Il Romanticismo (autori e periodo) PDF

Title Il Romanticismo (autori e periodo)
Course Letteratura Inglese I
Institution Università della Calabria
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Capitolo sul Romanticismo...


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Il Romanticismo  Periodo storico

Il Romanticismo in Gran Bretagna è visto come un periodo di intersezione tra diversi modi di scrittura. Storicamente, il periodo è percorso da cambiamenti radicali più o meno repentini ed è evidente che si tratta di un’età di rivoluzioni (Restaurazione 1660, Rivoluzione Industriale, Glorious Revolution). Fra gli eventi che segnano il periodo vi è anche la guerra con la Francia che si concluderà dopo nel 1815 con la sconfitta di Napoleone a Waterloo. Questa vittoria sancisce il primato della Gran Bretagna fra le potenze europee e inaugura l’Ottocento come il secolo del suo predominio a livello mondiale. In alcuni casi, il periodo romantico registra importanti conquiste come l’abolizione del commercio degli schiavi nel 1807, la riforma del sistema elettorale (Great Reform Act) nel 1832 , e l’abolizione della schiavitù nel 1833. A livello letterario e culturale, l’estetica neoclassica raccoglie ancora ampi consensi e i poeti del 700 vengono visti come modelli da seguire per poetare in modo corretto. Iniziano inoltre a diffondersi ideologie e codici tipici delle classi medie come la netta separazione tra sfera femminile e maschile. Inoltre si ha l’ampliamento del mercato dei libri e del pubblico dei lettori, così come si assiste all’emergere del letterato come figura professionale indipendente. A livello tematico si diffondono la descrizione e l’analisi dei sentimenti e degli stati d’animo, un interesse per l’esperienza e la coscienza individuali, un’idea della natura e del cosmo come organismi viventi, la rappresentazione dei lati oscuri e delle pulsioni inconfessabili dell’essere umano.  La poesia del Romanticismo Tradizionalmente si fa risalire l’inizio del Romanticismo inglese all’anno 1789, data della prima pubblicazione della raccolta di poesie Lyrical Ballads di Wordsworth e Coleridge. La preface di questa raccolta è da sempre considerata il manifesto dell’intero movimento romantico inglese. Contemporaneamente, in seguito alla guerra di indipendenza umana, si diffuse il movimento abolizionista capitanato da due figure di spicco ovvero Wilberforce e Clarkson. Essi dedicarono la loro esistenza alla lotta contro la tratta degli schiavi. Fra i contributi poetici a questo movimento ricordiamo William Blake con ‘’The Little Black Boy’’, che dedicò tutta la sua poesia per condannare ogni forma di schiavitù, mentale, politica e religiosa. Le poetesse giocarono un ruolo preminente nella campagna abolizionista poiché, in quanto donne, si sentivano loro stesse private dei diritti civili ed economici. Un esempio è Hannah More con ‘’Slavery, a poem’’.

La rivoluzione industriale trasformò l’etica del lavoro in etica del profitto tracciando gradualmente una separazione profonda tra le diverse sfere dell’identità sociale e distruggendo l’antico spirito comunitario. La divisione fra gruppi sociali causò conflitti e ingiustizie che i romantici, donne uomini, condannarono e denunciarono. Inoltre i vari ‘enclosures act’ avevano tolto i contadini la possibilità di accedere ai campi aperti per pascolare il bestiame e coltivare i prodotti necessari al loro sostentamento, spingendoli a trovare lavoro nei centri urbani. Le campagne si spopolarono e le città cambiarono volto per accogliere grandi impianti industriali. Le condizioni di vita dei lavoratori erano disumane per via dei bassi salari, per l’assenza totale di igiene, di assistenza medica nei casi di malattia o vecchiaia. Tutto ciò venne registrato attraverso la poesia, documentando le contraddizioni di una società che da un lato possedeva un alto grado di alfabetizzazione e dall’altro era affetta da una fortissima mortalità infantile, un grave inquinamento e incremento del fenomeno della prostituzione. William Blake William Blake è uno degli intellettuali romantici di prima generazione e fu senza dubbio colui che maggiormente si fece portavoce del crescente disagio sociale. Egli fu poeta, incisore e pittore. Egli iniziò prestissimo a leggere la Bibbia, che fu una delle sue principali fonti di ispirazione. Questo soprattutto perché la figura di Cristo lo affascinava tanto da apparire come un modello da seguire per la sua umanità e anche per la sua ribellione nei confronti delle gerarchie del proprio tempo. Blake si formò come incisore su modelli greci e classici dei quali ripropose nei suoi poemi profetici la struttura, creando figure umane di tipo michelangiolesca. Inoltre egli fu un acceso sostenitore della rivoluzione americana e francese, in quanto nemico di tutto ciò che mortifica e costringe l’essere umano. Per lui solo l’immaginazione possedeva un potere liberatorio e salvifico e che fosse dovere del poeta denunciare ogni forma di sfruttamento. Il testo poetico di Blake esemplare della sua poetica e del suo impegno civile è il poemetto “London’’, appartenente alle Song of Experience. Qui descrive l’urbanizzazione selvaggia e la divisione fra classi sociali vista come la causa principale delle miserie, delle malattie e dell’infelicità degli abitanti della grande città. Charlotte Smith Al realismo di cui danno prova i romantici quando affrontano temi sociali, si affianca un inevitabile nostalgia per il passato. La rivoluzione, che aveva inizialmente alimentato speranze straordinarie, finì, a causa del periodo del terrore e del conflitto anglo francese, con delusioni e timori. Ne fu ben consapevole Charlotte Smith che, pubblicando il poema di The Emigrants ebbe il coraggio di promuovere la fratellanza fra gli abitanti delle due sponde della manica. Una fratellanza che era divenuta perfino impossibile immaginare.

Charlotte è nota per aver sfidato con coraggio il canone maschile: dopo il sonetto si cimenta con successo nel blank verse, cita con competenza Petrarca, Shakespeare, Milton. Walter Scott Il gusto per l’antiquario inglese fu il frutto della necessità concreta di ricostruire una nazione e un sentimento nazionale. Il ricorso alla ballata è frequentissimo nel romanticismo, anche il clima malinconico, notturno e fantastico. Le ballate raccolte sono spesso canzoni d’amore e liriche sentimentali che, attraverso un linguaggio semplice, si appellano direttamente alle emozioni del lettore. Walter Scott si prodigò nell’assemblare un repertorio di antiche e popolari ballate che pubblicò con il titolo di Minstrelsy of The Scottish Border. La predilezione di Scott per il racconto cavalleresco e per il romance si riflette anche nella sua poesia, apprezzata moltissimo in seguito da Byron. Joanna Baillie Molto amata da Walter Scott, Joanna Baillie produsse una poetica del tutto personale usando il gusto celtico e popolare del suo tempo. La Baillie divenne una delle autrici teatrali più amate del Romanticismo, anche se prima si dedicò molto alla poesia. La sua prima raccolta di poesie si intitola Poems, pubblicata in forma anonima e che non suscitò nessun interesse da parte del pubblico. I Poems presentano al lettore le passioni e i sentimenti dei personaggi, esplorati e rappresentati attraverso la magia di un verso musicale ed in tutta la loro umanità. Il linguaggio è semplice e coinvolgente, costituito di versi di varia lunghezza e privi di rime regolari. Particolari sono i testi ‘’In a Summer Day’’ dove il tono è gioioso e si descrivono i ritmi del giorno, del lavoro, delle relazioni sentimentali, e anche ‘’In a Winter Day’’ dove i toni sono più malinconici e la scena è dominata dai racconti di un anziano soldato. I personaggi preferiti dall’autrice sono i fanciulli e la gente semplice ma vi è anche molta attenzione a figure che vivono al margine della società e si comportano in modo bizzarro perché la vita li ha messi a dura prova. Lyrical Ballads (Wordsworth e Coleridge) Nella ‘’preface’’ delle Lyrical Ballads, Wordsworth illustra la sua poetica e il tentativo di guidare il lettore alla riscoperta di un modo di vivere più semplice, dando rilievo a un particolare tipo di linguaggio molto semplice e popolare. Il poeta inoltre è considerato ‘’a man speaking to men’’ in quanto dotato di maggiore sensibilità, entusiasmo e tenerezza. Le Lyrical Ballads inoltre possono essere considerate anche ‘’poetry of nature’’ perché contengono due elementi cardini:

1. Il potere di suscitare la simpatia del lettore. 2. Il potere di defamiliarizzare con il mondo, vedendolo come per la prima volta attraverso il potere dell’immaginazione. Inoltre Coleridge avrebbe scelto personaggi e situazioni soprannaturali ma impregnandoli di sentimenti ed emozioni del tutto umani. Wordsworth, invece, avrebbe trattato di fatti naturali e di persone umili in modo da trasformarli in soprannaturali grazie all’emozione che essi avrebbero trasmesso. John Keats Keats è un poeta che appartiene alla piccola borghesia londinese, morto a soli 25 anni. Era appassionato di antichità classiche ma anche per il mondo medievale. Sebbene molti dei suoi poemi come Hyperion e molte delle Odi attingano alla mitologia classica, la nostalgia di un tempo passato, il senso di declino è il tema fondamentale. La modernità di Keats risiede nell’eros di queste poesie e il ribaltamento che il poeta effettua rispetto al tradizionale romance: non ci si concentra più sulle gesta di dame e cavalieri, ma esclusivamente sulle passioni che li consumano e per i quali essi sono pronti a morire. Il desiderio e l’eros non investono solamente gli uomini, ma anche tutta la natura che diventa l’unica realtà tangibile. Tutto ciò è riscontrabile nel suo poema più famoso, ovvero ‘’The Fall of Hyperion’’. George Gordon Byron Byron si distinse soprattutto per il suo spirito cosmopolita che andò di pari passo con le preoccupazioni per la propria terra, cercando comunque di promuovere sempre il progresso dei popoli e la libertà delle nazioni. Byron si impegnò moltissimo a livello politico infatti, dopo il suo primo grand tour, riprese il suo posto nella camera alta da parte del partito Whig. In seguito debuttò nella House of Lords come oratore, dove chiese che il governo abolisse la pena di morte per i ludditi e la libertà di protestare contro la riforma elettorale. Nel 1816 partì per il suo secondo grand tour, in seguito allo scandalo che la sua stessa moglie aveva diffuso: lo si accusava di incesto con la sua sorellastra. Prima di stabilirsi in Italia, Byron si trattenne in Svizzera a Villa Diodati, insieme alla famiglia Shelley. L’Italia ha per Byron un valore importante: è percepita come una seconda casa, un luogo dove trovare la pace dei sensi ma ciò non lo ferma da condannarne la realtà sociale. The Prophecy of Dante lo scrisse a Ravenna. È scritto in terza rima e chiede che si restituisca agli italiani la dignità di popolo in nome di ciò che ancora li tiene uniti, ovvero la lingua e la cultura. Qui Byron prende le sembianze di Dante, poeta e patriota, in un lungo monologo drammatico, da voce all’orgoglio cittadino che,

perseguitato dal tiranno, deve rinunciare ai suoi diritti civili e abbandonare la patria per la quale conserva amore e rimpianto. Percy Bysshe Shelley Shelley è considerato il più utopista dei poeti inglesi poiché intese risollevare gli animi dopo il pessimismo generale dovuto alla rivoluzione. La sua opinione era che fosse necessaria non solo una rivoluzione politica ma soprattutto una rivoluzione morale e spirituale. Nel dramma a quattro atti Prometheus Unbound, il gusto per la classicità esplode in tutta la sua essenza. Egli utilizza immagini tipicamente classiche come le figure danzanti, il biancore dell’atmosfera però articola il linguaggio avvincente dell’amore che è del tutto romantico. Negli scritti di Shelley è ricorrente l’uso della similitudine e della sinestesia e degli interrogativi ironici tipici della poesia e dell’arte romantica. Ma non vi è solo gioia nel canto shellyano in quanto talvolta hanno accenti tristi e parlano di caducità. C’è da ricordare comunque che la poesia di Shelley raggiunse il massimo splendore nel periodo in cui egli visse in Italia. Particolare è il poemetto ‘’Ode to Naples’’ dove comprende il dolore del popolo italiano che vede oppresso dallo straniero.

 La narrativa dell’età delle rivoluzioni Grazie agli effetti congiunti dell’espansione coloniale e del conseguente sviluppo industriale, l’alta borghesia è finalmente in grado di diventare aristocrazia terriera. Oltretutto il paesaggio rurale cambia completamente per via delle enclosures, infatti le campagne vengono abbandonate e i cottages vengono usati come delle case per ricchi dove trascorrere le vacanze. Nelle città la differenza tra ricchi e poveri è sempre più evidente e ciò spiega perché la Rivoluzione francese ha avuto un impatto anche nella cultura inglese. Però chi ha simpatia per i vecchi principi radicali di uguaglianza, libertà e fratellanza è bollato come giacobino. In tale situazione sociale, la stampa diventa il principale mezzo di comunicazione di massa. Leggere rimane un’attività molto cara e di distinzione sociale, infatti i prezzi dei volumi sono relativamente alti. Per chi non può, ci sono le circulating libraries ma anche il prezzo dell’abbonamento è molto alto e non alla portata di tutti. Con l’aumentare della produzione, aumenta il valore del novel come strumento di comunicazione; proprio per questo vi è un’esplosione di generi e di forme diverse di romanzo. Il Romanzo Giacobino

Con questa espressione ci si riferisce ad un gruppo di opere accusate di promuovere gli ideali della rivoluzione francese. Tra le più note abbiamo Desmond di Charlotte Smith e The Wrongs of a Woman di Mary Wollstonecraft. In realtà i romanzi giacobini rappresentano un ampio spettro di opinioni che hanno in comune l’accento sui cambiamenti politici piuttosto che sulla rivoluzione violenta. Quindi il romanzo era utilizzato come mezzo per promuovere la fede nel diritto naturale, la libertà, l’uguaglianza, la bontà umana e la sua istintiva propensione al miglioramento e al progresso. Il Romanzo Gotico Pur con scrittori del calibro di Horace Walpole, Ann Radcrliffe, Lewis e Mary Shelley il romanzo gotico ha a lungo occupato nelle storie letterarie una posizione di secondo piano, come letteratura popolare e d’evasione. Ma da quando nel 1970 Todorov lo ha proposto all’attenzione della critica, numerosi studi ne hanno messo in rilievo l’importanza come specchio della coscienza della società romantica. Il romanzo gotico riflette le ansie e le paure che accompagnano l’uomo borghese, il senso di colpa ed il peccato nei confronti del divino e del soprannaturale, ha una sorta di funzione psicanalitica. The Castle of Otranto di Horace Walpole è considerato il prototipo del genere. Il tema centrale è quello dell’usurpazione: Manfred, principe di Otranto, ha tradito il suo dovere verso gli Aragona, impadronendosi del principato che era stato affidato all’erede Isabella, che egli vorrebbe fare sposare con suo figlio, dando inizio ad una nuova dinastia. Il soprannaturale, che schiaccia con un elmo il figlio di Manfred per fermare il suo piano, è il simbolo della punizione divina. Ciò che mette in moto gli eventi è la grande ambizione di Manfred, ossia una serie di omicidi, orribili avventure che caratterizzano tutto il romanzo. La costruzione dell’atmosfera raggiunge livelli insuperabili con Ann Radcliffe che i contemporanei celebrarono come ‘’lo Shakespeare del romance’’. L’autrice fu subito riconosciuta come l’inventrice di un nuovo genere narrativo, il romance di suspense, stimolando altri autori a gettarsi nel genere ma, di fatto, nessuno fu abile come lei. L’importanza della Radcliffe nella storia del romanzo sta nella sua invenzione del linguaggio per descrivere il paesaggio, ottenuto trasferendo in letteratura i principi e le regole del pittoresco. Tra le sue opere più importanti ricordiamo ‘’The Mystery of Udolpho’’. The Monk di Lewis fu il più classico esempio di gotico maschile, capostipite del filone dell’horror con la sua sensazionale miscela di sesso, morte, sangue e sadismo. Si

narra la storia di Ambrosio che, per salvarsi dalla punizione dei suo delitti, vende l’anima al diavolo finendo dannato.

Jane Austen e il Novel of Manners Il termine manners è espressione della struttura sociale e legate alla sua evoluzione e il risultato d’insieme del carattere e dell’intera storia socio-culturale dell’individuo. Le manners individuali coincidono con lo stile personale che reca l’impronta al più grande ed ampio stile epocale trasgredito. La romanziera che rappresenta al massimo questo tipo di novel è Jane Austen con i suoi romanzi drammatici. La sua grandezza come romanziera sta nel linguaggio narrativo: un linguaggio così realistico da riuscire a rappresentare l’ambivalenza del reale, capace anche di affermare e sovvertire tutti gli stili dell’ironia. Le sue opere sono imperniate di personaggi femminili poiché l’autrice intendeva sottolineare la condizione femminile nella società patriarcale del tempo. I sei romanzi si prestano alle letture più disimpegnate, come storielle rosa e commedie accattivanti ma anche all’analisi più sofisticata, come specchi ironici della società borghese e dei suoi meccanismi profondi. Di solito la narratrice è onnisciente che interviene a livello della regia, facendola apparire dogmatica, pervenuta, parziale, ipocrita e quindi inaffidabile. I sei romanzi, pubblicati tutti tra il 1811 e il 1818, sono divisi in ‘’Steventon Novel’ e ‘Chawton Novel’. 1. NORTHANGER ABBEY: con la sua protagonista Catherine, si proponeva come una parodia del romanzo sentimentale e delle sue eroine perfette sotto tutti gli aspetti. Comunque l’intento della Austen non era quello di scrivere un novel serio, quanto quello di servirsi della letteratura per mettere sotto un’analisi critica la società patriarcale. Quindi questo romanzo è una critica alla realtà e ai crimini della società borghese, evidenziando che è questo l’argomento su cui l’eroina dovrebbe aprire gli occhi. 2. SENSE AND SENSIBILITY: è il primo romanzo pubblicato e rappresenta evidenti segni di rimaneggiamento di una primitiva versione epistolare con l’aggiunta di alcune scene teatrali, evidenziando anche le capacità drammaturgiche della Austen. 3. PRIDE AND PREJUDICE: è sicuramente il più famoso dei romanzi della scrittrice. Dal punto di vista della realizzazione dei sogni femminili, può essere considerato un ‘romanzo rosa’, una cinderella story ma il centro del romanzo è in realtà la vivacità dello spirito, una caratteristica condannata dai moralisti.

Infatti è proprio la maleducazione di Elizabeth a conquistare Darcy, trasformando il romanzo rosa in una witty comedy. Il WIT ha nel romanzo una funzione non solo retorica ma anche strutturale, in quanto sottintende un’analisi profonda da parte della Austen dei motivi per cui la società del tempo lo condanna. Il wit quindi è una dichiarazione di forza e agilità mentale, l’invito ad una sfida che, tra i due sessi, assume una dimensione erotica, dove la fanciulla da preda diventa predatrice. 4. MANSFIELD PARK: è considerato il romanzo più rappresentativo e significativo. L’atmosfera gioiosa di Pride and Prejudice, lascia il posto al senso di oppressione che accompagna la condizione femminile nella realtà della società borghese. Basta ascoltare la narratrice onnisciente nel prologo per capire che ci troviamo di fronte a un qualche moralista evangelico, esperto nell’insegnare alle fanciulle a stare al loro posto nella società patriarcale. Lo scopo è quello di far percepire l’immoralità di un mondo come quello di Mansfield, dominato solo dall’interesse economico nascosto dietro alla morale, in cui la donna vive perennemente il rischio di essere sacrificata per il dio denaro. Anche qui c’è la witty eroine, Mary che ha il ruolo dell’antieroina. La protagonista infatti attacca la società con una pungente ironia ma anche la corruzione delle alte sfere della marina, evocando in seguito anche lo scandaloso mercato delle rendite ecclesiastiche. 5. EMMA: il tema della schiavitù femminile sarà ripreso in questo romanzo con implicazioni più esplicite. Emma è infondo una sorta di Pride and Prejudice scritto vent’anni dopo; questa volta però l’attenzione non è incentrata sulle vicende dell’eroina ma l’autrice utilizza l’eroina come espediente per incentrare tutto sulla propria arte. Qui infatti si riduce all’osso la narratrice onnisciente che ha una funzione ormai corale e il racconto si svolge tutto attraverso la coscienza della protagonista. 6. PERSUASION: è l’ultimo...


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