Riassunto psicologia dello sviluppo PDF

Title Riassunto psicologia dello sviluppo
Author alessandra lollato
Course Psicologia dello sviluppo
Institution Università di Bologna
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PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO a.s. 2020/21 Prof. Annalisa Guarini/ Consuelo Mameli

CAP 2 LO STUDIO SCIENTIFICO DELLO SVILUPPO INFANTILE. La scienza si definisce tale non in base a cosa studia, ma come studia: è il metodo che rende l’approccio scientifico o meno. La ricerca scientifica è oggettiva, sistematica e può essere sottoposta a verifica empirica. Rende minime le possibilità che le informazioni siano basate sulle opinioni e sulle convinzioni personali. I METODI PSEUDO-SCIENTIFICI E PRE-SCIENTIFICI. Per affrontare problemi, si utilizzano vari metodi oltre al metodo scientifico: intuizione, ostinazione, ragionamento, esperienza e autorità, i quali sono definiti metodi pseudo-scientifici o pre-scientifici perché non utilizzano tecniche di indagine sperimentale o d’osservazione controllata e non implicano i principi della scienza. Il modo migliore di comprendere gli avvenimenti del mondo è allestire un progetto di ricerca che consiste nel formulare teorie ed ipotesi e nel sottoporli a una verifica completa. Questo progetto è definito scientifico solo se obbedisce ad alcuni criteri:  Determinismo: la scienza presuppone la possibilità di conoscere e determinare i fenomeni;  Empirismo: si basa su osservazioni empiriche controllate;  Integrazione teorica: costruisce teorie confutabili;  Approccio dinamico: è una prova continua;  Dimensione pubblica: autorizza altri ricercatori a fare ipotesi e teorie;  Evoluzione paradigmatica: si evolve a partire da paradigmi, modelli o prototipi. L’APPROCCIO BASATO SULLA RICERCA SCIENTIFICA. La ricerca scientifica si basa sul metodo scientifico, un approccio che permette di ottenere informazioni accurate. Si articola in varie fasi:  Concettualizzazione del problema: identificare il problema, formulare delle ipotesi e operazionalizzazione;  Raccolta delle informazioni: raccogliere i dati e utilizzare procedure statistiche per trarne delle conclusioni;  Utilizzo di procedure statistiche per trarre conclusioni: utilizzare comprendere i dati per trarre conclusioni;  Rivedere le conclusioni della ricerca e la teoria: confrontare le conclusioni con quelle di altre ricerche sullo stesso argomento La ricerca scientifica, quindi, passa attraverso varie tappe che definiscono il ciclo della ricerca e si presentano in modo ciclico. Attraverso l’analisi dei dati e l’osservazione di riconoscimento si arriva alla formulazione di un problema per il quale si cercano elle risposte. Esse costituiscono le possibili ipotesi che dovranno successivamente essere confermate o invalidate dai dati raccolti, devono venire tradotte in termini concreti. Per mettere alla prova le ipotesi, si possono scegliere diversi tipi di disegno di ricerca a seconda dell’oggetto di studio e del grado di validità che si vuole dare. I dati raccolti, infine, possono rispondere il modo coerente alle ipotesi e quindi sostenere la teoria, oppure possono contribuire a rifiutarla. La ricerca scientifica è finalizzata a produrre risultati di pubblico dominio o di pubblica utilità, i quali devono essere noti alla comunità scientifica nelle forme accettate da essa (es. articoli, saggi, conferenze). L’affidabilità dei risultati è massimizzata nel processo di pubblicazione basato sulla revisione tra pari (peer review), in cui un articolo sottoposto a una ricerca scientifica viene valutato preventivamente e in modo anonimo da altri ricercatori. Successivamente l’editor della rivista decide, sulla base della valutazione, se accettare o meno l’articolo. Le riviste riconosciute dalla comunità scientifica internazionale sono indicizzate, cioè presenti su database pubblici e accessibili a tutta la comunità scientifica. LA VALIDITA’ DELLA RICERCA SCIENTIFICA. Dalla scelta del disegno di ricerca da pianificare dipende la validità della ricerca stessa. Quattro tipi di validità: 1. Validità interna: corrisponde a quanto il risultato della ricerca è considerato giusto in rapporto alle ipotesi di partenza, riguarda la logica della relazione causale tra le variabili studiate; 2. Validità esterna: consiste nella possibilità di generalizzare i risultati della ricerca a individui o contesti diversi da quelli considerati. Può garantirla la rappresentatività del campione. 3. Validità di costrutto: è determinata dalla coerenza tra i risultati ottenuti e la teoria alla base della ricerca. Esclude che i risultati possano essere spiegati da una teoria diversa da quella di riferimento o da un processo diverso. 4. Validità ecologica: attiene la corrispondenza tra la realtà sottoposte a verifica empirica e quella a cu i risultati dovrebbero essere generalizzati. DISEGNI DI RICERCA. Il disegno di ricerca corrisponde all’ossatura che si da alla ricerca ed equivale alla preparazione di un insieme di disposizioni da cui derivi una risposta valida per il problema indagato. Nel disegno di ricerca si definiscono modi in cui i

soggetti della ricerca saranno messi in presenza di differenti livelli di una o più variabili indipendenti, controllandone le altre e la strategia basata sulla manipolazione di quello di cui si vuole misurare l’effetto e sull’eliminazione delle variabili estranee o intervenienti. Il metodo per raccogliere dipende dagli obbiettivi della ricerca. LA RICERCA DESCRITTIVA. Il disegno di ricerca corrisponde all’ossatura che si dà alla ricerca ed equivale alla preparazione di un insieme di disposizioni da cui derivi una risposta valida per il problema indagato. Nel disegno di ricerca si definiscono modi in cui i soggetti della ricerca saranno messi in presenza di differenti livelli di una o più variabili indipendenti, controllandone le altre e la strategia basata sulla manipolazione di quello di cui si vuole misurare l’effetto e sull’eliminazione delle variabili estranee o intervenienti. Il metodo per raccogliere dipende dagli obbiettivi della ricerca. LA RICERCA CORRELAZIONALE. ha lo scopo di descrivere l’intensità della relazione tra due o più eventi o caratteristiche. Più due eventi sono correlati, più sarà facile prevedere con precisione un evento piuttosto che un altro. Questi dati sono in seguito analizzati statisticamente per ottenere il coefficiente di correlazione, un numero utilizzato per descrivere il rapporto tra due variabili. Più alto è il grado di correlazione, più stretta e forte sarà la correlazione tra due variabili. Correlazione non significa causalità, infatti potrebbero esserci altri fattori alla base della correlazione. Questa ricerca fornisce informazioni utili ad effettuare previsioni sul comportamento delle persone; LA RICERCA SPERIMENTALE. detto anche “vero esperimento”, è una ricerca che prevede esperimenti che permettono di determinare causa ed effetti. Un esperimento è una procedura accuratamente regolamentata nella quale uno o più fattori, che si pensa influenzano il comportamento, vengono manipolati, mentre gli altri rimangono costanti (controllo sperimentale). I metodi non sepimentali non possono stabilire rapporti di causa-effetto perché non manipolano i fattori coinvolti in modo controllato.  Gruppo sperimentali e gruppo di controllo: il primo è un gruppo la cui esperienza viene manipolata, il secondo è un gruppo utilizzato per stabilire un confronto con il gruppo sperimentale, simile a quest’ultimo e trattato allo stesso modo ad eccezione della variabile indipendente;  Assegnazione casuale: i ricercatori collocano a caso i partecipanti o in un gruppo o nell’altro;  Variabile indipendente e dipendente: la prima è un fattore che viene manipolato dal ricercatore e rappresenta la causa di un comportamento, la seconda è un fattore che può cambiare nel corso dell’esperimento al variare della v. indipendente e rappresenta gli effetti del comportamento;  Quasi esperimento: quando non è possibile controllare tutte le condizioni di svolgimento della ricerca si ha un “quasi esperimento”. Di solito si svolge in laboratorio. DISEGNO SPERIMENTALE A SOGGETTO SINGOLO. Favorisce l’identificazione della relazione causale fra le variabili. Un esempio è il disegno A-B-A, dove A è la fase di misurazione iniziale prima del trattamento e corrisponde alla manifestazione naturale del comportamento (base-line), B il trattamento e A il ritorno alla fase iniziale dopo il trattamento. Nei casi in cui il trattamento ha prodotto un apprendimento che non si può ritirare, si parla di disegno per serie temporali, dove quest’ultime sono baseline, trattamento e follow up o misurazione a distanza di tempo dalla realizzazione del trattamento.

I METODI PER LA REGISTRAZIONE DEL CAMBIAMENTO EVOLUTIVO. La durata della ricerca ha lo scopo di misurare il cambiamento dovuto allo sviluppo. Due modi per farlo:  Approccio longitudinale: strategia di ricerca nel quale gli stessi soggetti vengono studiati per un periodo di tempo, solitamente molti anni. Sono ottimi nello studio del cambiamento del linguaggio o nei primi anni di vita del bambino. Sono costosi e richiedono molto tempo e inoltre c’è il rischio di perdere i soggetti e di attrito selettivo, che comporta la perdita dei soggetti più problematici con effetti sui dati raccolti. Inoltre, i soggetti potrebbero abituarsi alle prove ripetute nel tempo, per cui si corre il rischio di ottenere un apprendimento anziché un cambiamento. Un ultimo problema è la perdita di valore degli strumenti di rilevazione;  Approccio trasversale: strategia di ricerca nella quale i soggetti di età differenti sono messi a confronto in un preciso momento. Sono svolti in un breve periodo. Il vantaggio principale è che il ricercatore non deve aspettare che i soggetti crescano per completare la ricerca. Non da informazioni sul modo in cui gli individui cambiano e può oscurare le accelerazioni e le decelerazioni dello sviluppo. Inoltre, C’è rischio dell’effetto coorte: confrontando soggetti di età diversa si confrontano coorti (condizioni socio-culturali) diverse, e quindi è facile sospettare che le differenze dipendano da questo. MODALITA DI RACCOLTA DATI: L’OSSERVAZIONE.  Osservazione in laboratorio: una situazione controllata da cui vengono eliminati molti fattori associati al mondo reale. Presenta dei limiti: è impossibile condurre una ricerca in questo modo senza che i partecipanti sappiano di

essere studiati, inoltre, l’ambiente del laboratorio non è naturale è può spingere i partecipanti a comportarsi in modo innaturale. Le persone, ancora, potrebbero non essere rappresentative della popolazione da studiare;  Osservazione naturalistica: osservare i comportamenti in situazioni reali, senza manipolare o controllare la situazione. Non è necessariamente svolta sul campo, infatti ci potrebbero essere dei casi in cui il comportamento scelto viene osservato nell’ambiente naturale sbagliato e quindi può venire condotta anche in laboratorio.  Osservazione strutturata: il ricercatore controlla alcune variabili per favorire la naturalità della situazione e avere parametri di confronto uniformi. Nello studio strutturato in laboratorio, invece, l’osservatore controlla le variabili che influenzano il comportamento osservato e quelle che potrebbero interferire con le prime. QUESTIONARI E INTERVISTE. È il modo migliore e più rapido per ottenere informazioni. Sono interviste o indagini (questionari). Sono serie di domande standard utilizzate per ricavare risposte dalle persone sui loro atteggiamenti e convinzioni circa un determinato argomento. Queste domande devono essere chiare e neutrali, in modo da evitare risposte ambigue.  Domande a risposta aperta e non strutturate: consentono una risposta personale. Si usano quando non si conoscono le possibili modalità di risposta oppure le risposte sono troppe per elencarle tutte. Con questa modalità si ottengono solitamente risposte dettagliate ma i soggetti devono avere buone capacità di espressione.  Domande a risposta chiusa e standardizzate: sono semplici. Si usano in particolar modo con i bambini. Un problema dei questionari e delle interviste è che i partecipanti hanno la tendenza a rispondere in modo socialmente accettabili o desiderabili, inoltre presentano dei limiti connessi con il livello di sviluppo dei soggetti che partecipano. Per esempio, se il bambino è piccolo non possiede le capacità adeguate a rispondere alle domande e in questi casi i genitori o gli educatori compilano il questionario per loro conto, al fine di dare le informazioni importanti per il questionario composto da domande a risposta chiusa (versione proxy). TEST STANDARDIZZATI. Sono strumenti uniformi per il completamento e la valutazione di caratteristiche di personalità, abilità e competenze. Permettono di comparare le prestazioni di una persona con quella di altre, dando informazioni sulle differenze individuali tra le persone e di fare un confronto tra il punteggio di una persona con quello di altri individui. Per quanto riguarda i vantaggi, essi sono rapidi e uniformi, mentre per quanto riguarda gli svantaggi non sono sempre in grado di prevedere i comportamenti al di fuori dei test, alcuni di essi potrebbero non essere adatti alle varie culture e si basano sull’idea che il comportamento di una persona sia stabile, mentre la personalità e l’intelligenza possono variare a seconda della situazione, a causa di possibili fattori di disturbo (es. ansia). LE MISURAZIONI PSICOFISIOLOGICHE. Le misurazioni psicofisiologiche sono il metodo più efficace per raccogliere dati sul soggetto. Valutano il funzionamento del sistema nervoso centrale, del sistema nervoso autonomo e del sistema endocrino. Le tecniche di neuroimaging includono vari metodi per produrre diversi tipi di immagini della struttura del cervello, della sua attività o di entrambe. Un metodo molto efficace è la risonanza magnetica funzionale per immagini (fMRI) che usa onde elettromagnetiche per costruire immagini chiare dei tessuti del cervello e della sua attività biochimica. Le misurazioni sul funzionamento del sistema nervoso autonomo usano la conduttanza cutanea e la telecamera, e si basano sulla misurazione di indici periferici di attivazione fisiologica in risposta a uno stimolo. Sono misure poco invasive e molto affidabili. Le misurazioni del sistema endocrino riguardano la rilevazione del dosaggio i ormoni particolari implicati nella regolazione di comportamenti, emozioni e atteggiamenti o preferenze. Sono metodi sempre più semplici e accessibili. Norme etiche della ricerca. Sono delle linee guida per controllare gli aspetti etici della ricerca in psicologia. Alcuni sono:  Consenso informato e libertà della persona di ritirarsi dalla ricerca: per utilizzare i dati bisogna ottenere il consenso delle persone che hanno partecipato alla ricerca e informarle su tutti gli aspetti di essa che potrebbero indurli a lasciarla;  Riservatezza: ai partecipanti della ricerca deve essere garantito l’anonimato;  Il rischio di danni permanenti o temporanei a chi partecipa alla ricerca: la ricerca non deve comportare danni ai suoi partecipanti;  La protezione di coloro che partecipano alla ricerca: i ricercatori devono essere responsabili del trattamento ricevuto dai partecipanti o dai collaboratori;  La diffusione delle ricerche in sedi scientifiche: quando le ricerche vengono presentate in sedi scientifiche, devono essere rispettati diversi requisiti tra i quali il fatto che i dati non possono essere falsificati e non devono essere stati raccolti da altre ricerche senza citarne la fonte.

CAP 3 DAGLI INIZI BIOLOGICI ALLA NASCITA

3.3 LO SVILUPPO PRENATALE I PERIODI DELLO SVILUPPO PRENATALE. IL PERIODO GERMINALE Il periodo germinale è quel periodo dello sviluppo prenatale che si verifica nelle prime due settimane dopo il concepimento. Include la creazione dell’ovulo fecondato, detto zigote, la divisione cellulare e l’attaccamento dello zigote alla parete uterina. Questo periodo non è influenzato dai fattori teratogeni. IL PERIODO EMBRIONALE. Il periodo embrionale è quel periodo dello sviluppo prenatale che si verifica tra le due e le otto settimane dal concepimento. Durante questo periodo si formano dei supporti per le cellule e gli organi iniziano a formarsi. Si inizia a formare il sistema nervoso centrale e il cuore. L’organogenesi è il processo di formazione degli organi che si verifica durante i primi due mesi dallo sviluppo prenatale. IL PERIODO FETALE. Il periodo fetale è il periodo dello sviluppo prenatale che ha inizio a due mesi dal concepimento e dura in media 7 mesi. In questo periodo continuano la crescita e lo sviluppo del bambino LA TERATOLOGIA E I RISCHI NELLO SVILUPPO PRENATALE. Un fattore teratogeno è un agente che causa un difetto alla nascita (il termine deriva da mostro); fattori che in qualche modo sono dei fattori altamente negativi che vanno a compromettere la nascita-lo sviluppo. Il campo che si occupa delle cause dei difetti alla nascita è detta teratologia. I fattori teratogeni:  la dose  l’effetto dipende dalla dose, più alta è una dose di un agente maggiore sarà l’effetto; per es. se la mamma fa uso cocaina, più ne assume più lo sviluppo del feto peggiora e anche con l’alcool. Grave dove c’è un uso alto.  predisposizione genetica il tipo o l’entità delle anomalie causate da un agente teratogeno sono associati al genotipo della donna incinta e al genotipo del feto. Predisposizione genetica della persona.  momento dell’esposizione (periodo embrionale più vulnerabile di quello fatale ) gli agenti teratogeni sono più dannosi quando agiscono in alcuni momenti dello sviluppo piuttosto che in altri. I danni durante il periodo germinale possono perfino impedire l’annidamento. Il periodo embrionale è più vulnerabile di quello fetale. SOSTANZE PSICOATTIVE: o Caffeina  leggero aumento nel rischio di aborto spontaneo e di sottopeso alla nascita nelle donne incinte che consumano 200 o più grammi di caffeina al giorno. o Alcool (sindrome alcolica fetale, malformazioni viso, arti, cardiache e disabilità intellettiva) o Nicotina (parti prematuri, sindrome morte improvvisa) o Cocaina (riflessi più lenti, disturbi cognitivi, disturbi di linguaggio, ADHD --> disturbo di attenzione e iperattività, DSA --> disturbo sull’apprendimento) o Marijuana o Eroina (astinenza, irritabilità, disturbi del sonno, problemi motori) o Farmaci o Gruppi sanguigni incompatibili (soprattutto RH negativo)  se i genitori hanno dei gruppi sanguigni incompatibili questo fattore può generare delle problematiche nello sviluppo per es. aborto spontaneo, nascita di un bambino morto, anemia, difetti cardiaci o cerebrali. o Malattie materne: - Rosolia  malattia che può causare difetti prenatali - Toxoplasmosi - Citomegalovirus  simile all’influenza, via aeree. Molto legato alla sordità. - AIDS o Nutrizione-dieta materna o Età della madre o Stress della madre o Caratteristiche paterne o Rischi ambientali

LA NASCITA.

Oltre ai rischi teratogeni, sono tanti i disturbi che una donna può accusare in gravidanza. Essi includono: nausea e vomito, patologie venose, minaccia d’aborto e/o parto pretermine, infezioni delle vie urinarie. Oltre ai controlli di routine e analisi preventive (es. amniocentesi, villocentesi), le donne hanno la tendenza a frequentare i corsi preparto, spesso accompagnate dal futuro padre. Con l’espressione ambiente perinatale si indica l’ambiente che circonda il momento della nascita e comprende diversi fattori: medicine date alla madre durante il travaglio, pratiche per partorire, tipo di parto e ambiente sociale che circonda il bambino appena nato. Nella maggior parte dei casi il parto avviene in ospedale, ma alcune donne possono scegliere anche di partorire a casa aiutate da un’ostetrica, che aiuta la madre durante il parto. È molto utile il supporto psicologico alle donne in questo momento così particolare. Le raccomandazioni sulla nascita redatte dall’OMS includono l’accesso di una persona di fiducia in sala parto, la partecipazione della donna alle decisioni sul parto e di scegliere la posizione durante il travaglio e parto e raccomandano la permanenza del neonato sano con la madre, che deve provvedere subito all’allattamento al seno. Secondo alcune ricerche, la posizione sul lettino ostetrico non è sempre indicata a facilitare il parto naturale. Altri metodi sono la sedia ostetrica, la posizione accovacciata, il parto in acqua, su un fianco o in piedi. Oltre a questo, il corso di preparazione al parto sembra aver limitato i parti cesarei, perché considerato come fattore di protezione. Tra le medicine date alla ma...


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