Svevo, riassunti su SVEVO PDF

Title Svevo, riassunti su SVEVO
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Salerno
Pages 3
File Size 52 KB
File Type PDF
Total Downloads 289
Total Views 465

Summary

SVEVORITRATTO DELL’INETTOIl ritratto dell’inetto appartiene al secondo romanzo, la “senilità”. La Senilità vede come protagonista Emilio Brentani, che lavora in una società di assicurazioni a Trieste e ha una reputazione per un romanzo pubblicato anni prima. Egli ha sempre evitato pericoli e piaceri...


Description

SVEVO RITRATTO DELL’INETTO Il ritratto dell’inetto appartiene al secondo romanzo, la “senilità”. La Senilità vede come protagonista Emilio Brentani, che lavora in una società di assicurazioni a Trieste e ha una reputazione per un romanzo pubblicato anni prima. Egli ha sempre evitato pericoli e piaceri appoggiandosi alla sorella Amalia e all’amico Balli, scultore. Egli a un certo punto si sente insoddisfatto della sua vita e si propone di divertirsi senza impegno con una ragazza, Angiolina, ma se ne innamora e la idealizza come una donna angelica. Egli cade in preda alla gelosia quando scopre che Angiolina ha molti amanti, e si innamora dell’amico Balli, giovane forte e sicuro di sé. Anche la sorella Amalia si innamora di Balli, e soccombe alla polmonite quando Emilio fa allontanare Balli da casa sua. Emilio lascia la sorella morente per recarsi ad un appuntamento in cui lascerà Angiolina, ma dopo aver scoperto un suo ulteriore tradimento si rinchiude nel guscio della sua , guardando alla sua avventura come un guarda alla sua . Il romanzo, a differenza del primo non rispecchia un quadro sociale, infatti i fatti esteriori non hanno importanza, ciò che è meglio descritto è l’aspetto psicologico del protagonista, egli è un debole, un inetto che ha paura di affrontare la realtà, questo caratterizza la sua immaturità psicologica, che egli maschera fingendo di essere una figura virile, forte e sicura di sé, prendendo esempio dall’amico Balli, ma in realtà egli non riesce a coincidere con tale figura. Dopotutto, anche Balli nasconde una sua debolezza. Questo testo sono le prime pagine del romanzo in cui si può cogliere la fisionomia del protagonista grazie anche agli interventi del narratore, è evidente che egli mente in due casi: nasconde ad Angiolina il fatto che per lui la ragazza non potrà essere più di un , e mente anche a se stesso, dicendo di non voler instaurare un legame serio a causa della famiglia e della carriera. Ma egli non ha famiglia, non ha moglie né figli, bensì una sorella, e egli non ha una vera e propria carriera ma solo un . Quindi Emilio ha paura di affrontare la vita, rinuncia a vivere e si chiude nel nido familiare, è questo il concetto di Senilità. Ma comunque d’altro canto egli sente il bisogno di vivere e di provare piaceri, uscire dal nido, conoscendo Angiolina. Angiolina è l’emblema della vita della giovinezza e della salute, lui è emblema della senilità quindi vi è questa contrapposizione malattia-salute. Già in queste prime pagine vediamo che il narratore non si eclissa ma interviene a commentare e a smascherare le sue menzogne, come per esempio smonta l’alibi della famiglia e della carriera.

IL FUMO Il fumo è il terzo capitolo del romanzo “la coscienza di Zeno”. Il protagonista è Zeno Cosini il quale si è sottoposto a una cura psicologica e il suo medico, il dottor S., lo ha invitato a scrivere una sorta di autobiografia, dove raccontare se stesso e la sua storia. Il dottore, infatti, attribuisce alla scrittura un importante valore terapeutico: è convinto che Zeno riuscirà a vedersi “intero”, raggiungendo equilibrio e armonia interiori. Su suggerimento dello stesso psicologo, Zeno inizia a narrare le sue vicende prendendo in analisi un vizio di cui non riesce a liberarsi, ancora oggi che è ormai vecchio: il fumo. In questo passo Zeno ricorda in particolare due episodi. Nel primo, quando era appena un ragazzetto, fece a gara con altri due “fanciulli” a chi riusciva a fumare più sigarette l’una dopo l’altra; Zeno vinse e fu ben attento a nascondere il forte malessere provato. Nel secondo, Zeno, ventenne, nonostante una lunga malattia e il divieto del medico di fumare, non faceva altro che accendere sigarette cercando di non farsi scoprire dal padre. Da quell’esperienza ha sempre cercato di smettere di fumare, puntualmente con il “rito” dell’ultima sigaretta. Inoltre egli non è soltanto il protagonista dei fatti raccontati, ma è anche il narratore, un narratore un po’ “particolare”. Il lettore, infatti, si trova di fronte a una voce narrante per nulla attendibile: Zeno può a suo piacimento “manipolare” le vicende, dire bugie, nascondere verità. la realtà non appare più univoca, oggettiva e decifrabile attraverso categorie definite, ma risulta piena di sfaccettature, che ogni individuo interpreta dal proprio punto di vista. Zeno, a differenza di quanto spera il dottor S., non riuscirà mai a vedersi “intero”. La “storia” del fumo è emblematica dell’inettitudine di Zeno. Zeno è, in realtà, malato, affetto da una malattia che non riguarda tanto il corpo quanto piuttosto il suo animo. Infatti tutto il romanzo sarà giocato su questa contrapposizione tra Zeno, malato, e le altre persone (per esempio la moglie Augusta), sane. Alla fine egli comprenderà che la malattia è propria della civiltà contemporanea e si dichiarerà con orgoglio completamente guarito. Non c’è scampo dalla malattia e coloro che si reputano e sono considerati sani, in realtà, si illudono, non avendo la consapevolezza di Zeno.

LA MORTE DEL PADRE La morte del padre appartiene alla “Coscienza di Zeno”, come si può evincere dal titolo la morte del padre è il tema centrale del romanzo, poiché la relazione con il padre è importante per gli inetti di Svevo, essi diventano infatti inetti proprio perché non riescono ad identificarsi nella figura virile e paterna. Nel primo passo vi è un ritratto del padre, e il rapporto tra loro sembra corrosivo, cattivo, e Zeno vuole inconsciamente essere proprio un inetto per contrapporsi al padre borghese e sicuro di sé. Così ha questi impulsi aggressivi, che scatena soprattutto in occasione della malattia del padre, che lo fa apparire debole e indifeso, Zeno così prova dolore ma allo stesso tempo desidera la sua morte, e quando il padre inconsciamente sente quest’odio che Zeno prova nei suoi confronti gli dà uno schiaffo, e muore. Zeno allora incomincia a sentirsi in colpa, e insiste infatti nella descrizione del padre: il corpo , le mani , lo fa apparire terrificante per giustificare i suoi sentimenti. Subito poi cambia atteggiamento, e per esorcizzare la figura paterna ne erige un’altra descrizione infatti dice: il padre ....


Similar Free PDFs