerca informazioni esplicite in merito al contenuto delle immagini presenti nella pagina. Il modo migliore per farlo consiste nel compilare opportunamente l’attributo ALT a corredo di ciascuna immagine. La sua funzione principale è quella di offrire informazioni sul contenuto dell’immagine nel caso in cui questa non possa essere visualizzata. L’attributo ALT è inoltre il principale elemento cui fanno affidamento i motori di ricerca per identificare il contenuto di un’immagine e gestirne la catalogazione all’interno dei propri indici.  Link → anche i link inseriti all’interno del sito possono essere ottimizzati come le immagini. Le parole da linkare vanno scelte in modo accurato ed è sempre utile inserire un “anchor text”, cioè una parola o un gruppo di parole che portano con un clic verso un collegamento a un’al...


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