Teorie- psicologia dello sviluppo PDF

Title Teorie- psicologia dello sviluppo
Course Teatro musicale per l'infanzia
Institution Università degli Studi di Palermo
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Psicologia dello sviluppo...


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TEORIE Meccanomorfici: assimilano l’oggetto delle loro ricerche ad un fatto ricostruibile secondo parametri sperimentalistici. Antropomorfico: riconducono all’evento psichico una struttura specifica, che richiede una partecipazione interiore. Ambientalisti: sottolineano l’importanza delle influenze ambientali sulle strutture comportamentali. Innatisti: affermano l’ereditarietà delle strutture comportamentali. PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO Approcci: 1.dell’età evolutive: studi le fasi dell’età preadulta, la divisione segue cambiamenti importanti (camminare, parlare, scuola): infanzia (divisa in prima infanzia fino a 3 anni, seconda infanzia fino a 6 anni, terza infanzia da 6 a 12 anni), adolescenza (divisa in preadolescenza fino a 15 anni e adolescenza, che alcuni fanno arrivare a 18 anni e altri a 25) Punto di arrivo è la Maturità: quando sul piano cognitivo, linguistico, affettivo, sociale non ha più le caratteristiche infantili. 2.del ciclo di vita: gli dà impulso Erikson. Studia come le persone vivono le tappe dell’esistenza dalla nascita alla morte, considerando l’interazione tra aspetti oggettivi e soggettivi: Componente oggettiva (data da scadenze esterne: l’età per il lavoro, sposarsi, procreare. È un calendario biosociale, dato da ritmi sociali e biologici) Componente soggettiva (è l’interiorizzazione, la consapevolezza delle norme sociali e del calendario biosociale, dando una propria organizzazione delle tappe e una personale concezione dell’esistenza). 3.dell’arco di vita: gli dà impulso Vigotskij. Analizza l’influenza storico-culturale sulle trasformazioni psichiche dell’individuo, solo legandoli alla concretezza della realtà si possono comprendere i processi psichici dell’uomo. L’età cronologica non è più considerata il criterio di valutazione, si parla di una crescita continua Teoria della differenziazione di Werner: Impostazione biologica: mostra lo sviluppo cognitivo in base alla maturazione biologica, con un parallelismo tra crescita fisica e psichica. Generale: cioè la teoria è valida per lo sviluppo embrionale e psichico del bimbo, animali e civiltà. Principio della crescente organizzazione: è la legge genetica alla base di ogni crescita. Gli elementi da uno stato di insieme di indifferenziazione, acquisiscono caratteri diversi e si differenziano, assumendo un dato ordine e sono coordinati da meccanismi di controllo e da un’organizzazione gerarchica. Comprensione globale: lo sviluppo psichico del bimbo parte da una comprensione globale della realtà, in cui gli elementi della sua vita interiore sono un tutt’uno e le impressioni di insieme influenzano le esperienze Comprensione più analitica: si ha con la crescita: il bimbo distingue le varie sensazioni, emozioni e acquisisce una differenziazione psichica che favorisce flessibilità e stabilità del pensiero. Le acquisizioni successive non soppiantano le precedenti, né le comprendono, ma vi si affiancano a un livello gerarchico superiore Merito: richiamare l’interesse sullo sviluppo, ma è operativamente poco pratica e troppo basata su principi generali, difficili da verificare ESCURSUS: STUDIO DELL’ANIMA 1.Aristotele: è il primo a studiarla nel “De Anima” raccogliendo i pareri dei suoi predecessori. L’anima è intesa come il principio degli esseri viventi e la sostanza necessaria dalla quale si possono dedurre i fenomeni particolari 2. per 2000 anni la filosofia ha indagato l’animo umano, ma non la mente in maniera scientifica, per remore religiose 3.René Descartes: distingue l’anima (entità spirituale) dal corpo (visto come macchina). Quindi il corpo diventa possibile oggetto di analisi e Descartes fa sperimentazioni sugli animali senza contrasti con il clero. 4.Filosofi empiristi: sostengono che le idee e i contenuti mentali non sono innati, ma acquisiti con l’esperienza e che quindi possono essere analizzati come tutti i fenomeni.

5.John Locke: (1690) nel “Saggio sull’intelletto” progetta una scienza della mente basata sul metodo delle scienze naturali applicato alle attività cognitive. Ma resta un tentativo isolato e non scardina il veto della tradizione. 6.Darwin: (1959) ne “L’origine della specie” mostra come l’evoluzione modella non solo l’anatomia e fisiologia dei viventi, ma anche comportamenti ed emozioni, ponendo l’uomo in un continuum con gli animali inferiori e delineando i primi tratti di una scienza naturale che potesse studiare il comportamento adattivo. 7.Psicologia scientifica: fa ricerche sui processi mentali più elementari alla base di sensazioni ed emozioni. Ne sono esempi: teoria di Wundt che creò una psicologia sperimentale su vasta scala e fondò a Lipsia nel 1879 il primo laboratorio per l’indagine sperimentale dei processi psichici (evento considerato l’inizio della psicologia come scienza autonoma) e Fechner che mostrò le possibilità d’impiego dell’esperimento e dell’osservazione. 8.Antimentalismo: nel XX sec. il centro scientifico internazionale si sposta negli Usa, dove gli studiosi rifiutarono l’idea che la psicologia dovesse occuparsi della mente (per questo antimentalismo). Promuovendo la corrente del COMPORTAMENTISMO, che dominò la psicologia per oltre 40 anni. 9.-COMPORTAMENTISMO: evita complesse teorizzazioni sui processi mentali e si attiene a ciò che è obiettivo e osservabile dall’esterno, cioè i comportamenti manifesti. Suo Manifesto: è l’articolo, nel 1913, di Watson “La psicologia come la vede il comportamentista”, dove si sottolinea la necessità che i dati della psicologia siano aperti all’indagine e al controllo. Skinner: il comportamentismo, con l’opera di Skinner, ha influenzato a lungo la psicologia. La psicologia STIMOLO-RISPOSTA, che è precedente al comportamentismo, viene inglobata ad esso, secondo il modello del riflesso fisiologico. Pavlov: introduce la nozione di riflesso condizionato, cioè un riflesso appreso, secondo cui una risposta si abbina a un nuovo stimolo che precedentemente non la provocava. Es. salivazione cani con campanella. Concetto stimolo-risposta: dà una spiegazione per la formazione delle abitudini e dell’apprendimento, permettendo di spiegare il comportamento (che quindi è dato da fenomeni esterni): se si può identificare lo stimolo responsabile della reazione, quest’ultima si può prevedere e attraverso un condizionamento può essere tenuta sotto controllo. 10.: nel secondo dopoguerra c’è l’indebolimento del comportamentismo, troppo angusto per la ricchezza dei dati psicologici e la rinascita dello studio scientifico dei processi mentali con il consolidamento della psicologia COGNITIVA o “psicologia del conoscere”. 11.-COGNITIVISMO: studia le attività mentali umane analizzando il funzionamento della mente a livello astratto, occupandosi di modelli di riconoscimento, di distorsione nella percezione della realtà, della linea esistente tra attenzione e disattenzione. Utilizza metodi oggettivi di verifica con la ripetizione o la sistematica variazione delle condizioni. Si concentra sulla natura della conoscenza e sull’architettura della mente. Mente: è considerata un sistema operativo, che svolge compiti attraverso determinate operazioni analizzabili. È un computer che non risponde ad un impulso, ma elabora le info ricevute e produce una risposta basata su questo processo complesso. Processi cognitivi: insieme di operazioni concatenate, con cui vengono trattate informazioni possedute come simboli e rappresentazioni mentali (Modularismo: la mente è formata da una serie di moduli periferici che trattano le informazioni in arrivo e le trasformano in rappresentazioni trasmesse ad un elaboratore centrale) (Connessionismo: o delle reti neurali. Nel cervello umano esistono molte unità operative, i neuroni, e non una sola centrale operativa) (Confessionisti: hanno costruito intelligenze artificiali basate su reti di unità come quelle del cervello umano a struttura parallela, capace di sfruttare le connessioni tra le numerose tra le unità e riuscire a fare contemporaneamente più operazioni. Ripropone la concezione filosofica del riduzionismo materialista)

Comportamentist a Costruttivista Organismica

TEORIE SULL’APPRENDIMENTO Risultato di influenze ambientali, secondo associazioni S-R e Rinforzo Equilibrio tra fattori genetici e ambiente. L’azione didattica va impostata in modo da stimolare un impegno attivo dei discenti. E’ il rifiuto di lezioni frontali È mediana tra le 2. L’ambiente stimola la componente innata dell’uomo, innato e acquisito hanno ugual valore, si stimolano

Innatismo Cognitivismo

Rilevanza a fattori genatici/ereditari La conoscenza nasce da costruzione attiva del soggetto e non dipende dai condizionamenti ambientali, è Apprendimento in cui le considerazioni concrete diventano, con la ripetizione, automatiche e non richiedono coinvolgimento emotivo

TEORIE SULLA PERSONALITA’ Studia la P. con metodi matematici (analisi della biografia e test di laboratorio) La P. consente di predire azioni in situazioni definite a partire dai suoi dati (strutture mentali) -Eysenck La P. è la somma degli schemi di condotta attuali,potenziali,innati,acquisiti, è l’interazione funzionale di 4 aree: cognitiva (intellig), conativa (carattere), affettiva (temperamento), somatica (costituzione). Si può analizzare in 4 livelli: tipi (fatt.gen.) tratti (fatt.di gruppo), risp.abituali (in = circostanze), risp.specifiche (1 sola volta) Olistiche Sottolineano l’aspetto unitario della P. (biologico/psicologico) -Goldstein Ha senso studiare clinicamente 1 persona e NO 1 funzione psichica isolata. Nell’evoluz.xsonalità si ha prima condotta concreta (reazione automatica diretta agli stimoli) e poi astratta (risposta elaborata e ragionata agli stimoli), se c’è patologia si xde condotta astratta e si regredisce a concreta -Angyal Amplia il concetto di ambiente, parla di BIOSFERA (individui e ambiente sono un’unica realtà) e ci sono 3 dimensioni: verticale (connessione tra condotta esterna e tendenze profonde), progressiva (inserimento di ogni atto in una sequenza di atti finalizzati), trasversale (ogni atto è inserito in un comportamento integrato) Psicodinamiche Studia l’inconscio -Freud Il comportamento è il risultato di interazioni di forze in conflitto, il conflitto spiega il carattere dinamico della personalità che attraversa varie fasi dello sviluppo psicosessuale (orale,anale,fallica,di latenza,genitale) Ci sono 3 istanze dell’apparato psichico: ES (pulsioni sessuali e aggressive innate), IO (coscienza, presiede adeguarsi sociale), SUPERIO (esigenze socialità, prima incarnazione nel padre). Introdotti dopo: EROS (tendenza conservazione individuo/specie), THANATOS (tendenza a tornare stato inorganico) Jung,Adier,Reich (seguaci, si allontanano da Freud) Klein,HOrney,Ronk,Framm,Sullivan (non si allontanano, danno variazioni) La P. è caratterizzata dalla comunicazione (parole/silenzi) verso gli altri. Psicologia Pragmatico-relaz Nasce anni 50 da sistemica: è un sistema, ordine dinamico di parti e processi interagenti, se muta una Bateson/Watzlawic parte muta tutto, ogni elemento influenza ed è influenzato k La P. Ruota intorno alla mente: da cui dipende attività, adattamento, comportamento. Cognitivismo È la mente che elabora il mondo esterno, è un calcolatore che immagazzina info, (nasce 2 metà 900) ambientali e sensoriali e che se in conflitto con opinioni e abitudini del soggetto (DISSONANZA COGNITIVA) si interviene o sull’ambiente o sul comportamento e ciò è alla base dello sviluuppo della personalità -teoria del campo di Vede la realtà psichica come sistema dinamico che comprende persona e ambiente. I Lewin dati psicologici sono organizzati come un campo di forze che tende verso equilibrio. Al centro c’è la persona ed è circondato dall’ambiente psicologico con cui interagisce con tensioni (mutamenti ambiente/persona), che attivano processi come (scuola Gestalt) pensare, agire, ricordare, percepire che operano finché non si raggiunge equilibrio FenomenologicoLa P. è legata non a qualcosa che “c’è”, ma che “si dà”, in base alla modalità di esistenziale specializzarsi, temporalizzarsi, coesistere -Jasper La P. è espressa dall’atteggiamento che può essere: oggettivo, autoriflessivo, entusiastico a cui corrisponde l’immagine del mondo (spazio-sensoriale, psicoculturale, metafisico). È all’interno degli stessi atteggiamenti che gli uomini si comprendono e comunicano -Binswanger -Fa distinzione tra esistenza autentica e inautentica (non propria, ma fatta propria dopo averla mediata da modelli collettivi d’esistenza). -Distingue ≠ personalità in base al modo di porsi rispetto al tempo: persona Fattoriali -Cattel

realizzata (privilegia futuro,progettualità), persona maniacale (privilegia presente, senza relazioni con passato e futuro), persona malinconica (privilegia passato con rimpianto) Dei bisogni di H A Studia la motivazione e crea una classificazione dei bisogni base (bisogni viscerogeni e psicogeni a seconda se connessi a eventi organici o no). La personalità Murray è un sistema in cui sono individuabili i bisogni legati a stati interni di insoddisfazione e le pressioni. Ciò che da significato a certi comportamenti è la catexi, positiva o negativa. I tratti che compongono la personalità sono evidenziabili con il Test di Appercezione Telematica (TAT) Dei Costrutti La personalità è considerata un organismo attivo, unitario e integrato in grado di personali di Kelly proporre costruzioni mentali che determinano i comportamenti dell’individuo. L’agire è guidato da previsioni che si formulano sul futuro, creando dei “costrutti personali”, dalla cui organizzazione, estensione, gerarchizzazione e modifica deriva la personalità Approccio È un orientamento psicodinamico, quindi considera l’unicità e l’irriducibilità dell’individuo, la cui motivazione all’azione è riconducibile a valenze non umanistico quantificabili (bisogno di autorealizzazione, necessità di esplorare il mondo esteriore, relazioni con gli altri, identità, creatività). Vi rientrano: -Carl Roger Ha ideato un approccio psicoterapeutico per la ricerca delle condizioni di massimo benessere per il paziente (terapia centrata sul cliente), necessita di un’interpretazione della personalità, intesa non come dimensione statica e immutabile, ma dinamico e mutabile. Le difficoltà nel processo di strutturazione del se dipendono dai condizionamenti ambientali e culturali e se la discrepanza fra il se e l’ambiente è forte le difese dell’individuo possono essere inadeguate e incapaci di impedire la disgregazione e possono sorgere disagi psichici (è scissione/fallimento dell’autorealizzazione) -Maslow Pone al centro dello studio della personalità la motivazione e distingue 5 tipi di bisogni fondamentali che formano una piramide: 1.bisogni fisiologici (fame e sete legati alla nascita o ai primi anni); 2.bisogni di sicurezza (successivi alla soddisfazione dei 1, comprendono stabilità, dipendenza, protezione, libertà dalla paura); 3.bisogni di appartenenza e affetto (dopo 1 e 2, riguardano la dimensione sociale, emotiva, sentimentale); 4.bisogni di stima (distinti in autostima: adeguatezza e fiducia in se; e stima verso gli altri: prestigio, apprezzamento); 5.bisogni di autorealizzazione. 1,2,3,4 sono motivazione da carenza e riducono la tensione, il 5 è motivazione di crescita e aumenta la tensione -Allport È teoria funzionalista, detta “psicologia dell’individuo” e pone l’accento sull’unicità del singolo, data dal modo (individuale) con cui sono strutturate le caratteristiche stabili della personalità (proprium), i meccanismi di difesa, le richieste e le aspettative. Distingue i fattori congeniti da quelli acquisiti e dice che la struttura dinamica della personalità è unica, ma affinità culturali della specie possono creare somiglianze METODI PER LO STUDIO DELLA MENTE Introspezione: concentra l’attenzione sull’attività mentale e sui fenomeni del mondo interiore. Criticata dai cognitivisti per la non consapevolezza di passaggi cruciali e perché le ricostruzioni degli accadimenti mentali sono sempre legate al passato. Metodologie di indagine inferenziali: individuano indizi esterni per ricostruire ciò che accade all’interno della mente. Tra questi: il metodo dei tempi di reazione (misurazione del tempo esatto per fornire una risposta ad uno stimolo), la tecnica del doppio compito (si chiede al soggetto di svolgere contemporaneamente 2 compiti: quello primario, oggetto di studio e quello secondario per far cogliere indizi sui processi mentali del compito primario). Simulazione: mette alla prova ipotesi sul funzionamento della mente cercando di riprodurre le attività mentali sul calcolatore Studio di singoli casi Indagine descrittiva: condotte prendendo in esame delle variabili e mettendole in relazione tra loro, la correlazione tra loro può essere pari a zero se non c’è relazione logica, pari a 1 se c’è correlazione positiva

perfetta e pari a -1 se la presenza di una variabile indica l’assenza dell’altra. Le indagini descrittive sono condotte con interviste, questionari, focus group, diari. Tra questi: la ricerca correlazionale (rintraccia legami tra eventi), ricerca demoscopica (permette di conoscere le opinioni della gente) Maturazione: insieme di processi di crescita con regolari modificazioni del comportamento, la cui successione temporale, anche se soggetta a stimoli ambientali, è indipendente dall’esercizio e dall’esperienza. Apprendimento: indica le trasformazioni comportamentali persistenti derivate dalla pratica, il processo per cui emerge il comportamento inedito o alterato quale risultato di precedenti risposte, purché i cambiamenti non possano essere ritenuti il prodotto della maturazione o di alterazioni temporanee dell’organismo (droghe) Comportamento: è dato dall’azione combinata di entrambi, per questo è importante un ambiente ricco di sollecitazioni, ma un aumento di stimoli non provoca un’accelerazione dello sviluppo fino a che non si raggiunge lo stadio sufficiente di maturazione. Periodo critico: è il principio per cui la mancata risoluzione di particolari problemi evolutivi legati a un determinato stadio ostacoli il passaggio allo stadio successivo....


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