Tema 6 Dante e la politica la questione politico-economica nelle canzoni politico-dottrinali e nel Convivio PDF

Title Tema 6 Dante e la politica la questione politico-economica nelle canzoni politico-dottrinali e nel Convivio
Course Literatura Latina Medieval Y Renacentista
Institution Universidad Complutense de Madrid
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Summary

Dopo la Vita nuova le preoccupazioni (e occupazioni) sociali e politiche di Dante si ampliano, allo stesso tempo che si amplia il suo studio filosofico. Fra 1295 e 1306 Dante svolge una intensa e drammatica attività politica (in tempi molto violenti e convulsi) e, con essa, anche una riflessione su...


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Tema 6: Dante e la politica: la questione politico-economica nelle canzoni politico-dottrinali e nel Convivio. L'ideologia della nobiltà di anima in Dante Dopo la Vita nuova le preoccupazioni (e occupazioni) sociali e politiche di Dante si ampliano, allo stesso tempo che si amplia il suo studio filosofico. Fra 1295 e 1306 Dante svolge una intensa e drammatica attività politica (in tempi molto violenti e convulsi) e, con essa, anche una riflessione su questioni nodali collegate a questa attività: la questione delle ricchezze, la questione della nobiltà di anima, la questione del governo politico (l'Impero), ecc. Tutte queste questioni, e la sua esperienza personale in ambito politico, saranno raccolte nell'opera totale" che è la Commedia. https://library.weschool.com/lezione/commedia-dante-alighieri-politica-inferno-purgatorio-paradisogiustiniano-8567.html

Dante e la Política: In tutte le sue opere il tema politico occupa largo spazio che è strettamente legato a quello morale e religioso. Dante è convinto che se non vi è un netto ordinamento della società, il male si insinua nella società stessa sotto forma di corruzione, di cupidigia d’immoralità. La partecipazione alla vita politica è sentita quindi come un dovere morale e civico per raddrizzare le storture, che hai suoi tempi gli appaiono particolarmente gravi: la latitanza degli imperatori che trascurano l’impero e l’ingerenza della Chiesa nelle questioni temporali. Proprio nel momento del pontificato di Bonifacio VIII Dante ricopriva a Firenze alcune cariche politiche. Nel 1295, il divieto di accedere alle cariche pubbliche, venne attenuato e si consentì agli aristocratici tale possibilità, purché iscritti a una Corporazione. Dante si iscrisse all’Arte dei Medici e degli Speziali. Pensiero politico di Dante: la figura di Dante è estremamente complessa e non è assolutamente possibile scindere il poeta dal politico. La visione dantesca del mondo è tipicamente medioevale all’interno della quale però sono presenti due sfere distinte: quella del potere politico terreno e quella della religione. Al centro del pensiero politico sta l’accusa di degenerazione morale e di corruzione politica rivolta alla Chiesa cattolica, per colpa soprattutto della Curia romana in particolare dei pontefici. La corruzione della Chiesa è peccaminosa perché stravolge la volontà divina in due modi: da un lato allontana l’umanità dalla salvezza esaltando il vizio e deprimendo il bene; dall’altro insidia la distinzione tra potere temporale, destinato all’impero, e potere spirituale, destinato alla Chiesa. Quest’ultima infatti usurpa anche il potere temporale con l’esito di provocare divisioni, guerre e corruzioni nella Cristianità. I Canti Politici della divina Commedia: Dalla profezia emerge implicitamente anche la statura morale di Dante, il dolce fico che non può fruttare tra li lazzi sorbi. Il ben operare, l’onestà dell’agire politico di Dante lo renderò nemico dei fiorentini, avidi, invidiosi e superbi come sono. Un’altra profezia dell’esilio viene fatta da Corrado Malaspina nel canto VIII del purgatorio, con un linguaggio oscuro e metaforico, dicendo che il sole non si coricherà sette volte nello spazio del cielo che la costellazione dell’Ariete copre con tutte e quattro le zampe, inoltre si allude che l’opinione positiva nei confronti di Malaspina sarò confermata con un’esperienza diretta.

Convivio: Il significato del convivio( mirar apuntes y completar) L’amicia e il fundamento della società. Dante, tendrá una función social, ayudara a las personas que tienen problemas para alcanzar el saber para que lleguen a el. 4 idea: el ayudara a todos. Aquí hay presente una metáfora que esta en el titulo del texto. Los ángeles recibían el don de poder pensar. Con su inteligencia podían mover el cielo en el universo. Cuando ven a dios , ven la verdad absoluta, esto seria el pan de los ángeles. Las personas que no llegan al saber parecen mucho más animales. Concepción dual: corpo e intelectual. Dante no es ni un animal ni esta con los ángeles, el se encuentra fuera de estos dos grupos. El lo que hace es coger los restos que caen de la mesa. Esto se lo dará a los animales para que no solo comen hierbas y avena. Quiere preparar la mesa para un gran banquete de todo aquello que había enseñado. La metáfora es algo que sigue presente. Las 14 canciones que escribió hablaban del amor y de la virtud. No se entienden bien porque no están muy claras. Tambien se menciona la belleza pero hay algo que es mucho mejor, el contenido. En el convivio lo que quiere hacer es mostrar este contenido que le hará bien a las personas. Siguen habiendo metáforas. Alegoría: parece que hablan de una cosa pero en realidad hablan de otra. Dante in questo testo spiega le metáfora del cibo e del banchetto su cui si regge. L’autore afferma che il pubblico cui si rivolge non e di soli specialisti, ma e composto da tutti desiderosi di conoscere e dotati di animo nobile, uomini e donne che pervari mitivi non hanno ancora potuto accostarsi agli studi filosofici. Sceglie questo pubblico perchè vuole fare uso del volgare, per misericordi, amore, l’amicicia. Anticipa el rol que tendrán los humanitas. Ellos diran quien es un verdadero príncipe quien es un tirano. Analisi guidata: il pubblico del convivio 1.

Perchè lui vuole distancare dalla tradizione. Vuole cambiare la tradizione

2.

Il pubblico all quale si rivolge dante : va dedicado a un publico que habla la lengua vulgar.

3. Dante piensa que el vulgar es mucho más útil que el italiano, la razón podría ser que la mayoría de la gente habla vulgar, quería que ellos formaran parte de este banquete. El vulgar será siempre la basa del lenguaje de las personas nunca se olvidará no como el latín. Letterati sono quelli che usano le lettere , scrivono in latino. La lingua dell convivio puo essere capito in molti parti della italia, ma fuori della italia non è possibile. Sapendo il latino sano anche l’italiano. Che cosa è veramente utili delle canzoni? Avarizia vs nobiltà di anima L’ avarizia cerca il profito inmediato.

Nobilta di anima dalla nascita hanno facilita per riagungere la felicita. Hanno la virtud sociale e morale, questo lo devono cultivare. In modo espontaneo cercano il sapere. Quelli que non hano nobilta del’ anima non si possono chiamare intelletuali. Il sapre che non è inmediantamente produttivo si mette in secondo plano. L’anima sensitiva di esseri umani non è la stessa a quella dell’ animali. Atraverso di questo cominza il humanesimo. La differenza fra l’ individui si trova nelle realizazione di ciascuno. Il vero sapere è quello che ti porta alla vera felicità. L'ideologia della nobiltà di anima in Dante La nobiltà d’animo, sempre secondo Dante, va al di là della collocazione sociale. Nobile non è il ricco letterato, nobile è l’animo puro di chi vuole elevarsi alla ricchezza della cultura, della gentilezza e del rispetto verso gli altri. Non è un ceto di ricchi, quello dei nobili per Dante, bensì è un ceto composto da chi eticamente e moralmente è in grado di donare il giusto valore alla ricerca e al possesso del sapere. La nobilta` – e di conseguenza la liberta` – e` per Dante quel principio, dono supremo, che rende la creatura simile al creatore, cioe` quasi divina, e gli permette di tendere alla felicita` poiche´ egli dalla Felicita` discende: felicita` che sola si realizza nell’esercizio rettificato dell’arbitrio. E` nell’ambito della filosofia morale che alla dignita` dei figli di Dio (seme di nobilta`) si coniuga la libera scelta di ordinare le azioni al bene in modo da produrre frutti di bontade (nobilta` come virtu`). La Filosofia morale, infatti, e` la scienza che, posta da Dante come ultima scienza prima della teologia, ordina tutte le altre scienze.7 Essa rapprenta la possibilità` concreta per l’uomo di unire alla dignità` dei figli di Dio l’agire dei figli della luce. E` la scienza capace di conciliare l’onesto all’utile e di ordinare l’agire alla conoscenza del bene. Con la filosofia morale l’uomo giunge alla felicita` naturale, con l’intelletto d’amore a quella soprannaturale. La poesia, in questa prospettiva, e` anch’essa strumento conoscitivo e sapienziale e serve a rimuovere gli esseri umani dal loro stato di miseria per condurli verso la felicita....


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