Templi romani di età augustea a Roma PDF

Title Templi romani di età augustea a Roma
Course Archeologia E Storia Dell'Arte Romana
Institution Università Ca' Foscari Venezia
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Analisi dei principali templi oggetto di restaurazione nell’ambito del programma di recupero culturale augusteo...


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Archeologia romana lezione del 29\03

Pensiero diffuso nell'epoca tardo romana che il periodo di crisi che subiva Roma fosse dovuto ad una mancanza di attenzione verso il mondo religioso e alla corruzione morale; motivo per cui la maggior parte delle iniziative di Augusto avvengono all'insegna della Pietas che tra le 4 virtù che appaiono nel Clipeus virtutis si pone come il principale → il tema religioso sta quindi al centro della politica augustea e questo comporta una serie di iniziative legate al ripristino di culti antichi e al restauro di templi che nei decenni precedenti erano stati trascurati. Augusto stesso nel Res Gestae afferma che solo nel 28 aC furono restaurati 82 templi di Roma (interventi anche minori) → interesse verso il ripristino di tradizioni antiche, non solo dal punto di vista architettonico ma anche da quello rituale: Augusto feste chiudere il tempio di Giano , ciò significava il ripristino della pace in periodo augusteo (le porte aperte del tempio, nell'antichità, significavano momento di battaglia) = ripristino antichi rituali. Nel frattempo avviene anche una trasformazione della struttura e della concezione stessa del tempio in toscana: il tipico tempio di tradizione italica recepito a Roma presentava delle costanti: - un podio - una scalinata assiale (il tempio quindi ha un solo lato principale, il retro era chiuso dalla cella) - spesso realizzato in blocchi di calcare con a parte superiore in legno - decorato con elementi in terracotta dipinta Tempio di età augustea Maison Carrée, tipico tempio romano a Nimes Caratteristiche del tempio romano: - si mantiene il fatto di sollevare il tempio del podio e dargli una facciata principale con una scalinata (retro chiuso dalla cella) di tradizione italica La trasformazione non è solo planimetrica ma anche decorativa e materiale: - utilizzo del marmo, Lunense, a partire dall'età augustea: si abbandonano le strutture in legno e la decorazione coroplastica (terracotta dipinta applicata alla struttura lignea del tempio) - assunzione dell'ordine corinzio (che sorge verso il 400 e viene recepito come ordine templare per eccellenza nell'impero romano, per il suo valore decorativo) che presuppone architrave e fregio ionico Tempio di Marte Ultore ricostruibile sulla base dei resti e della pianta conservata nel foro di augusto a Roma e soprattutto dal rilievo nei: • rilievi dall'Ara Pietatis di Roma, Fori Capitolini→ fa parte di un complesso dell'età Claudia, rilievi appartenenti ad un monumento- recinto di marmo - scene di sacrificio

- e profili templari→ raffigura il tempio Marte Ultore sovraelevato da un podio con una grande scalinata, con struttura ispirata dagli elementi ellenici anche nella scelta del frontone La ellenizzazione – grecizzazione del tempio italico si esemplifica anche dai dettagli decorativi: - iniziale capitello corinzio italico, in calcare o tufo, non in marmo, diffuso nel mondo italico in età repubblicana = Interpretazione provinciale del capitello corinzio - abbandonato per i capitelli canonici (es grandi esemplare del tempio di Marte→ caratteristiche ispirate alla tradizione ellenica; i costruttori di questi sono greci→ preponderanza della tradizione greca ancora sotto augusto, la commissione di questo alto livello presupponeva maestranze abili greche) La maggior parte dei templi eretti ex novo sono legati ad Augusto in questo periodo - Tempio di Marte Ultore - casa di Augusto sul Palatino, modesta elemento fondamentale è quello religioso, a fianco si trova infatti il: - Tempio di Apollo Palatino, dedicato alla divinità di riferimento; ha quasi delle caratteristiche private; all'interno di questo fa trasferire i “libri sibillini” raccolta di oracoli in greco consacrati in precedenza nel tempio del Capitolium, poi inseriti ai piedi della statua nel tempio di Apollo; libri che avevano una grande valenza politica. Serie di templi che in parte fece erigere Augusto, la sua politica urbanisticamonumentale-religiosa si sviluppa anche nel restauro dei templi precedenti. Questa fase di ristrutturazione templare non prevede i templi legati a religioni orientali: culti legati a religioni orientali e egizie molto diffusi in Roma; per motivi di opportunità politica furono esclusi da questo atto di restauro → non hanno la valenza politica tipica del culto ufficiale (erano rivolti al singolo, al cittadino, da qui il loro successo ; ciò spiega nel III sec ca lo sviluppo del Cristianesimo, sino a diventare con Teodosio religione di stato ) – a differenza del culto ufficiale di natura politica.

Tempio di Marte Ultore cit di Ovidio, Fasti, si mette in rilievo la grandezza di questo tempio (afferma avere una connotazione militare ma potrebbe avere una connotazione cosmica). Il tempio di eccellenza per le imprese-celebrazioni militare era prima di questo il tempio del Capitolium “Marte guarda verso il frontone del tempio..” “da un lato vede Enea con il suo carico prezioso, gli antenati della casa Iulia, e dall'altro Romolo...” Lo presenta come il più importante tempio di Roma, poi parla dell'apparato figurativo nominando i due personaggi che hanno un'importanza fondamentale nell'apparato : Enea e Romolo Queste figure sono inserite all'interno di una valenza mitica che viene in tal modo saldata con quella storica→ obbiettivo: collegamento della gens Iulia al mito, a

due divinità (Marte e Venere) e a questi personaggi che sono alla base della fine gloriosa di Troia e alla nascita di Roma. Chiara connotazione dinastica: Giulia, la figlia di Augusto, vedova di un grande personaggio dell'epoca, Marcello, sposa un coetaneo di Augusto: Agrippa. I due figli che nascono da questo matrimonio: Gaio Cesare e Lucio Cesare che vengono inseriti nella propaganda imperiale e presentati come successori di Augusto (ma vi sarà la morte precoce di entrambi). Intenzione di Augusto era quella di collegare il presente agli antenati mitici (come avviene nell'Eneide di Virgilio). Il Foro di Augusto è uno dei principali fori imperiali, ha ancora delle misure contenute rispetto quello traiano. Segue il modello del foro di Giulio Cesare (completato in età augustea). - lungo ca 120 m - ricavato espropriando una serie di terre di proprietà privata (atto pagato con i fondi privati dell'imperatore, progetto limitato rispetto la grandezza iniziale) → parte di Roma nota come Suburra, caratterizzata da varie case in legno, luogo di frequenti incendi, per questo il foro viene protetto dall'innalzamento di un grande muro ancora oggi conservato. La parte oggi visibile è circa la metà; la parte centrale verso ovest è occupata ora dai grandi fori imperiali: Fori Traiani Planimetria: - piazza porticata con ingresso principale - due porticati di enormi dimensioni (più di 15 m) decorati da colonne monolitiche di marmi colorati - con due grandi esedre che servivano a coprire e a riparare in caso di mal tempo (riprese 100 anni dopo nel foro di traiano) - al centro di queste il tempio di Marte Ultore (su podio, ottastilo, piazza che è totalmente dominata da questo) La planimetria foro è la ripresa di una tipica agorà ellenistica → in epoca ellenistica diventa uno spazio chiuso concepito come ambiente unitario, con il tempio su uno dei lati, che può essere isolato; caratteristica distinzione delle agorà civili-politiche da quelle commerciali→ ripresa dalle città romane, presenza di più fori. Il programma figurativo è dominato da 3 elementi: • quadriga in bronzo con Augusto stesso, al centro del foro • Tempio di Marte Ultore presenta 3 statue cultuali all'interno e un frontone con 7 figure noto dal rilievo • programma figurativo parallelo nelle absidi e nei portici; la decorazione dei portici prevedeva una serie di figure = parte superiore dei due portici viene risolta con un'invenzione che riprende fedelmente le Cariatidi dell' Eretteo, alternate da giganteschi clipei con al centro la testa di Giove Ammone → divinità sincretica di origine greca e tolemaica, mescola elementi greci (volto di Zeus) con una divinità egiziana rappresentata in forma di ariete → presenta regolarmente delle corna di ariete. Richiamava la vittoria di Augusto sull'Egitto stesso. Teste che hanno una valenza trionfale;

inizia a diffondersi il tema delle teste combinato con protomi di Medusa, uno degli elementi più comuni della decorazione di fori nelle città romane anche in epoca successiva. es. Emerita, capitale delle provincie iberiche, ritrovata una delle prime teste di Zeus Ammone = tema che viene ripreso anche a livello provinciale come uno degli elementi fondamentali della propaganda augustea → richiamo delle immagini del foro di augusto = fondamentale concetto di imitazione dell'urbe monumenti pubblici nelle provincie costruite sul modello urbano di Roma (invenzioni augustea che diventa fondamentale per la decorazione dei fori provinciali es Aquileia) Anche le Cariatidi hanno una valenza trionfale, lo sappiamo per un passo di Vitruvio donne che al tempo delle guerre persiane furono delle alleate dei persiani. Con la vittoria dei greci, questi le ridussero in servitù (come esempio eterno di servitù); il motivo di questa strana combinazione di Zeus Ammone più le cariatidi ha in comune il potere di augusto, e il suo dominio sull'Egitto e sulle varie province. Apollodoro di Damasco costruirà il più grande dei fori imperiali, il Foro Traiano: riprende motivi del foro di Augusto: es portici esattamente organizzati come quello precedente, con attico alternato da clipei e da figure di barbari, Daci prigionieri, utilizzate come cariatidi, statue conservate e reimpiegate a Roma (come nell'arco di Costantino). Al posto di Zeus Ammone mette il ritratto dei suoi generali = militarizzazione delle soluzioni figurative del foro di Augusto Il fulcro del programma figurativo del foro di Augusto sono le due esedre→ da una parte contengono la statua di Enea, dall'altra quella di Romolo Opera di Virgilio, Eneide, su commissione di Augusto: si passa dal mito troiano al mito romano, Enea, personaggio secondario, fugge da Troia, e dopo peregrinazione arriva nel Lazio dove il figlio Ascanio fonda la città di Albalonga → su cui verrà fondata Roma, secondo la leggenda da Romolo, figlio del dio Marte e di Rea Silvia - Enea stesso è figlio della divinità Venere 1 Nell'esedra di nord-ovest (a sinistra per chi entrava nel foro) si trovava nella nicchia centrale la statua di Enea, mitico progenitore non solo di Roma, ma anche della Gens Iulia. Era raffigurato in fuga da Troia con il padre Anchise e il figlioletto Ascanio. Seguivano da questo lato i re di Alba Longa. → mettere in relazione la storia privata della vita di Augusto con la storia mitica romana 2 Nell'esedra opposta si trovava al centro la statua di Romolo, nelle restanti nicchie si disponeva la serie dei summi viri della storia di Roma, che proseguivano anche nelle nicchie dei portici (persone più illustri della storia di Roma). Evidente era l'intento ideologico di presentare Augusto come riassunto delle origini mitiche e della tradizione storica cittadina, in un compromesso tra tradizione e innovazione tipicamente augusteo; storia della Gens Iulia, a partire

dal mitici antenati di Enea e Romolo, fino a risalire ai progenitori divini di Venere e Marte, onorati nel tempio. In ciò il foro differiva da quello di Cesare, dove la figura del dittatore era proposta come figura monarchica divinizzata. Serie di testimonianze figurative come le: • pitture parietali ritrovate in una bottega di Pompei,messe una di fronte all'altra, raffiguranti immagini di Enea e Romolo = copie di sculture all'interno delle due absidi - Enea vestito come un soldato romano che porta il padre Anchise con la testa velata, valenza sacrale, con Ascanio → progenitore della gens iulia = tema di questo gruppo è la Pietas - dall'altra parte Romolo, anch'esso vestito da soldato= fondatore di Roma, rappresentato con un trofeo in mano→ armi appoggiate sulla spalla = l'origine del “Trionfo” romano va visto nella figura di Romolo in quanto sconfisse il re di una tribù vicina, acquisì le sue armi e entrò trionfalmente nella città = origine della processione trionfale. Romolo rappresenta la Virtus (valore militare) A fianco dei due personaggi ci sono delle gallerie con i sommi uomini di Roma, noti da una serie di frammenti; l'interno delle esedre e dei portici era ritmato da una serie di colonne corinzie e nicchie, con all'interno le principali figure di Roma: presentavano un titulus e un elogius = nome del personaggio effigiato e sintesi delle loro azioni in vita→ diversi personaggi della storia romana, collegano il passato mitico della città alla gens iulia. Celebrazione dinastiche con Enea e Romolo, e con le due relative divinità (Venere e Marte). Giulio Cesare compare all'interno della nicchia a fianco di Venere e Marte = equiparato alle due divinità. Periodizzazione - 44 aC Idi di marzo, cesaricidio - 42 i due cesaricidi, Bruto e Cassio, muoiono nella battaglia di Filippi → giovane Ottaviano esprime il voto di innalzare un tempio al dio “Marte vendicatore” - 2 aC si inaugura il Foro di Augusto con all'interno il tempio di Marte Ultore Nel frattempo era avvenuta la restituzione della insegne che Crasso nel 53 aC aveva perduto in una battaglia contro i Parti (la più grande disfatta romana) → si stanziano nel regno dei Seleucidi, in Siria e Mesopotamia e occupano la zona della costa sirio palestinese sino all'est, spingendosi sino all'india. Regno dei parti che è il grande antagonista di Roma, nemico storico, impero decentrato che costituisce un'identità politica conclusa. - Nel 53 aC Crasso in una spedizione volta alla conquista di zone partiche del mediterranno viene sconfitto; lo stesso crasso viene catturato, torturato e muore. L'esercito romano viene in parte massacrato e vengono perdute le insegne dell'esercito romano, conservate dai Parti come ricordo di celebre vittoria. - Nel 20 aC a seguito di una serie di operazioni diplomatiche, spacciate da Augusto come vittorie militare, vengono restituite dai Parti le insegne perdute e i veterani fatti prigionieri (che sfilarono trionfalmente a Roma).

Presentata come vittoria trionfale sui Parti, vengono emesse delle monete rappresentante un barbaro in ginocchio (riconoscibile dai pantaloni) e che offre all'imperato le insegne • serie di iniziative numismatiche e monumentali es arco distrutto che si trovava a fianco del tempio del divo Giulio, nel cuore del foro romano, eretto intorno al 20 = “Arco Partico” Tempio di Marte Ultore eretto per ricordare sia l'assassinio di Cesare che per celebrare Marte vendicatore nei confronti dei Parti (della sconfitta subita anni prima) Insegne collocate sul tempio di Marte = epicentro delle manifestazioni militari - tempio italico, privo parte superiore con scalinata di fronte - corinzio, ottastilo (richiamo al Partenone), periptero - frontone ricostruibile sui rilievi dell'Ara Pietatis: sono presente 7 figure, quella assiale centrale è Marte stesso, semi panneggiato, con una spada e una lancia, compare anche come progenitore dei romani in quanto padre di Rea Silvia, madre di Romolo e Remo. Vicino l'immagine di Venere legata alla gens Iulia, madre del progenitore della storia romana (frontone che si ispira in un senso al frontone est del tempio di Zeus ad Olimpia). figure ai lati: personificazione del Tevere e del Palatino = contesto geografico 2a fig da sinistra, figura seduta = Romolo che compare nelle vesti religiose Presente una figura con una grande cornucopia che è la personificazione della fortuna figura con uno scudo nella mano sx, seduta = dea Roma • celebrazione della divinità principale, personificazione della città stesa e figura del fondatore, con il contesto geografico La Cella del tempio di Marte è perduta, vi erano tre figure, Marte al centro, Venere al lato e Cesare = gruppo noto da una serie di rilievi, il più famoso quello ad Algeri che riproduce il gruppo cultuale: - Marte con lo scudo nella mano sx e una lancia nell'altra - Venere con un diadema - tra i due un putto = che ha sottratto la spada a Marte e la consegna a Venere = visione pacifica del gruppo, promessa dell'età di pace che seguirà - principe Giulio Claudio che compare nelle vesti di Cesare = attualizzazione del gruppo cultuale che si trovava all'interno del tempio di Marte. il tema del putto che sottrae la spada a Marte introduce il tema dell'Ara Pacis...


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