Risposte domande esame neuroscienze 2 PDF

Title Risposte domande esame neuroscienze 2
Course psicofisiologia e neuroscienze cognitive
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Summary

Sono le domande più frequenti dell'emsame più le risposte...


Description

Via ventrale: specializzata nell’analisi analisi della percezione visiva e nel riconoscimento degli stimoli visivi V4 area fondamentale di questa via ed è coinvolta nell’analisi del colore e della forma dello stimolo visivoagnosi IT(inferotemporale è connessa a V4) area fondamentale di questa via ventrale importante sia per la percezione visiva che per la memoria, Una quota di neuroni di questo sito tendono a rispondere durante la presentazione di immagini di volti Via dorsale: nell’analisi del movimento dello stimolo e nel controllo visivo dell’azione V5 che svolge un ruolo determinante nell’analisi del movimento dello stimolo visivo e della sua direzione. MTS(regione temporale superiore media) le cellule di questa area rispondono a movimenti lineari,circolari e radiali  Le proiezioni dalla corteccia parietale posteriore tendono a raggiungere sia la corteccia associativa prefrontale sia la parte inferiore dell’area 6 Trail making test(tmt): Il test valuta il modo di procedere in compiti di ricerca visiva e spaziale, indaga le capacità attentive del soggetto e la sua abilità nel passare velocemente da uno stimolo di tipo numerico ad uno alfabetico. Test di stroop: riguarda l’attenzione e prevede oltre alla selezione dello stimolo anche la risposta, consente di monitorare le funzioni di inibizione della rix di tipo automatico indotto da interferenza cognitiva.

l’acuità visiva indica la capacità degli occhi di distinguere due punti vicini come separati e distinti. Macchia cieca(detta anche disco ottico): è dovuta alla non uniformità della retina in uscita del NERVO OTTICO, è la zona dove il nervo ottico esce dalla retina e da dove partono le fibre che collegano l'occhio al cervello. Organizzazione retinotopica: Le cellule che nella retina sono spazialmente contigue trasmettono input ad aree prossime nelle rispettive strutture bersaglio (NGL e V1(LOBO OCCIPITALE)

Tre elementi sostanziali dell’organizzazione retinotopica: 1)

La rappresentazione topografica del campo visivo è sottoposta ad una distorsione spaziale in V1, poiché il numero di cellule gangliari presenti nella fovea è più elevato rispetto alla periferia, occupando con le loro terminazioni assonali più della metà dello spazio del NGL;

2)

L’immagine di un punto di luce può attivare parecchie cellule retiniche e ancor più neuroni corticali a causa della sovrapposizione dei campi retinici;

3)

Le immagini prodotte non costituiscono l’esito di un’organizzazione isomorfa tra retina e V1, poiché la percezione visiva si basa su una complessa attività neurale distribuita

Moduli corticali: sono unità neurali, poiché contengono neuroni 2x2 mm, la V1 è costituita da migliaia di moduli corticali che elaborano in parallelo parti di una più ampia scena visiva. Ipotesi di Hubel e Wiesel: ogni punto dello spazio costituisce il bersaglio dell’attività di migliaia di neuroni disposti in una regione circoscritta in V1( modulo corticale) Teoria della traccia multipla: l’ippocampo è sempre coinvolto nel riattivare la traccia mnesica, perché ricostruisce il contesto spaziale dell’episodio Circuito di papez: collega ippocampo, corpi mamillari, talamo anteriore e giro del cingolo L’ipotalamo: regola il sistema endocrino, struttura del sistema nervoso centrale situata nella zona centrale interna ai due emisferi cerebrali. Costituisce la parte ventrale del diencefalo e comprende numerosi nuclei che attivano, controllano e integrano i meccanismi autonomi periferici, l'attività endocrina e molte funzioni somatiche quali la termoregolazione, il sonno, il bilancio idro-salino e l'assunzione del cibo. L'ipotalamo controlla molte attività connesse all'omeostasi e controlla anche l'ipofisi.  la stimolazioni di alcune sue parti porta a una condizione di falsa rabbia che si osserva solo se l’ipo anteriore veniva distrutto assieme alla corteccia, ma non se la lesione si estendeva sino ad includere la metà posteriore dell’ipo TMS(stimolazione magnietica transcranica): provoca un’interferenza temporanea e locale dell’attività cerebrale normale, poiché viene somministrato un impulso magnetico(singolo= somministrato 1 volta con intervallo di 3 sec; doppio= due impulsi con breve distanza temporale in stessa posizione o diversa; ripetitivo= stimolazione ripetuta a intervalli regolari nello stesso punto con un ritmo che va da 1 o due impulsi al sec) che modula l’attività elettrofisiologica corticale/elettrica del cervello, si usa il COIL strumento che viene posizionato sullo scalpo dell’soggetto ed eroga corrente producendo un campo magnetico con direzione perpendicolare a quella del campo elettrico, può essere usato per la cura di dipendenze o depressione, Scissura di silvio(detto anche solco laterale): separa i lobi frontali e parietali da quello temporale Scissura di ronaldo(detto anche solco centrale: separa il lobo frontale da quello parietale La via che trasmette al cervello l’informazione sul tatto è chiamata via delle colonne dorsali lemnisco mediale Citoarchitettura: Analizza l’organizzazione cellulare della corteccia ponendo in evidenza l’esistenza di tipi cellulari differenti in regioni diverse del cervello Ipotesi localizzazionista: Le diverse facoltà mentali hanno sede in diverse parti del cervello Correlazione anatomo-clinica: un'«associazione» tra un disordine comportamentale e la lesione di una parte del cervello consente l'inferenza che la base neurale di quella funzione è localizzata in quell'area cerebrale Modello centri e connessioni: Centri sono rappresentazioni localizzate in regioni specifiche della corteccia cerebrale (sostanza grigia) Connessioni: fasci di sostanza bianca che collegano i centri, consentendo il trasferimento di informazione e la sua ricodificazione da un formato a un altro

Spazio personale: è lo spazio occupato dal nostro corpo Spazio peripersonale: spazio che raggiungibile con le braccia e mani che circonda il corpo e ne definisce il campo di azione. Spazio extrapersonale: spazio non raggiungibile con le braccia Test di Wada: misura la dominanza interemisferica, grazie al Amytal sodico si inattiva temporaneamente un emisfero ipsilaterale, la procedura dura pochi minuti e il soggetto e vigile e viene sottoposto ad alcune domande Modello anatomo fisiologico( posner e peterson): definisce la multicomponenzialità del sistema attentivo, includendo 3 sottoinsiemi distinti che insieme regolano l’attenzione: 1)sistema di vigilanza/sorveglianza indispensabile per il mantenimento dello stato di allerta(sistema noradrenalergico e locus coeruleus) 2)sistema attenzionale posteriore/superiore: finalizzato a orientare l’attenzione sugli stimoli in funzione alle caratteristiche selezionate( corteccia parietale posteriore, collicolo superiore, nucleo del pulivar) 3)sistema attenzionale anteriore: supporta il controllo del comportamento e la consapevolezza ( corteccia pre frontale mediale, cingolo anteriore e area supplementare motoria. Lo stato di allerta viene indagato mediante compiti che richiedono la rix del soggetto alla comparsa di uno stimolo(temi di reazione semplici o tempi di reazione con preallarme) Per l’Attenzione sostenuta vengono rilevati i tempi di rix e di accuratezza es: simple vigilance test(SVT) e continuous performance test(CPT) Per le funzioni selettive si usano batterie testistiche che richiedono la selezioni di stimoli target tra un inx di stimoli distrattori es. visual search Arousal: capacità di rispondere in modo tempestivo agli stimoli dell’ambiente, esiste una variazione dell’arousal (livelli minimi nel sonno e massimi in condizione di iperattivazione) Vigilanza: Capacità di mantenere livelli funzionali di attenzione nel tempo Ipotesi della selezione precoce: La selezione degli stimoli che ci interessano avviene precocemente cioè precede qualsiasi processo di elaborazione semantica Ipotesi della selezione tardiva: Tutti gli input sono elaborati dal sistema percettivo fino allo stadio di codifica e analisi semantica, la selezione avviene in questo punto e alcuni stimoli sono ammessi ad ulteriore elaborazione e rappresentazione cosciente Conseguenze comportamentali dell’attenzione: 1)incremento della detenzione: che avviene anche quando lo spostamento dell’attenzione è nascosto; 2) tempi di reazione più rapidi: l’attenzione fa diminuire i TR Collicolo superiore: si occupa dell’orientamento visivo e quanto si stimolano i neuroni del collicolo si attiva un movimento oculare detto saccadi

Nucleo del pulivar: si occupa di filtraggio e orientamento attentivo i neuroni all’ interno sono selettivi per colore, movimento e orientamento e ha interconnessioni con molte aree(corticali, frontali,parietali e temporali) Corteccia parietale: si occupa si regolare la direzione dei movimenti oculari, la stimolazione elettrica porta a un incremento dei potenziali d’azione e succesiva comparsa di saccade, questo effetto è spazialmente selettivo poiché l’incremento non avviene se la saccade si verifica su un punto al di fuori del campo recettivo. Neglect: disturbo attentivo caratterizzato dall’ incapacità di percepire ogg collocati in un emicampo visivo solitamente contro-laterale alla lesione, la sede è a carico della corteccia temporale DX perciò la forma più diffusa è quella SX, fattori che la influenzano: 1.Disturbi di MBT o memoria di lavoro 2.Le istruzioni relative al compito possono influenzare la prestazione Recupero .Stimolazione calorico vestibolare: si basa sull’insorgenza di un riflesso vestibolo-oculare il miglioramneto dura poco .Stimolazione optocinetica: corregge l’incapacità del paziente di spostare lo sguardo e l’attenzione verso l’emispazio negletto, approccio passivo .Lenti prismatiche Allorchia o Alloestesia fenomeno per cui quando viene presentato un stimolo nello spazio interessato della lesione, il paziente riferisce di vedere lo stimolo nell’ emicampo opposto

Diaschisi: fenomeno per cuoi alcune strutture che non sono anatomicamente connesse con la zona direttamente danneggiata vengono inibite a distanza. Sindrome anatomica: è basta sul cervello, l’associazione tra i sintomi è determinata dal fatto che le differenti funzioni sono localizzate in aree cerebrali tra loro vicine; i deficit possono sussistere l’uno senza l’altro diverse funzioni sono localizzate in aree anatomicamente adiacenti lese assieme Sindrome funzionale: non basata sul cervello, l’associazione tra i sintomi si fonda su un unico meccanismo cognitivo(un’unica funzione); i deficit sono sempre associati Sindrome anatomo-funzionale: basata sul cervello, integra prossimità cerebrale delle funzioni e associazione di deficit di due funzioni Dissociazione: dimostrano l’indipendenza tra le funzioni mentali, comporta un concetto di multicomponenziale della mente Attivazione cutanea(attività elettrodermica): Deriva dall’azione del SNS, definita come attività fasica che si contrappone all’attività tonica di base, ed è un indice psicofisiologico dell’attivazione e reazione emotiva dell’organismo e anche di vigilanza e riflesso all’orientamento; ha una componente endogena(variazione spontanea del potenziale elettrico tra 2 elettrodi applicati sulla

pelle, potenziale cutaneo) esogena(resistenza opposta dalla pelle al passaggio di una corrente debole fra gli elettrodi, conduttanza cutanea) ERPs: rilevano le variazioni di potenziale(attività elettrica cerebrale) in seguito a stimolazione sensoriale o cognitiva, nel tracciato elettroencefalografico compaiono delle deflessioni, più o meno lente e possono essere positive o negative(esogene= si verificano nei primi 100ms sono precoci poichè rappresentano il processo di elaborazione delle caratteristiche fisiche dello stimolo endogene= si verificano dopo i 100ms e sono legati a processi di elaborazione complessi/cognitivi es. presa di decisione, rix a stimoli ambigui), c’è la necessità di ripetere lo stimolo più volte es eseguire un’operazione detta: averaging che permette di calcolare l’onda media. N100  Si presenta quando focalizzo l’attenzione su stimoli di natura uditiva N200  si presenta quando vengono attivati meccanismi attentivi/attenzionali con modalità specifiche N400  legato a stimoli semanticamente inappropriati o inattesi CNV  quando uno stimolo segnala la comparsa entro breve tempo di un evento successivo che richiede rix P300  è indipendente dalla modalità sensoriale dello stimolo, si presenta ogni volta che il soggetto deve compiere delle operazioni mentali, deflessione legata alla presa di decisione, rix a stimoli ambigui, aggiornamento dei modelli contestuali, paradigma di oddball compito in cui degli stimoli rari sono presenti in sequenze di stimoli frequenti(nei soggetti con deficit di tipo atttentivo la deflessione è presente ma si riduce d’ampiezza) Agnosia: incapacità di riconoscere e identificare oggetti in assenza di deficit sensoriali, è raro è interessa un solo canale sensoriale, Appercettiva( incapacità di crearsi una rappresentazione interna dell’oggetto) Associativa( incapacità di riconoscere gli oggetti poiché non sono in grado di creare associazioni tra stimoli e il loro significato poiché c’è il mancato accesso per via visiva alle info semantiche dell’oggetto); sito lesione= lesione bilaterale della corteccia visiva associativa o lesione occipitale sx con danno allo splenio del corpo calloso Modello processo il riconoscimento visivo comprende 2 fasi(appercezione e associazione) Modello della disconnessione l’agnosia risulta dalla disconnessione tra i processi visivi e i processi verbali Modello neuropsicologico considerano i deficit neuropsicologici in termini di componenti, assumendo che i vari processi emotivi-cognitivi sono dissociabili Modello di Marr: elaborazione visiva precoce/primal sketch(giudizio dimensioni di figure geometriche e test di figure sovvrapposte); rappresentazione basata sulla prospettiva dell’osservatore/viewer centered ; descrizione strutturale episodica centrata sull’oggetto/object centered; confronto con la descrizione strutturale depositata in memoria(compito di decisione della realtà); attivazione delle conoscenze concettuali(associazione fig fig); attivazione della rappresentazione lessicale; BORB( batteria che esamina se ognuno di questi stadi è preservato) Afasia: disfunzione delle comprensione e produzione del linguaggio scritto e parlato, è possibile diagnosticarla in assenza di deficit sensoriali primari, disfunzioni percettive e disturbi del pensiero;

afasia da conduzione: deficit di ripetizione senza deficit di comprensione, causata dalla disconnessione del fascicolo arcuato che connette l’area di broca a quella di wernicke Afasia transcorticale sensoriale: deficit di comprensione e denominazione senza deficit di ripetizione, sede: giunzione temporo-parieto-occipitale dell’emisfero dominante Afasia transcorticale motoria: conseguenza della disconnessione tra area di broca e area motoria supplementare, i sintomi sono simili all’afasia di broca Afasia di broca: deficit nella produzione del linguaggio sia scritto che parlato, sede 2°o 3° circonvoluzione frontale sx, sono consapevoli di commettere errori ma non sono in grado di correggerli. Afasia di Wernicke: deficit della comprensione del linguaggio, il paziente è inconsapevole dei suoi problemi, sede parte posteriore della circonvoluzione temporale sx

Modello Broca Wernicke e Lichetheim: le regioni cerebrali coinvolte nei processi linguistici sono connesse, la rappresentazione uditiva della parola sono localizzate nella corteccia temporale sx(area di Wernicke) mentre la rappresentazione motoria è localizzata nella corteccia frontale sx(area di Broca) Vie neurali della lettura: 3 circuiti che sostengono il processo di lettura alfabetica; circuito anteriore( si attiva quando leggiamo mentalmente e denominiamo gli oggetti, più responsivo x pseudo parole o parole ,costituito da giro frontale inferiore); circuito post dorsale( si attiva durante lo sviluppo della lettura, media l’associazione della rappresentazione orografico-fonetica e morfologica sintattica, costituito da giro angolare, sopramarginale e giro temporale superiore); Circuito ventrale( si attiva nei lettori esperti, costituito da corteccia extrastriata laterale e giunzione occipito-temporale sx

Agrafia/disgrafia: deficit nel produrre linguaggio scritto a seguito di una disfunzione centrale; fonologica(incapacità di scrivere correttamente in base alle info di natura fonetica); ortografica/superficiale(incapacità nello scrivere le parole irregolari, i pazienti sono però in grado di usare strategie fonetiche per la scrittura di parole regolari e parole senza senso); Profonda( incapacità di scrivere le parole in base alle info fonetiche e la tendenza a scambiare le parole dettate con parole associate semanticamente, deficit di rappresentazione ortografica) Vie della lettura: indiretta/grafico fonetica( usa le regole di corrispondenza grafema-fonema per tradurre il linguaggio scritto in suoni) diretta/sematicalessicale( traduce in suoni le parole che non seguono le regole di corrispondenza) Aprassia: l’incapacità di eseguire azioni volontarie finalizzate all’uso di un oggetto, il quadro clinico è definito per esclusione, e il deficit si rivela solo durante comportamenti controllati o indotti, batterie Florida apraxia test e limb apraxia battery Aprassia costruttiva: compromissione delle competenze di organizzazione visuo spaziale necessarie per costruire, copiare e disegnare configurazioni complesse)

Aprassia ideativa: incapacità di eseguire azioni semplici o complesse che richiedono una componente ideativa o di pianificazione, tipici sono i movimenti inappropriati detti paraprassie. Aprassia ideomotoria: incapacità di imitare azioni ma le competenze ideative sono conservate, un sintomo tipico è conduite d’approche(correzione spontanea del comportamento scorretto con un progressivo avvicinamento alla risposta giusta. Aprassia melocinetica: compromissione dei movimenti fini di precisione(finger tapping)

Amigdala: situata nel lobo temporale, composta da 3 nuclei(basolaterali, corticomediali e centrale), da un contributo rilevante nei processi di valutazione del significato dello stimolo(2 percorsi= la via talamica riceve afferenze da nuclei talamici è rapida ma grossolana nel processo di elaborazione mentre la via corticale riceve afferenze dalle aree sensoriali primarie e da aree associative secondarie della corteccia è lenta ma l’analisi è più approfondita), in termini di valore positivo e negativo per l’organismo, importante anche per l’apprendimento e la memoria delle emozioni¸ le lesioni in questa zona hanno come conseguenza l’appiattimento dell’emozione e difficoltà nel riconoscere le espressioni emozionali veicolate dal volto se stimolata può aumentare la vigilanza attenzione ma anche ansia e paura Teoria di Scherer per la valutazione dello stimolo: novità stimolo IAPS/International Affective Picture System: stimoli, capaci di evocare una vasta gamma di risposte emotive (scene di incidenti, fotografie di bambini e famiglie, immagini sessuali, scene di violenza e scene emotivamente neutre) Lobo temporale: corteccia uditiva primaria e associativa Lobo occipitale: corteccia visiva primaria e associativa Lobo parietale: corteccia motoria e regioni corticali associate alle funzioni somatosensorali Lobo frontale: includono strutture che mediano la capacità di astrazione e ragionamento, la pianificazione e l’organizzazione del comportamento e l’inibizione a comportamenti socialmente inappropriati, si occupa soprattutto di processi superiori e la porzione dei lobi frontali che si occupa di ciò la corteccia prefrontale. Area prefrontale: è la parte anteriore dei lobi frontali, suddivisa in 2 regioni: corteccia orbitofrontale(responsabile dell’acquisizione e associazione di uno stimolo alla ricompensa, dell’autoregolazione e dei processi di presa di decisione, lesioni in questa zona causano disturbi affettivi e cambiamenti della personalità) Corteccia dorsolaterale( responsabile di funzioni esecutive, della memoria si lavoro, dell’attenzione e ragionamento concettuale, lesioni in questa zona portano a disturbi cognitivi e di memoria) Test per quantificare i deficit dei lobi frontali: fluenza verbale( si richiede ai pazienti di nominare il maggior numero di parole possibili che iniziano con una determinata lette...


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