I gioielli romani latino PDF

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descrizione completa dei gioelli romani antichi...

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I GIOIELLI ROMANI: La vastità della Repubblica Romana, e in seguito dell’impero, ha fatto sì che lo stile dei gioielli romani sia stato influenzato dalla cultura di numerose civiltà conquistate. Nonostante ciò Roma, è riuscita a creare il proprio stile personale. Grazie alla possibilità di accedere a un’ampia varietà di materie prime dai paesi conquistati, i gioielli realizzati durante l’apice dell’Impero Romano sono ancora oggi considerati di elevata qualità, sia per la loro tecnica di produzione che per la loro creatività. I gioielli romani ricordano sia i disegni greci che quelli etruschi e tanti dei loro gioielli ritraevano animali ed erano decorati con smeraldi, diamanti e perle. I romani avevano una gerarchia sociale molto rigida e i gioielli erano usati per indicare il particolare status sociale. Tra le tecniche più usate dai gioiellieri romani c’erano: l’incisione, la timbratura e la goffratura (che è l’intaglio di una lastra di metallo, un pezzo di cuoio o altro materiale). Veniva inoltre usata la filigrana, una tecnica messicana. A Roma, lungo la via Sacra vi erano vari laboratori di orefici, dove lavoravano gli INAURATORES (doratori), gli ANULARII ( dove venivano realizzati gli anelli), i CAELATORES (cesellatori), i MARGARITARII (dove venivano lavoravate solo perle), i BRACTEARII (laboratori dove si ottenevano foglie sottilissime di oro con la battitura dello stesso, tra due strati di cuoio). I gioielli maggiormente indossati dai romani erano: bottoni, braccialetti, girocolli, anelli, ciondoli, spille. Oltre a questi usavano anche talismani, amuleti, orecchini, utili per proteggersi dagli spiriti maligni e dalle maledizioni. Le donne, seguendo la moda, usavano contemporaneamente: orecchini, bracciali, anelli( di solito più di uno) e collane. Gli uomini invece indossavano braccialetti, ciondoli e anelli d’argento. Gli anelli che usavano più spesso erano quelli con sigillo. Essi erano creati con gemme sulle quali era inciso il sigillo del rango o dello stemma di famiglia di chi lo indossava. Inoltre agli uomini soldati venivano assegnate collane, se avessero fatto qualcosa di coraggioso durante la battaglia. Ogni bambina, inoltre portava al dito mignolo un anello d’oro e alle orecchie due cerchi d’oro.

Orecchini : venivano portati sia dalle bambine povere, che da quelle ricche. Molto usati erano i cerchi, con appesi al centro oggetti come gocce e lacrime. La gioielleria romana era stata influenzata da quella egiziana, infatti hanno introdotto negli orecchini motivi animali e umani, come piccoli busti o teste di animali

Bullae : era un ciondolo di origine sabina, indossato da persone libere, sia da maschi che da femmine. Aveva una forma circolare, assomigliante ad un bavaglino e due placche conservante un tipo di amuleto in mezzo. Il bullae proteggeva il bambino durante tutta la sua infanzia. Rappresentava il segno della sacralità dei bambini, e chi avesse fatto del male a loro sarebbe morto. Erano fatti di oro, bronzo e avorio. Sono stati trovati anche nelle tombe di donne, e si pensa che non venissero solo usate dai bambini ma anche donne nel caso avessero avuto bisogno di aiuto e protezione.

Monete: venivano usate come ciondoli, come parte degli orecchini, come anelli e fibule. Si tendeva ad assegnare tipi di monete dal valore in base allo status delle portatrici.

Diademi : nell’antica Roma i diademi erano usati in speciali cerimonie. Erano fatti d’oro, con la tecnica dell’incisione e alcuni avevano motivi floreali.

Anelli: All’inizio dell’antica Roma gli anelli erano solo per alte classi sociali come senatori, ma col passare del tempo qualsiasi cittadino poteva indossarli. I senatori indossavano anelli d’oro con grandi pietre preziose, così tutti potevano ammirare e capire il suo stato sociale. I Plebei, invece, potevano indossare solo anelli fatti di ferro. Lo scambio di anelli nel matrimonio rappresentava l’eternità ed era visto come una promessa pubblica in cui il matrimonio tra quelle persone doveva essere rispettato.

Bracciali : la loro funzione era decorativa, vi erano diversi tipi: quelli con motivi animali, con il famoso serpente attorcigliato che simbolizzava l’immortalità, con teste negli estremi, con nodi di Ercole, ecc. Essi erano in genere fatti di oro e perle e adornavano entrambi i polsi.

Collane: Erano decorate con pietre preziose, come lo smeraldo, e potevano essere decorate interamente o in parte. La catena era fatta molte volte di nodi di Ercole.

Forcelle: Le donne volevano essere sempre decorate e per apparire più curate utilizzavano decorazioni per il capello come le forcelle, fatte di pietre preziose, oro, argento o bronzo con motivi floreali o umani.

I materiali che i romani usavano nella creazione dei gioielli erano: ORO: esso era un metallo che si poteva conservare per anni. All’inizio dell’antica Roma, questo materiale era riservato solo a strumenti e decorazioni militari, poi cominciò ad essere usato per gioielli personali. PERLE: In genere, i romani le amavano e le indossavano in occasioni come processioni e feste. L’imperatore Caligola adorava le perle e si dice che avesse avuto persino una collana di perle per il suo cavallo! Si dice inoltre che fu l’imperatore Augusto a infondere l’apprezzamento per le perle dopo il suo incontro con Cleopatra. AMBRA: loro amavano questa pietra, perché pensavano che potesse curare le malattie. Infatti crearono un percorso per trasportarla nelle città di tutto l’impero, dalla città polacca di Danzica. VETRO: I romani avevano studiato tecniche di lavorazione del vetro, e grazie alla fornitura di sabbia da Israele hanno creato un vetro color acqua marina.

FONTI: https://www.romanoimpero.com/2015/02/i-gioielli-romani.html https://nammu.com/ita/gioielleria-romana/ https://www.arteatebianco.it/gioielli-romani-antichi/

https://www.gioielleriacaselli.com/gioielli-romani-antichi-storia-e-significati/ http://www.gatc.it/ritagli/gioiellidelleromane.htm...