storia della letteratura italiana - Ugo dotti PDF

Title storia della letteratura italiana - Ugo dotti
Course Scienze della Formazione Primaria
Institution Università degli Studi di Udine
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capitoli 16-26...


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Capitolo 16 “Verso l’illuminismo” 1. L’ Arcadia e la nuova estetica Con la guerra di successione Spagnola che apre il settecento, vediamo il riassetto dell’equilibrio Italiano e la fine del dominio spagnolo. Dopo i trattati di Vienna ed Aquisgrana (1738 e 1748) il dominio Austriaco si riduce al milanese, Calo di Borbone diviene re di Napoli e Filippo di Borbone duca di Parma e Toscana e dopo la morte dell’ultimo dei Medici si insedia come granduca Francesco di Lorena; comparve inoltre un nuovo stato quello sabaudo. Nonostante questi mutamenti fossero volontà dell’Europa, per l’Italia furono comunque positivi in quanto da una parte vediamo il Mezzogiorno essere considerato di nuovo uno stato indipendente dall’altra viene finalmente riconosciuto allo stato sabaudo la sua importanza. Ci fu tuttavia un ridimensionamento dello stato pontificio che portò a una politica regalistica in cui i sovrani sottomettevano i vescovi limitando i privilegi di clero e ordini religiosi. Nel novecento si fanno risalire i primi momenti del nostro risorgimento a i movimenti politici del XVIII. In questo periodo vi fu una nuova apertura culturale verso l’Europa, verso le nuove correnti filosofiche e anticlericali. Si può parlare così di un preilluminismo italiano, che andò a stabilizzarsi in un vero illuminismo nella seconda metà del secolo, in cui nacquero discussioni sulla poesia sullo stile ma anche sulla situazione economica e politica del nostro paese, gli illuministi non si configurarono quindi come rivoluzionari ma come innovatori tali da ravvivare gli ambienti culturali della penisola. Un’Accademia tra le molte che nacquero nella penisola era quella dell’Arcadia. Non a caso Arcadia è il termine designato per fare una panoramica della poesia italiana del settecento. L’Accademia dell’Arcadia venne fondata a Roma nel 1690 da un gruppo di 14 letterati, molti dei quali appartenenti al circolo culturale dell’ormai defunta Cristina di Svezia. Tra i fondatori i più importanti furono Crescimbeni il custode generale e Gravina che redasse le dieci leggi istitutive, la più importante delle quali l’ottava, dettava che durante le riunioni ci si avvalesse del costume pastorale. L’arcadia ebbe una diffusione incredibile in circa 114 ‘’colonie’’. L’Accademia probabilmente ebbe una così grande diffusione proprio in contrapposizione al Barocco, con un ritorno al semplice e al naturale, una splendida evasione dalle preoccupazioni contingenti. Gli arcadi non furono solo letterati e poeti ma anche scienziati e medici, giuristi e filosofi; volevano ristabilire il ‘’Buon gusto’’ perduto con l’arte barocca, con la ripresa dei classici e dei grandi letterati italiani come Petrarca, un attenzione al classicismo francese e alle correnti in auge in Europa. Il primo problema che affrontò l’Arcadia fu quello critico-estetico con i tre nomi principali Crescimbeni, Gravina e Vico. Il primo Crescimbeni fu allievo Gesuita e da Macerata si trasferì a Roma dove divenne grande ammiratore dell’improvvisazione poetica, fu un grande celebratore di Petrarca e si rifaceva a modelli greci quali Anacreonte. Grsvina educato a Napoli in studi giuridici insegnò a Roma diritto alla Sapienza, è da lui che in un certo modo inizia la nostra critica moderna, egli da giurista conobbe e stimò il pensiero di cartesio e la polemica antigesuita di pascal. Giambattista Vico e la Scienza nuova Poesia e intelletto: poesia contrapposta all’intelletto, relazionata con i sensi e identificata con il mito e la fantasia. Natura e arte: la poesia è bisogno della natura, non dell’arte. Omero e Dante i massimi poeti. 1668 nasce, famiglia modesta 1686-1695 precettore in Cilento (anni bruttissimi) 1699 torna a Napoli, cattedra retorica.

1708 De nostri temporis studiorum ratione (critica metodo cartesiano) 1710 De antiquissima italorum sapientia 1725 prima edizione Scienza nuova, Autobiografia 1730 seconda edizione Scienza nuova 1744 morte, terza edizione Scienza nuova (postuma) Scienza Nuova: - conoscenza mondo naturale preclusa all’uomo perché creato da Dio. Uomo può conoscere solo ciò che fa: la storia. - Il fine è capire le leggi per cui si muove la storia: Filosofia della storia. - Filosofia scienza del “vero”, Filologia scienza del “certo” (filosofia invera il certo, filologia accerta il vero) - Tre età della storia umana: età degli dei (conoscenza imperfetta, tribù. I primitivi sono incapaci ma dotati di grande fantasia), età degli eroi (più riflessione, repubbliche età classica), età degli uomini (fase adulta riflessione, massima civiltà). Antonio Muratori e Pietro Giannone Polemiche letterarie: Dominique Bouhours (1687 Del modo di leggere correttamente le opere letterarie) a cui replica Giuseppe Orsi (1703 Considerazioni). Storiografia letteraria: Idea della storia dell’Italia letterata (Gimma, 1723), Storia della letteratura italiana (Tiraboschi), Della storia e della ragione d’ogni poesia (Quadrio). Risveglio dell’antiquaria: Scipione Maffei e Antonio Muratori • Antonio Muratori Nasce nel 1672 a Vignola. Tra il 1695-1700 avviene il suo soggiorno a Milano dove ottiene il sacerdozio (1695), e diviene bibliotecario dell’Ambrosiana. Tornò nel 1700 a Modena dove trascorse tutta la vita, qui svolse il compito di consultore degli Estensi in svariati ambiti. 1703 Perfetta poesia italiana 1708-1715 Riflessioni sopra il buon gusto (impegno per riforma idee, costume, educazione) 1723-1728 Rerum Italicarum Scriptores (collezione testi cronache documenti 500-1500) 1738-1742 Antiquitates Italicae Medii Aevii 1744-1749 Annali d’Italia del principio dell’era volgare sino all’anno 1749 1750 muore • Pietro Giannone 1676 nasce; 1694-1723 va a Napoli, studia discipline giuridiche, credito come avvocato 1723 Istoria civile del Regno di Napoli (dimostrare l’usurpazione della Curia romana a danno del regno; negazione dell’origine divina del papato). Inizia a fuggire perché perseguitato. 1723-1734 soggiorno a Vienna. Scrive Triregno (1733, consapevolezza della crisi) 1736-1748 arrestato dai Savoia, muore dopo 12 anni di prigione. Vita (1736-37 vuole precisare l’importanza della sua opera e si difende per il giudizio dei posteri). Il Settecento poetico e Metastasio La poesia assume una funzione sociale e comunicativa. Si diffonde anche grazie alla musica. Prolificano le Raccolte. Il linguaggio poetico assume molte sfumature ed è influenzato dall’Arcadia. I poeti: Zappi (tra i fondatori dell’Arcadia), Manfredi, Rolli (1687-1765 Elegie, Odi, Endecasillabi), Frugoni (Opere poetiche), Savioli, Vittorelli, Bertola. Pietro Metastasio (Trapassi) 1698 nasce 1714 sacerdozio 1721 Gli orti esperidi (a Napoli per il compleanni dell’imperatrice d’Austria) 1724 Didone abbandonata e poi in rapida successione Catone in Utica, Ezio, Alessandro nell'Indie, Semiramide riconosciuta, Siroe ed Artaserse

1729 chiamato a Vienna 1730-1740 maggiore produzione (Adriano, Demetrio, Issipile. Demofonte, Olimpiade, Clemenza di Tito, Achille in Sciro, Temistocle e Attilio Regolo) 1745-1782 perde l’ispirazione, ultimo melodramma L’eroica gratitudine (1771), muore.

Capitolo 17 L’illuminismo in Italia Il secolo dei lumi Opere illuminismo europeo : Encyclopedie (1751 Diderot e D’Alambert), Il secolo di Luigi XIV (1751 Voltaire), Discorsi sulle scienze e sulla arti (1750, Rousseau), Sull’origine della diseguaglianza fra gli uomini (1753, Rousseau) Saggio sui costumi e lo spirito delle nazioni (1756, Voltaire), Emilio (1762, Rousseau) Contratto sociale (1762, Rousseau). Trasformazioni economiche e sociali: in Inghilterra accresciuta importanza del progresso tecnico collaborante con la scienza. Avanzata della borghesia: in Inghilterra pacifica dopo la gloriosa rivoluzione (1688), in Francia lunga lotta del terzo stato all’assolutismo. Dispotismo illuminato: in Austria, Prussia, Russia. Apertura dei sovrani ai philosophes. Dichiarazioni rivoluzionarie: Dichiarazione dei diritti (Filadelfia 1774, ispirata a illuminismo), Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789). Riformatori e illuministi a Napoli L’illuminismo si diffonde in Italia negli anni 60: Dei delitti e delle pene (1764 Beccaria), Lezioni di commercio (1765 Genovesi), Meditazioni sulla economia politica (1771 Verri). I centri italiani più importanti: Milano (Maria Teresa d’Austria e Giuseppe II) e Napoli (Carlo di Borbone). Bartolomeo Intieri: intellettuale toscano che ispira Galiani e Genovesi a Napoli. Svolta culturale: il Regno di Napoli è fra i primi ad aprirsi ai philosophes. Galiani: 1728 nasce; soggiorna a Parigi dove entra nei circoli illuministi; 1751 pubblica Della moneta che influenza anche Marx; 1769 torna a Napoli; 1787 muore. Genovesi: 1713 nasce; vita ecclesiastica; 1748 non riesce a ottenere la cattedra di teologia a Napoli, incontra Intieri e si interessa all’economia; 1753 Discorso sopra il vero fine delle arti e delle scienze è il manifesto dell’illuminismo meridionale (cultura disinteressata, esaltazione della tecnica, richiamo alla ragione); 1766-1767 Lezioni di commercio o sia di economia civile combatte il parassitismo sociale: l’uomo deve lavorare per sé e per il bene comune. Filangieri: 1752 nasce; 1780 Scienza della legislazione (porta alla luce le ingiustizie sociali che affliggevano anche la Napoli pre-borbonica e al tempo stesso chiede alla Corona di farsi portatrice di una "rivoluzione pacifica", secondo i canoni illuministici, da conseguire attraverso una seria azione riformatrice da attuarsi sugli strumenti giuridici); 1788 muore. La Milano di Verri e Beccaria Regime asburgico: fino agli Asburgo c’erano autonomie locali, ma con loro si fece largo una politica accentratrice. Pietro Verri 1728 nasce 1763 Meditazioni sulla felicità (crea etica laica per cui i propri privilegi vanno usati per il bene comune; una visione materialistica dell’esistenza; analisi dell’ambizione, funesta e benemerita; saggio sulla storia umana fatta da progresso continuamente interrotto) Manifesto illuminismo 1764-1766 esce “Il Caffè” basato sull’Enciclopedia. Temi riformistici (diritto, economia, agricoltura, medicina), arte, lingua (scelte linguistiche: antipuristica, anticruscante, apertura ai neologismi). 1771 Meditazioni sulla economia politica (inedita)

1777 Osservazioni sulla tortura 1797 muore Beccaria 1738 nasce 1763-1764 Dei delitti e delle pene Verri aveva suggerito il tema. Diventa famoso in tutta Europa. I modelli sono Montesquieu, Helvetius, Rousseau, Muratori. Auspica una giustizia razionale dove non si proceda per vendetta sui rei ma per recuperare. Accusa il sistema sociale di essere causa del crimine (miseria+ignoranza). 1794 muore Illuminismo negli altri stati italiani: Pilati (Veneto Della riforma d’Italia), Neri, Rucellai, Pagnini (Toscana in contatto con Pietro Leopoldo, principe riformatore), Denina (Rivoluzioni d’Italia), fratelli Vasco (Piemonte dove a inizio secolo molte riforme, poi con Vittorio Amedeo III si fermano). Cosmopolitismo culturale. Melchiorre Cesarotti Francesco Algarotti 1712 nasce 1735-1753 vero cosmopolita: Parigi, Pietroburgo, Dresda (Viaggi di Russia resoconto di geografia, costumi, economia). 1737 Newtonianismo per le donne (teorie ottiche di Newton) 1764 muore Bettinelli 1717 nasce; opera di critico letterario ricca di umori antiaccademici e antiretorici, ma si fece notare anche per le sue opere a carattere prettamente illuministico; 1757 Lettere a Virgilio, celebre stroncatura della Divina Commedia; 1758 Versi sciolti (poesie di modello arcaico); 1766 Lettere inglesi per mezzo delle quali propone un ideale di "buon gusto" e una letteratura moderna e disinvolta; 1769 Dell'entusiasmo delle belle arti, (esalta il valore dell'entusiasmo alla base dell'ispirazione e della fantasia nell'arte); 1775 Risorgimento d’Italia negli studi, nelle arti e nei costumi dopo il Mille (opera storica); 1808 muore. Baretti: 1719 nasce; 1763-1765 “Frusta letteraria” (critica le mode letterarie e poetiche del tempo: poesia pastorale e Arcadia, prosa boccaccesca, erudizione pedante); 1789 muore. Melchiorre Cesarotti 1730 nasce; via di mezzo tra razionalismo e sentimentalismo patetico 1763 Poemi di Ossian (leggendario guerriero gaelico/scrittore. Ossian esaltato per l’elemento civile nella barbarie) 1795 La morte di Ettore (Iliade tradotta. Spirito razionalistico e moralistico) 1800 Saggio sulla filosofia delle lingue applicato alla lingua italiana 1808 muore Ripiegamento dell’illuminismo Gasparo Gozzi: 1713 nasce; famiglia nobile decaduta; Sermoni (modello oraziano, triste esistenza); giornalista: “Gazzetta veneta” e “Osservatore veneto” (molto più letterario); 1786 muore. Carlo Gozzi: 1720 nasce; avventura militare in Dalmazia ma torna alla letteratura; La Marfisa bizzarra (acceso reazionarismo, avversione per filosofia dei lumi); 1780 Memorie inutili (uomo vecchio e senza illusioni che non si da per vinto) 5 Alessandro Verri: 1741 nasce; 1766 distacco dal mito illuministico dopo viaggio a Parigi, sceglie Roma; 1780 Le avventure di Saffo poetessa; 1782-90 Notti romane (archeologia e preromanticismo); 1816 muore.

Memorialisti e preromantici Memorialistica ci da abbondante materiale di documentazione di valore artistico e letterario. Giacomo Casanova: 1725 nasce; notorio mistificatore; vive a Venezia, Lione, Parigi, Dresda, Praga, Londra, Vienna, Barcellona e si occupa di molte materie (letteratura, politica, teatro…); 1797 Storia della mia vita fino al 1797 (celebrazione del vitalismo dell’autore); 1798 muore. Lorenzo Da Ponte: 1749 nasce; Memorie (in tre parti attività teatrale, avventure e disavventure); librettista di Mozart; 1838 muore. Nella seconda metà del secolo la poesia lirica si avvia al preromanticismo, ma si mantiene la tradizione arcadica. Giambattista Casti: 1769 Poesie liriche (gusto arcadico) Giovanni Meli: interesse per la condizione dei contadini (Sullo stato presente del Regno di Sicilia, Don Chisciotti e Sanciu Panza, La Buccolica, Odi). Il capolavoro: Favule murali (tradizione ‘700 della favolistica e degli animali). Aurelio dei Giorgi Bertola: Lettere campestri e Viaggio sul Reno (equilibrio tra chiarezza analitica e sentimento dell’impressione). Ippolito Pindemonte: traduzione dell’Odissea. In poesia: Epistole, Sermoni, I Cimiteri. In prosa: Prose campestri (analisi stati del proprio animo; equilibrio tra ragione e sentimento). 6

Capitolo 18 Il teatro, la satira e la tragedia La vita come spettacolo: Carlo Goldoni Rappresentazione vita come spettacolo: Goldoni e Parini. Si muovono tra Arcadia (arte come pulizia formale e contenutistica) e illuminismo (bisogno di rischiarare i contemporanei e di riformare arte e costumi). 1707 nasce; fin da piccolo attività teatrale (recita nelle Sorellina di don Pilone di Gigli). Incontro con Giuseppe Imer (capocomico) 1745 Il servitore di due padroni commedia con aspetti della commedia dell’arte (comica artificiosa=moltiplicarsi delle invenzioni) 1747 conosce Girolamo Medebach (capocomico) e diventa autor comico 1748 stagione al teatro S. Angelo 1714-1762 14 anni di attività molto intensa. 1750-51 scrive 16 commedie. Riforma goldoniana (commedia diventa scritta, no maschere, coerenza scenica e semplicità di sviluppo, funzione educativa). 1748 La vedova scaltra (prima commedia tutta riformata: psicologia profonda dei personaggi e intreccio sul contrasto dei caratteri). Rivalità con Pietro Chiari. 1752 La bottega del caffè, Il bugiardo, La locandiera 1756 Il campiello 1760-1762 I rusteghi, La casa nova, Le smanie per la villeggiatura, Sior Todero brontolon, Le baruffe chiozzotte. 1762 parte per la Francia. Qui la riforma fa più fatica ad essere attuata. 1771 Burbero benefico ultimo capolavoro. Si dedica all’insegnamento. 1793 muore in povertà. Giuseppe Parini: la vita e le opere 1729 nasce. Poche notizie sull’infanzia, piccola borghesia provinciale. A Milano, scuole di S. Alessandro. Scolaro monello. 1752 finisce gli studi. Alcune poesie di Ripano Eupilino (articolato in Poesie serie e Poesie piacevoli). 1753 entra nell’Accademia dei Trasformati

1754 ordinato sacerdote 1754-1762 precettore in casa del duca Gabrio Serbelloni: concosce la vita aristocratica e i salotti; 1757 Dialogo sopra la nobiltà (polemica antinobiliare). 1756 polemica linguistica con padre Bandiera 1760 polemica linguistica con padre Branda 1763 Giorno: Il Mattino 1765 Giorno: Il Mezzogiorno (in programma Sera, poi divisa in Vespro e Notte) 1769 direttore della “Gazzetta di Milano” 1773 soppressione Compagnia di Gesù. Cattedra di “principi generali di belle lettere applicate alle belle arti” 1777 entra nell’Arcadia. 1780 La vila rustica 1791 sovrintendente scuole di Brera. Odi (I ed) 1796 Milano, dopo occupazione francese, ha il municipio di cui Parini è membro. 1799 truppe austro russe occupano Lombardia, si dimette. Muore. Satira e poesia nel Giorno. Le Odi IL GIORNO 7 Struttura e questioni testuali: poema satirico in endecasillabi sciolti. 1763 Il Mattino, 1765 Il Mezzogiorno, 1801 (postume) Vespro e Notte. Argomento: descrizione della giornata oziosa e corrotta di un giovane rampollo nobiliare. Il linguaggio epico e magniloquente gettano in ridicolo le futili occupazioni (caricatura, parodia, scherzo). Il Mattino: scelta tra cioccolata o caffè (feroce invettiva contro l’imperialismo), vestizione, lezioni di canto danza e francese, attività di cicisbeo. Il Mezzogiorno: insulse conversazioni della nobiltà a pranzo. Episodio della “vergine cuccia” (calcio di un servitore a un cagnolino, tribunale per questa colpa). Il Vespro: ora delle passeggiate con le carrozze: vita come spettacolo (sfilata dei tipi: bellimbusti, nuovi titolati, nobili decaduti). La Notte: momento di gioco del giovin signore. Gareggia con la poesia preromantica. Analisi realtà nobiliare: divario profondo tra classi e singoli individui. Disprezzo per le ingiustizie quotidiane. In casa Serbelloni vede il reazionario Gabrio e l’intelligente Vittoria. Protesta per il contrasto tra chi lavora dall’alba e chi ozia. Il giovin signore: estrema polemica che arriva al massimo contro il colonialismo che permette al giovane di bere caffè. Arte di Parini: eredità arcadica. Sfogo morale e satirico quello di raccontare la vuota vita di un nobile. Assoluta perizia stilistica: usa una lingua duttile e pieghevole per descrivere ogni situazione in modo assolutamente tecnico e fuori dal comune. LE ODI Ci fanno vedere il Parini illuminista che combatte per le riforme, quello appartata risentito contro la società. I diversi temi: possono essere divise in due gruppi 1 (1757-1765) fervore polemico e politico (Salubrità dell’aria, Bisogno, Impostura, Tartufo) 2 poesie fondate sulla pacatezza dei sentimenti e sull’amore per il vero e bello. Vittorio Alfieri: la vita e le opere Ritratto di Alfieri: mito della libertà, materialismo, irreligione, odio per la tirannide, richiamo alla natura selvaggia e primitiva (spirito illuministico), tema della morte; poesia come pathos, aspirazione al tragico-sublime, al titanico; prosa più pacata. 1749 nasce, studia poco e male 1758-1766 Accademia di Torino

1766-1772 viaggi per l’Italia e l’Europa. Torna a Torino 1771-1802 Rime 1774 inizio del diario (Giornali) 1775 Cleopatra. Per Alfieri la poesia diventa lo scopo stesso della sua esistenza 1776-1787 scrive le diciannove tragedie 1778-1786 Del Principe e delle Lettere (trattato della poetica) 1788 si spiemontizza donando alla sorella le sue proprietà in cambio di un vitalizio 1786-1797 Satire in terza rima (tono violento e aggressivo, attacca la società del suo tempo) 1789 Parigi sbadigliato e America libera 1789-1798 Misogallo (l’entusiasmo per la rivoluzione diventa odio) 1795 si ritira a Firenza 1801 scrive sei commedie 1803 muore Le tragedie alfieriane La forma tragica: Alfieri sente di riuscire a esprimere il suo mondo interiore pienamente solo nelle tragedie. I tre respiri: per la composizione delle opere ha un metodo, cioè ideare (distribuire il soggetto in atti e scene) stendere (riempire le scene) e verseggiare. Il significato: le tragedie pongono sulla scena un conflitto sulla soglia della catastrofe. Sono tragedie in cui una volontà si impone o a cui è imposto un compito sovrumano. Libertà, tirannia, morte: uomo anela alla libertà e si trova davanti i limiti della natura e della realtà. L’orrore per la tirannide diventa una metafora per l’orrore dell’uomo libero verso la natura. Presupposti politici: gli uomini si riscattano dalla servitù e risorgono a vita civile. Primi fermenti del liberalismo ri...


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