Schemi Control Continu PDF

Title Schemi Control Continu
Author Linda Mangili
Course Lingua francese A
Institution Università degli Studi di Bergamo
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Summary

schemi dettagliati sul control continu...


Description

Gli aggettivi a doppia forma: Beau Nouveau

Vieux Fou Mou

bel nouvel vieil fol mol

Sono tutti aggettivi maschili singolari; quelli della prima colonna si utilizzano se il nome che segue inizia per consonante, mentre quelli della seconda colonna si utilizzano nel caso in cui il nome che segue inizi per vocale.

Gli aggettivi possessivi: Esprimono una stretta relazione tra la persona che possiede e la cosa posseduta. Si accordano in genere e in numero e precedono sempre il nome a cui si riferiscono. Maschile singolare Mon Ton Son Notre Votre Leur

Femminile singolare Ma/mon Ta Sa Notre Votre Leur

Maschile plurale Mes Tes Ses Nos Vos Leurs

Femminile plurale Mes Tes Ses Nos Vos Leurs

 Mon/Ton/Son vengono utilizzati per i nomi maschili singolare e per i nomi femminili singolari che iniziano per vocale;  Votre/Vos si utilizzano quando si dà del “Lei” ad una persona per esprimere cortesia;  L’aggettivo “tout” declinato in tutte le sue forme precede sempre l’aggettivo possessivo.

I pronomi possessivi: Sostituiscono un nome di persona o cosa preceduto dall’aggettivo possessivo Maschile singolare Le Le Le Le Le Le

mien tien sien nôtre vôtre leur

Femminile singolare La mienne La tienne La sienne La nôtre La vôtre La leur

Maschile plurale Les miens Les tiens Les siens Les nôtres Les vôtres Les leurs

Femminile plurale Les miennes Les tiennes Les siennes Les nôtres Les vôtres Les leurs

Gli aggettivi dimostrativi:

Come gli aggettivi possessivi precedono il nome accordandosi per genere e per numero. Maschile singolare Ce/Cet

Maschie/femminile plurale

Femminile singolare Celle

Ces

 Cet si utilizza davanti ad un nome maschile singolare che inizia per vocale o h muta.  Per sottolineare l’aspetto di vicinanza o lontananza del nome a cui ci si riferisce si aggiungono all’aggettivo le particelle –ci e –là.

I pronomi dimostrativi: Sostituiscono un nome che si vuole indicare. Maschile singolare Celui

Femminile singolare celle

Maschile plurale ceux

Femminile plurale Celles

 Possono essere accompagnati dalle particelle –ci o –la come gli aggettivi.

I pronomi dimostrativi neutri: Corrispondono all’italiano “ciò”,” questo”,” quello”.

Forma semplice

Forma composta

Ce C’ --------------------------------------------------------

Ceci Cela Ça

 Ce e c’ (davanti a vocale o h muta) si usa come soggetto del verbo essere, prima di un pronome relativo e nell’espressione n’est-ce pas? (=non è vero?).  Ceci si usa per indicare una cosa o persona vicina  Cela si usa con funzione sia di soggetto, sia di complemento sia per indicare una cosa o persona lontana.  Ça è la contrazione di Cela e lo sostituisce nella lingua parlata e informale.

I PRONOMI DIMOSTRATIVI SPESSO PRECEDONO UN PRONOME RELATIVO

Gli aggettivi interrogativi o QUEL: Maschile singolare Quel

Femminile singolare Quelle

Maschile plurale Quels

Femminile plurale Quelles

 Si accorda in genere e in numero con il nome a cui si riferisce;  Precede il verbo essere e può essere preceduto da una preposizione;  È utilizzato sia alla forma interrogativa diretta che indiretta.

o POURQUOI ET PARCE-QUE :  Il primo si utilizza per chiedere il motivo di qualcosa, mentre il secondo si utilizza per spiegare il motivo di qualcosa o per fare supposizioni su qualcosa.

I pronomi interrogativi Vedi pagina 200-202

I pronomi relativi:  Semplici: sono invariabili e possono riferirsi sia ad un nome singolare sia ad un nome plurale. o QUI Traduce: “che”, “il quale/la quale”, “i quali/le quali”. Non si apostrofa mai e può avere sia la funzione di soggetto sia di complemento indiretto.  Se è soggetto si riferisce a persone o cose; è seguito da un verbo o da un pronome complemento + verbo

 Se è complemento indiretto è preceduto da una preposizione e si riferisce solamente a persone o QUE Traduce le stesse cose di “QUI”. Si apostrofa davanti a vocale o h muta. Ha funzione di complemento oggetto e si può riferire sia a persone che a cose. È seguito dal soggetto e dal verbo.

o DONT Traduce: “il cui/il quale...”, “di cui/del quale…” Sostituisce un nome preceduto dalla preposizione de svolgendo la funzione di complemento di specificazione o di argomento. Può esprimere il pronome relativo composto nel momento in cui sostituisce un nome di cosa preceduto dalla preposizione de.  Ex. Le roman duquel je n’ai lu que due pages = le romain dont je n’ai lu que… o OÙ Traduce; “dove/in cui/nel quale” e ha funzione di complemento di luogo o di tempo. Può esprimere il pronome relativo composto nel momento in cui sostituisce un nome di cosa preceduto dalla preposizione dans.  Ex. la maison dans laquelle je vis = la maison où je vis. o QUOI Si riferisce ad una cosa indefinita. È generalmente preceduto da una preposizione.

I PRONOMI RELATIVI VENGONO SPESSO USATI DOPO I PRONOMI DIMOSTRATIVI.

I pronomi relativi composti Si formano unendo l’articolo determinativo all’aggettivo “quel” declinandoli in base al genere e al numero del nome a cui si riferiscono. Possono essere preceduti da qualsiasi preposizione; se si tratta delle preposizioni de/à queste si fondono con l’articolo.  Si usano per riferirsi sia ad essere animati sia a cose;  Sono spesso preceduti da una proposizione e raramente assumono una funzione di soggetto o di complemento oggetto all’interno della frase; (generalmente questa funzione la svolgono i pronomi relativi semplici;  Si usa al posto del pronome relativo semplice quando è necessario evitare fraintendimenti (grazie al PRC infatti si può identificare genere e numero del nome a cui si riferisce)  È obbligatorio utilizzarli nel caso in cui il nome di cosa che si sostituisce è preceduto da una preposizione (ad eccezione di de e dans).

DOVE POSSIBILE SI PREFERISCE UTILIZZARE IL PRONOME RELATIVO SEMPLICE. FORMA: Maschile singolare

Femminile singolare

Maschile plurale

Femminile plurale

Lequel

Laquelle

Lesquels

Lesquelles

Auquel

A laquelle

Auxquels

Auxquelles

Duquel

De laquelle

Desquels

Desquelles

CORRISPONDENZA TRA PRS E PRC:

Pronome relativo semplice

Pronome relativo composto

Qui Que / Q’

Lequel, laquelle, lesquels, lesquelles

Dont

Duquel, de laquelle, desquels, desquelles

A qui (solo per persone)

Auquel, à laquelle, auxquels, auxquelles



Dans + lequel, laquelle, lesquels, lesquelles

Avec, pour, par… qui (solo per persone)

Avec, pour, par + lequel, laquelle, lesquels, lesquelles.

I comparativi o QUALITA’ Esprime un paragone riferito ad un aggettivo, ad un participio con funzione di aggettivo e ad un avverbio di maniera.

Maggioranza Plus…que/qu’

Minoranza Moins… que/qu’

Uguaglianza Aussi que/qu’

 Nelle frasi interrogative e negative aussi può essere sostituito da si;  Aussi può essere sostituito da autant que se i 2 termini di paragone si riferiscono allo stesso nome ;  Il secondo termine di paragone può essere sottointeso.

Ci sono alcune eccezioni: Bon Mauvais Bien Mal

meilleur plus mauvais/pire mieux plus mal/pis

 I primi due sono accordati in genere e in numero al nome a cui si riferiscono;  Gli ultimi due sono usati in forme idiomatiche, mentre nella lingua corrente sono utilizzati gli aggettivi di base accompagnati da plus.

o QUALITA’ Esprime un paragone riferito ad un sostantivo non determinato (cioè non preceduto da articolo o aggettivo/pronome possessivo).

Maggioranza Plus de/d’… que (de)

Minoranza Moins de/d’… que de/d’

Uguaglianza Autant de/d’... que de/d’

 Il secondo termine di paragone è introdotto da:  Que de se il confronto avviene tra due elementi diversi  Que se il confronto avviene tra quantità dello stesso elemento (in questo caso il secondo termine di paragone è espresso da un nome proprio o da un pronome personale)  Nelle frasi interrogative e negative autant de può essere espresso da tant de;  Il secondo termine di paragone può essere sottointeso.

o AZIONE Esprime un paragone riferito ad un verbo

Maggioranza

Minoranza

Uguaglianza

Plus que

Moins que

Autant que

 Si costruisce semplicemente con verbo + plus/moins/autant que/q’;  Il secondo termine può essere sottointeso.

Pronomi personali di forma tonica pag.178

Le regole degli accenti (Les règles des accents)

N.B.

è é

accento grave accento acuto

Bisogna fare attenzione a: 1. La divisone in sillabe; 2. Al suono della vocale (e).

1. La divisone in sillabe Segue le stesse regole dell’italiano, salvo:  Per la (s) seguita da consonante: ex. Italiano: di/spe/ra/to Francese: dé/ses/pé/ré  La (x) non si separa MAI dalle vocali che la precedono o la seguono  I gruppi che contengono una (l) o una (r) al secondo posto (bl, cl, fl, gl, pl, br, cr, dr, fr, gr, pr, tr, vl.) sono inseparabili: ex. Ci/bler Com/plet

2. Il suono della vocale (e) 

Il suono / / non richiede mai l’accento;



Il suono / / può richiedere un accento acuto;



Il suono / / può richiedere un accento grave.

 Il suono / / (E ferma) si scrive con l’accento acuto: 1. Se la lettera (e) si trova alla fine della sillaba Ex. Ré/gler Dé/dié 2. La lettera (e), all’interno della parola, si scrive senza accento quando non si trova alla fine della sillaba. Ex. Es/ti/mer

Per/te  Il suono / / (E aperta) si scrive con l’accento acuto: 1. A fine sillaba all’interno di una parola 2. Si scrive con l’accetto e si pronuncia / / (aperta) se la sillaba seguente ha una E muta Ex. Frè/re, fi/dè/le; fi/dè/le/ment 3. Se la sillana seguente non contiene una E muta utilizzeremo l’accento grave 4. Nelle parole che terminano con (s) se non rappresentano però un plurale Ex. Très, après. 5. Sulle vocali (a) e (u) serve per distinguerle dagli omofoni.

L’accento grave sulla (a) Serve a distinguerla dagli omofoni (parole che hanno la stessa pronuncia, ma che non hanno lo stesso senso e valore. Ex. “a” verbo e “à” proposizione

L’accento grave sulla (u) Ha la stessa funzione dell’accento sulla lettera “a”. Ex, “ou” congiunzione di coordinazione e “où” avverbio o pronome relativo.

Il circonflesso È un segno posizionato su tutte le vocali (tranne la “y”) che può evidenziare: 1. 2. 3. 4.

Delle vocali lunghe; La scomparsa di una “s”; La distinzione tra omofoni (sur/sûr) Sui pronomi possessivi

La cediglia È un segno grafico posizionato sotto la lettera “c” per indicare che si deve pronunciare come una /s/. 1. È necessaria davanti alle vocali “a”, “o”, “u”. Non si mette mai davanti alla vocale “e.

La dieresi Può posizionarsi sulle vocali “e”, “i”, “u” (“y” nei nomi propri) per indicare che la vocale che la precede deve essere pronunciata separatamente e non fa parte di un dittongo. Ex. Naïf...


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