Title | Zoologia PDF |
---|---|
Author | Sara Oliveri |
Course | Zoologia |
Institution | Università degli Studi di Pavia |
Pages | 99 |
File Size | 4 MB |
File Type | |
Total Views | 135 |
Corso completo di zoologia generale e sistematica...
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
ZOOLOGIA Concetti introduttivi. Studia la vita nel mondo animale: si basa sullo studio dell’Evoluzione attraverso lo studio comparato degli organismi animali. ● La descrizione degli organismi animali (attraverso le somiglianze e le differenze delle loro caratteristiche): Sistematica Zoologica ● Struttura anatomica degli organi interni: Zootomia, Anatomia Comparata, Citologia e Istologia. ● La storia degli organismi animali nello spazio: Zoogeografia ed Etologia. ● La storia degli organismi animali nel tempo. La Zoologia è anche definita la scienza della diversità della vita animale:
Zoologia Generale: ● ● ● ● ● ●
Unità e diversità degli organismi animali Concetto di specie come base di ordinamento della diversità Riproduzione e sessualità nei Protozoi e Metazoi: meccanismi e significato evolutivo Fecondazione e le sue modalità in organismi modello Ontogenesi delle forme animali con descrizione dello sviluppo embrionale, post- embrionale e dell’accrescimento Concetti di evoluzione
Sistematica e Filogenesi Animale: ● ●
Ordinamento degli organismi viventi sulla base dei loro gradi di similarità e diversità Individuazione di relazioni filogenetiche ed evolutive tra gruppi di organismi
1
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
Caratteri fondamentali degli organismi viventi. ● ● ●
● ● ●
Composizione chimica: C, N,H, O e altri elementi inorganici Metabolismo: serie di processi chimici (respirazione, digestione, assimilazione, escrezione) Riproduzione: capacità di dare origine ad individui simili. Tutti gli organismi animali e i Protozoi eterotrofi sono composti di cellule eucariotiche che contengono il materiale ereditario (DNA) nel nucleo. Accrescimento: aggiunta di nuove parti tra o all’interno di quelle già esistenti Forma e grandezza: ogni organismo ha una sua forma e grandezza caratteristica (la specie) Irritabilità: reazioni e cambiamenti ambientali (stimoli). Le caratteristiche di ogni vivente sono determinate essenzialmente dall’informazione localizzata nel DNA e dalle interazioni con l’ambiente in cui vivono.
Caratteristiche degli animali: ● ● ● ● ● ● ●
Eucarioti, unicellulari e multicellulari Eterotrofia per ingestione Cellule senza parete, ma con giunzioni intercellulari Cellule differenziate, organizzate in tessuti, organi, sistemi Tessuto nervoso e muscolare Riproduzione sessuale con spermi (flagellati), uova immobili e stato diploide predominante Zigote, blastula e gastrula in sviluppo
Aspetti dello studio degli organismi animali. ● ● ● ● ● ●
Le strutture biologiche mostrano caratteristiche peculiari ad ogni livello di indagine Le cellule rappresentano le unità basilari, strutturali e funzionali degli organismi Il perpetuarsi della vita è possibile grazie alle informazioni ereditabili La forma e la funzione sono correlata a tutti i livelli delle strutture biologiche Gli organismi sono sistemi aperti che interagiscono continuamente con l’ambiente I meccanismi regolativi assicurano un equilibrio dinamico nella struttura orgasmica
2
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
Unità e diversità degli animale. -Unita: Tutti gli organismi richiedono acqua, godono di un’organizzazione cellulare (membrana plasmatica, DNA e ribosomi). Il loro metabolismo è sempre basato su reazioni redox e ATP e il DNA svolge sempre le stesse mansioni come codificare proteine e trasmette caratteri in qualsiasi organismo animale. -Diversità: La diversità negli organismi viventi è il prodotto dell’Evoluzione.
Ma cos’è l’Evoluzione? Il costante mutamento a cui sono andati e vanno incontro gli esseri viventi con il trascorrere delle generazioni. Un processo cumulativo fatto di cambiamenti ereditari trasmessi da una generazione alla successiva e trascorsi 3 miliardi di anni, a partire dalla materie inerte e attraverso una serie lunghissima di specie diverse derivanti le una dalle altre si è così pervenuto alle specie che oggi vivono sulla Terra. RIEPILOGO: Unità: -Tutti gli organismi hanno un progenitore comune -Tutti gli organusmi hanno esigenze simili Diversità: - Tramite riproduzione -Mutazione ( ricombinazione, selezione naturale e migrazione)
Altri concetti importanti. - Deriva genetica Cambiamento del pool genetico di una piccola popolazione è può alterare le frequenze alleliche di quest’ultima - Effetto del fondatore Una parte di popolazione, con un diverso pool genetico, rispetto al al resto della popolazione si separa da quello di origine. - Collo di bottiglia. una popolazione si riduce drasticamente a causa di eventi casuali.
3
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
L’EVOLUZIONE BIOLOGICA SI BASA SULLA VARIABILITA’ E LA SELEZIONE DELLA VARIABILITA’ PRODUCE DIVERSITA’ I CONCETTI FONDAMENTALI DELLA TEORIA EVOLUTIVA SONO ADATTAMENTO E SELEZIONE NATURALE
TEORIE SULL’EVOLUZIONE: Lamarck e Darwin. Le molteplici caratteristiche di una data specie e i tempi e modi della speciazione (=formazione della specie) vanno discussi nel contesto della spiegazione darwiniana del cambiamento evolutivo. Lamarck era convinto che le specie cambiassero nel tempo e aveva intuito che i cambiamenti fossero adattativi, cioè aumentassero le probabilità di sopravvivenza degli individui nell’ambiente. Lamarck fu il primo scienziato che tentò spiegare come le specie cambiassero da una generazione all’altra evolvendo. Per Darwin il diverso adattamento all’ambiente naturale dei membri di una popolazione si traduce in un successo riproduttivo differenziato. Il successo riproduttivo diversificato costituisce la selezione naturale, ritenuta da Darwin il meccanismo che sta alla base dell’evoluzione La selezione naturale è basata sulla lotta per l’esistenza: - Tutti i membri di ogni specie competono per il cibo, per lo spazio e per ogni necessità vitale Sulla sopravvivenza del più adatto: - La capacità di un individuo (un genotipo) di sopravvivere nel suo specifico ambiente con successo riproduttivo Sull’adattamento: - Qualsiasi caratteristica ereditaria che aumenta la capacità di sopravvivenza di un organismo Le pressioni evolutive, invece, sono fattori ambientali che inducono il fenotipo e il genotipo di una popolazione a cambiare.
4
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
Forze evolutive -
La variabilità ereditabile Il carattere delle mutazione La durata delle generazione dei vari organismi La dimensione di popolazioni dei vari organismi La selezione sessuali L’equilibrio di Hardy-Weinberg dice che una condizione teorica in cui le frequenze alleliche di una popolazione cambiano da una generazione alla successiva non subiscono evoluzione. Questo principio potrà essere mantenuto solo alle seguenti condizioni: - Dimensioni delle popolazioni molto grandi - Isolamento da altre popolazioni, senza quindi fenomeni di migrazioni - Assenza di mutazioni - Accoppiamento causale - Assenza di selezione naturale Equazione di Hardy-Weinberg P^2 + PQ^2 + Q^2= 1 Uno dei parametri misurabili è il fitness cioè la probabilità di un genotipo di contribuire alla generazione successiva, valutata mediante la sua efficienza riproduttiva. Un’altro parametro è il coefficente di selezione cioè la differenza di fitness relativa tra il fenotipo meglio adattato di un organismo rispetto al fenotipo meno adattati di altri organismi conspecifici. Al fenotipo meglio adattato viene dato 1.0 come coefficente di selezione.
ORGANIZZAZIONE GERARCHICA: livelli di complessità biologica 1. ORGANISMO: un individuo di una data specie 2. POPOLAZIONE: insieme di organismi simili (la specie), che vivono in una data zona e sono in grado di riprodursi 3. COMUNITA’ BIOTICA o BIOCENOSI: insieme di popolazioni (specie diverse)che vivnono in dato ambiete e possono interagire 4. BIOSFERA: l’insieme di tutti gli essere viventi
5
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
BIODIVERSITA’ E’ la varietà della variabilità della vita in tutte le sue manifestazioni, ossia la variabilità tra tutti gli organismi viventi, la più importante definizione di trova nel CBD (Convention on Biological Diversity). Questa si può misure tramite due parametri: ricchezza (cioè la distribuzione) e la complessità (posizione di un organismo all’interno della catena alimentare).
Abbiamo vari tipi di biodiversità ❏ DIVERSITA’ GENETICA: somma totale dell’informazione genetica contenuta nei geni di individui di animali, di piante e di microorganismi che si trovano sulla Terra ❏ DIVERSITA’ DELLA SPECIE: la varietà degli organismi viventi sulla Terra -1.5 milioni di specie descritte su 5-50 miliani di specie stimate (se consideriamo solo gli organismi Animali) -disparità di conoscenze poichè solo i vertebrati e le piante coi fiori sono gli organismi meglio descritti ❏ DIVERSITA’ ECOLOGICA: varietà di habitat, comunità biotiche e processi ecologici nella biosfera ❖ LO STUDIO DELLA DIVERSITA’ BIOLOGICA VIENE CHIAMATA SISTEMATICA. I metodi di classificazione: TASSONOMIA Le regole di classificazione: NOMENCLATURA L’organizzazione della diversità biologica: CLASSIFICAZIONE La ricostruzione della storia evolutiva: FILOGENESI Gli ultimi quattro termini, insieme creano la CLADISTICA
6
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
LA CLASSIFICAZIONE DEI VIVENTI Classificare significa raggruppare secondo il criterio di affinità e delle somiglianze, ma non solo caratteri esteriori. Per esempio: i pipistrelli (classe mammiferi) e gli uccelli (classe uccelli) hanno le ali e sono in grado di volare, ma appartengono a classi diverse. La ricostruzione di una classificazione (delimitazione, raggruppamento e classificazione degli organismi) consiste nell’analizzare i pattern di distribuzione dei caratteri tra gli organismi. ❖ Per mezzo di tale analisi: 1. I campioni di un dato organismo vengono raggruppati in SPECIE 2. Le specie imparentate fanno parti di un GENERE 3. I generi imparentati fanno parte di una FAMIGLIA e tc Il processo di raggruppamento crea un sistema di taxa concatenati l’uno all’altro e sistemati in maniera gerarchica. Se i taxa sono raggruppati correttamente in base al loro livello di similarità la gerarchia rispecchia dei PATTERN DI DISCENDENZA.
❖ CHI EFFETTUO’ LA PRIMA CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA DEI VIVENTI? Si deve al naturalista svedese Carlo Linneo.
Gerarchia Linneana: (accanto esempio) REGNO: Animalia PHYLUM: Chordata (divisione per le piante) CLASSE Mammalia ORDINE: Primates FAMIGLIA: Hominidae GENERE: Homo SPECIE: sapiens
7
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
- Unità fondamentale di classificazione: Ogni specie è contraddistinta da un nome latino composta da due parole: la prima, con la lettera maiuscola, si riferisce al genere (Genus), la seconda minuscola. I nomi vanno sottolineati o posti in corsivo. La denominazione ufficiale è completata dal nome dell’autore che descritto la specie e dell’anno.
8
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
TASSONOMIA • E’ la Scienza che descrive e classifica la biodiversità • Usa delle regole nomenclatoriali e delle tecniche non univoche, su caratteri di vario tipo (morfologia, allozimi, sequenze DNA, cariotipi, ecc.) • Il “linguaggio” è universale per ogni scienza (Microbiologia, Botanica, Micologia, Zoologia), quindi è comprensibile a tutti gli scienziati • Il principio è sempre quello della nomenclatura binomia di Linneo CARATTERI TASSONOMICI: Quantitativi Determinazione attraverso conteggi o misure; sono espressi in numeri ● continui - numeri decimale, non sono presenti stati discreti (es. altezza, lunghezza etc.) ● meristici - numeri interi, sono presenti stati discreti (es.n° di setole; n° macchie alari) Qualitativi Descrivono la forma dell’animale o di alcune parte degli animali, gli stati sono descritti a parole (lineare, ovale, etc) Binari Forme discrete in 2 stati: presenza/assenza di un carattere (es. insetti alati/insetti non alati) Citologici Forma e numero dei cromosomi: si guardano le caratteristiche dei cromosomi. I rapporti tra due entità tassonomiche (es. individuo, popolazione, specie, genere) si rappresentano attraverso ALBERI Le entità tassonomiche vengono differenziate in base a dei CARATTERI I caratteri servono per creare dei gruppi tassonomici e le relazioni tra questi gruppi vengono rappresentate attraverso grafici chiamati alberi. Questi sono dei disegni che ci comunicano le relazioni che intercorrono tra le varie entità tassonomiche. A,B,C,D,E..G possono essere specie, popolazioni, famiglie, non importa il rango tassonomico considerato. Pensiamo ad esempio che dalla A alla E siano delle specie diverse e vogliamo capire i rapporti evolutivi che intercorrono tra le specie supposte. Ma come si legge l’albero? Le lettere in figura (A,B,C,D,E,F,G) rappresentano le entità derivate, derivate dal gruppo basale. Il progenitore sarà la radice (esistono anche alberi senza radice, perchè gli alberi sono sempre delle inferenze, cioè la storia evolutiva dell’entità tassonomica è basata su delle ipotesi, solo se aggiunti dati fossili abbiamo determinate certezze).
9
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
Quindi, la radice sarà l’entità originaria, da questa partono i rami. Il ramo più vicino alla radice si chiamerà ramo basale e i rami più vicini alle entità derivate si chiameranno rami terminali.
Altri elementi da considerare sono evidenti in figura
I nodi sono i punti di separazione: il nodo ancestrale coincide con la radice dell’albero, poiché separa la radice dal resto dell’albero; i nodi interni, invece, nella maggioranza dei casi sono delle ipotesi, formulati in base alle analisi dei caratteri. I nodi presenti in figura (su) sono sempre dicotonici, ossia il nodo separa sempre due entità e se in tutto l’albero si presenta questa caratteristica, l’albero è detto risolto. Possiamo trovare anche anche nodi con più entità annesse, in questo caso parliamo di politomia e l’albero sarà parzialmente risolto. Parzialmente poiché non sappiamo se nodi che presentano politomia hanno entità più vicine o più lontane tra loro o rispetto ad altre (es. A--B--C sono rappresentati con la stessa distanza ma in realtà può essere così A----B-C).
10
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
TIPI DI ALBERI Differenza di topologia (rapporto tra le varie entità tassonomiche rappresentate)
OGNI SPECIE VIVENTE E’ UN INSIEME DI CARATTERI Ancestrali: ereditati da antenati comuni, con poche o nulle modificazione Derivati: hanno subito modificazioni in un passato più recente I caratteri che si modificano poco sono detti conservativi mentre quelli che si modificano notevolmente sono detti adattivi. I caratteri presiomorfi sono caratteri primitivi conservativi che risalgono ai primi tempi della storia evolutiva di un gruppo I caratteri apomorfi sono derivati, adattivi, sono specializzati. Per ricostruire la filogenesi si studia la condivisione dei caratteri ● Per rapporti diretti di discendenza: CONSERVATIVI e DERIVATI ● Per convergenza: i caratteri derivano da rapporti di discendenza, ma sono condivisi per comparsa/scomparsa in due linee evolutive TIPOLOGIE DI METODI PER RICOSTRUIRE LA FILOGENESI ● Metodi basati sulla stima delle distanze ● Metodi basati sulla parsimonia ● Metodi basati sulla verosomiglianza (likelihood) METODI BASATI SULLE DISTANZE ● I caratteri in esame vengono codificati per ogni taxon e disposti in una matrice ● SI calcolano le distanze tra queste matrici ● Alcune distanze NON sono lineari col tempo; si possono sottostimare o sovrastimare le distanze reali
11
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
METODI BASATI SULLA PARSIMONIA ● L’albero migliore è quello con il numero minore di cambiamenti. Perché? Statisticamente i cambiamenti evolutivi sono rari ed è improbabile che avvengano molte volte ● Svantaggio: ci possono essere molte topologie con lo stesso numero di cambiamenti tutte ugualmente valide; le analogie possono creare problemi ● Importanza della scelta dei caratteri METODI BASATI SULLA VEROSIMIGLIANZA ● Deve esserci un esplicito modello di evoluzione ● Si basa sul concetto statistico di verosimiglianza ● La probabilità di osservare i dati D se è vera l’HP (modello di evoluzione). L’albero che ha maggiore P è da preferire. Possiamo inoltre distinguere i carattere in: OMOLOGIE: carattere condiviso da due o più specie che era presente nel loro antenato comune ANALOGIE: carattere condiviso da una o più specie che però NON era presente nel loro antenato comune. Evoluzione convergente dovuta a stessa pressione selettiva su due linee evolutive diverse. Le omoplasie non sono indice di relazione filogenetiche. LA STORIA EVOLUTIVA SI PUO’ REALIZZARE IN DUE MODALITA’ PRINCIPALI : Anagenesi: una specie si trasforma in un’altra specie Cladogenese: una specie dà origine a più specie ● Un carattere è simile (o presente) in due linee filogenetiche a causa di due eventi evolutivi indipendenti ● Questa somiglianza, non dovuta alla presenza del carattere nell’antenato comune delle due linee è detta omoplasia o analogia ● Le ali nell’acquila e nel pipistrello sono un’omoplasia, perché non erano presenti nell’antenato comune (un rettile tetrapode) non alato ● L’omoplasia non è sempre facile da rionsocere e può produrre false filogenesi
12
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
NOMENCLATURA E’ il linguaggio universale, oggettivo, comune a tutti, per lo scambio delle informazioni. E’ il linguaggio della classificazione e il sistema con cui si attribuiscono i nomi agli organismi La specie è denominata con la nomenclatura binomia, introdotta da Linneo. Il binomio Linneano (1707-1778)fa riferimento alle due parole che denominano una specie. Nel 1901 è stata costituita l’International Commision on Zoological Nomenclature (ICZN) che è indicato come data iniziale della nomenclatura zoologica moderna 1 Gennaio 1758 (anno di pubblicazione del Systema Naturae di Linneo) ● Un taxon può avere solo ed unicamente un nome corretto ● due generi non possono avere lo stesso nome (i nomi generici sono unici) ● i nomi scientifici sono considerati come latini e seguono le regole grammaticali latine ● è considerato valido quel nome di taxon pubblicato per primo (regola della priorità)
Una delle regola della nomenclatura comprende dei suffissi come: (a seguire un esempio)
Superfamiglia= ‘oidea’ Famiglia= ‘idae’ Subfamiglia= ‘inae’
Ephydroidea Drosophilidae Drosophilinae
13
Appunti di Zoologia Generale
a cura di Sara Oliveri
I REGNI DEGLI ORGANISMI VIVENTI (organismi virali e subvirali (viroide e prioni ) non sono inclusi in questa classificazione)...