Webinar Erickson PDF

Title Webinar Erickson
Author Daniela Iannantuono
Course pedagogia speciale e didattica dell'inclusione
Institution Università degli Studi del Molise
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Summary

Riassunto webinar sul nuovo PEI...


Description

16/02/2021

NUOVO PEI: CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA E RUOLO DEL GLO Il GLO è stato formalmente riconosciuto come un nuovo soggetto dell’amministrazione scolastica dal D.I. 182/2020. Ha dei compiti ben specificati dalla nuova normativa, tra cui quello di approvare il PEI e di verificare l’intero processo di inclusione.

Principali novità introdotte dal Decreto Interministeriale relative al GLO Il D.Lgs 96/2019 ha modificato l’art.15 della Legge 104/1992 istituendo quattro gruppi di lavoro (prima ce n’erano solo due): 1) GLIR - Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale = Ambito regionale, consulenza e proposte all’USR, supporto al GIT; 2) GIT - Gruppo per l’Inclusione Territoriale = Ambito provinciale, compiti di supporto alle scuole; 3) GLI - Gruppo di Lavoro per l’Inclusione = A livello di istituto, consulenza e supporto al collegio dei docenti e ai consigli di Classe; 4) GLO - Gruppo di Lavoro Operativo = Interventi sul singolo alunno. Elabora e approva il PEI, verifica il processo di Inclusione. Propone la quantificazione delle ore di sostegno e delle altre risorse. I primi tre sono gruppi che hanno lo scopo di fornire supporto e consulenza, fanno proposte ma non prendono decisioni. Il GLO invece approva e verifica il processo di inclusione e propone le risorse. Ha dunque potere decisionale ed è regolato da un articolo del decreto legislativo 96/2019 che ha modificato l’articolo 15 della Legge 104/92 cc. 10 e 11. Cosa è cambiato con il D.Lgs 96/2019? ( Il nuovo D.I. rende operativo questo decreto già esistente da un anno e mezzo). In precedenza erano responsabili del PEI scuola e ASL congiuntamente, con la collaborazione dei genitori. Secondo la L. 104/92 gli insegnanti della classe non prendevano parte alla realizzazione del PEI (si parlava solo del personale insegnante specializzato della scuola). Con il nuovo D.Lgs 96/2019 la responsabilità del PEI è solo della scuola, inoltre TUTTI gli insegnanti della classe sono componenti del GLO. Partecipano al GLO inoltre - i genitori, - le figure professionali interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità (tali figure vengono specificate solo successivamente nel DI 182/2020), - lo studente con disabilità anche se minorenne nella scuola secondaria di II grado). - Fornisce il necessario supporto l’Unità di Valutazione Multidisciplinare dell’ASL che è quella che prima ha redatto il Profilo di Funzionamento.

La definizione dei componenti del GLO è una novità del nuovo decreto interministeriale DM 182/2020. ll Dirigente scolastico a inizio dell’anno scolastico, sulla base della documentazione presente agli atti, definisce con proprio decreto, la configurazione del GLO. Oltre al consiglio di classe, all’insegnante di sostegno, ai genitori possono far parte del GLO anche figure interne o esterne alla scuola. Il Dirigente scolastico può decidere, caso per caso, di includere nel GLO anche figure specifiche interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alunno: - FIGURE INTERNE: psicopedagogista (ove presente), docenti referenti per le attività di inclusione, docenti con incarico nel GLI per il supporto alla classe nell’attuazione del PEI. Possono partecipare i collaboratori scolastici che coadiuvano nell’assistenza di base. - FIGURE ESTERNE: rappresentante dell’UVM dell’ASL designato dal direttore sanitario, assistente all’autonomia e alla comunicazione, rappresentante del GIT territoriale. Possono inoltre partecipare un esperto indicato dalla famiglia (con valore consultivo) e altri specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti di medico, psico-pedagogici e di orientamento. Nel nuovo modello di PEI c’è una sezione in cui viene specificata nel dettaglio la composizione del GLO per ogni alunno e per quello specifico anno scolastico.

Funzionamento del GLO (art. 4 DM 182/2020) Tempistica = il GLO si riunisce: Di norma entro il 31 ottobre per l’approvazione e la sottoscrizione del PEI (c.1). Entro il 30 di giugno per la verifica finale e per formulare le proposte relative al fabbisogno di risorse professionali e per l’assistenza per l’anno successivo. (c. 3). Almeno una volta, da novembre ad aprile, per annotare le revisioni ed effettuare le relative verifiche intermedie (c.2).

PEI “provvisorio” = si redige per gli alunni di nuova certificazione per i quali non è stato redatto nessun PEI nell’anno in corso, viene redatto entro il 30 giugno un PEI chiamato “provvisorio” per definire le proposte relative alle risorse per l’anno successivo. Convocazione e validità = il GLO è convocato dal Dirigente scolastico o da un suo delegato, con un congruo preavviso al fine di favorire la più ampia partecipazione. Tutti i membri individuati dal dirigente vanno sempre convocati ( c.7). Le riunioni del GLO si svolgono, salvo motivate necessità, in orario scolastico, in ore non coincidenti con l’orario di lezione (c.5). Ciò significata cha alcuni membri di diritto non potranno partecipare perché ovviamente nella classe ci dovrà pur essere qualcuno a fare lezione. (Precisazione: il GLO si convoca nell’orario di servizio, non durante le lezioni, quindi di pomeriggio facendolo rientrare nelle 40 ore previste per le riunioni). Il GLO è validamente costituito anche nel caso in cui non tutte le sue componenti abbiamo espresso la propria rappresentanza (c.4). Ciò significa che nessuno ha diritto di veto. Tutti vengono convocati con largo anticipo ma se qualcuno non si presenta l’incontro va avanti lo stesso. Verbale e accesso ai documenti = nel corso di ciascuna riunione è redatto apposito verbale, firmato da chi la presiede e da un segretario verbalizzante, di volta in volta individuato tra i presenti (c.8). I membri del GLO (tutti) hanno accesso al PEI discusso e approvato (quindi anche alla bozza), nonché ai verbali (c.9). Competenze decisionali = il PEI deve essere approvato e quindi il GLO deve necessariamente arrivare a una sintesi. Il DM 182 non parla di votazioni, ma nel comma 9 dell’art. 3 emerge chiaramente la possibilità che le decisioni possano essere prese anche in modo non unanime. La scelta di approvare un PEI non all’unanimità va motivata è messa a verbale. Diritti e competenze delle varie componenti = tutte le componenti hanno di fatto gli stessi diritti anche se ci sono delle differenze. “ il Gruppo di lavoro operativo è COMPOSTO dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la PARTECIPAZIONE dei genitori […] e delle figure professionali specifiche […] è assicurata la partecipazione attiva degli studenti […]” art.15 L.104/92 modificato dal D.Lgs 96/2019. L’unica vera differenza tra essere componenti e partecipare al GLO si riscontra nell’art. 4 c.10 del DM 182:

I componenti del GLO sono solo gli insegnanti e come tali possono accedere al sistema SIDI, l’anagrafe degli studenti con disabilità, per consultare la documentazione necessaria. Solo gli insegnanti possono accedere al sistema informatico del Ministero.

Competenze decisionali = il GLO approva il PEI nella sua globalità, ma all’interno di questo documento ci sono anche contenuti che vengono esplicitati ma non possono essere deliberati perché di competenza dei singoli soggetti che lo compongono. Il GLO è infatti costituito da persone che hanno competenze differenti e i diversi apporti di ogni componente vengono esplicitati e non decisi. Per esempio, se consideriamo gli obiettivi disciplinari di una materia è ovvio che siano definiti dall’insegnante curricolare. Non è possibile, infatti, che tutti gli elementi dei PEI vengano decisi dall’intero gruppo perché ognuno ha competenze diverse. Gli insegnanti conservano delle loro specificità e prendono delle decisioni in quanto insegnanti, non come membri del GLO, per esempio sulle metodologie didattiche, sulla progettazione disciplinare, sulla valutazione degli apprendimenti, riguardo l’ammissione alla classe successiva, etc. Anche i genitori hanno le loro competenze decisionali che mantengono in ogni caso perché fanno parte dei loro diritti come cittadini, non come membri del GLO e che non possono in alcun caso essere messi in discussione. Per esempio, il diritto allo studio dell’alunno, le decisioni sul tempo scuola, sulle procedure sanitarie, le decisioni sul primo passaggio a un percorso differenziato nella scuola secondaria di secondo grado, etc. sono di esclusiva competenza dei genitori.

Rischi e criticità del GLO 1) La condivisione sostanziale delle responsabilità nel GLO avviene combattendo la delega. Bisogna organizzarsi affinché lavorare in tanti sia veramente conveniente e questo significa da un lato, ridurre gli oneri, reali o supposti, della collegialità e dall’altro valorizzarne gli effetti positivi. 2) Sostenere gli insegnanti inesperti. In nessun caso può essere delegata a docenti di sostegno senza esperienza, da soli, la redazione del PEI. Inoltre, è previsto il supporto del GLI nell’attuazione del PEI. 3) Evitare conflitti di competenza tra GLO e Consigli di Classe. È necessario il rispetto rigoroso delle procedure e di ruoli. 4) Evitare la contrapposizione scuola-genitori. Occorre trovare modalità corrette ed efficaci di comunicazione, rispettare procedure e ruoli, evitare linguaggi ambigui, soprattutto nella definizione degli esiti attesi, per consentire verifiche il più possibile oggettive. Infine, è importante fare di tutto per trovare l’accordo ed evitare la conta dei voti. 5) Problema dei membri assenti. Il GLO può essere un gruppo molto numeroso ed è probabile che non tutti possano sempre partecipare. Bisogna organizzarsi affinché l’assenza non diventi esclusione o disimpegno, assicurando la circolazione delle informazioni e dei documenti. Ricordarsi che le decisioni prese impegnano sempre tutti, anche gli assenti.

La partecipazione dello studente con disabilità (Dario Ianes) Secondo Dario Ianes il richiamo, nella legislazione recente, al principio di autodeterminazione, ribadito anche dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, è un grande passo in avanti. È un punto fondamentale dell’agenda pedagogica del GLO.

Ma come si realizza concretamente? La partecipazione dello studente al GLO può essere in alcuni casi semplice da realizzare, per esempio per gli studenti o le studentesse con ottime capacità intellettive. In altre situazioni può essere molto più complessa da raggiungere. È il GLI che deve elaborare delle ipotesi di percorso graduale, fatto di modi concreti per cui l’alunna o l’alunno con disabilità possa esprimere la sua visione e la sua scelta all’interno del GLO. Il modo in cui si può rendere concreta l’autodeterminazione dovrebbe essere uno dei punti all’ordine del giorno per ogni GLI. Dal punto di vista pedagogico sono due i concetti importanti: - lo studente che partecipa al GLO deve poter esprimere delle scelte, altrimenti resta uno spettatore di un lavoro fatto da altri. Compiere delle scelte non è semplice. È una competenza che va costruita a piccoli passi. - L’altro tema legato autodeterminazione è quello delle priorità tra le varie scelte. Qui ci si ricollega la tema dell’esonero. Se ci fosse la possibilità di scegliere quali percorsi o materie seguire non si parlerebbe più di esonero ma di personalizzazione dei percorsi. All’interno del GLO coesistono una serie di micro-sistemi (la famiglia, gli esperti esterni, scuola, personale pedagogico). In questa ecologia complessa c’è il problema della leadership che è affidata al dirigente scolastico. Deve esserci una figura con una leadership forte per far andar bene un gruppo di lavoro così complesso. Una delle caratteristiche di un approccio ecologico è quella di studiare le comunicazioni tra i singoli soggetti. Come sappiamo ogni comunicazione è fatta di contenuto e di relazione. All’interno di un atto comunicativo c’è sempre un elemento oggettivo (messaggio) ma anche altri aspetti che ci forniscono informazioni sulla relazione tra gli interlocutori. In questa relazione che atteggiamento prevale? Quello rivolto all’empowerment, cioè alla valorizzazione della partecipazione di tutti i componenti oppure quello che vede la controparte come un problema? Qual è il livello di relazione che passa tra i soggetti? Il GLO è complesso proprio per la varietà dei suoi componenti. Per questo va preparato. Per questo è importante il ruolo di supporto del GLI anche alle famiglie. Un’altra questione è la corresponsabilizzazione, cioè il sentirsi tutti parte di un’impresa collettiva, ognuno con le proprie responsabilità, con l’obiettivo comune di assicurare una buona e soddisfacente esperienza di integrazione scolastica, fatta di apprendimento e di partecipazione. Il PEI è uno dei mezzi per arrivare a questo risultato. Il senso di corresponsabilità di tutti i membri del GLO passa attraverso tre questioni: 1) L’empowerment reciproco= una relazione passa attraverso tante modalità anche non verbali che danno informazioni sul modo in cui viene considerato l’apporto è il contributo di ciascuno. Puntare alla valorizzazione reciproca perché ogni contributo è prezioso. Non posso costruire un’alleanza con la scuola se mi sento minacciato o sminuito. 2) Rispetto dei reciproci ruoli = i ruoli vanno non solo valorizzati ma anche difesi. Nel GLO collaborano soggetti con responsabilità e competenze ben distinte che

non si possono mescolare. È un team di lavoro in cui ognuno ha il suo compito ben preciso e collabora con tutti gli altri per raggiungere un fine condiviso. 3) I rituali creano alleanza = Nelle varie fasi del lavoro è importante proporre dei rituali. Anche la stesura del verbale si può ritualizzare perché è un momento importante. Fa sentire chi vi partecipa come parte di un gruppo. Un rituale molto semplice è quello di presentarsi al gruppo al primo incontro. Infine, ogni leardership di GLO darà la propria impronta che può variare da una gestione rigorosa delle procedure ad una gestione più creativa, in cui il punto fortemente è quello di creare un clima di alleanza....


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