Title | 2. Emorragie digestive - verde (2-9)(28-33) |
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Course | Elementi Di Semeiotica Chirurgica |
Institution | Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro |
Pages | 33 |
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appunti di semeiotica...
Semeiotica e Fisiopatologia Chirurgica
EMORRAGIE DIGESTIVE Prof. Bruno Nardo [email protected] U.O. Chirurgia Generale, Pad. 25 Dipartimento di Discipline Chirurgiche, Rianimatorie e dei Trapianti Policlinico S. Orsola- Malpighi Università degli Studi di Bologna
EMORRAGIE DIGESTIVE Definizione Perdita di sangue in un tratto del tubo digerente, indipendentemente dalla sede, dalla causa e dalle modalità di insorgenza. . La sua fuoriuscita può avvenire attraverso l’orifizio orale e/o aborale, comportando squilibrio emodinamico variabile in rapporto alla quantità perduta.
EMORRAGIE DIGESTIVE Classificazione anatomo-chirurgica ed eziologica
EMORRAGIE ALTE o SUPERIORI (85-90%)
Treitz
EMORRAGIE BASSE o INFERIORI (10-15%)
Emorragie Digestive CAUSE + FREQUENTI PER SEDE
Varici ESOFAGO
Esofagite Sindrome di Mallory-Weiss
STOMACO
Gastrite acuta emorragica Gastrite acuta erosiva Ulcera peptica Gastropatia congestizia
DUODENO
Ulcera peptica Duodenite acuta erosiva
Emorragie Digestive CAUSE + FREQUENTI PER SEDE
Volvolo TENUE
COLON
RETTO
Invaginazione Diverticolo di Meckel Infarto intestinale Polipi, carcinoma Colite ulcerosa Diverticolite Colite ischemica Emorroidi Neoplasie
EMORRAGIE DIGESTIVE SUPERIORI Cause più frequenti Cause
%
Ulcera peptica
40
Varici esofagee
20
Neoplasie
15
Esofagiti
10
Sd. Mallory-Weiss
5
Gastrite acuta
3
Angiodisplasie
2
VARICI ESOFAGEE Fisiopatologia
Ipertensione portale da blocco intraepatico postsinuisodale (tipico della cirrosi postnecrotica)
Varici esofagee
Splenomegalia
EMORRAGIE DIGESTIVE INFERIORI Cause più frequenti Colon
%
Malattia diverticolare
35
Neoplasie
30
Malattie Infiammatorie
15
Patologie benigne ano-rettali
7
Coagulopatie
2
Malformazioni artero-venose
1
Tenue Diverticolo di Meckel
5
Neoplasie
2
Malattie Infiammatorie
2
Angiodisplasie
1
DIVERTICOLO DI MECKEL
EMORRAGIE DIGESTIVE Manifestazioni cliniche • EMATEMESI • MELENA • EMOBILIA • ENTERORRAGIA • RETTORRAGIA/PROCTORRAGIA •EMORRAGIA DIGESTIVA CRONICA (sanguinamento occulto)
EMATEMESI Vomito di materiale ematico: “Rosso vivo”: con assenza di coaguli, sangue non digerito, che riempie rapidamente lo stomaco inducendo il vomito espressione di sanguinamento rapido e grave
“Caffeano”: sangue più scuro e misto a coaguli, sangue digerito, indicativo di un più lungo periodo di soggiorno nello stomaco, dove subisce l’azione dell’acido cloridrico, per cui l’emoglobina viene convertita in emetina, conferendo al sangue il tipico aspetto a ”fondo di caffè” espressione di sanguinamento lento ma grave
MELENA
Emissione di feci liquide che assumono un colore nero piceo, di aspetto catramoso, per la presenza di sangue digerito Sanguinamento che può insorgere in qualunque punto del tubo digerente, purchè il tempo di transito del materiale ematico sia sufficientemente lungo da consentire la trasformazione dell’emoglobina in emetina da parte dei succhi digestivi (sangue digerito). segno di emorragia massiva se associato ad ematemesi
EMOBILIA Presenza di sangue nella VBP causata da una comunicazione patologica fra sistema biliare e vasi sanguigni o, più raramente, fra dotto escretore del pancreas e arterie afferenti, che si manifesta con una emorragia digestiva alta. Caratteristica è la c.d. “Triade di Sandblom”: 1) Dolore 2) Ittero 3) Emorragia Cause principali: traumi, iatrogena
EMOBILIA
Rottura interna traumatica del parenchima epatico in comunicazione con la via biliare
ENTERORRAGIA
Emissione aborale di sangue di colorito scuro, frammisto a feci, parzialmente digerito o non digerito in relazione alla sede ed all’entità dell’emorragia Indica un sanguinamento basso (enterico o colico)
Segno di emorragia +/- grave in relazione alla frequenza degli episodi ed alla quantità di sangue perso
RETTORRAGIA o PROCTORRAGIA Emissione di sangue rosso vivo, durante la defecazione, dopo o indipendentemente da essa espressione di emorragie di pertinenza del sigma o del retto
SANGUINAMENTO “GOCCIA A GOCCIA” Emissione di sangue durante la defecazione e soprattutto al termine di questa, “goccia a goccia”, non accompagnato da dolori anali. Frequente espressione di sanguinamento per patologia emorroidaria
EMORRAGIA DIGESTIVA CRONICA (Sanguinamento occulto)
Emissione cronica di piccole quantità di sangue commisto a feci rilevabile solo con indagini di laboratorio (sangue occulto nelle feci) Emorragia insorta in qualunque tratto del tubo digerente che determina una anemizzazione cronica (anemia sideropenica ipocromica microcitica) frequentemente dovuta a lesioni neoplastiche di esofago, stomaco o colon.
Segno di stillicidio ematico cronico e di lieve entità
ANAMNESI FISIOLOGICA
Abuso di alcool
Abitudini di vita
Tabagismo Farmaci FANS ( lesioni gastro-duodenali), etc
Stipsi (Tumori colo-rettali-Malattia diverticolare)
Alvo Diarrea (RCU - Crohn)
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA ulcera peptica epatopatie-cirrosi
Patologie gastroenterologiche
neoplasie patologie ano-rettali
Ricoveri ospedalieri
interventi chirurgici
Traumi addominali
emobilia
Pregresse emorragie
cause già note al paziente
Vasculopatie
anticoaugulanti - antiaggreganti
Malattie del sangue
piastrinopenie, emofilia
ANAMNESI PATOLOGICA RECENTE emorragia in atto
Modalità e Tempo d’insorgenza
recente (minuti, ore) presente da giorni episodio singolo
Numero di eventi episodi ripetuti (ricorrente) grave
Entità dell’emorragia
moderata lieve
ESAME OBIETTIVO Manifestazione clinica
CARATTERISTICHE DELL’EMORRAGIA Ematemesi, Melena, Emobilia, Enterorragia, Rettorragia, etc.
Visione delle feci e/o del materiale emesso con il vomito
ESAME OBIETTIVO Stato neurologico Cute
Mucose
Apparato cardiovascolare Apparato respiratorio Cute Apparato urinario
Cute
ESAME OBIETTIVO Vigile e collaborante Vigile ma agitato Stato confusionale
Livello di coscienza
Sopore Lipotimia Sincope
Fisiopatologia: l’ipovolemia determina ipo-anossia cerebrale progressivamente più importante, fino alla perdita di coscienza.
ESAME OBIETTIVO Pallore del volto e delle estremità Sudorazione
Cute e Mucose
Orripilazione Ipotermia cutanea Secchezza delle mucose Ittero (paz. epatopatici)
Fisiopatologia: l’ipovolemia-ipotensione determina iperattività simpatica ed iper-increzione adrenergica, con conseguente vasocostrizione splancnica e periferica (meccanismo di compenso per la redistribuzione volemica)
ESAME OBIETTIVO Tachicardia Polso centrale alto e frequente
Apparato cardiovascolre
Polso radiale piccolo e frequente Ipotensione ortostatica >5-10mmHg Ipotensione marcata Collasso
Fisiopatologia: l’ipovolemia-ipotensione determina attivazione del sistema ortosimpatico con coseguente rilascio di catecolamine che hanno azione inotropa positiva. Segue vasodilatazione e shock.
ESAME OBIETTIVO
Tachipnea Apparato respiratorio Dispnea
Fisiopatologia: l’ipossia stimola il centro respiratorio bulbare con conseguente polipnea (aumento dell’ossigenazione)
ESAME OBIETTIVO
Contrazione della diuresi
Apparato urinario
Oliguria (diuresi 0,5 ml /min)
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI EGDS (esofago-gastro-duodenoscopia)
INDAGINE DIAGNOSTICA DI PRIMO LIVELLO NELLE EMORRAGIE DIGESTIVE ALTE
Consente di diagnosticare la sede e l’eziologia del sanguinamento e di intervenire terapeuticamente durante la stessa seduta.
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI EGDS (esofago-gastro-duodenoscopia)
DA ESEGUIRE IN URGENZA ANCHE PER EMORRAGIE MASSIVE IN ATTO Indicazioni assolute: Ematemesi - Melena - Emobilia Trattamento terapeutico delle lesioni sanguinanti: - Iniezione di sostanze sclerosanti - Legatura elastica delle varici esofagee - Elettrocoagulazione - Fotocoagulazione
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI EGDS (esofago-gastro-duodenoscopia)
Sanguinamento di varice esofagea
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI EGDS (esofago-gastro-duodenoscopia)
EMORRAGIE DIGESTIVE Terapia endoscopica varici esofagee
Legatura elastica di voluminosa varice esofagea in cirrosi
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI EGDS (esofago-gastro-duodenoscopia)
Paziente con ematemesi: base dell’ulcera fibrinosa con vaso visibile sul fondo
EMORRAGIE DIGESTIVE Terapia endoscopica ulcera peptica
Elettrocauterizzazione di ulcera gastrica sanguinante
EMORRAGIE DIGESTIVE EGDS (esofago-gastro-duodenoscopia)
EMORRAGIE DIGESTIVE Enteroscopia mediante capsula
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI Colonscopia INDAGINE DIAGNOSTICA DI PRIMO LIVELLO NELLE EMORRAGIE DIGESTIVE BASSE Indicazioni assolute: Enterorragia-Rettorragia Consente di visualizzare direttamente la sede e la causa del sanguinamento e di intervenire con procedure terapeutiche
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI Colonscopia
Diverticolo sanguinante del sigma
Angiodisplasia del colon ascendente
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI Colonscopia RCU con ulcere puntiformi e confluenti
Polipo sanguinante del cieco
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI Colonscopia Neoplasie maligne del colon
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI Colonscopia
ESAMI STRUMENTALI INVASIVI Angiografia del distretto aorto-mesenterico Emorragia persistente di entità superiore a 0,5 ml/min. Indagine di secondo livello (indicata se l’endoscopia non è diagnostica), consente diagnosi e terapia
Indicazioni
Fistole aorto-enteriche
Enterorragia
Fistole intraepatiche artero-venose
Emobilia
Angiodisplasie
Enterorragia Ematochezia
Terapia: embolizzazione ed infusione selettiva di vasocostrittori
Angiografia mesenterica sanguinamento di una lesione angiodisplasica a livello della flessura colica destra
sanguinamento Arteria mesenterica superiore
EMORRAGIE DIGESTIVE Classificazione clinica (entità del sanguinamento)
Emorragia croniche: lieve/intermittente - paziente stabile emodinamicamente
Emorragia acuta: massiva/continua: -paziente instabile emodinamicamente --> Shock ipovolemico
EMORRAGIE DIGESTIVE Fisiopatologia Meccanismi fisiopatologici di compenso •L’ipovolemia-ipotensione determina iperattività simpatica ed iperincrezione adrenergica, con conseguente vasocostrizione splancnica e periferica
• attivazione del sistema ortosimpatico con conseguente rilascio di catecolamine ad azione inotropa positiva.
• L’ipossia conseguente all’ipovolemia stimola il centro respiratorio bulbare con conseguente tachipnea.
SHOCK IPOVOLEMICO Definizione Sindrome caratterizzata da marcata e diffusa riduzione della perfusione tissutale con sofferenza metabolica ingravescente, e lesioni cellulari per ridotto apporto di o2, inizialmente reversibili che possono progredire fino alla morte cellullare. Nello shock emorragico, la sofferenza cellulare è determinata dalla riduzione acuta del volume ematico circolante.
SHOCK IPOVOLEMICO Fisiopatologia
EMORRAGIE DIGESTIVE Iter diagnostico in caso di ematemesi
EMORRAGIE DIGESTIVE Iter diagnostico in caso di melena
EMORRAGIE DIGESTIVE Approccio diagnostico - terapeutico • anamnesi (raccolta anche dai familiari) • esame obiettivo • valutazione dello stato di shock (se presente) • posizionamento CVP (catere venoso periferico) o CVC (catetere venoso centrale) • sondino naso-gastrico • cateterizzazione vescicale
EMORRAGIE DIGESTIVE Approccio diagnostico - terapeutico • monitoraggio parametri emodinamici: P. A., F.C.-Frequenza Respiratoria-Diuresi •Esplorazione rettale: visione del materiale ematico contenuto nell’ampolla; orientamento diagnostico
• esami di laboratorio: Hb, HCT, GR
• esami strumentali: d.d. emorragia alta o bassa
EMORRAGIE DIGESTIVE Terapia medica • ripristino volemia: liquidi, plasma expander, sangue • farmaci: antisecretivi (antiH2, omeprazolo), vasocostrittori splancnici (vasopressina, somatostatina) • sondino naso-gastrico : lavaggi con acqua fredda • sonda di Blakemore: emorragie da rottura di varici esofagee
TERAPIA VARICI ESOFAGEE SANGUINANTI
Sonda di Blakemore...