Sicurezza Globale - Foradori, Giacomello. UNIBO PDF

Title Sicurezza Globale - Foradori, Giacomello. UNIBO
Course Sicurezza
Institution Università di Bologna
Pages 6
File Size 91.2 KB
File Type PDF
Total Downloads 7
Total Views 149

Summary

Foradori, Giacomello. UNIBO...


Description

1.

STATI FRAGILI E NARCO STATI

Minaccia posta alla sicurezza internazionale: stati fragili o stati falliti. Stati fragili: Manca una definizione tuttora condivisa. Assenza di legittimità (o anche presenza di potere politico ma CORROTTO) e incapacità di offrire servizi di base. Stati falliti: quando l’autorità centrale di uno stato cessa de facto di esistere. Possibile rifugio per terroristi e minacce militari e non. Il fallimento di uno stato è l’aggravamento della fragilità già presente. Lo stato fragile è quindi a rischio di fallire. Cause del fallimento di uno stato: perdita del controllo territoriale, incapacità di fornire servizi pubblici e di sicurezza, crisi umanitarie ed economiche. Timore: che il collasso delle strutture statali venga sfruttato da enti criminali per impossessarsi di aree prive di sovranità. Al fine di prevenire l’emergere di narco-stati o stati-mafia la società internazionale è da anni attiva in missioni per aiutare gli stati fragili. La società internazionale è attiva negli ultimi anni con interventi di stabilizzazione peacebuilding (consolidamento della pace) tesi a ricostruire i capi saldi della statualità. Primo narco-stato: Guinea-Bissau, in cui èlite politiche (prevalentemente militari) si alleano con i narcos. Missione SSR dell’UE= non ha avuto successo in quanto non ha identificato bene il tipo di fragilità di questo caso, ovvero il vero problema sono i militari e l’èlite politica corrotta. La National Security Strategy (Bush, nel 2002) e la Strategia europea per la sicurezza (SES, 2003) sottolineano entrambe come i fragile o failed states rappresentino una delle sfide principali per la sicurezza globale. Numerosi tentativi di misurare il grado di fragilità di uno stato. Le dimensioni: autorità, legittimità e capacità sono le più diffuse per comprendere i diversi stati di fragilità.

I peacebuilding dovrebbero concentrarsi su 3 tipi di gap: Gap di capacità (incapacità di provvedere ai beni pubblici ed ai servizi minimi per la popolazione) Gap di sicurezza (incapacità di offrire sicurezza) Gap di legittimità (rifiuto dell’èlite politica) Gli stati-mafia rappresentano una minaccia per la comunità internazionale soprattutto alla luce di possibili legami con organizzazioni terroristiche. Gli interventi esterni volti a promuovere la democrazia hanno una bassa percentuale di riuscita e gli esempi di successo stabilizzante rimangono limitati perché non combattono il problema di fondo che è politico.

2. PROLIFERAZIONE DI ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA Armi di distruzione di massa (ADM) comprendono l’insieme di armi chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN). Le CBRN arrecano danni catastrofici, decisamente superiori a qualsiasi arma convenzionale. Si identificano come ADM 3 elementi: -Effetto distruttivo che si realizza all’istante o in tempi brevi -Imprevedibilità delle conseguenze e conseguenze di lungo periodo -Percepite come immorali perché colpiscono indiscriminatamente militari e civili. Armi chimiche, possono essere suddivise in base agli effetti in quattro classi: 1) armi asfissianti 2) armi vescicanti 3)agenti del sangue 4) agenti nervini. Si diffusero con la rivoluzione industriale e vennero usate in modo massiccio nella Prima guerra mondiale. Gli esperti limitano l’efficacia militare delle armi chimiche per i suoi effetti imprevedibili e per l’esistenza di validi sistemi di protezione. Il loro

principale luogo in campo è di force multiplier, ovvero aumentare l’effetto delle armi convenzionali costringendo il nemico a procurarsi maschere antigas, indumenti protettivi, prestare soccorso ai feriti, distogliere le risorse per la propria difesa su altre finalità. Armi biologiche, hanno come obiettivo la diffusione internazionale degli agenti di alcune malattie infettive. Agenti: batteri, virus, funghi e tossine. Elemento distintivo: autoreplicazione e diffusione per contagio. L’efficacia delle armi biologiche dipende da una varietà di fattori esterni (es. clima e temperatura) e può essere prevenuta da sistemi di protezione ed interventi preventivi (vaccino), cura (antibiotici) e nella gestione delle conseguenze (quarantena). Gli effetti incerti, indiscriminati e imprevedibili la rendono un’arma militare poco affidabile. Attualmente nessuno stati ammette di avere un programma militare biologico (dubbi su Siria e Corea del Nord). Armi radiologiche, ha il compito di diffondere sostanze radioattive per contaminare una determinata area. Es. bomba sporca, in cui viene assemblato un materiale radioattivo con un esplosivo convenzionale che esplodendo lo disperde nell’ambiente. Valore militare limitato, per molti non sono da considerare ADM perché capaci di provocare più scompiglio e danni economici che morte e distruzione. Sia le armi biologiche che quelle radiologiche sono relativamente facili da creare per cui adatta ad un gruppo terroristico. L’arma nucleare è la più potente mai inventata dall’uomo, si tratta di un ordigno a energia esplosiva derivata dalla fissione del nucleo di un atomo. La bomba a fissione A, del tipo sganciata a Hiroshima e Nagasaki. La bomba H o termonucleare è enormemente più potente di uno a fissione, basato su un processo fissione-fusione-fissione, in cui la bomba A serve solo da innesco. La prima bomba nucleare fu creata dagli USA. La principale funzione delle armi nucleari è politica e non militare: il loro valore non sta nell’impiego quanto nella minaccia (nella deterrenza). Teorie della proliferazione di ADM:

1) Gli stati cercano di dotarsi di ADM per aumentare la propria sicurezza (paura del vicino che ha ADM). La mancanza di insicurezza disincentiva la proliferazione anche in paesi che potrebbero permettersela (Giappone, Svezia e Brasile ad esempio), simile esito anche nel caso di un paese alleato con uno dotato di armi nucleari che estenda la propria deterrenza ai partner. Il venir meno di una minaccia incentiva all’eliminazione di un arsenale precedentemente acquisito. 2) Settori delle forze armate, certi leader e forze politiche che vedono nell’adozione di un arsenale non convenzionale il consolidarsi del proprio potere. L’analisi di Etel Solingen individua una relazione tra orientamento politico-economico e la scelta di proliferare o meno: governi promotori di una crescita economica scelgono di non proliferare. Al contrario governi ostili all’apertura dei mercati e alle istituzioni esterne scelgono la proliferazione. 3) Enfasi sul valore simbolico del nucleare quale espressione di potenza= i cinque paesi membri permanenti nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sono anche i paesi dotati di armi nucleari. Il simbolismo spiega anche la volontà di rinunciare ad un programma nucleare militare (Es. Libia) per accrescere la propria reputazione abbandonando il club degli “stati canaglia”. 4) Determinismo scientifico del modello tecnologico: diviene difficile per la leadership politica di uno stato resistere alle pressioni a favore della proliferazione una volta raggiunta la capacità tecnologicoscientifica per un proprio programma nucleare. Il regime internazionale di non proliferazione e disarmo, obiettivi: contenere gli attori in possesso di ADM e ridurre arsenali esistenti nella prospettiva di una loro eliminazione. Tre principali trattati internazionali che controllano il settore delle armi: -La convenzione sulle armi chimiche, prevede il bando totale della armi chimiche. Vieta di usare, sviluppare, produrre, acquisire e trasferire armi chimiche. Impone alle parti la distruzione della armi chimiche in possesso e quella degli impianti di produzione. L’organizzazione per la proibizione

delle armi chimiche (OPAC) ha il compito di verificare il rispetto di questi impegni. -La convenzione sulle armi biologiche per la messa al bando di queste armi. Obiettivi: disarmo e non proliferazione. E’ proibito l’uso, produzione e acquisizione, gli stati si impegnano a distruggere o convertire a fini civili tutti gli agenti. Considerata debole perché priva di un sistema di verifica (tentativo di assumerla fallito soprattutto a causa dell’opposizione degli USA) -Il trattato di non proliferazione nucleare (TNP) di natura discriminatoria poiché ne legittima il possesso ai 5 stati che hanno acquisito l’arma nucleare prima del 1 gennaio 1967 (USA, Russia, UK, Francia, Cina) mentre gli altri sono classificato come “non nucleari” e si impegnano a rimanere tali. Il TNP si basa su tre principi fondamentali: non proliferazione, disarmo e l’uso pacifico dell’energia. Gli articoli 1 e 2 impediscono agli stati possessori di armi nucleari di trasferire o cedere ad altri il controllo di tale ordigni, o a incoraggiarli. Il TNP promuove lo sviluppo della tecnologia nucleare per fini civili, per il diritto delle parti di promuovere la ricerca, la produzione e l’utilizzazione pacifica dell’energia nucleare. Il trasferimento di tecnologie nucleari per scopi pacifici deve però avvenire sotto il controllo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA). Ci sono altri importanti trattati come il Trattato per la messa al bando parziale dei test nucleari, che limita al sottosuolo la possibilità di condure test nucleari riducendo i rischi di dispersione di materiali radioattivi. La comunità internazionale ha tra le sue massime priorità quella di impedire agli attori non statali, particolarmente terroristi, di acquisire ADM. Nuclear Security Summit: hanno discusso per prendere misure concrete al fine di prevenire la minaccia delle terrorismo nucleare. L’uso di armi chimiche in Siria nel 2013 è stata una tragica violazione del tabù contro l’uso delle ADM. Grave colpo per il regime internazionale di non proliferazione: c’è ancora molto da fare.

3.

ENERGIA E RISORSE...


Similar Free PDFs