SCHINDLER-KAUDELKA, E., Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea. – V. REVILLA, M. ROCA (Hrsg.), Contextos ceràmics i cultura material d’època augustal a l’occident romà. Actes de la reunió celebrada a la Universitat de Barcelona els dies 15 I 16 d’abril de 2007 (Barcelona 2010), 462-488. PDF

Title SCHINDLER-KAUDELKA, E., Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea. – V. REVILLA, M. ROCA (Hrsg.), Contextos ceràmics i cultura material d’època augustal a l’occident romà. Actes de la reunió celebrada a la Universitat de Barcelona els dies 15 I 16 d’abril de 2007 (Barcelona 2010), 462-488.
Author Eleni Schindler
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i MAGDALENSBERG. CERAMICA E CONTESTI Dl EPOCAAUGUSTEA Eleni Schindler Kaudelka (Scavi del Magdalensberg/Carinzia) INFORMAZIONI GENERALI II Magdalensberg costituisce I'elevazione centrale di una serie di montagne al margine est dello Zollfeld, in Carinzia/ Austria, con le coordinate geografiche L...


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Magdalensberg. CeraMiCa e Contesti di epoCa augustea ElEni SchindlEr KaudElKa (Scavi del Magdalensberg/Carinzia)

inforMazioni generali Il Magdalensberg costituisce l’elevazione centrale di una serie di montagne al margine est dello Zollfeld, in Carinzia/ Austria, con le coordinate geograiche Lat 46, 72 N; Lon 14, 45 E; Alt 1058 m. Il sito localizzato sul versante sud della montagna, punto di partenza della romanizzazione delle Alpi orientali, copre circa tre chilometri quadrati di terrazze artiiciali, coronato da una fortiicazione e da un tempio sulla cima della montagna. Otto chilometri ad ovest la via Norica attraversa la pianura dello Zollfeld sotto la strada attuale Klagenfurt -St. Veit an der Glan. La posizione, dificile da raggiungere, non era stata scelta dai romani, piuttosto era un luogo assegnato dalle autorità locali per la creazione di un impianto di produzione. La base economica dell’emporium si fonda sulla produzione a livello ampio di ferro e di acciaio, il ferrum noricum (Straube 1998). Mentre i fondi provenivano dalle grandi case commerciali aquileiesi (Bandelli 2001), la popolazione locale offriva il know-how. Barre e lingotti di ferro trasportati sul Magdalensberg servivano alla fabbricazione di oggetti initi. L’artigianato del ferro del primo periodo era localizzato sul lato nord del forum, sotto il tempio di età tiberiana (Dolenz 1998, 28). Parallelamente alla produzione di acciaio si nota una grande attività di produzione di bronzo. Crogioli, pezzi semiiniti, matrici, scorie e scarti di lavorazione ne sono la prova, tuttavia le fornaci identiicate all’interno delle oficine hanno permesso una classiicazione delle botteghe di bronzisti a partire da una ventina di unità riconosciute (Dolenz 2004, 171). Una batteria di 19 fornaci di tecnologia alta per la fusione dell’oro rimane ino ad oggi l’unica nel mondo romano. Secondo il titolo imperiale leggibile all’interno di due matrici per lingotti d’oro, la fabbrica auraria imperiale può essere datata negli anni di Caligola (Piccottini 2001). L’istituzione della provincia in epoca claudia mette un punto inale alle attività del sito abbandonato in favore del nuovo Municipium Claudium Virunum. gli eleMenti della riCerCa CronologiCa In sessanta anni di indagini sono state scavate e datate 230 unità in 12 settori, sebbene, a causa dei versanti ripidi della montagna, gli strati in maggioranza contaminati abbiano comportato grandi dificoltà interpretative e abbiano portato alla necessità di un selezionamento rigoroso delle basi della ricerca (Schindler Kaudelka 2004b). La “pulizia dello strato” va sempre esclusa come alterazione delle realtà scavate, mentre l’eliminazione di tutto il materiale non stratiicato impoverisce considerevolmente la selezione dei materiali, ino a rendere incomprensibile parte della cultura materiale. Purtroppo le forme complete provengono spesso da contesti contaminati mentre i frammenti non identiicabili proliferano in contesti chiusi. Per quanto riguarda la raccolta statistica, la situazione del Magdalensberg affronta i problemi generali dei vecchi scavi. In seguito alla carenza di spazio in magazzino, un certo numero di materiale non risulta rintracciabile, probabilmente

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Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea E. SchindlEr

eliminato in accordo con le usanze internazionali. Quantità e peso della ceramica non sono sempre attendibili ino al 1980, quando inizia la conservazione totale dei materiali rinvenuti.

Le realtà della stratigraia dopo 60 anni di scavo 230 unità documentate

12 settori scavati 51 contesti chiavi

periodo 1

periodo 2

periodo 3

fase 1

fase 2

fase 3

fase 4

fase 5

fasi 6 e 7

5 contesti

7 contesti

8 contesti

10 contesti

3 contesti

9 contesti 12 contesti

40–25 a.C.

25–10 a.C.

10–0 a.C

0–15 d.C.

10–25 d.C.

25–50 d.C.

179 contesti contaminati però sempre databili pocchissimi livelli in situ strati livellati ed estesi in situ dopo incendio o altre catastrofe pendi ripidi e strati scivolati verso le terrazze inferiore grandi strati di livellamento e di terrazzamento multisettoriali stratigraia in disordine dopo un terremoto alla ine dell’età augustea cronologia a rovescio dopo cambio di clima con smottamenti nel Medioevo squilibrio manifesto tra strutture e materiali precoci risulta di dificile interpretazione. mancanza di ediici databili nei periodi 1 e 2 con numero elevato di materiali corrispondenti maggioranza della ceramica augustea trovata in livelli di terrazzamento e scariche

La scelta di tre contesti chiave, signiicativi per l’età augustea, tiene conto delle realtà dell’organigramma. La pianta generale (fig. 1) trascura le notevoli differenze di altitudine di quasi 30 metri tra i diversi settori. In grigio si vedono i tre settori esaminati.

Cronologia augustea sull’eseMpio di tre strati di livellaMento la trasformazione dell’area dell’artigianato del bronzo. il settore “or-Hang, hinter ostmauer or/18–19”, creato al margine est del forum mercantile 20 a.C.–10 a.C. (fig. 2 e 3). Copre grosso modo una supericie di 350–400 metri quadrati e raggiunge uno spessore ino a 3,5 m. Scavato nel 1966, nuove indagini alla ramiicazione periferica sud-est hanno confermato, nel 2005, i risultati dello scavo iniziale. Si tratta di un grande volume di terreno suddiviso in due grandi unità stratigraiche sovrapposte, una est-ovest (strato 2), l’altra nord-sud (strato 3), per estendere un terreno da costruzione. Non ci sono indicazioni per quanto riguarda una discarica di riempimento successivo (Vetters 1969, Dolenz 2004).

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Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea E. SchindlEr

La base di partenza quantitativa

339 290

184 152

140 118 82 45

Ceramica da fuoco

Vasi trepiedi e coperchi

Grigia fine regionale

Ceramiche comuni

Anfore

Mortaria

VRP

Lucerne

Pareti sottili

Norditalica Decorata

Terra Sigillata

Vernice nera

12

6

7 Monete

34

Vetri

41

I conteggi devono essere fatti in modo restrittivo, a seconda degli individui identiicabili, non limitandosi ai soli frammenti di orlo. Le quantiicazioni del Magdalensberg si caratterizzano per una proporzione elevata di elementi importati. La presenza ancora numerosa di ceramica a vernice nera, di tipologia transitoria tra le sigillate nere e quelle rosse, con una percentuale alta di provenienze padane, mentre l’arretina nera diminuisce, indica una composizione omogenea nei primi anni di Augusto. Come forma più frequente si osserva il grande piatto a parete svasata (Schindler 1986, Abb. 1 per l’arretina, Abb. 3 per la padana). Sono presenti anche la coppa campaniforme (Schindler 1986, Abb. 2, 11) e il piatto a orlo sagomato (Schindler 1986, Abb. 4, 20). Completa il panorama un numero importante di bolli (Schindler 1986, Abb. 6). I 290 vasi di terra sigillata del settore OR-Hang, con 48 fondi di coppe e piatti non determinati si suddividono nelle forme precoci. Manca ancora il piatto Consp. 18, mentre i primi 2 frammenti di Consp. 22 indicano la chiusura della discarica verso 10 a.C. (Schindler/Scheffenegger 1977, Tav. 138–141).

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Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea E. SchindlEr

I bolli di sigillata del settore OR risultano, nella maggioranza, di provenienza padana. Divisi a seconda della cronologia proposta in OCK, la lista contiene solo pochi prodotti di vasai della fase B “makers of standardized forms with hanging lips or with vertical rim” (Kenrick, OCK 36), con una prevalenza di artigiani della fase A “Early non standardized shapes; variability of fabric between red and black”. Settore OR-Hang Bolli di Terra Sigillata Data OCK

Totale

40 a.C.

1

Sabio L. Umbrici

30 a.C.

4

Arretinum

20 a.C.

Vasai

11

OCK 2491 243

C.Sertorius Ocella

1912

A. Titius

2164

A. Titius Figulus

2168 50

Aescinas Gallio

15 a.C.

5

863

Salvius Malli

1088

Sex. Petronius

1434

Hilarus Plaetori

1472

Laetus Plaetori

1473

Thyrsus Plaetori

1476

L. Tettius Samia

2109

Cephalo

543

Hetaerus

944

Adelphus 10 a.C.

2

38

Hilarus

951

Luccius

1039

Per la ceramica norditalica decorata a matrice molto abbondante nel settore OR si constata un peso notevole dei prodotti delle oficine Aco, a detrimento dei prodotti delle oficine Sarius. Il bicchiere cilindrico con pareti decorate a Kommaregen è di gran lunga il più frequente. Si notano le seguenti irme (Schindler Kaudelka 1980). Settore OR-Hang Nomi presenti sulla norditalica decorata Adelphus

Buccio Norbani 2X

C. Aco 2X

C. Aco C.L. Antiochus

C. Aco C.L. Eros

Eros

Hilarus

Hilarus Aco 2X

Stepanus Norbani

Nomi presenti su coppe Sarius L. Surus

L. Surus Surus

E’ caratteristica della prima età augustea una certa abbondanza di bicchieri cilindrici a pareti sottili, con piccole variazioni riguardo alla decorazione della parete, quando il vetro era ancora considerato un prodotto di lusso. Nelle province in contatto con popoli che preferiscono la cervisia al vino, i bicchieri rappresentano una forma standard, mentre le coppe e coppette emisferiche e cilindriche non hanno ancora subito gli effetti della standardizzazione artigianale. Come fossile principale si è evidenziato il bicchiere con decorazione a spina Forma 2, seguito dal gobelet clouté Froma 20 e dalle coppe cilindriche Forma 28 e 68, con le prime presenze di coppe decorate alla barbottina Forma 80 (Schindler Kaudelka 1975) (fig. 2).

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Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea E. SchindlEr

La ceramica da cucina importata dalla regione vesuviana consiste in piatti rosso-pompeiani (= vrp) a orlo pendente e a orlo angolare. Il settore non ha fornito vasi irmati (Schindler Kaudelka 1986). Poco frequenti nel contesto risultano i mortai, tutti di provenienza italica. Tipologicamente appartengono alla forma norditalica dei “Rote Reibschüsseln” e al gruppo a orlo sagomato delle produzioni del Latium (?) (Zabehlicky-Scheffenegger 1996). La ceramica comune acroma da tavola, con olpi monoansate e brocche a due anse di tipologia ancora non standardizzata, fa parte delle importazioni dall’Italia settentrionale (Schindler Kaudelka 1989). Rimane un problema aperto la ricostruzione della panoramica completa delle anfore del settore OR-Hang. Il totale di 140 pezzi probablimente non corrisponde alla realtà antica, ma è dovuto alla scelta archeologica degli anni sessanta. Di solito i contenitori da trasporto rappresentano il gruppo più importante all’interno dei contesti. La tipologia delle forme rimane dunque incompleta, cosa che non si estende ai pezzi bollati sempre conservati. Sono presenti in maggioranza prodotti delle oficine produttrici della regio X italica. Il settore non ha fornito bolli di Laekanius Bassus, la irma più comune sulle anfore olearie istriane. Non è possibile giudicare se le importazioni dall’Istria non sono ancora iniziate in questo momento o se il Settore OR-Hang Bolli di anfora riutilizzo delle anfore, come materiali a vita lunga, ha contribuito Cosa alla mancanza dei prodotti di Laekanius nel settore OR-Hang. Iunius Patiens Rimangono indeterminati due bolli [---]VR[---] e CVMM[---] (MaierP. Q. Scapula Maidl 1992, Bezeczky 1994). L. Salvi La ceramica grigia regionale del Magdalensberg (ZabehlickyDr6B Scheffenegger 2001) rilette un fenomeno internazionale dell’epoca Vari Pacci augustea: la produzione regionale di ceramica ine da tavola, con Costini due rami di tipologia. Una parte si orienta verso il repertorio di ...VR... ispirazione indigeno, un’altra parte traspone modelli importati. Le CVMM... forme di inluenza celtica sono del tutto comuni attraverso il mondo celtico e alpino. Quelle d’inluenza italica invece si ispirano alla vernice nera, al piatto a orlo svasato (Schindler 1967, Taf. 1), alla coppa campaniforme (Schindler 1967, Taf. 3) e alle coppe e bicchieri della ceramica a pareti sottili italica (Schindler Kaudelka 1975, Forma 1). Mentre vari frammenti si riscontrano in tutta la provincia a partire dalla metà del primo secolo avanti ino alla ine del primo secolo dopo Cristo e oltre, sul Magdalensberg il gruppo è limitato alle forme tardorepubblicane e augustee di coppette pseudo-Consp. 22, di brocche biansate di imitazione Schindler Kaudelka 1989, Tav. 13, nr. 14.

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Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea E. SchindlEr

Le forme tipiche della batteria da cucina trovate nel settore OR sembrano derivare dalle olle ad impasto di graite (Zabehlicky-Scheffenegger 1997/98) di transizione con le olle tipo Auerberg (Schindler Kaudelka/Zabehlicky-Scheffenegger in corso di stampa). Sono presenti anche le olle a orlo a S (Schindler Kaudelka/Zabehlicky-Scheffenegger 1994, 54–58) e le olle cilindriche a proilo semplice (Schindler Kaudelka/Zabehlicky-Scheffenegger 1994, 62–64). I vasi sono lavorati a mano senza tornio con impasti regionali con degrassante costituito di frammenti di marmo carinziano, con un’ininità di varianti di decorazione a pettine. Non si osservano volumi né dimensioni standardizzate. E’ interessante la rarità di coperchi destinati solo alle forme alte che però mostrano quasi sempre tracce di usura dovute all’uso di un coperchio. In proporzione di 1 : 4 o 1 : 5 sono accompagnati da vasi trepiedi con coperchi pertinenti in tecnica identica usciti dalle stesse oficine regionali (Zabehlicky-Scheffenegger 1997). Gli effetti del terremoto per la ceramologia la ristrutturazione del concetto urbanistico verso il 15 d.C., vista dal settore “augusteische planierschichte des südhanges” (= sH) (fig. 4, 5 e 6) Sotto gli ediici del settore SH si estendono 2000 metri quadrati dello strato “augusteische Planierschicht des Südhanges” (Zabehlicky-Scheffenegger 1998, Schindler Kaudelka 2004). Lo strato costituisce la base per la costruzione edilizia di un quartiere a duplice vocazione di residenze e negozi, senza tracce di produzione artigianale ed era evidenziato da frammenti combacianti di terra sigillata, di anfore, di vetro e di norditalica decorata provenienti da unità stratigraiche a volte distanti 50 – 80 metri l’una dall’altra (Zabehlicky-Scheffenegger 1998, 192). L’enorme terrazzamento steso alla ine dell’età augustea dopo il terremoto si sovrappone, eliminadole, a rovine di un certo numero di piccoli ediici ivi presenti in età augustea; sopra ad esso l’ultimo livello di vita del settore evidenzia la creazione di un nuovo quartiere della città. Più complesso nella composizione della stratigaia di OH-Hang, il contesto era probabilmente stato creato raggruppando tre scarichi diversi di formazione non uniforme (Piccottini 1998). Le indagini del pendio parzialmente tagliato dall’attuale strada provinciale sono durate dal 1980 al 1986. Per ottenere un livello piano uniforme lo strato cambia di profondità da nord a sud da pochi centimetri ino a 3 metri di spessore (Dolenz 2007, Abb. 5). L’enorme dificoltà di quantiicare il materiale rende quasi impossibile e inattuabile la sua gestione, nemmeno con la disponibilità di grandi spazi di lavoro. L’eventualità di un doppio contaggio di due pezzi non direttamente combacianti viene esempliicata da due frammenti di olla da cucina, dall’aspetto esteriore non uniforme, l’uno con i frammenti del degrassante sciolti dalle condizioni acide del suolo, l’altro con la supericie liscia, ritrovati in due case diverse in due unità stratigraiche non troppo lontane l’una dall’altra (fig. 7). La base di partenza quantitativa 1781

1166

1075

618

613

337

312

467

27

28 Monete

Ceramica da fuoco

Vasi trepiedi e coperchi

Grigia fine regionale

Ceramiche comuni

Anfore

Mortaria

66

Vetri

74 VRP

Pareti sottili

Norditalica Decorata

Terra Sigillata

Vernice nera

Lucerne

105

78

198



Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea E. SchindlEr

In totale, i rinvenimenti sono quattro volte più abbondanti di quelli del settore OR-Hang per alcune classi di materiale. La ceramica a vernice nera rappresenta quasi il 2 % del totale, con tutti gli elementi già riscontrati nel settore OR-Hang (Schindler 1986). La composizione complessa dell’unità stratigraica emerge dalla tabella riassuntiva della terra sigillata. La ine del riempimento va datata alla ine dell’età augustea, per un numero ristretto di piatti del servizio 2 con una prima comparsa delle coppe Consp. 24 e di due piatti Consp. 20.1. Il gruppo intermedio raggiunge le 304 unità, limitato in confronto con il grande gruppo residuale della prima età augustea, di gran lunga il più numeroso. A questo gruppo consistente di 673 individui corrispondono solo pocchissime strutture su tutta la supericie del sito. Nonostante i metodi di quantiicazione diversi usati per eliminare eventuali errori, la divisione rimane la stessa (Zabehlicky-Scheffenegger 1998, 194, Schindler Kaudelka 2004a, 244).

Confrontate con i 22 bolli di sigillata del settore OR-Hang, le 89 irme del settore SH rappresentano una percentuale molto più alta. La maggioranza dei nomi corrisponde alla maglia cronologica del settore OR-Hang. Si sottolinea la provenienza di origine padana della sigillata del Magdalensberg. I bolli non classiicati sono nomi non inseriti in OCK. Settore Südhang Bolli di Terra Sigillata Data OCK 40 a.C. 30 a.C.

Totale 2 10

Vasai

OCK

A. Sestius

1926

Arretinum

132

C. Sertorius Ocella

1912

A. Titius

2164

Aescinas

20 a.C.

24

468

50

Sextus Annius

183

P. Attius

347

Casidorus

520

Liccaeus

1032

Hilarus Plaetori

1472

Laetus Plaetori

1473



Magdalensberg. Ceramica e contesti di epoca augustea E. SchindlEr

Settore Südhang Bolli di Terra Sigillata Data OCK

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