Test di Rorschach - Psicopatologia appunti PDF

Title Test di Rorschach - Psicopatologia appunti
Course Psicodiagnostica e psicopatologia
Institution Università degli Studi di Palermo
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Psicopatologia appunti...


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Test di Rorschach - Domanda: “Cosa vede?” “Se vuole può prenderla in mano” “Può dare anche più di una risposta” Quando si somministra questo test, ci può essere presente “lo shock all’avvio”, ovvero un blocco all’inizio a causa di un compito nuovo. Nel Rorschach, si tiene in considerazione il tempo di latenza: alla quinta tavola si prende il tempo e alla fine il tempo globale. Dalla tavola VIII in poi è importante tenere conto del tempo impiegato. N.B : attenzione all’orientamento (in senso orario) delle tavole: A, B C, D. Forma: - buona forma (condivisione, cioè lo vediamo anche noi; la frequenza); - cattiva forma TAV. I

- Risposte frequenti: •

Globali, cioè che prendono tutta la tavola: pipistrello che batte leali.



Dettaglio: una testa di lupo



Particolari: manine (negli spazi bianchi)



Spazi bianchi:occhi

TAV.II

Questa è la prima tavola in cui compare il rosso. In essa, la persona si può rifiutare di rispondere o può portare a tempi di latenza prolungati rispetto alla tavola precedente. In questa tavola sono esplicitate risposte riferite a figure umane: “Due persone che ballano”. Possono essere citate anche le parti colorate; in questo caso la persona può rispondere: “Farfalla” (bisogna considerare il tipo di risposta: “Farfalla che vola” o “Farfalla sporca di sangue”). Può esserci un gioco dovuto al rosso o agli spazi bianchi. Inoltre, è possibile che il paziente dia una risposta che non tenga conto del rosso. Nell’inchiesta dobbiamo chiedere al paziente: “Lei mi ha dato queste risposte in questa tavola, mi fa vedere dove le ha viste?”. Dunque, si guarda alla localizzazione della risposta: globale (tutta la tavola) o dettaglio. Poi si chiede: “Cosa ha determinato la risposta?”; il paziente risponde: “La forma”.

TAV. III

Risposte di figure umane in movimento: “Due donne che cucinano”; “Due persone che portano insieme qualcosa”. In questa tavola sono presenti i rossi, quindi ci possono essere risposte che tengono in considerazione il rosso: “Un papillon”; “Due donne che parlano d’amore” (alcuni vedono anche i tacchi); “Due donne che si contendono un bambino” (donna che aveva conflitti di coppia); possono esserci anche risposte che non tengono in considerazione i rossi. Alcune risposte partono dal dettaglio per arrivare alla risposta globale: “Sono due persone ma vedo che ci sono anche i tacchi quindi possono essere due donne”. È una strategia diversa da quella che parte dalla risposta globale: “Sono due donne”. Questo strumento, se ben adoperato, ci serve a valutare sia l’ambiente della mente sia i suoi contenuti.

TAV. IV

Il carattere connotativo di questa tavola riguarda il fatto che essa elicita il conflitto con l’autorità(il padre) e spesso sentimenti negativi. In essa è marcato l’asse centrale, come se si dividesse in due la tavola. Possono capitare spesso risposte che fanno riferimento ad un’esperienza tattile: qualcosa di peloso, un tessuto, ecc. perché la tavola ha delle sfumature (risposte chiaroscuro). Si può fare riferimento a: tappeti, nuvole, la testa di un mostro con le orecchie pelose, un drago, il cielo nel giorno del giovedì di Pasqua (caratterizzato da lutto, pianto, come se dovesse accadere qualcosa di terribile) che è carico di nuvole e fa venire l’angoscia. Questa è in assoluto la tavola che elicita il rifiuto: “non riesco a dire nulla”. Inoltre, è considerata la più difficile e la più brutta.

TAV. V

A partire da questa tavola, dobbiamo considerare il tempo di latenza. Questa è la tavola con minori difficoltà sul piano dell’interpretazione e in cui si valuta l’indice di realtà. In prima o in seconda risposta vengono fuori: “Farfalla”; “Pipistrello”. Solitamente, essa genera risposte globali. Attenzione alle risposte dettaglio che sono più rare e che, quindi, pretendono una maggiore attenzione sul piano dell’interpretazione. Vediamo il dettaglio: collant, leggings, calze, fauci di coccodrillo. Se queste sono le prime risposte, esse sono segno di perturbazione e bisogna vedere se è momentanea, legata ad una situazione; una persona che ha una normalità fisica e dice: “Leggings”, avrà probabilmente una perturbazione e ciò è preoccupante. Inoltre, alcuni interpretano la frase “Mi dica tutto ciò che vede ” come un obbligo, infatti cominciano riferendo ciò che effettivamente vedono e poi “si arrampicano sugli specchi”.

TAV. VI

La tavola VI è una tavola scura e simmetrica perché vi è un rilievo centrale o asse centrale come se fosse divisa in due parti. È una tavola che si presta alla “g tecnica” (siglata con una gamma- L). Questa tavola attrae a sé anche risposte “sex”: “Il totem” (il pene). Il terapeuta chiede: “Cosa le

sembra?” ...dieci secondi di attesa…rossore… risposta del paziente: “ Un totem” (inibizioni possibilmente nevrotiche, perché il borderline o lo psicotico dicono ciò che pensano senza filtri). Altra risposta abbastanza tipica della parte superiore: “Gatto Silvestro spiaccicato” (dettaglio che possibilmente parte da un piccolo dettaglio - i baffi - per arrivare a questa conclusione). Altra risposta interessante può derivare dalle abitudini e dalla cultura della persona: “Sarda allinguata” (tipica del palermitano). Il forte rilievo della centralità porta alla risposta: “ Macchinine che corrono appaiate” (su una strada dritta). Inoltre, le risposte “sex” le troviamo sia in alto che in basso. Le parti piccole in basso possono generare risposte come: “Insetti mostruosi”. Attenzione all’orientamento B o D in quanto può apparire magicamente un “Battello che lascia la scia e che si riflette sulle acque” (battello fluviale); pur essendoci l’idea del movimento, tuttavia questa è una risposta forma e non movimento. Attenzione alle risposte geografiche: se la persona dice: “Mi sembra un paese dell’Europa” o “Mi sembra un paese del mondo”, questa è una risposta di cattiva forma (il paziente è troppo generico); se dice, invece: “ Vedo la Francia” o “Vedo la parte sud della Francia”, questa è una risposta di buona forma perché sta motivando e centrando la risposta. Ricordiamo che nell’inchiesta dobbiamo sempre chiedere: “Dove l’ha vista?” (localizzazione); “Perché?”. Altre risposte: “Nuvole”. Risposte tridimensionali: mantello, pelliccia, tappeto.

TAV. VII

La tavola VII è profondamente diversa dalle precedente (IV, V, VI) perché è caratterizzata dall’enorme spazio intramaculare. La tavola virtualmente si divide in: primo terzo, secondo terzo, terzo terzo. Virtualmente, quindi, le caratteristiche sono lo spazio grande e la possibilità di dividerla in tre parti; ciò ci servirà poi per identificare meglio le risposte che le persone ci daranno. Inoltre, questa tavola è la più frammentata insieme alla tavola X. Le prime risposte su questa tavola saranno relative al terzo terzo piuttosto che globali. Vi è una maggiore frequenza, quindi, delle risposte dettaglio. Tuttavia, le risposte globali ci sono e possono essere: “Mezza luna”; “Due donne

che dialogano tra di loro” (bisogna vedere se fanno riferimento al primo terzo oppure no). Attenzione alle particolarità delle risposte sulle due donne. Bisogna capire anche se i pazienti fanno riferimento al vuoto o allo spazio bianco pieno (differenti interpretazioni). Le risposte legate al terzo terzo sono: “Farfalla”, “Parte genitale femminile”, “Una donna alata”, “Farfalla alata”. Inoltre, la risposta può essere anche sollecitata dallo spazio intramaculare (DBI): “Un lume con sopra un centrino che si è bruciato per il calore”; in questo caso, chiediamoci com’è arredata la casa di questa persona. Attenzione alle risposte in posizione C, quali: “Napoleone”. Altre risposte possono essere: “Non vedo niente” (rifiuto), “Due gemelle” (importanza dell’identificazione), “Elefantini con la proboscide alzata” (terzo terzo), “Un angelo”, “Uomo col deltaplano”. Se il paziente considera la fessura nel terzo terzo singolarmente, probabilmente sta facendo un’allusione sessuale. Infine, si chiudono con questa tavola le tavole scure (I, IV, V, VI, VII). Nota: In questa tavola assume importanza il tempo di latenza. TAV. VIII

Essa inaugura le tavole pastello o tavole colore. In esse è importante riconoscere i vari colori che ci servono per l’interpretazione, lo spoglio e la siglatura. La tavola si suddivide in: parte superiore (grigio), poi blu, parti laterali (rosa), parte inferiore (rosa che tende a trasformarsi in arancione).Tra le risposte frequenti vi sono: “Quadrupedi ai lati” (non basta la parola “animale” per essere indice di realtà perché deve essere un “animale quadrupede”). La perturbazione del paziente può avere a che fare con i colore. Ci possono essere le risposte globali: “ Stemma nobiliare”, “Due orsi che scappano da un incendio e si buttano nel lago”(contenuto scena o risposta globale complessa). Nell’inchiesta dobbiamo vedere la determinante: se viene prima il colore e poi la forma o viceversa. Tra le risposte dettaglio vi sono: “Farfalla”. Se il paziente dice: “Finalmente una farfalla colorata! Le farfalle sono tutte colorate, ma finora lei mi ha sempre fatto vedere farfalle notturne”; in questo

caso, il paziente ci ha stravolto l’interpretazione delle tavole precedenti perché con questa affermazione ci fa capire che ha tenuto conto del colore scuro). Altre risposte dettaglio sono: “Alieni che tirano gli animali per attirarli nella navicella” (abduzione); “Lago” (risposta colore puro), in questo caso il terapeuta chiede: “Lago?”, poi vi è un tempo di latenza e infine il paziente specifica: “Sì, è il Lago di Garda” (risposta data dall’impulso all’interno di un determinato confine). Attenzione alla risposta “esplosione” al posto di “farfalla”. La persona potrebbe cominciare ad appassionarsi al test a causa della prima tavola colore; esclama:“Oh finalmente il colore!”, sobbalza, si leva gli occhiali. Il nostro compito, in questo caso, sarà quello di appuntare tutto ciò che il paziente fa e dice. Ricordiamoci, pero, che l’esclamazione del paziente “Finalmente il colore!”non è una risposta ma un commento alla tavola. Tuttavia, ci possono essere anche persone che si incupiscono di fronte al colore. Inoltre, dobbiamo attribuire un significato anche ai tempi di reazione del paziente che possono essere più lunghi in questa tavola rispetto alle altre tavole. In questo strumento la persona difficilmente può dissimulare; infatti, il Rorschach è uno strumento che bypassa la consapevolezza. Certamente gli elementi affettivi sono dati sia dalle tavole scure, sia dalle tavole rosse sia dalle tavole pastello. Lo spazio bianco è, inoltre, incluso nella macchia. Nelle tavole a colore, tra i contenuti, ci possono essere paesaggi e botanica. Attenzione anche alle possibili risposte “Occhi”, che si ripetono nel corso del protocollo e hanno un significato specifico.

TAV. IX

Tavola pastello. Può essere divisa in tre parti: •

parte superiore (comprensiva di parte arancione e di parte intramaculare),



parte mediana(verde),



parte inferiore(rosa).

Una caratteristica di questa tavola è l’asse centrale. Anche in questa tavola ci possono essere occhi in tutte e tre le parti. Alcune persone possono vedere una “parabola trasparente” che in posizione B e D può diventare “bulbo oculare”. La parte arancione superiore può generare risposte quali: “Aragostelle” (non astice); la presenza delle aragostelle attira l’attenzione poiché presenta dei dettagli in teress an ti, co me le an tenn in e, ch e po sso n o ess ere interp retati come “due omini riparati da un muro che sparano con i fucili”. Per come è impostata, la tavola si presta alle risposte dettaglio: “Facce con occhio malevole” (parti verdi), “Foglia” (risposta colore), “Due diavoli di profilo” (parti verdi), “Alieno che guarda” (spazio intramaculare centrale), “Farfalla” (parte rossa), “Due feti abortiti” (sollecitazione dell’affettività – parte rossa). Attenzione alle risposte che hanno a che fare con l’esplosività. Inoltre, possono esserci risposte globali, di buona forma, che sono frutto di una riflessione mentale elaborata: “ Un mazzo di fiori”. Lo spazio intramaculare superiore potrebbe rappresentare una figura umana. Un’altra risposta elaborata è: “Coppa” (spazio intramaculare superiore); in questo caso dobbiamo chiedere perché il paziente si può riferire: ad una coppa ornamentale (Santo Graal), ad una coppa preziosa (come la coppa di un premio). Ricordiamoci sempre che tra i pazienti vi è sempre il desiderio di stupire il terapeuta dando risposte elaborate o di apparire istruiti; bisogna però tenere conto dei contenuti in quanto la risposta può essere elaborata ma confusa perché sforzata.

TAV. X

Quando giungiamo a questa tavola, dobbiamo dire al paziente: “Questa è l’ultima tavola”. La tavola X è quella più frammentaria, caratterizzata da vari elementi che noi ricordiamo tramite i colori. Ragioniamo in termini di colore: •

“il grigio” (“La Tour Eiffel aggredita da due animaletti alla base”);



“il blu” (“Reggiseno” al centro);



“i bruni” (“Cerbiatto con le zampe lunghe che corre”; “Le renne di Babbo Natale”);



“i verdi” (in posizione C: “Angelo” o“Omino”);



“i rossi” (“Le ciliegie”);



“i rosa” tendente allo scuro (“Carne appesa”, “Carne macerata andata amale”);



“i gialli” (“Uccellini” o“Canarini”).

Inoltre, i fatti quotidiani incidono molto sul Rorschach; infatti spesso alcune persone vedono le Torri Gemelle abbattute. Questa tavola misura anche l’indice di realtà(devono essere viste figure animali in prima o seconda risposta). In essa, sono più frequenti le risposte dettaglio rispetto a quelle globali (mondo sottomarino all’interno di un cartone, la sirenetta; “Tavolozza dei colori di un pittore”; “Luigi XIV”). La risposta globale in queste tavole, se di buona forma, ci costringe ad adoperare la forza di legame, ovvero la connessione tra i dettagli, e di vedere in una visione più “allargata”. “Erba” e “lago” sono risposte colore. Vi possono essere risposte come “inchiostro” e “macchia di inchiostro”, che sono ovviamente diverse perché illuminano parti diverse della persona.“Tour E i f f e l ” è u n a risposta architettura. Se il paziente è un medico, troveremo risposte anatomiche piuttosto che risposte animali. Se il paziente è un artista può dire: “Mi dà l’idea di un quadro astratto” (risposta di cattiva forma) o“Mi dà l’idea di un quadro di Picasso” (specificazione – risposta di buona forma). Questo strumento evidenzia la struttura di personalità del soggetto tramite: 1) funzionamento mentale 2) Affettività 3) meccanismi di difesa Lo strumento mostra la struttura di personalità nelle sue potenzialità, a differenza della WAIS-R che evidenzia come il soggetto usale sue potenzialità nella realtà. Ciò significa che ad una struttura patologica evidenziata con le tecniche proiettive (es: organizzazione borderline di personalità), possa corrispondere un adattamento difensivo conformistico alla realtà che fa sì che la struttura di base non sfoci nella psicopatologia (es: disturbo borderline di personalità). Inoltre, il Rorschach un test altamente proiettivo, ovvero offre una proiezione inconscia del modo in cui il soggetto percepisce la realtà. Esiste anche una forma tattile del test per persone cieche. Materiale: Consta di 10 tavole bilaterali a partire da un asse centrale. Si basa sull’attitudine del soggetto di trovare una forma dove non vi è ed a “chiudere” l’immagine secondo i principi della buona forma (F+). Consegna: “Adesso le mostrerò alcune tavole, lei dovrebbe dirmi cosa potrebbe essere. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, può darmi tutte le risposte che vuole, non ci sono limiti di tempo”. A questo

punto, bisogna presentare le tavole in posizione “A” senza dare troppa enfasi. Prima di cominciare la somministrazione, bisogna scrivere a parte: l’ora di inizio, l’ora di presentazione della 5° tavola e l’ora di fine presentazione di tutte le tavole. Per ogni tavola scrivere: - il numero della tavola; - l’orientamento della tavola (A, B, C, D); - il tempo di latenza (ovvero il tempo che intercorre tra la presentazione della tavola e la risposta della persona); - la risposta; - l’inchiesta (“Adesso le ripresento le tavole per chiarire con lei le sue risposte”; poi si chiede: “Dov’è la risposta?”, “Cosa ha visto?”,“Perché?”); - la siglatura. Solo alla prima risposta si può aggiungere: “Qualche altra cosa?” (se la persona dà solo una risposta). Dopo di ché si toglie via la tavola che deve essere posta al rovescio in quanto la persona può continuare a guardarla. Per quanto riguarda la siglatura, ci sono modalità di siglatura (Klopfer, Exner) che possono anche essere computerizzate; questo da una parte fa luce sull’utilizzo del test anche su popolazioni più ampie e sugli aspetti cognitivi della persona ma di fatto mette ombra sugli elementi affettivi che sono motivi della nascita del Rorschach. Da questo punto di vista, la modalità di siglatura preserva l’originale messaggio di Rorschach stesso ma anche l’obiettivo personale di alcuni minori che fanno parte di una corrente psicodinamica e psicoanalitica e soprattutto alla qualificazione della persona. Bohm riferisce il messaggio originale di Rorschach. Inoltre, per lo spoglio è necessario avere le tavole di localizzazione in quanto è impossibile saperle a memoria.

Siglatura del Rorschach Rappresenta la valutazione formale delle risposte secondo 4 categorie: 1. modo di percezione (o localizzazione); 2. determinanti(“perché?”), (forma, colore,movimento); 3. contenuto(“cosa?”), (risposta animale, risposta architettonica, risposta anatomica,ecc.); 4. frequenza (non sempre presente). Serve a capire se le risposte, di buona forma, sono “banali” (molto frequenti) o “originali” (poco frequenti), in base al campione di riferimento (nel nostro caso la popolazione italiana). Il numero delle risposte banali serve a capire il rapporto che la persona ha con la realtà.

1) Modi di percezione (o localizzazione):

Rappresenta come il soggetto percepisce la figura e consente di comprendere come il soggetto procede nel suo processo associativo, ovvero come il soggetto percepisce realtà, in termini di adesione o allontanamento (il soggetto si fa distrarre dalla realtà interna) da essa. Sono due i modi di percezione macro: globale e dettaglio (grande D o piccolo Dd). Ci sono casi in cui i soggetti sono indecisi sulla risposta (In tavola I: “E’ un pipistrello….ah no! È una farfalla”); in questo caso bisogna comunque segnare tutto. G(globale) - si siglano quando la persona produce un’associazione su tutta la figura; -atteggiamento

di

comprensione

della

realtà

teorico-astratto,

tendenza

ad

usare

la

concettualizzazione; - le G- sono segni di un pensiero psicotico (tempi di latenza minori e chiusura precoce dell’interpretazione a partire da un solo elemento percettivo); - per siglare le G+, la chiusura deve avvenire in un tempo sufficiente di osservazione e vissuto dell’immagine. La chiusura normale avviene in un sufficiente tempo i cui la mente ha lavorato. Il + o il – deriva dalla determinante“Forma”; - G primaria: risponde in seguito ad un atto unico percettivo (la persona guarda l’immagine e dice: “Un pipistrello”), in questo caso il soggetto ha interiorizzato l’immagine per intero; - G secondaria: risponde in seguito a differenti atti percettivi (In tavola I:“Vedo delle ali, una testa...a questo punto mi sembra sia un pipistrello”), in questo caso il soggetto è partito da alcuni particolari che lo hanno portato alla risposta finale; due sottotipi di G secondaria possono essere rappresentati da: •

G primaria combinatoria simultanea: atto percettivo unico, ma vede parti divise che combina immediatamente (In tavola I: “sono due streghe che si contendono un uomo”);



G secondaria combinatoria successiva: atto percettivo unico de...


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