RIASSUNTO AUTORI PDF

Title RIASSUNTO AUTORI
Course Comunicazione Letteraria Nell'Italia Contemporanea
Institution Università degli Studi di Pavia
Pages 9
File Size 221.2 KB
File Type PDF
Total Downloads 8
Total Views 153

Summary

Riassunto autori...


Description

VITT VITTORI ORI ORINI NI  Non è stato solo un comunicatore ma anche un operatore comunicativo. Lui scrive per elaborare le sue esperienze e per incidere nelle cose reali. I suoi testi contengono sempre un messaggio per il lettore cercando di condurlo alla verità.  Te Temi mi ri ricorre corre correnti nti nti: 1. Felicità naturale sempre collegata all'infanzia 2. Male e mondo offeso dove la coscienza del male è l'elemento contrastante alla felicità naturale. Cerca di catalogare il livello del male dell'uomo. 3. Essere più uomo e chi soffre diventa felice. L’unico personaggio che ci riesce è il Gran Lombardo, che ha forza di essere felice e sognare nel racconto “Conversazione in Sicilia”.  Nella sua letteratura vi è un impegno etico e sociale di stampo progressista, assecondato da un alto livello dì sperimentalismo e distanza dalle tradizioni letterarie.  Con Convers vers versazio azio azione ne iin n Sic Sicilia: ilia: è un romanzo-manifesto dell’impegno etico e civile dell’autore (fascista “di sinistra”), sebbene il messaggio rivoluzionario sia nascosto dietro ad un linguaggio estremamente letterario. E’ un libro della memoria: la parola stessa si fa veicolo del ricordo e della riscoperta di un passato che è allo stesso tempo individuale e collettivo, personale e mitico. Vi si collocano dei ricordi di infanzia e adolescenza, adesso pronti a riaffiorare, nella quale è avvenuta la sua scoperta del mondo; terra fuori dal tempo e dallo spazio. - Car Caratter atter atteristi isti istiche che: 1. Suddivisione in diverse parti 2. Linguaggio lirico pieno di forme interrogative e interazioni 3. Tema ricorrente: morte e sofferenza. - Stru Struttur ttur tturaa de dell tes testo: to: Il romanzo è suddiviso in cinque parti, ognuna delle quali è introdotta da un capitolo, e di ogni parte si può stabilire un contenuto specifico. La prima si può dire che affronti il tema dell'angoscia personale, la seconda è composta da ricordi infantili indicando la certezza e la felicità della vita libera; la terza è dove viene scoperta la malattia e trattato il tema della morte; la quarta è una discussione politica sui rimedi da usare per combattere l'offesa; nella quinta emerge il dovere dello scrittore di rivelare la verità sulla storia e sulla sofferenza degli offesi. Le azioni della fabula scorrono parallele a quelle dell’intreccio, sebbene una particolarità dello scritto sia quella di fondere presente e ricordo nella narrazione tramite l’uso di flashback. Sono presenti anche pause del narratore costituite da riflessioni personali sulla condizione dell’uomo. - Stile Stile:: Il romanzo è dominato dai dialoghi. Frasi brevi, semplici e asciutte, spesso prive di verbo e ripetitive. Il lessico è normale e colloquiale.

GAD GADDA DA  Gadda sente il bisogno di rispecchiare il dialetto. La "Adalgisa" è la prima opera con tante parti di dialetto.  Il suo obiettivo è quello di rappresentazione della disarmonia del mondo. Usa un linguaggio vero e non artificiale, mischia dialetti diversi per rispecchiare una complessa realtà. Infatti l’interferenza tra registri di varia cronologia e di diverso uso sociale e geografico è un aspetto fondamentale dello stile gaddiano.  In Gadda la tecnica della scomposizione dei vari piani della realtà, l'osservazione psicanalitica dei personaggi, l'influenza delle filosofie europee, la commistione di gerghi e dialetti diversi si traducono immediatamente in eccezionali invenzioni linguistiche, che superano il suo sperimentalismo sconvolgendo ogni struttura tradizionale e facendo della letteratura uno strumento di conoscenza.  "Qu "Quer er p pasti asti asticcia ccia cciaccio ccio brut brutto to d de e via M Merula erula erulana": na": - Gadda è interessato a presentare la complessità e la stratificazione dei fatti, il "gnommero" dei fatti. - Gadda ricorre ad un intreccio molto complicato e alla sperimentazione di un nuovo stile linguistico che è composto dalla presenza di vari dialetti (romano, napoletano, veneto) tra cui si ritrovano anche citazioni in lingue straniere (francese, inglese) perfino il greco e il latino. - Oltre a questo si nota un altro intento che è quello di ricostruire la società del periodo fascista in Italia inquadrata dal punto di vista del popolo. Emerge inoltre la critica molto dura contro il personaggio di Mussolini. - La narrazione avviene secondo al tecnica dell'intreccio che essendo così complicato che alla fine non trova scioglimento e la vicenda non ha un vera e propria fine.

FEN FENOGLI OGLI OGLIO O  L’autore sembra raccontare sempre cose simili, se non uguali, ma cambiando nomi, luoghi, date.  Fenoglio è uno scrittore autenticamente realista e allegorico. Egli è portatore di una ricerca che parte da una necessità profonda, quella di giustificare il proprio esistere per motivi comparabili con quelli che hanno portato Primo Levi a una diversa e tenace vocazione alla scrittura.  La prospettiva della narrazione è volta a far partecipare il lettore alla stessa esperienza dello scrittore, la richiesta è quella di immedesimarsi.  Il p partigi artigi artigiano ano Joh Johnny: nny: Il romanzo contiene due motivi principali: 1- La presenza della Resistenza come tema portante 2- L’intreccio tra il tema storico e il tema individuale - La Resistenza viene presentata come una dura prova, inserita in una vita vissuta senza illusioni, dove solo il coraggio e il senso del dovere si misurano nei fatti. La scelta della lotta partigiana è per Johnny esistenziale e morale: è una lotta contro un nemico assoluto, l’unico scopo di vita. Questo romanzo rappresenta il ricordo delle enormi sofferenze che l’uomo ha subito e che è riuscito faticosamente a interrompere. - Il carattere più rilevante di questo romanzo è rappresentato dalla lingua. Si tratta di uno stile unico che fa uso della lingua inglese ritenuta espressione di una cultura nobile. Questa lingua appare tramite asserti inseriti nella lingua principale: un italiano colto e ricco a livello lessicale. Fenoglio crea una lingua irregolare, in cui l’inglese interviene a esprimere la voce dell’autentica identità del personaggio. - Nei confronti di tutti gli altri matura un orgoglioso senso di diversità, poiché la violenza gratuita e l’ortodossia ideologica sono tanti modi di fraintendere il vero senso della lotta partigiana. - La str struttu uttu uttura ra è semplice, quasi priva di analessi o prolassi. La sintassi risulta piuttosto elaborata con una prevalenza di paratassi ricche di molte coordinate, tanto che il discorso può risultare talvolta pesante e complicato.

PAS PASOLIN OLIN OLINII  Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922.  Seguì il padre, che era militare di carriera, nei suoi trasferimenti. Frequentò però il liceo e l'università a Bologna, dove ebbe maestri Contini e Longhi e frequentò Leonetti e Roversi, e dove si laureò in Lettere con una tesi sul linguaggio del Pascoli, nel 1945.  Trascorreva le estati a Casarsa, nel Friuli, luogo d'origine della madre, e là si era rifugiato dopo l’8 settembre 1943, per sottrarsi alla chiamata di leva.  In friulano compose i suoi primi versi “Poesie a Casarsa” (1942), poi editi con altri testi friulani in “La meglio gioventù” (1958).  Nel 1945 ebbe la notizia che il fratello Guido era stato ucciso in un conflitto a fuoco fra due gruppi partigiani di diverso orientamento politico.  Nel 1947 si iscrisse al Partito Comunista. Avviatosi alla carriera dell'insegnamento, vicino a Casarsa, venne allontanato dall'insegnamento e poi anche espulso dal PCI in seguito a un oscuro episodio di omosessualità che sfociò in un processo per corruzione di minori. È questo il primo di una lunga serie di processi (oltre 30) che diedero a Pasolini la coscienza della propria diversità e ne segnarono il destino (e anche il ruolo pubblico, che egli si ritagliò) di emarginato e ribelle.  In seguito allo scandalo nel 1949 dovette lasciare Casarsa, assieme alla madre (i rapporti con il padre si erano già deteriorati), e si trasferì a Roma. I primi tempi a Roma furono difficili, a piazza Costaguti dove viveva in una stanza in affitto, per il giovane che sentiva il dovere di trovare un lavoro.  Mentre cercava senza successo di dare lezioni private, si iscrisse al sindacato comparse di cinecittà, si offrì come correttore di bozze presso un giornale, riuscì a pubblicare qualche articolo su alcuni quotidiani cattolici e continuò a scrivere i romanzi che aveva cominciato in Friuli: “Atti impuri”, “Amado mio”, “La meglio gioventù”.  Comincia a scrivere “Ragazzi di vita” e alcune pagine romane, come “Squarci di notti romane”, “Gas” e “Giubileo”, che saranno in seguito riprese in “Alì dagli occhi azzurri”.  Dopo l'amicizia con Sandro Penna, che diventò l'amico inseparabile delle passeggiate notturne sul lungotevere, conobbe nel '51 un giovane imbianchino, Sergio Citti, che lo aiuterà ad apprendere il gergo e il dialetto romanesco costituendo, come scriverà lo stesso Pasolini, il suo "dizionario vivente".  Compose in questo periodo le poesie che verranno raccolte in “Roma 1950 – Diario” pubblicate nel 1960 da Scheiwiller e finalmente riuscì a ottenere un posto di insegnante presso una scuola media di Ciampino, dove insegnò dal 1951 al 1953, cosa che gli permise di far smettere la madre di lavorare e di affittare una casa in via Tagliere, dove li raggiunge il padre.  Durante l'estate pubblicò sulla rivista “Paragone” il racconto “Il Ferrobedò”, che diventerà in seguito un capitolo di “Ragazzi di vita”, scrisse il poemetto “L'Appennino” che farà da apertura a “Le ceneri di Gramsci” e altri racconti romani.  Partecipò al premio di poesia dialettale Cattolica (nella giuria anche Eduardo De Filippo) vincendo il secondo premio (50.000 lire) con “Il testamento di Coran”. Riuscirà a vincere un premio anche i due anni successivi, (premio Sette Stelle di Sinalunga e Le Quattro arti di Napoli). In questo periodo strinse amicizia con Giorgio Caproni, Carlo Emilio Gadda e Attilio Bertolucci grazie al quale firmerà il primo contratto editoriale per una Antologia della poesia dialettale del Novecento che uscirà nel dicembre del '52con una recensione di Eugenio Montale.  Nel 1953 prese a lavorare a un'antologia della poesia popolare, per la collana dell'editore Guanda diretta dall'amico Bertolucci, che uscirà con il titolo “Canzoniere italiano” nel 1955 e nel frattempo pubblicò il primo volumetto di versi friulani “Tal còur di un frut”. Nell'ottobre dello stesso anno uscì su "Paragone" un'altra anticipazione del futuro “Ragazzi di vita” e Bertolucci lo presentò a Livio Garzanti perché si impegnasse a pubblicare il romanzo.  Nel 1954, in situazione di ristrettezze economiche, riesce a far pubblicare “La meglio gioventù” presso l'editore Sansoni, una raccolta di poesie in friulano.  Risale al marzo del 1954 il suo primo lavoro cinematografico, che consisteva nella collaborazione con l'amico Giorgio Bassani, alla sceneggiatura del film di Mario Soldati “La donna del fiume”.Il lavoro con il cinema gli permette di lasciare l'insegnamento e trasferirsi. Intanto Vittorio Sereni gli propone di pubblicare una raccolta di poesie nella collana “La Meridiana” che curava insieme a Sergio Solmi che uscirà nel gennaio del 1954 con il titolo “Il canto popolare” e che confluirà in seguito nell'opera "Le ceneri di Gramsci".



 











Roma, o meglio il rapporto con la città è un altro dei temi ricorrenti nella narrativa pasoliniana. Della città Pasolini privilegia la vita notturna delle prostitute, dei loro protettori e clienti, dei ragazzi di vita in quei luoghi non istituzionali come l'estrema periferia delle borgate. Egli studia con attenzione filologica e amorosa la realtà periferica e lo rivela nella figura del narratore che è presente come personaggio in un dialogo-intervista con i ragazzi delle borgate della città. Grande ampiezza di produzione e di lingua. Viene definito innovatore perché: a. Crea un nuovo tipo di poesia in dialetto e poesia civile. b. Usa forme dialettali nei romanzi. c. Prova sperimentazione formale oltre a quella linguistica. Pasolini è stato poeta, narratore, regista, critico e anticonformista, in grado di suscitare scandalo e raccogliere molti consensi, al punto che ha lasciato un segno indelebile nella cultura italiana del secondo Novecento. Fu anche ideologo animato da volontà di denuncia e intellettuale trascinato dalla passione e dalla razionalità. La sua carriera può essere suddivisa in due fasi. 1. La prima fase è legata al simbolismo e all’impegno civile e ideologico nella quale domina il tema dell’adolescenza legato alla civiltà contadina; 2. La seconda coincide con la moderna civiltà industriale. Da un punto di vista ideologico Pasolini si avvicina al pensiero di Gramsci di cui accetta l’idea Marxista, ma rifiuta la non valorizzazione della massa. Il pensiero e la poetica di Pasolini sono evidenti nelle sue opere principali.. Ra Ragazzi gazzi di vvita ita pubblicato nel 1955, è formato da una serie di racconti ed è privo di una vera e propria vicenda narrativa. È incentrato sulla corporalità rappresentata dal proletariato romano. - Il protagonista è Riccetto, che vive in delle baracche alla periferia di Roma in cui vige la totale miseria e degrado. - Egli, dopo varie imprese teppistiche, sceglie il lavoro e si inserisce nella società. - Le borgate di Roma diventano l’emblema di un universo a sé stante, ingenuo nelle sue barbarie, che contiene germi di spontaneità e conserva i valori positivi ormai cancellati dal progresso tecnologico. Pasolini ritiene che solo questo mondo grottesco sia quello autentico e rappresentante l’umanità nelle sua essenza. Un Unaa vit vitaa viol violen en enta ta ta, pubblicato nel 1959, ha la stessa ambientazione del primo romanzo. Imposta il problema della vita di borgata sotto il profilo sociale e non solo esistenziale. - Il protagonista è Tommaso, nato anch’egli nelle borgate romane che però, a differenza di Riccetto, vuole migliorare la sua condizione studiando e affermandosi nel PCI. - Quando sta per ottenere tutto ciò muore compiendo un gesto eroico e quindi cercando di salvare una prostituta che si era gettata nel Tevere. - Tale romanzo è meno grottesco rispetto al primo e il protagonista ha una dimensione umana di più spiccata individualità. La salvezza di Tommaso sta in questa morte eroica, non nella speranza di un futuro di lavoro e impegno politico. La lingu lingua: a: Pasolini teorizzava la necessità abdica alla propria identità socio-culturale e linguistica di autore colto per lasciar posto alla voce diretta del parlante (popolare). Come per esempio nell’introduzione di Ragazzi di vita in dialetto in modo da immedesimarsi nel popolo. - Il gergo delle borgate regna incontrastato nei dialoghi, ed è modulato sull'insulto gridato e sul turpiloquio con un'insistenza che rischia di creare monotonia. Il linguaggio è dunque originale e vi è un misto di dialetto romanesco, utilizzato dai personaggi, e italiano borghese, utilizzato dal narratore. La narrazione è in terza persona. - Nelle descrizioni paesaggistiche l'autore opta sovente per un registro linguistico alto, in cui il lirismo, la densità metaforica del lessico, la stessa sintassi, si collocano agli antipodi della mimesi gergale

CAL CALVIN VIN VINO O  Italo Calvino nasce a Santiago de Las Vegas nel 1923.  La famiglia si trasferisce poi nel 1925 a San Remo, dove Italo cresce con un’educazione laica e rigorosa.  Nel 1943 interrompe gli studi di agraria, due anni dopo averli iniziati, per legarsi alle formazioni partigiane sulle Alpi Marittime dopo aver rifiutato di arruolarsi nelle file fasciste della Repubblica di Salò.  È da qui che nasceranno poi i suoi primi racconti, i quali saranno pubblicati inizialmente da Vittorini su “Il Politecnico”.  Dopo la guerra aderisce al partito comunista, continuando a scrivere racconti che poi sottopone a Cesare Pavese e Natalia Ginzburg. Sono loro a sollecitarlo a scrivere testi più lunghi.  Nel 1947 pubblica il suo primo romanzo: “Il sentiero dei nidi di ragno”.  La prima produzione di Calvino è collocata all’interno del periodo che lui stesso chiama “Neo Neo Neore re realis alis alismo mo mo”. Questo non è una scuola di pensiero come lo erano state tante altre precedenti, come il Verismo e il Naturalismo francese a cui assomiglia per qualche aspetto: è più un “insieme di voci”, per citare Calvino stesso dalla prefazione de “Il sentiero dei nidi di ragno”. Si tratta quindi di un collage di autori che, durante e dopo la guerra, ha voluto far sentire la propria voce e volontà di liberazione antifascista. o Il linguaggio utilizzato varia da autore ad autore; generalmente però sono tutti legati da una semplicità linguistica di fondo, accostandosi spesso a dialetti e modi di dire del luogo dove sono ambientate le vicende, per rendere più realistico il loro racconto. o Il Neorealismo di Calvino in questo senso è meno convenzionale: pur utilizzando un linguaggio in linea di massima molto semplice, utilizza meno espressione gergali e dialettali di altri autori. Ovviamente non mancano espressioni scurrili o canzoncine tipiche dei paesi. L’elemento più importante per lui è la chiarezza del linguaggio, che deve essere sempre comprensibile ai più. Per questo sono frequenti soprannomi e similitudini, componenti che tendono ad abbassare il punto di vista narrativo fino a quello di bambini e incolti. o La ricerca di unità e accessibilità linguistiche portano quasi la produzione di Calvino di questi anni ad accostarsi ad uno stile francese di matrice naturalista. o I temi trattati, invece, sono completamente in linea con il Neorealismo: guerra, dopoguerra, nichilismo di quegli anni. La letteratura in questo senso serve ad educare il lettore descrivendo in modo crudo la realtà. o La particolarità della produzione di Calvino sta nell’aver reso quasi fiabesco il racconto tramite alcuni elementi (per esempio Pin, protagonista de “Il sentiero dei nidi di ragno”, descrive in modo crudo ciò che vede, ma ogni tanto si sofferma ad osservare luoghi dove sarebbe bello fare dei giochi o delle corse), nonostante i temi siano reali e trattino di guerra e di resistenza. o La produzione neorealista di Calvino, per concludere, si concentra tra il 1947 e il 1949 (anno di pubblicazione di “Ultimo viene il corvo”); successivamente lo stile e i temi cambieranno andando sempre più verso il fantastico e il fantascientifico.  Il suo razionalismo si esprimeva, dal punto di vista letterario, attraverso il racconto, come nel caso del "Visconte dimezzato" dove viene introdotto per indicare il conflitto insanabile del bene e del male presente in ogni uomo, o nel "Barone rampante" che incarna l´ideale di uomo e di intellettuale cui mirava Calvino stesso.  Al fondo dell'apparente favola narrativa di Calvino c'è una drammatica concezione della vita, alienata dai rapporti sociali, dalla tecnologia, dai pregiudizi, dalla moderna produzione industriale. Egli avverte e soffre tutte le contraddizioni interiori dell'intellettuale italiano del dopoguerra, analizza e mette in evidenza la crisi della nuova società borghese ma, usando il tono della fiaba, lascia aperta la problematica. Per questo, egli rimane sempre oscillante tra fiaba e realtà, fra umorismo e razionalismo.  Le fasi: 1. La smania di raccontare. "Il sentiero dei nidi di ragno" del 1947 è il primo libro ed è il risultato di una ricerca di equilibrio tra contenuto politico e ideologico. Questo libro narra della guerra raccontata attraverso gli occhi del bambino Pin. Dal suo sguardo anche la guerra diventa quasi un’avventura grazie anche alla narrativa che la fa apparire come una favola. 2. Tra realismo e neorealismo. Sono gli anni 50 e nel 51 conclude "i giovani del Po". Passa dal romanzo al racconto tramite delle storie di carattere politico sociale. La letteratura veniva ancora ritenuta un elemento chiarificatore di problemi posti da elementi urbani. Narra della perdita di valori come spensieratezza e libertà. 3. Fiabesco comico e fantastico. Si affianca a quello autobiografica. Gli scritti di questo periodo venivano usati per sublimare i problemi reali, in un mondo in cui valori morali sono più importanti di quelli reali.



4. Scienza e letteratura. Crede nelle possibilità del lavoro intellettuale. Passaggio dalla letteratura dell'oggettività appi...


Similar Free PDFs