Metodo globale PDF

Title Metodo globale
Author Maria Randazzo
Course Psicologia dello sviluppo
Institution Università degli Studi di Palermo
Pages 2
File Size 45.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 104
Total Views 162

Summary

Decroly e il metodo globale in campo educativo...


Description

METODO GLOBALE Il metodo globale risulta essere l’aspetto fondamentale del pensiero pedagogico di Decroly, dai suoi studi e dalle sue ricerche in ambito neurologico e psichiatrico, riteneva che il bambino possedesse una capacità percettivo-cognitiva che gli consentiva di cogliere meglio l’insieme di una situazione, piuttosto che i particolari di essa. Pertanto questa percezione globale doveva precedere l’analisi degli elementi particolari: il metodo globale doveva interessare l’apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo, ma anche di tutti gli altri insegnamenti, in quanto corrispondeva al modo più semplice e naturale di conoscere. Nello specifico prevedeva che l’insegnamento della lettura e della scrittura avvenissero partendo da frasi compiute e non da singole lettere. Al bambino venivano insegnate frasi che venivano scardinate per estrapolarne le sillabe ed infine le singole lettere. Mentre il metodo analitico si basa sull’insegnamento delle singole lettere, vocali e consonanti, che vengono dapprima acquisite e memorizzate, poi unite per formare le sillabe e, procedendo per gradi, si formano le parole e per finire frasi di senso compiuto.Nel metodo globale il bambino parte a ritroso, ossia, memorizza una frase compiuta, ne comprende il significato, poi la scompone in sillabe, ed infine le frammenta in lettere. Si parte da un concetto complesso per giungere a concetti più semplici attraverso l’intuito. L’insegnamento della lettura parte da frasi o parole scaturite dall’esperienza del bambino, dalle sue emozioni e dai suoi interessi. Partire dalla lettera è una pura astrazione che fa appello solo alla memoria del ragazzo, è priva di senso e non lo interessa.Mentre la parola e la frase richiamano alla sua mente un disegno la cui fisionomia generale lo attira, perché ridesta un’idea e rappresenta qualcuno. Il metodo globale ha reso Decroly famoso nel mondo ed è utile ancora oggi, a distanza di un secolo dalla sua formulazione, a portare i bambini, attraverso il gioco o esercizi basati sui loro interessi, dall’attività istintiva a quella più astratta e razionale. Decroly teneva conto della psicologia dei bambini e dei rapporti interattivi con l’ambiente. Il suo metodo era semplice: rompeva il riferimento tradizionale alle materie per puntare sui centri di interesse, per esempio: l’ambiente, le connotazioni geografiche e storiche, la cultura, le modalità di vita e così via. I curricoli scolastici, a partire dal centro di interesse, acquisivano sia un’articolazione soggettiva (in base ai bisogni di ciascun bambino) sia un’articolazione oggettiva (in base all’ambiente). I centri di interesse motivavano gli allievi e sostenevano le modalità di apprendimento di ciascuno. Secondo Decroly era necessario partire dai bisogni dei bambini: bisogno di nutrirsi, bisogno di lottare contro le intemperie, bisogno di difendersi contro i pericoli e nemici, bisogno di agire, di lavorare, di ricrearsi. Nel suo metodo in particolare il rapporto fra bisogni, interessi e attività didattica doveva essere stretto: l’insegnante doveva aiutare a cercare e creare i raccordi opportuni a partire dalle esigenze del soggetto e in base all’organizzazione

delle attività e della conoscenza. Era un metodo globale, che trovava applicazione nella lettura e nella scrittura e che avveniva in corrispondenza con i processi di conoscenza naturali dei bambini. Il metodo globale veniva proposto nella presentazione delle parole e delle frasi con senso compiuto, insieme all’oggetto e alla realtà di riferimento, inoltre era proposto come insieme di esperienze all’interno delle quali la lettura e la scrittura erano una parte importante. Secondo Decroly l’attività globalizzatrice fa da ponte fra l’attività istintiva e quella superiore dell’intelligenza. Difatti, si collega con l’attiva dell’istinto per gli stimoli che la determinano e si collega all’intelligenza in quanto, come lei, costituisce un mezzo di adattamento a circostanze nuove. Decroly attribuiva particolare importanza ai bisogni, agli interessi, allo stato emotivo degli allievi e alle loro esperienze precedenti, al punto che scrisse che il metodo più che doveva chiamarsi . Secondo Decroly vi è un legame stretto fra attività globalizzatrice e interesse: la presenza dell’interesse è condizione essenziale, affinché intervenga l’attività globalizzatrice ed essa costituisce un mezzo essenziale per soddisfare l’interesse. Da qui si capisce che il metodo di Decroly non è limitato all’apprendimento/insegnamento della lettura e della scrittura: il metodo globale si inserisce in un metodo più generale caratterizzato dall’impegno di adeguarsi agli interessi e alle tendenze effettive dei diversi allievi. Questo metodo ha trovato conferme anche dalla psicologia della gestalt, secondo cui quel che conta è la forma complessiva delle parole e non i singoli caratteri alfabetici di cui si compongono. Infine tale metodo è ancora oggi adottato in molte scuole, anche in Italia. La lettura globale ha il pregio di essere di estrema facilità per i bambini e di fargli apprendere precocemente la lettura di alcune parole, la criticità invece è proprio nel numero di parole che un bambino può acquisire, in quanto il limite è nella difficoltà di far memorizzare un rilevante numero di parole indispensabili per comprendere un normale brano di lettura. Pertanto la sua utilizzazione, preferibilmente, è limitata solo ad alcune semplici e familiari parole o frasi che però danno ai bambini il piacere della lettura. Angela Schillaci Maria Randazzo Federica Rotolo Jessica Rini Gloria Randisi Assunta Maggio Federica Manno Laura Salomone...


Similar Free PDFs