1. SNP e SNC - Riassunto del SNC e del SNP PDF

Title 1. SNP e SNC - Riassunto del SNC e del SNP
Author Martina Silipo
Course Fondamenti Di Psicobiologia M-Psi/02
Institution Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro
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Summary

Riassunto del SNC e del SNP...


Description

Neurologia (SNC e SNP)

Sistema Nervoso (Cenni) Neurochimica e Neuroanatomia

Il docente consiglia di consultare e studiare qualsiasi testo che tratti gli argomenti spiegati in questa lezione. Il Sistema Nervoso Centrale (SNC) è formato dall’encefalo (cervello) e dal midollo spinale. Il cervello è composto da sostanza grigia e da sostanza bianca. Il suo interno è formato principalmente da una sostanza bianca, avvolta esternamente da uno strato di sostanza grigia, la corteccia cerebrale. Il Sistema Nervoso Periferico (SNP) comprende i Nervi Cranici, in linea di massima sono 12, ma in realtà sono 14. Ancor più schematicamente il cervello e il midollo spinale che comunicano per Efferenza; inoltre vi sono vie somatiche e autonomiche, queste ultime costituite dal sistema simpatico e parasimpatico che va a costituire quelle informazioni che provengono dal muscolo cardiaco, muscolo liscio, ghiandole salivari. Il sistema somatico si riferisce al muscolo scheletrico. Dagli organi viscerali, sensoriali avviene l’Afferenza, che porta l’impulso verso il SNC, verso il cervello. L’unità morfofunzionale del SNC si chiama Neurone (cellula nervosa), che, come ogni altra cellula appartenente al nostro corpo, ha delle caratteristiche funzionali. Ma oltre il neurone, ci sono altre cellule; ad esempio gli Astrociti che hanno un’azione di supporto e sono quelle cellule localizzate sulla barriera emato-encefalica e favoriscono gli scambi nutrizionali, forniscono cibo al resto del cervello, servono alla regolazione dei neurotrasmettitori, perché le comunicazione del SNC e del SNP avvengono attraverso fenomeni elettrici. Esempio: la corrente. I neuroni un po’ lavorano come un elettricista. Il principio di flussi di ioni, ovvero atomi carichi elettricamente. Gli elementi responsabili delle maggiori correnti ioniche a livello cellulare sono il sodio, il potassio, il calcio, l’idrogeno (protoni) ed il cloro (scambio del potenziale di membrana). Ad esempio, le crisi epilettiche sono causate da ipersincronizzazione di neuroni (il potenziale di membrana non funziona bene) e consiste in uno sbilanciamento tra sistemi eccitatori e inibitori. Queste alterazioni elettrofisiologiche possono essere il risultato di anomalie biochimiche che modificano lo stato delle membrane neuronali. Gli oligodendrociti sono importanti perché si identificano con la Guaina Mielinica. Sapete cos’è la Mielina? È il tessuto che avvolge il vestito del neurone; il vestito del neurone, un

jeans, e se questo vestito è interrotto, l’impulso elettrico non segue la corretta via. La corrente e i neurotrasmettitori fuoriescono, l’impulso non è più dritto ma diventa frammentato, causando una delle malattie appartenenti al SNC: Sclerosi Multipla, malattia demielinizzante. A seconda di quanti tagli ci sono nei “jeans” tanto sarà più grave la malattia. La microglia (cellule spazzino) sono le cellule di difesa che intervengono quando si hanno dei processi infiammatori o infettivi. Le cellule di Schwann, anch’esse importanti, servono a sintetizzare la guaina mielinica ed è importante riconoscerle, perché a secondo del danno delle cellule di Schwann o degli oligodendrociti, possiamo intervenire e comprendere se siamo di fronte ad una malattia demielinizzante che colpisce di più il SNC piuttosto che periferico. Le cellule di Schwann hanno altre funzioni fattori neurotropici, regolazione delle neuroflessioni, tamponamento Potassio. Importante (il docente lo ha ribadito più volte) L’impulso nervoso è unidirezionale, saltatorio. Il sistema motorio, quello che dal cervello arriva al muscolo, è bineuronale monosinaptico. Il sistema periferico (sensitivo) è trineuronale - bisinaptico.

Il docente spiega nuovamente le cellule nervose e le loro funzioni attraverso le immagini. Delinea molto velocemente le caratteristiche morfologiche delle cellule nervose sopra descritte. Astrociti: ramificazioni dendriti, esercita una funzione nutritizia (astrocita con il core, cioè il centro della cellula), tutte quelle arborizzazioni dendritiche si avvolgono ai capillari e alle cellule un po’ più grosse e portano nutrimento, cibo al SNC. Oligodendrociti: processi virali. Si avvolgono invece al neurone. L’assone è il filamento del dendrite più lungo del neurone. Gli oligodendrociti avvolgono l’assone, portano leggermente fattori nutritivi, però non quanto gli astrociti e le cellule di Schwann, però servono a favorire la conduzione nervosa. Se la conduzione nervosa è frammentata tale impulso elettrico dei fattori chimici (sodio, potassio), uscirebbero non seguendo una via dritta, corretta, e dunque si bloccherebbe il sistema motorio. Infatti, chi è colpito da sclerosi multipla hanno un disturbo di Paraparesi spastica (lombare) poiché il motoneurone non arriva in modo corretto. Le cellule di Schwann sono leggermente più piccole rispetto agli oligodendrociti (il nucleo delle cellule di Schwann è più piccolino del nucleo dell’oligodendrocita). Anche queste si trovano nel citoplasma, all’interno della guaina mielinica, e possiedono numerosi foglietti di mielina, più grossa rispetto a quella formata dall’oligodendrocita e anche queste favoriscono la conduzione nervosa.

Microglia più piccole. Sono dei macrofagi, cellule di difesa, sentinella. Partono delle mini arborizzazioni (dendriti) e uno lungo (assone); l’impulso parte dalla cellula viaggia lungo i nodi, saltando da un nodo all’altro, fino ad arrivare a delle vescicole, che si trovano nella terminazione finale dell’assone, ove sono contenuti i mediatori chimici. Vengono rilasciate da altre vescicole che si trovano in un assone che riceve l’informazione (vescicole postsinaptiche).

REGOLE (Il docente ripete le regole) L’impulso nervoso ha alcune caratteristiche che non sono modificabili, cioè non ci sono eccezioni. L’impulso nervoso è unidirezionale; il sistema motorio (quello dal cervello arriva al muscolo) è bineuronale monosinaptico. La sinapsi è la giunzione che esiste fra due neuroni; quindi se ci sono due neuroni per collegarsi un collegamento. Il sistema periferico (sensitivo) dal recettore sensitivo parte l’impulso è trineuronale (tre neuroni) bisinaptico (periferia cervello). Ultima caratteristica è che l’impulso nervoso si trasmette in modo saltatorio. Esistono nodi di Ranvier (nodi di interruzione) lungo l’assone e l’impulso viaggia in modo saltatorio (come un canguro) senza mai tornare indietro. Unità morfofunzionale: caratteristiche Favorisce l’eccitabilità neuronale, significa che attraverso questi mediatori chimici, quindi elicitati da impulso nervoso (viene trasmesso il messaggio da un neurone all’altro). Conducibilità, trasmissibilità e memorizzazione. La memorizzazione è una caratteristica importante, perché i neuroni che ad esempio si trovano in alcune aree del SNC, che sono alcune delle aree interne del lobo temporale (su una struttura che si chiama ippocampo), servono a memorizzare. Lo vedremo successivamente quando parleremo della demenza (memoria breve termine e lungo termine). I dendriti stimolati da interazioni ambienti o da attività di altre cellule, quindi anche i dendriti hanno mediatori chimici che ricevono dei messaggi, non solo l’assone. Il soma, il nucleo, nonché mitocondri, liposomi...Atp (energia del neurone), l’assone che conduce l’impulso nervoso e i potenziali d’azione, sono costituite da impulsi elettrici. Le terminazioni sinaptiche dei dendriti sono quelle che interagiscono con i dendriti di un altro neurone, con un organo effettore (sistema motorio bineuronale monosinaptico); il primo motoneurone che attiva sul secondo motoneurone che va al muscolo, quindi quell’effettore... Il docente sottolinea di ricordarsi a memoria come funziona la guaina mielinica: il famoso “jeans”. Si sottolinea che la mielina del SNC è sintetizzata dagli oligodendrociti, mentre la mielina del SNP dalle cellule di Schwann La fibra nervosa è avvolta da parecchi strati di lipidi, proteine, cellule di Schwann per la fibra periferica e gli oligodendrociti per la fibra centrale del sistema nervoso. Pertanto, gli oligodendrociti e le cellule di Schwann hanno le stesse funzioni, perché sintetizzano la

stessa mielina: la mielina del SNC è sintetizzata dagli oligodendrociti, mentre la mielina del SNP dalle cellule di Schwann. Velocità di Conduzione. Perché? Misurare se la mielina funzione, per esempio nelle fibre periferiche. Pensiamo a individui che soffrono di neuropatia (malattia di una fibra nervosa periferica) per capire se la fibra nervosa periferica funzione si esegue un esame diagnostico: elettromiografia o elettrodendromiografia che misura la velocità di conduzione. Si misura per esempio, dal peroneo e se questa velocità di conduzione è ridotta, il jeans, ovvero il rivestimento della fibra periferica è interrotto e quindi è di meno (più lenta) nelle fibre amieliniche. Come avviene l’impulso nervoso? Nella membrana dell’assone a riposo i canali del potassio sono aperti e quelli del sodio chiusi. Quindi, il flusso di potassio esce verso l’esterno e crea un potenziale di membrana a riposo che è negativo. La conduzione dell'impulso nervoso nelle fibre mieliniche è detta saltatoria, poiché il potenziale d'azione salta da un nodo di Ranvier all'altro. Inoltre, la guaina mielinica aumenta la velocità di propagazione dell'impulso nervoso fino a 400 km/h. Nelle fibre amieliniche invece la modalità di conduzione è continua e molto più lenta. Nella membrana del neurone esiste anche una pompa metabolica che porta il sodio all’esterno e il potassio all’interno, dunque se questo “motore” all’interno della cellula nervosa non funziona (quindi l’impulso non funziona) e a secondo delle aree di dove questa membrana è alterata abbiamo malattie neurologiche. L’epilessia, ad esempio, è una disfunzione di una di queste aree e per curarla si somministrano farmaci antipiretici che si chiamano Sodio bloccanti, Potassio bloccanti, perché vanno ad agire sugli scambi Sodio-Potassio. Non fanno altro che regolarizzare questa membrana. Quindi, senza ricordarlo a memoria, possiamo riconoscere che una crisi epilettica è una disfunzione del potenziale di membrana a riposo. Inoltre, esiste una fase di depolarizzazione (il potenziale di membrana si annulla) e una fase di ripolarizzazione dove il potenziale di membrana torna a riposo ed è proprio in questa fase che si manifestano la maggior parte delle malattie neurologiche.

La sinapsi è il punto di conduzione tra un neurone e l’altro, zona di contatto che permette questa trasmissione dell’impulso. Si creano delle vescicole sinaptiche dove all’interno si trovano dei neurotrasmettitori, come ad esempio l’adrenalina, noradrenalina, dopamina, gaba, glutammato etc. (siamo nella fase postsinaptica) e, sul neurone ricevente esiste un recettore specifico per ogni mediatore. Per esempio, per l’acetilcolina, esiste un recettore per l’acetilcolina sull’assone ricevente, lo capta e lo riporta su una vescicola svolgendo la sua funzione. Nella giunzione neuromuscolare c’è l’acetilcolina, c’è il neurone che lo riceve (secondo motoneurone) arriva sul muscolo e si muove. Se ciò non dovesse avvenire perché

c’è una malattia autoimmune, in quanto in una vescicola si crea un anti recettore e non entrando in contatto è possibile avere una malattia come la “Miastenia Gravis”. Malattia muscolare, autoimmune, si creano degli anticorpi, anti recettori per l’acetilcolina. La malattia autoimmune è un’alterazione del sistema immunitario, ovvero degli anticorpi, ove il nostro organismo produce anticorpi contro i nostri stessi anticorpi, come ad esempio la miastenia Gravis. Per approfondire... In una giunzione neuromuscolare sana, i segnali generati dai nervi producono il rilascio di acetilcolina (Ach). Questo neurotrasmettitore si lega ai recettori (AChR) delle cellule muscolari (a livello della placca motrice), provocando un'affluenza di ioni sodio, che indirettamente causano una contrazione muscolare. La miastenia gravis è una patologia cronica caratterizzata da affaticabilità e debolezza di alcuni muscoli. Si tratta di una malattia autoimmune in cui viene compromessa la normale trasmissione dei segnali contrattili, inviati dal nervo al muscolo. L'alterazione di questi stimoli si traduce in livelli fluttuanti di debolezza e fatica, che insorgono rapidamente e si aggravano in seguito all'uso di determinati gruppi di muscoli; non a caso, il nome "miastenia gravis" significa grave (gravis) debolezza (asthenia) muscolare (myo). Nella patogenesi, alcuni autoanticorpi bloccano i recettori post-sinaptici nella giunzione neuromuscolare ed inibiscono gli effetti eccitatori dell'acetilcolina (neurotrasmettitore). Riducendo l'efficienza del segnale, il paziente sperimenta debolezza, soprattutto quando tenta di utilizzare ripetutamente lo stesso muscolo. I sintomi iniziali della malattia comprendono l'abbassamento delle palpebre (ptosi), la diplopia, la difficoltà nel parlare (disartria) e nella deglutizione (disfagia). Con il tempo, la miastenia gravis colpisce altri distretti muscolari; l'interessamento dei muscoli toracici porta a gravi conseguenze sulla meccanica respiratoria e, in alcuni casi, i pazienti devono ricorrere alla respirazione artificiale. La patologia è estremamente debilitante e, talvolta, perfino fatale. Le attuali terapie per la miastenia gravis sono indirizzate ad attutire la risposta del sistema immunitario, riducendo i livelli ematici degli autoanticorpi. Il trattamento può prevedere inibitori dell'acetilcolinesterasi o immunosoppressori, e, in casi selezionati, la timectomia (asportazione chirurgica del timo). Le proprietà delle sinapsi, che come abbiamo visto è il punto di contatto tra due cellule nervose, possono essere eccitatorie e inibitorie e si affaticano più facilmente delle fibre nervose. La conduzione è più lenta rispetto alla fibra nervosa e, le sinapsi sono più sensibili alle azioni dei farmaci (molti farmaci agiscono a livello sinaptico piuttosto che a livello specifico del neurone). La trasmissione è unidirezionale. Nei sistemi motori (dal cervello alla periferia) abbiamo due neuroni e una sinapsi (bineuronale-monosinaptico). Abbiamo visto che abbiamo neuroni periferici e neuroni del sistema nervoso centrale; abbiamo, quindi, sinapsi periferiche e centrali. Le sinapsi periferiche (nella giunzione neuromuscolare) è solo eccitatoria e l’acetilcolina è inibitoria. Abbiamo portato l’esempio di alcune malattie come la Miastenia Gravis. Si esegue un esame diagnostico “rachicentesi”, si preleva il liquor, che si esegue nella pratica clinica, e serve a dosare la presenza di

anticorpi/anti recettori. La sinapsi centrale è eccitatoria e inibitoria e i neurotrasmettitori possono, pertanto, essere eccitatori e inibitori. Nella sinapsi eccitatoria il neurotrasmettitore provoca permesso di entrata sodio/potassio, per cui il sodio va verso l’interno e il potassio verso l’esterno (flusso di depolarizzazione di membrana, oppure potenziale postsinaptico eccitatorio), si avvicina alla soglia e scatena il potenziale d’azione, cioè favorisce l’impulso. Inibitorio vuol dire che provoca un aumento della permeabilità al potassio e al cloro, ma non al sodio; per cui si avrà un’iperpolarizzazione di membrana (potenziale postsinaptico inibitorio) per cui si ha un’inibizione dell’impulso nervoso e del potenziale d’azione. I nervi cranici sono 12 (anche se in realtà sono 14) possono avere delle funzioni motorie, sensitive o funzioni miste. Il docente mostra tramite un’immagine un cervello con taglio sagittale. Tre assi: assiale, coronale o sagittale. Il taglio sagittale quando divido due metà, destra e sinistra. Il taglio coronale divido la parte anteriore da quella posteriore. Il taglio assiale è un taglio orizzontale, come se tagliassi il cervello dal tetto, con il cranio circolare. Il cervello è contenuto dalla scatola cranica, formato da due emisferi (dx e sx), uniti dal corpo calloso, che consente la comunicazione tra due emisferi ed è importante in quanto ha una struttura lunga (ha un corpo, testa e coda) che permette le varie connessioni tra lobi. Il corpo calloso viene coinvolto sia nelle malattie neurovegetative (es. Alzheimer, Parkinson, SLA, PD...) e malattie parossistiche. Parossismo è un evento che ha un inizio e una fine, come le epilessie (come viene se ne va). Quindi la crisi epilettica è un evento neurologico imprevedibile / parossistico. Ciascuno dei due emisferi è formato da sostanza grigia o corteccia (superficiale) e una sostanza bianca (profonda). Per esempio, la Sclerosi Multipla è una malattia della sostanza bianca, le cosiddette malattie deminielizzanti (la mielina che non funziona bene). L’epilessia è una malattia della corteccia (sostanza grigia). Esistono, inoltre quattro regioni: lobo frontale, lobo parietale, occipitale, temporale. La fessura centrale, che è importante, consente di distinguere la parte premotoria dalla parte post motoria (la parte sensitiva dalla parte motoria), il giro post centrale, la fessura occipitale, ippocampo, cervelletto. Andando ancora a vivisezionare il cervello troveremo altre aree. Sapete cosa sono i meningiomi? La meninge è il vestito del cervello, ovvero la guaina che protegge il cervello. Si possono creare dei tumori alle meningi. Se io ho un meningioma all’area motoria che disturbi posso avere? Un disturbo motorio si può manifestare come fenomeno inibitorio (paresi) oppure come un fenomeno parossistico, le scosse, o (crisi epilettica). Per cui se viene una persona e dice che gli si muove il braccio e non riesce a tenerlo fermo da ieri sera, abbiamo di fronte un evento acuto (un fenomeno che avviene entro le 24 ore), se avviene oltre le 24 ore o una settimana, si definisce subacuto, se ho un evento che avviene da due o tre mesi, si chiama cronico. Se, quindi ho una crisi motoria, un fenomeno acuto di tremore al braccio destro, avrò sicuramente un problema nelle aree motorie di sinistra.

Si consiglia di eseguire una risonanza magnetica con contrasto, in quanto può essere un meningioma, ma può essere anche un evento ischemico. Il docente fa semplici considerazioni come a volte alcune diagnosi sono affrettate, come ad esempio diagnosi di semplici cefalee...con trattamenti inappropriati... (ma questo punto sarà approfondito successivamente). Le aree del linguaggio sono aree frontali basse: area di Broca e area di Wernicke (area della comprensione) lobo temporale superiore; area visiva (occipitale), area uditiva (lobo temporale superiore). Nella regione inferiore si segue una struttura che è il cervelletto, importante per la coadiuvazione del sistema motorio e serve soprattutto per la coordinazione. Ad esempio, un’andatura atassica (sembra ubriaco) il cervelletto ha un problema perché non coordina bene. Se l’atassia è ereditaria si chiama Atassia spino-cerebellare, se invece è sporadica le cause possono essere altre. Le meningi sono i “Jeans” del cervello. Sono tre: la dura madre, l’aracnoide e la pia madre. L’aracnoide è la meninge intermedia, simile alla tela del ragno, bagnata dal liquido rachidiano; la pia madre è la più interna ricca di vasi. La dura madre è quella più esterna, ha carattere fibroso, al livello del cranio aderisce al periostio. Queste strutture proteggono il cervello; la teca cranica e la dura madre fungono da corazza. Il trauma cranico diventa importante quando il trauma cranico si definisce “aperto”, cioè quando si sfonda il cranio (incidenti stradali). Se sfonda la dura madre e fuoriesce dal cervello la materia grigia, creando infezioni come la meningite, encefalite etc. Quando il trauma è chiuso si parla di concussione cerebrale (avviene ad esempio nel pugilato, concussione del Nevrasse, scuotimento della scatola cranica). La circolazione avviene tramite il liquido cefalorachidiano, che scende lungo attraverso il 3° ventricolo poi il 4° ventricolo, poi dentro l’acquedotto fino al midollo, e questo consente di eseguire la puntura lombare, nello spazio che si apre tra le due vertebre lombari (L1-L2); si entra con l’ago e poi col mandrino e, non appena si osserva una resistenza, che sarebbe un legamento che si trova all’interno della colonna (legamento giallo), si preleva il liquor che, ad esempio, in un trauma cranico, si può scoprire un’encefalomeningite. Ogni ventricolo appare come delle ali e contiene un plesso coroideo e sono capillari che fuoriescono dalla pia madre. Il liquor viene assorbito dal sangue att...


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