Saggio Breve sul cambiamento delle dinamiche di socializzazione nel passaggio dai mass media ai social media. PDF

Title Saggio Breve sul cambiamento delle dinamiche di socializzazione nel passaggio dai mass media ai social media.
Author MARTINA COLA
Course Metodologie delle scienze della comunicazione
Institution Università degli Studi Roma Tre
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Saggio breve sul cambiamento delle dinamiche di socializzazione nel passaggio dai mass media ai social media. Esame di sociologia, mass media e social media. L'evoluzione dei media....


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L’evoluzione mediatica e la relativa metamorfosi sociale! Nella storia della comunicazione, abbiamo assistito a frequenti cambiamenti sociali, spesso dovuti all’evoluzione e alla crescita dei media. ! Prima la stampa, la radio dopo, fino a giungere all’avvento della televisione, che segnò per sempre una trasformazione sociale senza precedenti. ! Oggi, con l’avvento di Internet assistiamo ad una nuova trasformazione sociale in evoluzione dovuta alla crescente affermazione dei social media.! La trasformazione sociale è lo specchio dell’evoluzione e dell’innovazione dei mezzi di comunicazione; esso si divide a metà, tra vecchi e nuovi media, tra tradizione e innovazione, tra problematiche antiche e recenti. # ! ! L’espressione “mass media”, ovvero comunicazione di massa, è un termine piuttosto datato, risale all’inizio degli anni 20. ! Il termine indica l’insieme di tutti i sistemi d’informazione e di diffusione che utilizzano linguaggi semplici e comprensibili a tutti. # Il primo mezzo che ha reso possibile tale divulgazione fu la stampa, attribuita a Johann Gutenberg intorno alla seconda metà del 400. ! L’avvento della stampa ebbe un impatto fortissimo sulla società e sulla cultura, basti pensare alla Riforma Luterana ed alla sua diffusione, resa possibile, appunto, dalla stampa. ! Il suo avvento segnò inevitabilmente un cambiamento epocale. ! Ricordiamo che all’epoca, buona parte della popolazione era analfabeta e questo si presentava come grande limite. ! Con il trascorrere dei secoli e l’introduzione di leggi a favore della frequenza obbligatoria degli istituti scolastici, la stampa crebbe a dismisura. # Ben presto, si presentò sullo scenario internazionale un nuovo strumento di diffusione delle notizie. # Nel 1894 il fisico italiano Guglielmo Marconi presentò un progetto innovativo e, all’epoca, dalla portata sensazionale. # Si trattava della prima forma di telecomunicazione senza fili: la radio. # Uno dei primi ad intuire le potenzialità della nuova tecnologia fu il ministro tedesco della propaganda, Joseph Goebbles, durante il regime del Terzo Reich.! Egli infatti ordinò la fabbricazione di milioni di radio vendute ad un prezzo accessibile a tutti, per far sì che ogni famiglia avesse la possibilità di averne una in casa, in modo da poter diffondere in tutto il paese l’ideologia nazionalsocialista.# Dopo una lunga fase di rodaggio e diffusione la radio si apprestava a diventare mezzo di evasione. Nella prima metà del 900, all’indomani del primo conflitto mondiale, si assiste al diffondersi della radiofonia nei Paesi più sviluppati dell’area atlantica.# In Germania, Inghilterra e Stati Uniti sorgono e si potenziano le prime emittenti, mentre in Italia i primi passi della radiodiffusione sono lenti e incerti.# La radio vive momenti di prosperità immensi e si afferma come medium dominante, prima dell’avvento della televisione. # L’evoluzione naturale della radio fu infatti la televisione, che aggiunse le immagini alla voce, e che rappresentò l’ultimo modello di comunicazione che potremmo definire “unidirezionale”.# Infatti, l’elemento che accomuna la stampa, la radio e la televisione, è la caratteristica a senso unico della trasmissione delle notizie: uno comunica, il resto ascolta.!

Le prime proiezioni cinematografiche in pubblico risalgono alle proiezioni dei fratelli Lumière al Gran Cafè di Parigi. # Nei primi del ‘900 il cinema era il leader dello spettacolo nello spazio pubblico.# I processi che portarono alle prime trasmissioni televisive sono lunghi e tempestosi. # Il 3 gennaio del 1954 nasce e si afferma la TV in Italia, mentre all’estero era attiva già da diverso tempo. # I primi effetti sociali della nascita della televisione si evincono fin dal primo momento. # Calvino, riguardo la televisione e i suoi effetti sulla società, sosteneva:# “Da qualche mese, nella vita dei piccoli paesi della risaia vercellese, è entrato un elemento# nuovo: la televisione, e si può già dire che essa incida sul costume paesano più di quanto non# abbia fatto in tanti anni il cinema. Infatti, nei paesi dove esiste una sala cinematografica gli# spettacoli sono saltuari o limitati ai giorni festivi, e assistervi assume un carattere di# eccezionalità. Invece la televisione c’è tutte le sere, e vi si assiste in un ambiente tradizionale e# tipico della vita paesana: l’osteria; e non c’è da pagare lo spettacolo, ma solo la consumazione,# che poi non è dappertutto obbligatoria […]”.# Italo Calvino, la televisione in risaia, “Il Contemporaneo”, 1954# Se nei primi anni dall’avvento della televisione in Italia, quando il paese era ancora agricolocomunitario, la gente si riuniva nelle piazze, nei bar, nei cinema, nei teatri per assistere alle programmazioni; successivamente, in pieno boom economico, iniziò la tendenza all’acquisto del# proprio apparecchio televisivo da mettere in casa.! Improvvisamente la televisione diventa oggetto di desiderio di milioni di italiani, provenienti dalle più disparate classi sociali. # Il 900, secolo di crescita, sviluppo e innovazione tecnologica, è anche il secolo di una delle più importanti rivoluzioni della storia: la rivoluzione digitale, la nascita e lo sviluppo di Internet. # Negli ultimi anni del 900 accanto ai media tradizionali quali radio, televisione e stampa, si sono aggiunti nuovi strumenti di comunicazione che vengono definiti nuovi media. ! Alcune caratteristiche attribuite ai nuovi media, esistono già da tempo, per esempio: la facilità di contatto con tutto il pianeta, caratteristica attribuita alla posta elettronica, cui era possibile usufruirne anche tramite telefono.! ! Le principali caratteristiche dei nuovi media sono: la digitalizzazione, la multimedialità, l’interattività.# Quando nasce il Web? # Sarà Tim Berners Lee a presentare al Cern di Ginevra il progetto per il World Wide Web, un progetto Web che si proponeva di facilitare il passaggio d’informazione.! Per T.B Lee il Web doveva essere uno spazio in cui l’informazione potesse esistere, essere prodotta e connessa.! ! Il concetto di Web 2.0 viene introdotto per ragioni di marketing da Tim O’Reilly.! Gli obbiettivi del Web 2.0 erano quelli di puntare su un’offerta di servizi e non di software. ! Il Web era concepito come architettura di partecipazione, con l’intento di elaborare strategie per lo sfruttamento dell’intelligenza collettiva: usare contenuti generati degli utenti. # Il World Wide Web (WWW) ha introdotto un nuovo modello di comunicazione che permette a chiunque sia dotato di una connessione internet e di uno smartphone di poter comunicare, filmare ed inviare video, effettuare riprese live e restare aggiornato in tempo reale. ! I vari social networks, blog, pagine internet, ecc. sono un mezzo di diffusione di notizie alla portata di tutti, e di cui tutti possono usufruire. #

Qualsiasi notizia venga data oggi dai vecchi mass-media, può essere confermata o smentita in tempo reale da centinaia di video e foto che vengono regolarmente postate sui vari social.# I più potenti uomini del panorama politico mondiale hanno compreso immediatamente la potenzialità di mezzi di comunicazione come Twitter e lo usano per trasmettere ai propri elettori in primis, ma anche ad avversari politici, le loro idee su ogni tipologia di evento.! Addirittura la Chiesa, con Papa Ratzinger e Papà Francesco I, è entrata a far parte del mondo dei social.! Il social ha ridefinito la nostra società, l’ha cambiata radicalmente. # L’avvento dei social, in buona sostanza, ha redistribuito quello che era il monopolio dell’informazione in mano a pochi eletti.# Sicuramente questo rappresenta un grande passo in avanti nel campo dell’informazione, che è diventata meno “dogmatica” e quindi più opinabile, rendendo praticamente impossibile l’occultamento di stragi di massa o “purghe” perpetrate da regimi senza scrupoli. # Il cambiamento radicale è individuabile nei comportamenti e nelle modalità di azione della nuova società digitale. ! Pensiamo a come il mondo dell’imprenditoria sia cambiato radicalmente negli ultimi anni, a come oggigiorno sia impossibile pensare ad una grande impresa, un famoso brand che non sfrutti piattaforme digitali come mezzo privilegiato di comunicazione. Ricordiamo molteplici utilizzi dei social come per esempio la comunicazione politica, il marketing, la diffusione di opinioni, tendenza e di mode.! ! La vera rivoluzione dei social è quella di aver accorciato la distanze e diminuito i tempi. ! I social ci permetto di essere interconnessi, sempre e in qualsiasi luogo senza limite alcuno. ! L’immediatezza tipica del Web 3.0 è la caratteristica più innovativa dei social, che non ha nulla a che vedere con la posta elettronica. Siamo sempre connessi, sempre pronti a rispondere, incastrati dal vincono della “visualizzazione”. ! E questo, che per molti tende a diminuire il dialogo, ad allontanare gli individui, per altri invece li avvicina. Il problema dell’isolamento si divide in due parti: il difetto di relazione e l’eccesso di relazione. Si teme che l’ampia condivisione di dati personali possa mettere a rischio gli utenti, e che le relazioni virtuali possano sostituire quelle reali.#

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Uno dei risvolti negativi più recenti della globalizzazione delle notizie è quello delle Fake News.# In pratica è nato un sistema per denigrare, ridicolizzare, a volte abbattere nemici ed avversari politici, diffondendo notizie (a volte supportate da foto e video falsi) totalmente prive di fondamento ma che in un brevissimo lasso di tempo diventano “virali”, per cui anche la più assurda delle affermazioni risulta difficilissima da smentire da parte di chi ne è stato vittima.# Una delle sfide cruciali dell’età dell’informazione è la privacy, l’accuratezza (valutazione delle risorse e responsabilità in caso di errore), la proprietà (chi detiene il diritto sull’informazione) e l’accessibilità.! ! Il problema della protezione della privacy è un tema molto delicato, c’è la possibilità di tenere traccia dei comportamenti dei propri utenti registrando il clickstream, ovvero la scia di informazioni che ognuno di noi lascia quando naviga.! Sicuramente, la trasformazione sociale relativa al passaggio da una tipologia di media ad un altro è colma di rischi e di problematiche, ma tuttavia è necessario stare al passo con i tempi, reinventarsi ed incoraggiare il progresso a fare il suo corso, con l’impegno collettivo al miglioramento continuo e alla crescita. ! #

Martina Cola

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