Scheda autori pedagogia PDF

Title Scheda autori pedagogia
Author Jessica Catalano
Course Pedagogia
Institution Università degli Studi Suor Orsola Benincasa
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Summary

sintesi dettagliata dei vari pedagogisti con relativi concetti trattati (i più importanti)...


Description

SCHEDA AUTORI DI PEGAGOGIA

AUTORE

J. J. Rouseau (1712 – 1778)

Johann Heinrich Pestalozzi (1746 - 1827) Johann Friedrich Herbart (1776-1841)

Maria Montessori (1870 – 1952)

John Dewey (1859-1952)

CONCETTI – PAROLE CHIAVE Emilio Principio della bontà originaria dell’uomo Pedagogia dei sentimenti, degli affetti, la Natura. L’educazione "sviluppo spontaneo". Educare: permettere che il corso della natura dell’educando si possa compiere secondo il naturale cammino. Ambiente educativo lontano e isolato dalla vita sociale, posto in campagna. Il bimbo cresce come una pianta, l’educatore baderà solo affinché nulla possa deviare il corso normale. Conoscenza da parte dell'educatore delle leggi che caratterizzano l'evoluzione psicologica Attenzione all'aspetto psicologico dell'educando. Istruzione vera ed educativa solo quando proviene dall’attività stessa dei fanciulli. L’educazione è processo autonomo, nel contesto sociale. La famiglia come centro dell’educazione a cui la scuola deve conformarsi. Importanza del lavoro Pedagogia scienza autonoma dell’educazione. Base filosofica e problemi didattici. Scienza interdisciplinare dipendente da estetica e psicologia. Formazione di una personalità Cinque valori indicati dall'esperienza: libertà interiore, perfezione, benevolenza, diritto, equità. Formazione attraverso l’istruzione: governo e disciplina. Istruzione come trasmissione ed elaborazione della cultura. Criteri metodologici: preparazione (richiamare quanto già appreso e indicare l'aggancio con le nuove nozioni); presentazione (avvio di un nuovo apprendimento mediante la concatenazione tra più nozioni); associazione (sistemare le nuove nozioni all'interno del tessuto cognitivo già acquisito); generalizzazione (formazione di regole generali per astrazione dal materiale appreso); applicazione (esercizi di verifica e di consolidamento del sapere). Impronta scientifica Positivismo Il movimento montessoriano - L'Opera nazionale Montessori La Scuola magistrale Montessori per la formazione degli insegnanti e la diffusione delle idee e del metodo. Veste scientifica della pedagogia Comprensione dei meccanismi di apprendimento e socializzazione dei bambini Educazione come autoeducazione: la pedagogia, il metodo, l'insegnante, l'istituzione scolastica mezzi ausiliari per la realizzazione della personalità, dell’"io" interiore del bambino Educazione sensoriale con materiale didattico predisposto scientificamente e sperimentalmente Casa dei Bambini, spazi sono su misura delle esigenze formative dei piccoli Classi con arredi proporzionati alle dimensioni fisiche dei bambini Aula è "sala di lavoro" Materiale didattico di "sviluppo", scientifico e strutturato (colore, dimensioni, altezza, peso, incastro), superfici ruvide o lisce da graduare Metodo per l’insegnamento di lettura e scrittura e nel far di conto Gradualità Mente assorbente del bambino Le scuole nuove L’attivismo pedagogico L’esperienza, il legame uomo, natura e società

Ovide Decroly (1871 – 1932)

Edouard Claparede (1973 – 1940)

L'uomo è azione, mediante la quale egli si adatta alle richieste dell'ambiente mettendo a punto una serie di strumenti che devono risultare funzionali alle necessità adattive. "Il mio credo pedagogico" a) ogni educazione deriva dalla partecipazione dell'individuo alla coscienza sociale della specie b) la scuola è prima di tutto un'istituzione sociale c) la vita sociale del fanciullo è il fondamento della concentrazione e della correlazione di tutta la sua educazione o sviluppo d) la questione del metodo è riducibile alla questione dell'ordine dello sviluppo delle facoltà e degli interessi del fanciullo e) l'educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell'azione sociale Il processo educativo partecipazione dell'individuo e della società La scuola ha il compito di promuovere la democrazia nella vita comune. Il lavoro, i laboratori (tessere, cucire, fare il pane, lavorare il legno o altri materiali ecc.) Il lavoro scolastico consente un'educazione democratica destinata a tutti. apprendere attraverso il fare scuola attiva: i principi del metodo 1) partire dagli interessi infantili e da una reale attività d'esperienza 2) porre l'alunno in una oggettiva situazione problematica, perché venga stimolato il pensiero 3) fornirgli il materiale informativo per consentirgli le opportune ricerche e indagini 4) stimolare nell'alunno lo sviluppo organico delle ipotesi che è in grado di formulare spontaneamente 5) metterlo in grado di verificare le sue idee per mezzo dell'applicazione La globalizzazione dell’insegnamento Scuola dell'Ermitage "per la vita attraverso la vita" Fine della scuola adattamento sociale, naturale, intellettuale e culturale Metodo dell’'osservazione diretta, studio dei bisogni primari e dell'ambiente del fanciullo Rispetto delle esigenze soggettivo-psicologiche e oggettivo-sociali del bambino Attività per la soddisfazione dei bisogni vitali a) nutrirsi b) lottare (ripararsi, coprirsi, proteggersi) contro le intemperie c) difendersi dai nemici e dai pericoli d) lavorare e agire con gli altri o da solo, ricrearsi e migliorarsi Insegnamento basato sugli interessi e sui bisogni. Insegnamento per "centri di interesse" Schede di osservazione (livelli di progresso e di maturazione, di apprendimento e di applicazione, le difficoltà, i tratti del carattere e le caratteristiche dell'ambiente di provenienza) Globalismo, dal generale al particolare La Scuola su misura Interazione ambiente-mente: i processi della mente (percettivi, affettivi, volitivi, intellettuali) come necessità di controllo dell’ambiente esterno Quando il rapporto individuo-ambiente è compromesso, stimola occorrono attività per ristabilire l'equilibrio interrotto Legge del bisogno “ogni bisogno tende a provocare reazioni atte a soddisfarlo" Legge dell'interesse "ogni comportamento e dettato da un interesse" Educazione basata su fattori spontanei per mettere il bambino in condizione di fornire delle risposte adeguate alle esigenze naturali e sociali dell'attività Educazione funzionale Insegnante, dotato di preparazione psicologica, per conoscere e analizzare i bisogni del fanciullo, suscitare i suoi interessi Attività scolastica in forma ludica Scuola su misura" per rispettare e valorizzare le diversità Organizzazione per classi parallele (formate da alunni di capacità omogenee) Classi mobili (gli alunni si spostano per ciascuna materia nella classe corrispondente al proprio livello) sezioni parallele (offerta di possibilità formative diverse) sistema delle opzioni (programma minimo comune, offerta di possibilità di studio tra cui l'alunno possa scegliere)

Adolphe Ferriere (1879 – 1961)

Celestin Freinet (1896 -1966)

Lev Semënovič Vygotskij (1896-1934)

Jean Piaget (1896-1980)

La Scuola attiva Centro internazionale dell'Educazione. Lo “slancio vitale” e creativo del bambino, forza che muove l'evoluzione di tutti gli esseri viventi verso un fine spirituale e che si esprime nell'attività creatrice Scopo dell'educazione è guidare l'allievo a far convergere la volontà e l'intelligenza verso una aspirazione ad elevarsi, favorendo il lento processo di adattamento al mondo auspicando un adattamento in un ideale superiore Il lavoro L’educazione alla libertà e nella libertà La ricerca personale o in collaborazione La lezione in tre tempi: 1) raccolta dei documenti da parte degli alunni 2) classificazione in schede 3) elaborazione, confronto analisi s discussione in gruppo L’educazione popolare Il Movimento di Cooperazione Educativa (MCE) Pedagogia popolare validità culturale agli interessi infantili delle classi sociali inferiori Rispetto della spontaneità, promozione dell’attività, della ricerca, della cooperazione Superamento dell’individualismo Dai bisogni e dalle attività spontanee alle attività cooperative e socializzate La scuola educa alla socialità e con la socialità. il "testo libero" che sostituisce la tradizionale composizione La "tipografia scolastica" (caratteri a stampa, piccola pressa, compositoi, rullo per inchiostro ecc.) per l'apprendimento iniziale della lettura e della scrittura e per la stampa di un giornale scolastico, il cui contenuto è però elaborato con il criterio del testo libero. Gli apprendimenti disciplinari (grammatica, aritmetica, storia, scienze) attraverso una serie di laboratori di lavoro pratico (agricoltura, artigianato, commercio) e la realizzazione pratica del giornale L’autocorrezione, la gestione democratica Il calcolo vivente La corrispondenza interscolastica Pensiero e linguaggio Sviluppo attraverso la socialità Linguaggio è immediatamente uno strumento di comunicazione con il mondo esterno. Ambiente sociale come fattore di promozione dello sviluppo Le relazioni intersoggettive con gli adulti possiedono una forte valenza educativa L’apprendimento del bambino si svolge con l'aiuto degli altri. La zona di sviluppo prossimale: distanza tra il livello di sviluppo attuale e il livello di sviluppo potenziale, che può essere raggiunto con l'aiuto di altre persone, che siano adulti o dei pari con un livello di competenza maggiore. Divergenza tra il livello della soluzione dei compiti svolti sotto la guida o con l'aiuto degli adulti e quelli svolti da solo Quello che oggi il bambino è in grado di fare con l'aiuto degli adulti, domani potrà compierlo da solo I concetti spontanei che il bambino usa concretamente nel linguaggio quotidiano I concetti scientifici vengono appresi in forma verbale Percorsi non indipendenti: i concetti scientifici aiutano il bambino a usare in modo consapevole i concetti spontanei; i concetti spontanei preparano il terreno per l'acquisizione proficua dei concetti scientifici Il gioco "area di sviluppo potenziale" per il conseguimento di mete cognitive altrimenti impossibili. Il processo educativo nella società, nella storia, nella cultura, ma anche nella coscienza della persona secondo una visione organica che comprende tutti gli aspetti (dimensione affettiva e sociale, pensiero e linguaggio, arte, gioco, lavoro, scienza) della vita. Studio dell'età evolutiva Centro Internazionale di Epistemologia Genetica Genetica: sviluppi dell'intelligenza e dei sistemi di conoscenza attraverso le fasi proprie di ciascuna età spiegando il passaggio dall'una all'altra Sviluppo delle funzioni e delle strutture cognitive legato all'intelligenza, come capacità che permette al soggetto di adattare il suo comportamento alle modificazioni dell'ambiente La formazione dell'intelligenza ha carattere costruttivo, attraverso lo scambio dinamico che

Burrhus Frederic Skinner (1904 – 1990)

Sigmund Freud (1856 - 1939

il soggetto intrattiene con l'ambiente Ogni struttura mentale entra a far parte della struttura precedente con funzioni di ristrutturazione dell'insieme. Sotto la spinta di nuovi stimoli si formano progressivamente nuove risposte: a) assimilazione: acquisizione di stimoli esterni; b) accomodamento: modificazione della struttura cognitiva in base all’acquisizione di schemi nuovi; c) adattamento: si tratta dell’autoregolazione delle capacità assimilativa e accomodativa. Il soggetto non possiede una struttura a priori, ma si costruisce, attraverso trasformazioni, autoregolazioni diverse a seconda dell'età e degli stadi evolutivi. I tempi e la successione delle fasi di sviluppo psicologico siano immodificabili La stadialità 1.2. Stadio senso-motorio (0-2 anni) 1.3. Stadio pre-operatorio (2-6 anni) 1.4 Stadio operatorio concreto (6-12 anni) 1.5. Stadio operatorio formale (da 12 anni in poi)L'educazione dunque può solo preparare l'ambiente alla loro comparsa o al loro rinforzo. L'educatore deve adeguare le sue richieste al livello di sviluppo dell'allievo e costruire situazioni perché questo adeguamento si produca La centralità del fare Il Comportamentismo il pensiero è una forma di comportamento che non possiede una propria autonomia interna e di cui pertanto occorre conoscere le componenti. I rinforzi Impostazione programmata secondo linee curricolari ben specificate, sia come gradualità di progressione sia come momenti di apprendimento e di verifica, in modo da ottenere un insieme organizzato di comportamenti che sia aperto, non ripetitivo e non meccanico. Il Il condizionamento operante, senza punizioni e repressioni che si fonda sul rinforzo precoce dei comportamenti desiderabili Le sequenze di apprendimento uguali per tutti ma nello stesso tempo in grado di individualizzarsi per le esigenze di ciascuno e di verificare accuratamente i risultati ottenuti, utilizzando per la loro fissazione adeguate attività di rinforzo L’istruzione programmata La pedagogia come tecnologia dell'insegnamento con il supporto di tecnologie esterne Le macchine per insegnare secondo un modello a sequenza lineare Sequenze di contenuti e quesiti che ogni alunno può affrontare con i propri tempi e modi, avendo la garanzia di un feedback immediato attraverso il rinforzo che segue alla risposta Le implicazioni psico-analitiche nella pedagogia L’attenzione degli educatori sui primissimi anni dell’infanzia L’importanza dei valori inconsci e della loro rimozione L’importanza dei conflitti affettivi dell’infanzia nello sviluppo della personalità Le fasi dello sviluppo del bambino: fase orale(riguarda il primo anno di vita del bambino, il maggior piacere proviene dalla mucosa orale e dall'alimentazione), fase anale(viene attraversata nel secondo-terzo anno di vita, il piacere è concentrato sulla mucosa anale e sul trattenere o espellere le feci), fase fallica(si presenta tra il terzo e il quinto anno di vita, contemporaneamente alla nascita del complesso di Edipo quando il piacere è concentrato sull'organo genitale e sull'onanismo) fase genitale(fase che si completa nella pubertà e in cui si accede ai rapporti con l'altro sesso). Ogni fase è quindi contraddistinta da investimenti emotivi in una particolare zona del corpo, che in quel momento costituisce la fonte principale del piacere. Il bambino e i suoi rapporti con la famiglia e la società. Il percorso continuo di autoeducazione Adattamento alle richieste della vita relazionale Conquista di un equilibrio tra le componenti della sua personalità, evitando forme intollerabili di disagio. I sei anni di vita siano decisivi nella costituzione dell’apparato psichico in vista della formazione di una personalità adulta equilibrata. La figura dei genitori, poiché un corretto sviluppo psicosessuale si realizza solo mediante positive interazioni con gli adulti. La dimensione istintuale.

Jerome Bruner (1915 – vivente)

la relazione tra la libera espressione delle pulsioni è antisociale e la necessità, sia pure in forma controllata, della loro soddisfazione. L’importanza dei valori morali che non sostituiscono l’apparato istintuale che resta la base primaria della natura umana. Psicoanalisi parte del bagaglio professionale dell’educatore Gli strumenti per conseguire, conservare e trasformare l'informazione La capacità di categorizzare, raggruppare in classi I fattori motivazionali e socio-culturali per la categorizzazione L’aspetto affettivo, i bisogni, l'esperienza passata, la cultura, il linguaggio, il modo di vivere, Lo sviluppo dell'intelligenza e delle sue funzioni è dato da cambiamenti qualitativi della struttura psichica e cognitiva del comportamento del bambino nelle diverse età Tre modalità nella rappresentazione del mondo, che favoriscono l’apprendimento Fase modalità esecutiva o endoattiva (in cui il bambino rappresenta il suo mondo attraverso l'azione e identifica un oggetto per l'uso che ne fa), Fase iconica (che adempie agli stessi scopi della precedente ma attraverso un'immagine che all'inizio è basata su un'attività di immaginazione rigida ma concreta ma che progressivamente si libera dai condizionamenti percettivi) Fas simbolica (dove la rappresentazione è effettuata attraverso codici simbolici, tra i quali un ruolo particolare è rivestito dal linguaggio quale strumento di pensiero e veicolo di accrescimento culturale). Fasi influenzate dalla cultura in quanto per lo sviluppo cognitivo hanno un'importanza determinante i fattori ambientali e sociali Metodo di insegnamento che si adegui agli interessi del soggetto Esperienza scolastica non è spontanea ma orientata e predisposta al raggiungimento di precisi obiettivi di crescita culturale Pedagogia strutturalista. Strumenti e sviluppare capacità che rendano gli individui disponibili ad apprendere. L'alunno deve innanzitutto "imparare ad imparare", e ciò sarà possibile attraverso l'apprendimento delle strutture disciplinari. Didattica strutturalistica che permette di salvaguardare l'unitarietà dell'apprendimento a tre livelli: a) sul piano orizzontale, in quanto, mostrando le stesse strutture in materie o argomenti di discipline diverse, permette l'integrazione tra le discipline; b) sul piano verticale, in quanto consente un insegnamento continuo e a spirale in cui l'alunno ritrova, a diversi stadi di crescita, altrettanti livelli di approfondimento dello stesso contenuto disciplinare, di cui resta invariata la struttura, mentre cambia la sua rappresentazione in rapporto all'età psicologica; c) sul piano trasversale, in quanto presenta le strutture concettuali con l'utilizzazione di tutte le forme di rappresentazione. L’esperienza di apprendimento si inserisce “struttura” Le tre fasi di costruzione del pensiero Rappresentazione attiva o operativa dal primo anno di vita L’identificazione degli oggetti sembra dipendere non tanto dalla natura degli oggetti incontrati quanto dalle azioni evocate da loro (il bambino impara a conoscere un oggetto in funzione del suo utilizzo); l’azione costituisce lo strumento intellettivo essenziale Rappresentazione iconica Il soggetto è in grado di rappresentarsi il mondo mediante un’immagine o uno schema spaziale relativamente indipendente dall’azione (rappresentazione concreta degli oggetti); l’atto intelligente si organizza attraverso l’immagine; la sperimentazione degli oggetti avviene attraverso l’esperienza sensoriale. Rappresentazione simbolica Dai 2 ai 5 anni Si organizza partendo da una forma primitiva e innata di attività simbolica e, attraverso l’acculturazione, si specializza in sistemi diversi il più complesso dei quali è il linguaggio (ruolo essenziale svolto dal linguaggio orale e scritto). Gli elementi caratterizzanti l’apprendimento La pragmaticità, in quanto si fonda su azioni concrete, sulla possibilità di interagire con l’ambiente e con gli altri, sull’attivazione di molteplici canali neurosensoriali; La ludicità, poiché il gioco non è solo un passatempo per il bambino, bensì la modalità da lui privilegiata per apprendere; L’attivazione di meccanismi di memoria implicita, basati sulla spontaneità e sull’inconsapevolezza dei processi matetici in corso (sebbene nella seconda e terza infanzia

Howard Gardner (1943 – vivente)

Edgar Morin (1921 – vivente)

Karl Popper (1902 – 1994)

emergano e predominino anche meccanismi di memoria esplicita, fondati sull’intenzionalità) La teoria delle intelligenze multiple secondo la quale esistono sette intelligenze diverse e relativamente indipendenti tra di loro. Sette moduli mentali distinti, anche se interagenti.. Intelligenza linguistica usata nel leggere libri, scrivere testi, comprendere parole parlate. Intelligenza logico-matematica usata nella soluzione di problemi matematici e nel ragionamento logico. Intelligenza spaziale usata nello spostarsi da un posto all’altro, nel leggere le cartine, nel disporre le valige nel portabagagli di una macchina in modo che occupino meno spazio possibile. Intelligenza musicale usata nel cantare una canzone, nel comporre una sonata, nel suonare la tromba o semplicemente nell’apprezzare la struttura di un pezzo musicale Intelligenza corporeo-cinestesica usata nel ballare, nel giocare a pallacanestro, nel correre i 100 metri o nel lancio del giavellotto. Intelligenza interpersonale usata nel relazionarsi ad altre persone, nel comprenderne il comportamento, le motivazioni o le emozioni. Intelligenza intrapersonale usata nel capire se stessi, chi siamo, che cosa ci fa essere come siamo, come cambiamo nel tempo. Le implicazioni pedagogiche la scuola deve puntare alla formazione di giovani che abbiano teste “versatili”, ossia cervelli in grado...


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