Romanticismo, Manzoni, Leopardi PDF

Title Romanticismo, Manzoni, Leopardi
Author Francesca Fortuzzi
Course Lettere Moderne
Institution Università di Bologna
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Summary

ROMANTICISMO EUROPEO e ITALIANOROMANTICISMO EUROPEO Il Romanticismo europeo è centrato sul folklore, la magia, l’immaginazione,  l’irrazionalità, l’oscurità, l’inquietudine, la paura, l’esotismo e la passione travolgente  ​ ​ ​≠ROMANTICISMO ITALIANO Il Romanticismo italiano presenta uno st...


Description

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Il Romanticismo europeo è centrato sul folklore, la magia, l’immaginazione, l’irrazionalità, l’oscurità, l’inquietudine, la paura, l’esotismo e la passione travolgente

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Il Romanticismo italiano presenta uno stampo civile e politico (il folklore esiste ma è legato alla politica o a qualcosa di civile), per esempio la questione della lingua, molto dibattuta al tempo, è una questione politica in quanto comporta l’unificazione nazionale

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In Italia, gli scritti sono di carattere patriottico ed in particolare si scrivono romanzi storici (di storia italiana), opere soggette a diverse critiche in quanto non puntano alla bellezza letteraria, ma al contenuto e al sentimento patriottico  ESEMPIO ROMANZO STORICO: Berchet → “Il Giuramento di Pontida” D’Azeglio → “Ettore Fieramosca” 

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Un’altra tipologia testuale che si sviluppa nel Romanticismo italiano è la letteratura memorialistica, si tratta di diari di fatti storici, non personali e privati, che presentano come i romanzi storici, una grande povertà linguistica, in quanto l’importante è il contenuto e il sentimento patriottico  ESEMPIO DI LETTERATURA MEMORIALISTICA:  Silvio Pellico → “Le mie prigioni” Opera che non ha un significato metaforico, ma rispecchia ciò che l’autore ha vissuto a causa della battaglia contro gli austriaci, attraverso questo scritto si vuole raggiungere un vasto pubblico in modo tale da coinvolgerli a sostenere l’Italia nei moti rivoluzionari

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Agli albori del XVII nasce l’opera lirica, un genere teatrale e musicale che rappresenta un’evoluzione del melodramma ed è caratterizzato da una grande ricchezza di contenuti risorgimentali, dai quali emerge una grande passione per la patria  ESEMPIO OPERA LIRICA: Verdi  → “Va’ pensiero” Opera che tratta della liberazione degli ebrei da Babilonia, un avvenimento che Verdi usa come metafora di indipendenza dallo straniero, con il fine di instillare negli italiani il desiderio di indipendenza dal dominio austriaco





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In quest’epoca, prosegue lo sviluppo dei giornali e si diffondo due riviste principali, la “Biblioteca Italiana” e il “Conciliatore”, che rappresentano il simbolo dell’esistenza di un dualismo, il Neoclassicismo e il Romanticismo

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 BIBLIOTECA ITALIANA (1816)

 CONCILIATORE (1818-1819)

 Stampo neoclassico

Stampo romantico italiano

Più corposo e con tante note, realizzato e indirizzato alle biblioteche

Più agile, accessibile e breve, dunque ottiene una grande influenza verso l’opinione pubblica

Cadenza mensile

Cadenza bisettimanale

Fondato dagli Austriaci con il fine di coagulare e attirare tutti gli intellettuali italiani intorno alle loro idee

Fondato da Berchet, Breme e Pellico  Carattere antiaustriaco, di fatti nel 1819, gli Austriaci lo bannano e a proposito di questo gesto, Silvio Pellico scrive “ha fatto più danni il conciliatore che una guerra persa”

La rivista si apre con un articolo di Mme de Stael “Sulla maniera e utilità delle traduzioni”, a seguito del quale scoppia la querelle tra Neoclassici e Romantici (antichi e moderni)

Denominato foglio azzurro, in quanto scritto su una carta azzurra ed è più riconoscibile 



Madame de Stael è un intellettuale promotrice del Romanticismo francese, autrice del primo articolo della "biblioteca italiana" intitolato “Sulla maniera e utilità della traduzione”, uno scritto in cui la scrittrice parte elogiando la traduzione dell'Iliade di Monti, per poi tartassare la letteratura italiana, smontandola. Naturalmente il suo discorso non è apprezzato dagli intellettuali italiani, che ne rimangono fortemente offesi e le rispondono. 

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 1.



USO DELLA MITOLOGIA Mme de Stael considera la letteratura italiana troppo legata alla mitologia, aspetto che deve essere messo da parte, in quanto lei presenta un orizzonte illuminista  2. PRINCIPIO DI IMITAZIONE Mme de Stael afferma che la letteratura italiana imita troppo i classici e riguardo a questa questione dice che non si devono imitare solo i classici perché se no non si è è al passo con l’Europa  3. LETTERATURE STRANIERE Mme de Stael dice che bisogna conoscere le letterature straniere e non limitarsi solo alla letteratura italiana 4. UNITÀ DI TEMPO, LUOGO e AZIONE Mme de Stael afferma che per svecchiare la letteratura italiana, bisogna eliminare le unità di tempo, luogo e azione ed iniziare a leggere Shakespeare e Shiller, scrittori che non rispettarono le 3 unità e non i piccoli melodrammi

 5. MINUZIE Mme de Stael dice che la letteratura italiana si sofferma troppo sui dettagli e la forma, quando si dovrebbe concentrare sul contenuto, in quanto è vuota di contenuto  6. TENEBROSI DEL NORD Mme de Stael critica la letteratura italiana di essere troppo solare e leggera, quindi deve ispirarsi alla letteratura tenebrosa del nord 



Pietro Giordani (classicista) →”La letteratura italiana è vuota e molto retorica (piena di parole), però bisogna ispirarsi solo ai classici perché è quella la tradizione della letteratura italiana, in quanto serve per il riscatto dell’identità nazionale dell’Italia” → Concorda con Madame de Stael  Ludovico di Breme → “C’è vuotezza formale nella nostra letteratura, bisogna focalizzarsi di più sulle idee, ci siamo focalizzati troppo sulla parola anziché sulle idee” → Concorda l’esigenza di arricchire i contenuti  Giacomo Leopardi (classicista) → “Gli antichi sono superiori ai moderni perchè hanno avuto contatto diretto con la natura e quindi bisogna imitarli”; egli invia al conciliatore la sua risposta ma viene cestinata 

Berchet -

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Berchet entra nella querelle grazie alla scrittura dell’opera “Lettera semiseria di Grisostomo al figlio ”, così intitolata poiché finge di scrivere al figlio per dargli indicazioni reali sulla poesia romantica, prendendo in considerazione due opere da lui tradotte dal tedesco all’italiano (“Sul cacciatore feroce e sulla Leonora, di Augusto Burger), considerate come il simbolo della poesia romantica Nella lettera, egli espone il principio del romanticismo dei classici e dice che se i romantici vogliono essere poeti veri devono recuperare lo stesso rapporto con la natura che avevano i classici, dunque secondo lui i classici non sono da imitare perché perfetti ma per la loro relazione con l’ambito naturalistico Berchet intende la poesia popolare in due sensi: ●  ● 



Espressione del popolo Poesia per il popolo → (Nel senso che tutti gli uomini hanno il diritto alla poesia e anzi, sono accomunati da quest’ultima - contrasto con l’Illuminismo, che affermava che tutti gli uomini sono accomunati dalla ragione) Riguardo a questo discorso, afferma che però non tutti la possono comprendere e divide gli uomini in tre categorie:  1. Outentoctoni → Uomini che hanno bisogno di altro nella vita, non hanno tempo per la poesia 2. Parigini → Uomini troppo raffinati per la poesia 3. La repubblica delle lettere → Uomini che possono apprezzare la poesia di tutti i popoli

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Alessandro Manzoni nasce a Milano il 7 marzo 1785, frutto di una relazione adulterina della madre Giulia Beccaria, donna giovane, vivace, figlia di Cesare Beccaria, con l’amante Pietro Verri, fondatore della rivista illuminista “Il Caffè”, tuttavia il figlio Alessandro prende il cognome dal marito della madre, Pietro Manzoni, conte tradizionalista, severo e anziano.

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Egli conduce una vita tranquilla, non romanzesca e avventurosa, come quella degli autori romantici che lo precedevano, infatti viaggia poco, utilizzando come scusa la malattia delle due mogli, vi è un grande contrasto con lo stile di vita di Ugo Foscolo, caratterizzato da mille mogli e figli sparsi per il mondo  E’ un soggetto, molto legato all’intimità domestica e agli affetti famigliari, con diverse problematiche, di fatti soffre di una grande debolezza nervosa , che si manifesta con agorafobia (paura degli spazi aperti), timidezza in pubblico, balbuzie, svenimenti ed inoltre è molto fissata, per esempio, nel “5 maggio” costringe la moglie a suonare ininterrottamente il piano perché desidera ottenere un’ode musicale 

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Manzoni vive i suoi primi anni di vita lontano dalla famiglia, come accadeva abitualmente, ai figli di famiglie patrizie, infatti, a seguito, anche della morte di Pietro Manzoni, Alessandro viene mandato per studiare presso il collegio padri Somaschi, in questo periodo egli vive un’esperienza talmente traumatica, a causa dell’isolamento nel collegio, dell’assenza dei genitori e dei rigori dell’educazione religiosa, da professarsi giacobino, quasi ateo.

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Una volta uscito dal collegio, Manzoni raggiunge la madre a Parigi, che nel frattempo separatasi legalmente dal marito Pietro, nel 1792, aveva iniziato una convivenza con il nobile milanese Carlo Imbonati (terzo uomo della madre) A Parigi, stringe una profonda amicizia con Claude Fauriel, all’interno di un circolo illuminista

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Nel 1808 sposa Enrichetta  Blondel, una donna di origini svizzere e di religione calvinista, molto più giovane di lui da cui avrà ben 10 figli. 

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Tra il 1809 e il 1810, Manzoni matura la conversione al cattolicesimo, la conversione religiosa sarebbe avvenuta il 2 aprile 1810, quando lui e la moglie, mentre assistevano allo sposalizio di Napoleone, si sarebbero persi di vista in mezzo alla folla.  In preda al panico, in quanto era agorafobico e terrorizzato di aver perso la moglie, si rifugia nella Chiesa di San Rocco, da cui deriva l’espressione"Miracolo di san Rocco", dove fa il voto di convertirsi al Giansenismo, se l'avesse ritrovata e così accadrà, entrambi si convertiranno, manzoni era ateo mentre la moglie calvinista.

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(Il Giansenismo è una tendenza religiosa che propone un’interpretazione del cattolicesimo sulla base della teologia elaborata nel XVII da Giansenio, che si fonda sull’idea che l’uomo è piccolo e fragile rispetto all’onnipotenza di Dio, in quanto solo la Grazia di Dio può salvare l’uomo, non le opere.)

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La conversione non fu improvvisa, probabilmente infatti ci stava già pensando da un po’ di tempo, questo lo si può dimostrare attraverso la frequentazione della moglie con un giansenista, Eustachio Degola. Questo episodio attesta la prima manifestazione di una debolezza nervosa.

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Nello stesso anno della conversione al cattolicesimo, Manzoni attua una conversione letteraria, dall’Illuminismo, corrente culturale che aveva influenzato la sua vita, in particolare la sua infanzia, poiché egli era nipote di Cesare Beccaria, autore del trattato “Dei Delitti e delle pene” ( opera contro la tortura e la pena di morte, che propone il reinserimento dell’individuo nella società, per esempio con lavori socialmente utili), figlio di Pietro Verri, amante di Giulia, fondatore della rivista illuminista “Il Caffè”ed inoltre Manzoni stringe una grande amicizia con Claude Fauriel, intellettuale cui circolo è di stampo illuminista  Dunque dall’IIluminismo, si converte al Romanticismo, movimento riguardo al quale Manzoni si definisce romantico italiano e non europeo, anche se alcune delle sue opere presentano temi appartenenti al Romanticismo Europeo,, come la passione travolgente che caratterizza “I Promessi Sposi”



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Manzoni, a parte i disturbi nervosi da cui era afflitto, godette sempre di un ottima salute, tuttavia l’ultimo anno della sua vita fu il 1873, quando il 6 gennaio cadde, battendo la testa su uno scalino dalla chiesa di San Fedele di Milano, procurandosi un trauma cranico, per poi morire il 22 maggio a causa di una meningite, causata dal trauma precedente

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A seguito della sua conversione letteraria al Romanticismo, Manzoni attua un’ evoluzione all’interno della sua poetica, che si basa su due direttrici  1. Avere sempre più pubblico (carattere romantico) ed essere compreso da tutti, creando una poesia democratica 2. Essere sempre più verisimile e oggettivo (Nei romanzi storici non può essere oggettivo a causa delle diverse prospettive dei popoli quindi decide di smettere di scriverli, dato che non vuole riportare aspetti falsi)

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“In morte di Carlo Imbonati” è un’opera (citata da Foscolo nei “Sepolcri”) biografica e personale nonostante Manzoni non l’abbia mai conosciuto, ma ne abbia solo sentito parlare dalla madre, in cui l’autore immagina di incontrare il suo spirito e di dialogarci.  Essendo un’opera personale, raggiunge poco pubblico, in quanto non rispecchia le due direttrici della poetica manzoniana, infatti non è verosimile → si considera il punto 0  Manzoni descrive Imbonati come una persona altezzosa, solitaria e magnanima, come un una sorta di maestro di vita e di letteratura (come per Imbonati lo era Parini) di fatti insieme parlano del santo  vero e del sentir  e meditar, cioè di quanto è importante in letteratura provare sensazioni e riflettere





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“Gli inni Sacri”sono inni corali pensati per celebrare le festività più importanti dell’anno liturgico, in origine sarebbero dovuti essere 12, corrispondenti alle solennità del calendario liturgico, ma Manzoni ne scrive solo 5   In quest’opera si interroga sulla necessità di Dio di dispensare dolore  Il pubblico è più vasto, ma non sono ancora comprensibili a tutti, dato il linguaggio biblico, erano realizzati per un coro 

Marzo 1821” “5 Maggio” -

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Le odi sono odi storiche, civili e politiche, in quanto hanno il fine di unire il popolo e la lingua per l’unità e l'indipendenza dell’Italia e sono d  edicate ad avvenimenti e personaggi importanti dell'epoca  L’ode è una forma metrica antichissima, una volta era un genere poetico musicato (il termine “ode” è infatti collegato al verbo greco “ado”, che significa cantare), mentre nel 1700, l’ode è spesso il metro scelto per parlare di temi “impegnati” (civili, morali, politici)  Hanno un carattere verosimile, quindi attirano più pubblico ma si impiega ancora un linguaggio troppo elevato per la completa comprensione 

I l Conte di Carmagnola” “Adelchi” -

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Le tragedie manzoniane smantellano le unità di tempo e luogo perchè Manzoni vuole che siano più verosimili (non è verisimile qualcosa che si svolge in una sola giornata e in un solo luogo), egli rispetta però l'unità d'azione.  Manzoni inizia scrivere tragedie, sulla base di quanto affermata da Madame de Stael “tutti vanno a teatro”, dunque con l’intento di raggiungere e attirare più pubblico



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“I Promessi Sposi” è un romanzo storico in prosa, che viene pubblicato in 3 diverse edizioni (1821-1823/1827/1840), in quanto desidera operare delle modifiche sulla lingua e sui contenuti  Quest’opera rappresenta il capolavoro secondo le due direttrici della poetica manzoniana, in quanto la lingua è più semplice e il romanzo verosimile perché storico, quindi si raggiunge tanto pubblico



“Lettera al Marchese d’Azeglio” “ Lettera a Monsieur Chauvet”

“Il Conte di Carmagnola” è la prima tragedia di Alessandro Manzoni, composta tra il 1816 e il 1819 e pubblicata nel 1820  -

La prima tragedia manzoniana è preceduta da una Prefazione, nella quale l’autore espone i principi della sua nuova drammaturgia, sciogliendo una serie di problemi teorici legati al dramma storico:  1. Rifiuto delle unità aristoteliche Manzoni contesta le unità di tempo e luogo di stampo aristotelico, in quanto rendono la storia inverosimile, non è infatti reale qualcosa che si svolge in una sola giornata e in un solo luogo, allo stesso tempo però, rispetta l'unità d'azione.  La sua scelta di non rispettare le unità aristoteliche di tempo (dura 7 anni) e luogo (ambientata in diverse ambientazioni) fu molto criticata, molti dissero “Ipse dixit” cioè lui stesso l’ha detto, con questa espressione si voleva affermare e sottolineare che bisognava rispettare quanto detto da Aristotele Manzoni giustificò le critiche, dicendo che anche Aristotele aveva sistemato le unità nell'epoca in cui aveva vissuto, per ciò niente e nessuno vieta di innovarle



2. Uso del coro Manzoni considera il coro come un aspetto fondamentale della tragedia, ma lo propone come “cantuccio lirico”, cioè come un momento extra narrativo, in cui la storia non progredisce e come uno stratagemma che permette all’autore di esprimere il suo punto di vista in prima persona



3. Moralità Manzoni considera il tema della morale importantissimo per la tragedia, perché permette allo spettatore a distaccarsi dall’azione scenica per diventarne giudice

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“Il conte di Carmagnola” è una tragedia ambientata nell'Italia del XV secolo, principalmente a Venezia e avente come protagonista Francesco di Bartolomeo Bussone, conte di Carmagnola e capitano di ventura al servizio prima dei Milanesi e poi di Venezia  Nella tragedia si narra della battaglia di Maclodio (1427) vinta dai Veneziani grazie all'abilità militare del Carmagnola, il quale in seguito libera alcuni prigionieri milanesi in accordo con il diritto di guerra, il suo gesto, ispirato da umana pietà, viene tuttavia interpretato dal senato veneziano come un tradimento, anche perché l'uomo era stato in precedenza al servizio dei nemici milanesi e la moglie Antonietta è imparentata col duca di Milano, Filippo Maria Visconti  Il Carmagnola viene imprigionato e condannato a morte per tradimento, vittima di oscuri intrighi politici, il presunto tradimento è il pretesto con cui il senato di Venezia vuole liberarsi di un personaggio troppo potente e scomodo e alla fine, pur proclamandosi innocente, l'uomo perdona i suoi aguzzini e affronta la morte con la consolazione che gli deriva dalla fede cristiana (diventa una figura santa e viene criticato per questo perché non è un aspetto verosimile) Manzoni crede nella sua innocenza e lo descrive come feroce in battaglia, ma in privato come un personaggio insicuro e molto legato alla famiglia.

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“La lettera a Monsieur Chauvet” è uno scritto di Alessandro Manzoni che fu pubblicato in seguito alle critiche espresse da Víctor Chauvet sul mancato rispetto delle regole aristoteliche di unità e tempo nell’opera “Il conte di Carmagnola”  La critica mossa dallo Chauvet risulta al Manzoni più acuta rispetto alla critica ormai convenzionale basata sul principio della verosimiglianza, in quanto si basa sul fatto che, secondo lo Chauvet, non rispettare le unità comporterebbe la perdita dell’unità dell’azione e della stabilità dei caratteri, cioè in definitiva dell’organicità della tragedia

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In quest’opera, Manzoni rispiega quanto detto nella prefazione del Carmagnola e cita come esempi l’“Otello” di Shakespeare, verosimile poiché rifiuta le regole aristoteliche e definita da quest’ultimo come più bella e la “Zaira” di Voltaire, considerata artificiosa e fittizia, in quanto rispetta le unità aristoteliche.

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Un’altra tematica della lettera a Monsieur Chauvet é il rapporto tra storia e poesia, a proposito del quale egli afferma “I silenzi della storia sono il dominio della poesia ” con questa frase, egli vuole sottolineare il fatto che ladd...


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